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Autore: xhisjuliet_    24/04/2013    4 recensioni
-Posso sapere almeno come si chiama il tuo ‘boyfriend?’-chiesi a mia madre.
Mi sorrise.
-Paul,si chiama Paul-mi disse
-Paul,bel nome,molto originale,davvero-dissi.
-Convive con 5 ragazzi,hanno più o meno la tua età, farete amicizia-mi disse.
-C’è qualcos’altro che devo sapere?-chiesi.
Scosse la testa.
-il resto verrà da se-mi disse.
Mi aspettava una serata,molto ma molto lunga.
Credo che già avrete capito più o meno che accadrà. E in seguito?
Leggete e lo scoprirete:)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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ALESSIA’S POV.
 
Era inutile trattenere il respiro ed i singhiozzi. avevo fatto male a chiamare,ho sentito la sua voce,si è ricordato di me,mi sento morire.
Staccai subito la chiamata,convinta di aver fatto uno sbaglio che in realtà poteva servirmi a farmi felice e a farmi dimenticare questi due mesi di inferno.
Gettai il cellulare a terra e mi sdraiai sul letto,a piangere,ovvio,come sempre.
Il cellulare squillava e squillava.
Smettila di fare la codarda,alessia. Smettila. L’hai chiamato,ora cosa aspetti? Cosa aspetti a parlargli e a urlargli quanto ancora lo ami?
Presi il cellulare che squillava senza fermarsi,avevo il suo numero ancora segnato come:’amoremio’.
Risposi.
-ehi..ale- era lui.
-ehi..-dissi.
-da quanto tempo..- disse.
Sospirai. –già- dissi.
 
Ci fu qualche secondo di silenzio.
 
-come va? Perché non rispondevi ai messaggi? Non era questo che ci siamo promessi- disse lui tutto ad un fiato.
-lasciami parlare..-dissi.
-ti ascolto- disse.
-non va nulla bene,okay? mi mancate da morire,sono due mesi che non faccio che star male.-dissi.
-allora perché non mi hai mai chiamato?perchè non hai risposto ai messaggi dei ragazzi?perchè?-urlò lui.
-ma non capisci Niall? Fa male ascoltarti e non poterti vedere sai? Fa male sapere che stai male e non esserti vicina,fa male tutto.fa male la distanza,fa male non essere lì. E mi odio sai? Perché so che qualunque cosa io faccia è sbagliata. So che tu ti sarai già dimenticato di me e di quel che c’è stato tra noi,mentre io penso sempre a noi,niall. Sempre a quei giorni. Era tutto rose e fiori,ricordi? Ed è  questo che mi fa rabbia,deve esserci sempre qualcosa che mi impedisce di essere felice. –dissi tutto d’un fiato.
Avevo urlato,non me ne ero resa nemmeno conto.
Erano cose che avevo dentro da ormai due mesi.
-..scusa- sussurrai poi.
-non scusarti,è tutto vero..mi dispiace molto.però non mi sono dimenticato di te così come dici. Ti penso giorno e notte e fa male anche a me non poter essere con te. I ragazzi chiedono ogni giorno di te, cantiamo e pensiamo a te,in interviste parliamo di te..se questo non è amore,dimmi tu cos’è.-disse.
-forse è stato tutto sbagliato. Forse il destino ha deciso che noi non potremmo mai stare insieme,mai. Non ho mai avuto quattro amici come loro,e ne tantomeno un ragazzo come te,un ragazzo pronto sempre ad essermi vicino,ad aiutarmi.forse è giusto così. Salutami i ragazzi,ed anche le ragazze. Ciao Niall.-dissi.
-aspetta!- urlò lui. –non è come dici tu,non è stato un’errore  quel che c’è stato tra noi.te lo dimostrerò.-disse.
Sorrisi.
-okay,adesso stacco. Salutami tutti,ciao-dissi.
Attaccai e mi gettai sul letto,con un sorriso stampato in faccia.
L’avevo sentito. Vi rendete conto? Sapete quant’è bello sentire la voce dell’amore della tua vita,che non senti da due mesi? È una sensazione fantastica. E la cosa principale è che non si è scordato di me.
 
 
UNA SETTIMANA DOPO.
 
La vibrazione del cellulare mi fece svegliare,osservai la sveglia erano solo le 9:00.
E per di più,che bello,oggi era il mio compleanno,capirete che felicità.
 
