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Autore: LaGiulietta    24/04/2013    1 recensioni
Tutto ha inizio da un provino. Come andrà? Staremo a vedere, l'unica cosa certa e che da qui prende il via la storia in tutte le sue sfaccettature e la vita di ognuno di loro, compresa quella di Hope, cambierà per sempre!!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Svegliaaaa.. >>
<< Mmmmm… >> Chi è che disturba il mio sonno?
<< Hopeeeee.. >>
<< Mamma lasciami dormire ancora un po’! >>
<< Mamma?? Ehi, io non sono tua mamma.. >> Solo adesso mi accorgo che la voce che mi sta parlando è una voce maschile, che fra l’altro non mi è nuova..
Continuo a tenere gli occhi chiusi << E allora chi sei?? >> Non riesco ancora a connettere.
Comincio a sentire qualcuno che salta sul mio letto << Ma come chi sono?? Non mi riconosci?? Sono io!! >>
“Aspetta un minuto.. Però quella voce..”. All’improvviso nell’oscurità del mio cervello si fa spazio un’idea. Comincio ad aprire gli occhi e la mia teoria prende piede, non sono in camera mia. L’enorme soffitto bianco non appartiene alla mia camera piccola e decorata, e tastando il letto mi rendo conto che non è il mio dolce lettuccio ad una piazza e mezzo. Guardo a lato e mi ritrovo quel ragazzo magro e alto dagli occhi di quel verde tanto familiare che mi osservano, nascosti dietro un paio di occhiali e sovrastati da quella frangia castana “spalmata” sulla fronte, che vorrei sempre spettinare, e un vedo un sorriso nascere sul suo bel viso da eterno Peter Pan. Si avvicina, ancora saltellando sul letto singolo, convinto che reggerà sia me che lui. << Buongiornoooo sorellinaaa!! >>
<< Loo-ooui-sssss.. Mi sta ven-endo il mal di ma-re, sm-ettil-a di sal-tare! Hai 18 an-ni non 2, ro-mper-ai anch-e il le-tto >>
<< Ah ah, risposta errata! Riprova con più zucchero e forse smetterò. >> Dice continuando a saltare e ridendosela sotto i baffi.
Sbuffo. << Buongiorno fratellone! Scusa la mia acidità mattutina.. >>
<< Ahahah.. Non era una delle tue migliori performance, ma ci si può stare! >> Si butta a sedere sul letto accanto al mio e ci mettiamo a ridere insieme.
“Louis fin da piccolo è sempre stato così, un giocherellone. Non la smette mai di giocare, di pensare positivo e di inondarti con la sua allegria, con la sua voglia di fare e di sperimentare qualcosa di nuovo; con lui non ci si annoia mai, sei sempre indaffarato a combinare qualcosa. Quanto gli voglio bene nessuno ne hai idea! Nonostante non siamo veramente fratello e sorella di sangue, è come se lo fossimo poiché siamo cresciuti insieme e non ci siamo mai separati per il fatto che le nostre madri sono amiche fin dai tempi del liceo. Ogni piccola o grande crescita l’abbiamo festeggiata insieme, ogni problema o difficoltà l’abbiamo superato l’uno accanto all’altra, ogni momento lo abbiamo condiviso. Lui è veramente il mio fratellone, “-ONE” poiché, pur essendo quasi coetanei, Louis è nato cinque mesi prima di me e sente sempre il bisogno di proteggermi, dato che sono la sua “sorellina”, come adora definirmi. Ride quando lo definisco il mio supereroe, ma lo è, e lo è stato davvero in passato aiutandomi a superare la separazione dei miei genitori. In quel periodo mi è sempre stato accanto e non mi ha veramente mai abbandonato. Vabbè.. Ora basta con i ricordi, è tempo di ritornare al presente!”
<< Insomma, perché mi hai svegliato così di soprassalto? >>
<< Ma come?? Non ti ricordi che giorno è oggi?? >>
<< Oggi?? Che gior.. – il mio cervello si mette in moto- ODDIOOOOOOO, E’ VEROOOOO!!! Forza cosa ci fai ancora in pigiama? Infilati i vestiti e andiamo, se no facciamo tardi per la tua audizione!! >> Salto giù dal letto alla ricerca dei miei vestiti e di possibili vestiti per Louis.
<< Hope.. >>
<< FORZAAAA!! Non essere così calmo!! Faremo tardi!! >>
<< Hope, aspetta.. >>
<< Allora questi pantaloni.. Si, ti starebbero bene ma non saprei cosa abbinarci.. >>
<< HOPEEEEEE.. >>
<< Che c’è? >> Mi volto confusa
<< Sono solo le 9 e dobbiamo essere là alle 12. Faremo presto ad arrivare. >>
<< Ah.. >>
<< Ti ho svegliata, perché sto cominciando ad agitarmi.. E perché volevo fare colazione insieme a te >> Mi sorride speranzoso.
