Ciao papà,

come va? No, credo che una lettera rivolta a una persona che sta morendo non debba esserci questa domanda… quindi ricomincio…

Sai, tutte le volte che ti vedo mi trattengo dall'essere triste, mi autoconvinco che un giorno ci rincontreremo, che tu vai in un luogo migliore e che, quando sarò pronta, ti raggiungerò e potremo stare di nuovo insieme, come quando ero piccola… ti ricordi quando avevo quattro anni? Volevo che mi accompagnassi al parco e ti obbligavo a giocare con me a nascondino… non ero una bambina socievole ma tu sei riuscito a farmi passare la paura di socializzare con altri bambini.. se penso a che cosa avevo paura mi viene da ridere! Avevo paura che mi rubassero la mamma e te per questo mi nascondevo sempre dietro la gonna della mamma, già la mamma… ora potrai raggiungerla e con lei sarai felice, più di quanto lo sei stato con me, sai ho fatto di tutto per non farti sentire triste per la perdita della mamma! Ti ricordi il giorno di quel maledetto incidente?? Lei lavorava come giornalista al National Geografic e per Natale aveva fatto di tutto per poter tornare a casa da noi. Purtroppo l'aereo su cui c'era lei cadde e lo scoprimmo all'aeroporto. Piansi tutte le mie lacrime quel giorno e mi promisi che non mi sarei fatta portare via anche te… purtroppo non ho mantenuto la mia promessa… ora sei su quel lettino di ospedale a combattere la tua malattia cosciente che non potrai rimanere a molto su questo mondo. Ma io non voglio fartelo pesare, tu sai quanto ci tenessi a te. Purtroppo tu non potrai leggere questa lettera ma io voglio mandartela lo stesso, perché sono convinta che in qualche modo i sentimenti racchiusi in essa possano raggiungerti, in qualunque posto tu sarai. Ormai è passato soltanto un mese da quando mi sono sposata con Jack e tu mi sei sempre stato accanto. Purtroppo non ci sei stato abbastanza per poter sentire questa frase… aspetto un bambino! E spero con tutto il cuore che sia un maschio così lo chiamerò con il tuo nome in tuo onore…!! Si chiamerà John Julies… ma se fosse una femmina la chiamerei Virginia…, sono felice e triste insieme… sto perdendo mio padre ma intanto una nuova vita sta nascendo dentro di me… che coincidenza, non trovi?!? Sorrido tra me e me, immaginandoti insieme alla mamma ancora una volta… io sono felice ora, ho una famiglia, e trasmetterò ai miei figli gli insegnamenti che tu stesso mi hai impartito.

Credo che dovrei finire questa lettera ma il pensare che è l'ultima cosa che mi tiene ancora collegata a te, mi fa diventare triste.

È arrivato mio marito… ora purtroppo devo lasciarti o meglio tu mi lascerai…!! Ricordati papà, io ti voglio bene e te ne vorrò sempre perché tu sarai nel mio cuore per l'eternità. E ricorda anche questo… sarò sempre la tua bambina pestifera!!

Baci,

tua figlia, Elaine.