-‘fede,cazzo vuoi che chiami alle 9 di mattina?’- risposi al cellulare.
-‘ehi,ehi, calma. Volevo solo farti gli auguri. Come ci si sente ad avere diciannove anni?’-chiese lei entusiasta.
-‘ehm,mi sento esattamente come mi sentivo ieri,è cambiato solo un numero,fede.’- dissi ridendo.
-‘haha,allora,che programmi hai per oggi?’-chiese.
-‘dormire,mangiare,dormire,mangiare,vedere un film e dormire’.- dissi.
La sentii sbruffare.
-‘che palla che sei. Comunque non sai che giornata ti aspetta Ale!’-disse fede.
-‘che mi aspetta?-chiesi curiosa.
-‘non posso dire nulla di più.solo che ora vado,a dopo,buon compleanno!’- disse fede.
Poi attaccò,lasciandomi come una cogliona.
 
Osservai il cellulare e gli ultimi messaggi. Non ce n’era neanche uno dei ragazzi,ne di niall per augurarmi buon compleanno. In questa settimana,dopo quella chiamata messaggiai con tutti e cinque,ma si e no ogni due giorni e solo per dirci ‘buongiorno,come va?’ o ‘divertiti’ o ‘buona fortuna per i concerti’ e cose del genere,nessuno di tutti noi aveva toccato l’argomento che riguardava i due mesi precedenti.
 
Scesi in cucina, avevo un pantaloncino di tuta e un toppino, con una coda spettinata e la faccia di cazzo. C’era un post-it al frigo:
 
buon compleanno tesoro mio (: sono a lavoro,torno ad ora di pranzo,c’è la colazione sul tavolo riscaldala. A dopo<3’
 
Sorrisi,presi il biglietto e lo buttai.
Sul tavolo c’era un cornetto,preparai del latte e feci colazione.
Ero intenta a guardare ‘peppa pig’ su rai gulp, nonostante i miei diciannove anni l’amavo ancora.
Il suono del campanello mi fece sobbalzare,mi affacciai dalla finestra era un ragazzo abbastanza carino con un pacco enorme in mano. Prima di uscire diedi un occhiata allo specchio,sembravo una zingara,ma chi se ne fotte.
 
-ciao,sei alessia?- disse il postino.
-si- affermai.
-questo è per te,puoi mettere una firma qui?- disse il postino indicandomi un punto del foglio.
Annuii e firmai. Presi poi il pacco e ringraziai il ragazzo. –grazie,ciao- dissi.
-ciao-disse.
 
Entrai e appoggiai il grosso pacco sul tavolo,era color bianco con il nastro rosso. Non avevo la minima idea di chi fosse.
Fui delicata nell’aprirlo,una volta fatta osservai le cose che c’erano dentro:
c’era un piccolo quadro,con un puzzle dentro che rappresentava me e niall mentre ci baciavamo,quella fu la nostra prima foto. C’era poi una scritta,dietro: ‘ricordi? …è stato solo l’inizio di una bellissima storia,che fidati non finirà,amore mio’.
 
Le lacrime,che lo dico a fare,non mancavano mai.
 
Poi c’era una rosa rossa,con attaccata una lettera,decisi di leggerla per ultima;
 
c’erano diversi pacchi,aprii il più piccolo,era un braccialetto molto bello,di oro bianco,come li amavo io,ed un bigliettino: ‘tanti auguri ale,ci manchi,perrie,eleanor,danielle’.
 
Sorrisi e appoggiai il pacchetto sul tavolo;
 
ne aprii un altro era un ipod, il modello nuovo,quello che io amavo e che non avrei mai potuto comprare dato il prezzo. Lessi il biglietto: ‘ehi ale,questo è da parte di noi ragazzi,ci manchi da morire e ti vogliamo tanto bene. scommettiamo tutto ciò che abbiamo che pensavi ci fossimo dimenticati del tuo compleanno,haha. Comunque, è il tuo ipod adesso,quello che hai sempre desiderato,ci sono dentro tutte le nostre canzoni,e delle note audio in cui ti diciamo quanto sei importante per noi. A presto<3.’
 
Sorrisi e appoggiai l’ipod sul tavolo accanto al bracciale.
 
C’era poi un album fotografico,lo aprii c’erano tutte le nostre foto,ne avevamo tantissime,una più bella dell’altra.
 
