Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Cachonne    12/11/2007    12 recensioni
Merope e la creatura che ha in grembo. L'eterno discorso con il figlio, che la porterà alla morte.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merope Gaunt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dolore. Sono due ore che sento soltanto dolore, bambino.
Non avevo idea che tenerti in grembo significasse patire queste pene.
Sento che hai voglia di venire al mondo, bambino.
E io ti dico, fallo! Fallo finché sei in tempo, fallo perché tua madre lo vuole, fallo per dimostrare che hai voglia di vivere.

Ho deciso di chiamarti Tom.
Tom è il nome di tuo padre, dell’uomo che ho amato, dell’uomo a cui somministravo un maledetto filtro d’amore, per essere amata a mia volta.
E ti chiamerai Orvoloson, come tuo nonno, come mio padre, come l’uomo che ho amato quasi quanto il tuo, di padre, ma che era troppo cieco per vedere l’amore di sua figlia.
E il tuo cognome sarà Riddle, perché una brava persona deve sempre avere il cognome del proprio padre. Dimentica il cognome Gaunt, fa’ in modo che non penetri mai nei tuoi pensieri, vivi e dimentica tua madre.

Continui a procurarmi dolore, bambino.
Ma è giusto, in questo modo espierò i miei peccati, perché ho commesso fin troppi errori.
Sai, anelavo all’amore vero, all’amore puro, ma pur di veder contraccambiato il mio sentimento ho fatto ricorso ad un subdolo filtro, ed ora è giusto che io paghi.
Ho cominciato a scontare la mia pena appena mi sono convinta che non c’era più bisogno della magia per essere amata.
Ho smesso di somministrare il filtro a tuo padre, e lui mi ha cacciata di casa.
Credevo di non farcela, quando ho cominciato a vagare senza meta. Credevo di crollare da un momento all’altro, ma mi sono imposta di continuare, l’ho fatto per te, bambino.
Perché sei l’unica cosa che mi rimane, il frutto del mio amore. E io ti amo, bambino.

Ho gioito per me e per te, quando ho visto in lontananza un edificio. E tu hai sussultato.
Da quel momento ti ho amato ancora di più, bambino, perché mi hai fatto capire di volermi accompagnare fino alla fine. Ho bussato a quel grande portone, mi hanno aperto e ci hanno visti, me e te soli, soli ma insieme, uniti da un indissolubile legame d’amore. Credo che quella signora un po’ arcigna abbia avuto pietà di una stracciona come me, bambino.
Le ho offerto un vecchio cimelio della mia famiglia, in cambio di un posto per la notte.
Mi auguro che tu non veda mai quel vecchio medaglione, perché è legato alla mia famiglia, e io non voglio che tu ricordi da dove vieni, perché io bramo solo il bene per te, bambino.

Ho cominciato a perdere lucidità non so quanto tempo fa. Ho sentito che il dolore che ho conservato nella mia anima in tutti questi anni sta ha invaso il mio corpo attraverso te, bambino.
E’ l’unica cosa che ho percepito, il dolore. Ho gridato. Non so bene quanto, non so bene perché.
Probabilmente a causa tua, piccola creatura. Poi il silenzio. Ho creduto di essere morta, bambino, ma i tuoi vagiti mi hanno riportato alla realtà. Non ti ho ancora visto, ti hanno portato via, ma mi hanno detto che sei sano. Bambino, desidero che tu somigli a tuo padre, per poterti dimenticare di tutto ciò che ti lega alla mia famiglia.

Sto piangendo lacrime di gioia, Tom. Perché sei venuto al mondo, perché mi hai fatto vedere un barlume di felicità nella mia esistenza priva di luce. Sto piangendo perché voglio che le lacrime, scivolando, portino con sé tutte le sofferenze e le atrocità che ho dovuto soffrire. Sto piangendo perché sento le forze abbandonarmi. So che morirò, me lo sento. Sto piangendo perché ti abbandonerò da solo in questo mondo crudele, perché l’unico ricordo di tua madre che avrai sarà quello di una stracciona che ti ha abbandonato appena nato. Mi dispiace, Tom. L’unica cosa che posso dirti è che, mentre sei qui accanto a me, sento di amarti. Ti amo, figlio mio, più di quanto abbia mai amato tuo padre.

Sento di non potercela più fare, Tom. Ti ho detto tutto quello che mi sentivo in dovere di dirti.
Non mi resta che abbandonarmi al mio triste destino. Morirò. Ma l’amore che provo per te è più forte della morte, ricordalo. Mi auguro che mi ricorderai per la donna che ti ha amato, non per quella che ti ha abbandonato.
Mi sento sempre più debole, non riesco più a muovermi.
Mi sento morire.
Ma non m’importa, perché io ti amo, Tom, e l’amore non muore.








Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno recensito o anche solo letto una delle mie storie, e in particolare questa. Probabilmente se non fosse stato per voi, avrei cancellato seduta stante anche questa storia, nonostante avessi un particolare legame affettivo verso di lei. E invece, eccoci qui. Quindi, grazie. Infinitamente grazie.
Chri
  
Leggi le 12 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Cachonne