<< Oowwnn.. Fatti abbracciare!- mi butto su di lui e iniziamo a ridere – Vedrai che andrà tutto bene!! >>
Ci alziamo e ci lasciamo la grande camera da letto di Louis con il soppalco alle spalle. Mentre ci avviciniamo alla cucina un odore di caffè riempie le mie narici. La cucina è perfetta e in ordine, cosa strana; Louis deve aver riordinato. I colori del ripiano della cucina sono ben abbinati con il grande tavolo di legno che occupa il centro della stanza e con la credenza, anch’essa di legno, che è appoggiata sulla parete a sinistra del tavolo, dalla parte opposta della madia. Sui fornelli la caffettiera sbuffa per avvertirci che il caffè è pronto e sul ripiano della cucina una scatola di biscotti ci aspetta. Ci arrangiamo così come capita, dato che già da due settimane siamo soli, in quanto sia i suoi genitori che i miei sono dovuti andare in Italia per lavoro, lavorando tutti e quattro per la stessa azienda di comunicazioni. Così io e Louis abbiamo deciso di stare per tutta la durata della loro assenza in casa insieme, ed io mi sono letteralmente trasferita da lui. Ci sediamo a tavola e cominciamo a fare una buona e abbondante colazione, prima di prepararci per il grande evento.
3 ORE DOPO
Sono ormai le 12 passate e nessuno è venuto ancora ad aprirci le porte degli studi di X-Factor. Abbiamo avuto fortuna a trovare un posto vicino per la macchina e quindi siamo arrivati anche fin troppo in anticipo. Adesso però, insieme a tutti gli altri partecipanti, sparsi per tutto il grande parcheggio, siamo spazientiti e ci stiamo chiedendo perchè l’attesa si stia prolungando così tanto.
Pur essendo Estate inoltrata, l’aria londinese è sempre frizzante tanto da provocare qualche brivido di freddo sulla mia pelle. << Accidenti! Potevo mettermi qualcosa di più pesante! >> Imprecai. Quella frase riuscì a smorzare un po’ la tensione che sta attanagliando Louis, anche se non la dà per niente a vedere, sono più nervosa io di lui! Nei momenti di grande tensione è molto bravo a sdrammatizzare e a non far prevalere in lui la preoccupazione. Lo avevo già accompagnato a diverse selezioni, ma questo è il provino decisivo per la settima edizione di X-Factor UK, un provino molto importante. Lou era sempre stato molto portato a cantare, infatti mi ricordo che da piccoli lui cantava sempre, e molte volte lo faceva per me, la sua fan numero uno. Mi dedicava canzoni, mi faceva assistere ai suoi “concerti” privati, insomma ha sempre avuto la musica nel sangue non c’è altro da fare. Immersa ancora nei miei pensieri mi fermo a guardarlo, è come sempre allegro e contento, fischietta, parla e scherza con gli altri concorrenti, gioca con il cellulare, mi da noia con i suoi scherzetti. Mentre tira fuori il suo ipod dalla tasca, le porte si aprono e finalmente entriamo negli studi.
Una volta entrati Louis si avvicina alla responsabile che deve controllare i nominativi, mentre io mi guardo intorno restando in prossimità delle porte di ingresso. L’ingresso degli studi è semplice ma ben arredato, la moquette bordeaux ricopre tutto il pavimento ed è ben curata, le porte a vetri dalle quali siamo entrati l’accarezzano ogni volta che qualcuno apre la porta, il bancone delle informazioni posto sulla sinistra è tutto rifinito in legno rovere, risaltato dalla luce proveniente dai grandi lampadari posti sul soffitto soprastante. Davanti e a destra si apre tutta la stanza riempita da divanetti e tavolini su cui comincia a posizionarsi la gente; dalla parte opposta a me, dietro vari divanetti, vi è una porta immensa con una targhetta ‘STUDIO’. Continuo le mie osservazioni ma ad un certo punto il mio sguardo incontra degli occhi che proprio in quel momento sono caduti su di me. Ricevo un sorriso dal ragazzo, ma il nostro contatto visivo viene subito spezzato dal ritorno di Louis con in mano il suo numero, il 155204. Si posiziona il numero sulla maglietta verde acceso e soddisfatto chiede << Così va bene? >>
Ritorno ad osservare il punto dove ho visto il ragazzo, ma il suo posto è vuoto. << Certo! Però ti mette in evidenza la panza, caro! >> Dico strizzando l’occhio.
<< Grazie! Sempre gentile tu! >> Se la ride, e intanto preme l’adesivo per evitare che cada.
<< Allora? Agitato? >>
Mi guarda e sorride << Nooooo.. Si, un saccoooo! >> Ammette.
<< Ahahah.. Vedrai che ce la farai ad entrare!! Non demordere! >>
<< E quando mai ho abbandonato un mio sogno a metà? >>
<< Mai >>
<< Giusto! >>
La responsabile ritorna e comunica che tutti i concorrenti devono entrare dietro le quinte.
<< Buona fortuna fratellone! >>
<< Me ne servirà! >>
Si allontana e quando è vicino al gruppo gli urlo << FALLI TUTTI NERI! >> La sua risata è la risposta che mi ha sentito. Mi incammino verso un divanetto in attesa di vederlo ritornare.

 
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Ehilà gente! Questa è la prima fan fiction che scrivo, ed ho deciso di scriverla proprio sugli One Direction. E questo è anche merito di una mia amica che mi ha spinto a provare a scrivere e soprattutto a pubblicarla qua! Spero che il primo capitolo vi piaccia. Aspetto tante recensioni(o almeno lo spero xD)! Buonanotte a tutti! Baci..
Giu
  
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