Svuotato il pacco rimisi tutto dentro,tranne la lettera attaccata alla rosa,la lessi:
 
ciao ale,penso che aprendo i vari pacchi ti sei accorta da parte di chi fosse questo regalo; non ci siamo affatto dimenticati del tuo compleanno,volevamo farti qualcosa di speciale,spero ci siamo riusciti,anche se forse desideravi qualche cosa in più. se ti diciamo che sei stata importante e tutt’ora lo sei ancora di più, è perché è vero,credici. Dici che con la distanza non può funzionare,l’amicizia a distanza non esiste,figuriamoci l’amore. Secondo me,e secondo i ragazzi,ti sbagli. Sai in questi due mesi ti abbiamo pensato più di quando eri qui, parlavamo incessantemente di te e non ti nascondo che più giorni passavano più mi mancavi,più cresceva il desiderio di portarti da me,tra le mie braccia, e faceva male. Ciò che c’è stato tra noi è qualcosa di inspiegabile e qualcosa di veramente stupendo,qualcosa a cui non si può porre fine. Ti riporterò da me,da noi. Vivremo felici e contenti come succede nelle favole,perché la nostra è una favola. Conoscerti è stata la cosa più bella che potesse capitarmi,non so cosa tu provi ora,a distanza di due mesi,ma per me non è cambiato assolutamente nulla, anzi forse si,ti amo ogni giorno di più,ci tenevo a fartelo sapere. Concludo augurandoti un buon compleanno, questo giorno sarà indimenticabile,le sorprese non finiscono mica qui. <3
     
                                                                                                              -Niall.
 
 
Sospirai e sorrisi,le lacrime scorrevano velocissime.
Misi tutto nello scatolo e presi l’ipod,per ascoltare le loro note-audio.
Ce n’erano moltissime,alcune erano tristissime,altre facevano ridere,quei ragazzi sono capaci di farti tornare il sorriso anche dopo la cosa peggiore che ti sia mai successa,sono fantastici e si meritano tutto il meglio.
 
Posai tutto nello scatolo e lo sistemai nell’armadio.
Feci una doccia,indossai un jeans,una canotta e le vans rosse. Mi pettinai,truccai e scesi a preparare il pranzo.
 
Tornò mia madre da lavoro,aveva anche lei uno scatolone in mano.
Era lo scatolone day.
 
-cos’è?-chiesi.
-cose da lavoro- disse.
Annuii.
-ho preparato il pranzo-dissi.
Lei annuì.
Dopo aver sistemato lo scatolone sul tavolino del soggiorno mi abbracciò.
-buon compleanno-disse.
-grazie-dissi.
 
Pranzammo,poi le dissi del regalo dei ragazzi,era entusiasta tanto quanto me.
Per quel poco di tempo che parlammo dei ragazzi sembrai mettere da parte l’odio per mia madre dopo avermi separata da loro.
Mandai un messaggio ai ragazzi per ringraziarli,decisi di mandarlo a liam:
 
ehi,grazie mille per il regalo,è bellissimo,non dovevate. Saluta ai ragazzi. Vi voglio bene<3
                                                                                                   -ale.’
 
E ne mandai uno a niall:
 
ehi,grazie per il regalo,ho già mandato un messaggio a liam per ringraziarvi, sono contenta della vostra sorpresa,non me lo aspettavo. Non so di chi sia stata l’idea,ma.. non dovevate. Per quanto riguarda la lettera se il tuo intento era quello di farmi piangere ci sei riuscito.. pensavo mi avessi dimenticata  e scoprire che sono ancora importante per te,è il massimo. Ciao<3’.
 
Mentre mia madre ordinava la cucina chiamai federica.
 
-hei,fede,non ti immagini cos’è successo!- dissi entusiasta.
-cosa,cosa,cosa?-chiese lei.
-mi è arrivato… -dissi.
Lei mi interruppe. –un pacco,con dei regali da parte dei miei idoli? Sisi lo so. Sono dolcissimi,vero? Te lo dissi ma tu non mi credesti,li definivi ‘montati di testa’,cambiato idea?’-disse lei parlando velocemente.
-wowowo,aspetta. Tu lo sapevi?-chiesi.
-si,come pensi che abbiano saputo il tuo indirizzo,la città e tutti sti cazzi?-chiese lei.
Rimasi incredula.
-beh ora vado,ciaaao-disse lei.
Attaccò,rimanendomi come una cogliona per la seconda volta.
 
Appoggiai il cellulare sul letto,andai in bagno e quando tornai c’era una chiamata persa,era di niall.
Il mio cuore stava impazzendo,per poco non mi veniva un infarto.
Lo richiamai subito.
 
-ehi,scusami non avevo sentito il cellulare- dissi.
-ehi,tranquilla. Ho letto il tuo messaggio.. –disse.
-quindi?-dissi sorridendo.
Sentirlo,per quanto potessi negarlo,era sempre una botta di vita.
-quindi..cosa pensi di ciò che ti ho detto nella lettera?-chiese.
-boh,non mi aspettavo che tu provassi ancora qualcosa per me..c’è che nulla fosse cambiato-dissi.
-fidati,per me non è cambiato nulla,come ti ho già detto,ti amo più di prima-disse.
Sorrisi.
-ti amo,niall.-dissi.
-ti amo anche io.-disse.
Mi gettai a peso morto sul letto,mordendomi il labbro. Era tutto così perfetto. Niente avrebbe rovinato quella giornata.
-vorrei fossi qui.-dissi.
 
