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Autore: Anonimadelirante    23/04/2013    0 recensioni
Otto mondi...
Una leggenda...
Sette guardiani, sette ragazzi...
"Si dice che siano come noi, esattamente come noi, ma che abbiano qualcosa di diverso.
Che vedano, qualcosa di diverso..."
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LE AVVENTURE DEI SETTE GUARDIANI 



LE TRE PIETRE

 

 

Un muretto. E' così che comincia la nostra storia. Un muretto, alto pochi metri che cela solo un cantiere, uno di quei cantieri infiniti, di cui nessuno ricorda più l'inizio, di cui nessuno spera più la fine.

I racconti dei vecchi al proposito di cosa c'era prima al suo posto sono incongruenti, come le loro memorie.

Per quello che ne so potrebbero essere ancora lì, quel muretto e quel cantiere, ma la nostra storia è cominciata un po' di tempo fa....

Il muretto, dicevo, si trovava nel bel mezzo di una grande città.

Una di quelle città grandi, caotiche, rumorose, in cui nessuno dà retta a nessuno, tutti hanno fretta e pochi sono quelli tranquilli.

Ci sono, però, anche i lati i positivi, nelle metropoli: i pettegoli sono spaesati (non troppo, ma un pochino sì) e i curiosi non hanno il tempo di ficcanasare e devono correre, correre anche loro trascinati dalle correnti umane di impiegati che vanno al lavoro.

Se qualcuno avesse avuto il tempo, o anche solo la voglia, di guardare, prima di gettarsi in mezzo alla strada, facendo attenzione, per quanto è possibile quando uno sembra inseguito dal tempo stesso, a non farsi investire, si sarebbe forse chiesto cosa ci facesse una ragazza appesa al muretto, i jeans sporchi, la camicetta stropicciata, la treccia di capelli castano chiaro spettinata e piena di foglie e gli occhi azzurri, incastonati come pietre preziose nella pelle del viso, persi a vagare lì dove doveva esserci il cantiere.

Perché nessuno aveva mai sprecato il suo tempo a guardarlo, questo cantiere. Era lì da anni e ormai si confondeva con il paesaggio della città, tutti lo davano per scontato, cosa ci fosse in realtà dietro il muretto non sembrava interessare agli abitanti della città, e tanto meno ai turisti, che vertevano verso il centro storico.

Forse fu quello ad attirare l'attenzione di un ragazzo, che stava raggiungendo la casa degli zii per passarci le vacanze.

Tim, questo era il suo nome, allungò il collo per capire meglio poi si accostò al muretto, guardò in su e chiese:-Che fai?-

-Indovina...-rispose la ragazza, evidentemente scocciata, continuando a fissare un punto indefinito.

Tim si arrampicò su una pietra e scivolò su del muschio. Sì, miei cari lettori, ho detto muschio: voi saprete che i licheni non crescono vicino all'inquinamento e, invece, lì, dove fumo e cemento sembravano fare a gara, c'era un bel ciuffo verde, umidiccio e viscido. Ovviamente nessuno se n'era mai accorto.

Massaggiandosi il mento livido il ragazzo si issò sul muretto e rimase sbalordito: altro che cantiere! Una piccola radura, una specie di giardino incantato.

-C..cosa...-...

 

***

-Si dice che siano come noi, esattamente come noi, ma che abbiano qualcosa di diverso.

Che vedano, qualcosa di diverso...

-Chi?

-Ma i guardiani dei Sette Mondi, naturalmente. Non ti ho mai parlato di loro?
-
Mamma... io non credo alla magia...
-Lo so tesoro, lo so...

  
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