Mi accorsi che aveva staccato, ci rimasi male, ma avrà sicuro qualche motivo valido.
 
Suonò il campanello.
-ale,vai tu? Sto lavando i piatti!-urlò mia madre.
Sbruffai e scesi.
Aprii il portoncino,c’era Niall avanti a me. non era immaginazione,era proprio lui,in carne ed ossa.
 
-è,è,è uno scherzo?-balbettai.
Lui allargò le braccia,mi gettai subito tra esse.
Mi strinse forte,le lacrime minacciavano di scendere.
-hai detto ‘vorrei fossi qui’, il programma era un altro ma proprio non ce l’ho fatta,mi manchi tantissimo,ale.- disse.
Alzai il viso,ci fu un bacio a stampo.
Nel mio stomaco ci fu una rivoluzione,per un semplice bacio.
-chi è?-chiese mia madre.
Niall alzò la mano.
-salve-disse.
-oh ciao niall,non dovevi arrivare tra un’ora?-chiese mia madre.
-cambio di programma.-disse niall.
Guardai entrambi,poi mi soffermai su mia madre.
-tu,tu lo sapevi?- le chiesi.
Lei annuì.
-io sono qui,per chiederti di noi ale. Voglio sapere cosa provi per me, cosa mi risponderesti se ti chiedessi di tornare a londra-disse niall.
-sai cosa penso di noi,e per il resto… non posso,lo sai.- dissi.
Guardai mia madre con la speranza che mi permettesse di andare.
-oh,se è per me puoi anche partire adesso.-disse mia madre.
Guardai niall,lui fece spallucce.
-sei seria,mamma?-chiesi.
Lei annuì.
-davvero hai pensato che in quello scatolone ci sia roba da lavoro? Aprilo-disse mia madre.
Sorrisi.
Aprii il pacco,c’erano jeans,canotte,felpe,scarpe,roba intima. Ed un biglietto:
 
scusa per averti impedito di stare con le persone che ami,con dispiacere ti ho comprato queste cose,potranno servirti lì a londra,pensami e fai la brava.
                                                                                           Ti voglio bene,mamma.’
 
Corsi ad abbracciarla.
-grazie-le dissi.
Lei mi sorrise.
-detto ciò,vado e vi lascio soli.-disse mia madre.
Annuimmo.
 
Mia madre si recò in cucina chiudendo la porta.
 
-vieni entra- dissi a niall.
 
Lui annuì.
 
-ti va un gelato?-chiesi.
Lui sorrise. –pensi che io rifiuterei mai un gelato?-chiese.
Sorrisi e scossi la testa. –non lo faresti mai-dissi.
Scoppiammo a ridere.
Presi la borsa e avvisai mia madre.
 
Ci incamminammo verso la gelateria,passeggiavamo,ad un certo punto niall mi prese la mano,rabbrividii.
 
Molte ragazze incredule fecero foto con niall,disturbandoci ogni 3 secondi,ma ciò era divertente e molto bello vedere le ragazze che così per caso incontravano il proprio idolo in giro.
 
-siamo arrivati-dissi.
Prendemmo i gelati,dopo aver finito ci recammo in un parco.
-allora..-dissi.
Lui mi baciò,come non aveva mai fatto,ogni suo bacio era diverso e questo mi stupì.
Sarà forse il desiderio,dopo due mesi di baciarlo,non so.
Mi strinse forte a lui,era una bella sensazione la protezione.
 
-allora,vieni via con me?-chiese.
Sorrisi.
-ovunque tu vada,sarò sempre con te. Non ti lascerò mai più,promesso.-dissi.
Lui sorrise.
-sarei un idiota a lasciarti andare via da me ancora una volta-disse.
Ci baciammo,eh si,era un giorno indimenticabile.
 

 okaaaaaaaaaaaaaaaaaaaay,im here.
ho aggiornato dopo più di un mese,omg:o
colpa della scuola,chiedo scusa. per quelle che stanno in
terza media non andate al liceo scientifico,è un suicidio.
boh,spero vi piaccia,avevo poca ispirazione,è un capitolo dedicato alle sorprese lol.
madò vi immaginate la scena? sarebbe un sogno.
non l'ho riletto quindi se c'è qualche errore scusate.
vado via,fatemi sapere che ne pensate,ciaaaaaaaao<3.

  
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