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Autore: hummelssmythe    24/04/2013    2 recensioni
Avevo una scelta tra Daddy/Kid!Kurtbastian. Perché oggi tanto ho bisogno di un po' di fluff che mi aiuti a rilassarmi.
Daddy, fluffy, jostick e paillettes (più eventuali zii e zie).
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prompt:
non so se già te l'ho chiesto,perché l'ho inviato con il cell. lol Comunque...mi piacerebbe tanto leggere una daddy dove Phil è geloso perché Kurt sta parlando con un uomo che non sia il suo papà :) è una cosa dolcissima :3
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7. Daddy's Man

Per buona parte del tempo, quel giorno, Phil sembrava divertito dalla loro piccola gita esplorativa. Soltanto per il gusto di fare arrabbiare un po’ Kurt, Sebastian aveva deciso di portarlo nell’ufficio di suo marito, a sorpresa, per ‘fargli vedere come lavorava il suo papà’. Nonostante le perplessità iniziali, anche Kurt sembrava aver accettato di buon grado l’idea e aveva mormorato a Phil qualcosa del tipo che un giorno avrebbe potuto prendere il suo posto ed occuparsi di quella famosa colonna su Vogue.com per la quale era ormai abbastanza noto tra gli esperti.
 
Quando Phil aveva esultato felice, Sebastian aveva guardato malissimo Kurt, ma, in fondo, era evidente che si trattasse di qualche stupido pensiero riguardante la sessualità del loro pargolo, derivata principalmente dai suoi stupidi pregiudizi – ai quali però, in fondo, non doveva credere così tanto per davvero – quindi lasciò perdere e si limitò a fargli un occhiolino.
 
Sebastian aveva borbottato qualcosa d’incomprensibile e si era accomodato in un angolo discreto della stanza, tenendo in braccio Phil.
 
Quando Kurt riceveva qualche ragazza di servizio alla hall che gli consegnava dei cataloghi, Phil se ne stava sul grembo del suo papi, senza fiatare. Quando erano soli nella stanza, saltellava in giro, curiosando tra gli scaffali bassi, alla sua portata, stando attento a non rompere nulla.
 
Era stato allegro per quasi tutto il giorno finché non era accaduto qualcosa di diverso dalla routine delle ore precedenti.
 
Ogni volta che una ragazza entrava nell’ufficio per consegnare qualcosa a Kurt, Phil mostrava il visino dolce così che si intenerisse ed andasse a tirargli le guanciotte (Sebastian pensava che fosse un pessimo segno perché … farsi tirare le guance dalle donne, oddio). Dopo un paio di ore passate a catturare Pokèmon di ormai sette o otto generazioni diverse, a entrare dalla porta dell’ufficio di Kurt era stato un ragazzo di bell’aspetto: alto, carino e sorridente.
 
Non lavorava alla hall, si vedeva già dal modo in cui era vestito: probabilmente lo smoking che indossava avrebbe potuto sfamare centinaia di persone, uno sfarzo eccessivo. Inoltre, invece di consegnare semplicemente portfolio e cataloghi a Kurt, spostò la sedia di fronte alla sua scrivania e si sedette, con un sorriso smagliante. Salutò appena Sebastian nell’angolo, ma poi si accorse del bambino sul suo grembo.
 
“Oh, Kurt, è tuo figlio?” Chiese e Sebastian cominciò immediatamente a sentirsi infastidito perché era illoro figlio ed era più che certo del fatto che il tizio avesse omesso il dettaglio di proposito.
 
Ad ogni modo, Kurt stava annuendo cordiale, come sempre, fin troppo cordiale per un essere come quello (forse stava accelerando un po’ nei giudizi, ma non gli importava in quel momento, non quando un ragazzo insolente stava praticamente facendo il filo a suo marito davanti ai suoi occhi).
 
“Sì, e lui è mio marito, Sebastian.” Gli fece un cenno della testa verso Sebastian che stava già stringendo le palpebre nel tentativo di utilizzare i propri poteri psichici e ucciderlo (sfortunatamente per lui non aveva poteri psichici, purtroppo). “Hanno pensato di farmi una sorpresa e ora ho due bambini a cui badare mentre lavoro.” Scherzò e il ragazzo di fronte a lui rise, di una risata fastidiosa e falsa che fece ribollire il sangue di Sebastian che dovette sforzarsi con tutto se stesso per non reagire male.
 
Se non ci fosse stato suo figlio presente, le cose sarebbero andate molto diversamente, quindi l’idiota in questione era molto fortunato del fatto che Sebastian avesse preferito portare Phil piuttosto che fare visita a Kurt quando era da solo e il bambino era a scuola.
 
“Beh, è ottimo che un bambino possa vedere il suo super papà a lavoro, no?” Domandò il ragazzo e Phil, per qualche motivo, si strinse un po’ di più a Sebastian, poggiando la guancia contro il suo petto. “Soprattutto se come esempio ha un uomo come te, Kurt.”
 
Sebastian studiò per qualche secondo suo marito, per nulla sorpreso quando Kurt agitò una mano in aria, sorridendo e facendogli capire che stava esagerando. In fondo, Kurt aveva sempre amato i complimenti, ma non era neanche il tipo di persona che si lasciava lusingare in quel modo. Gli aveva raccontato spesso che, con anni di esperienza a Vogue, aveva ormai imparato a distinguere quei ragazzi che volevano soltanto fare strada.
 
“Beh, è anche da imparare dal suo papi.” Kurt fece un cenno con la testa verso Sebastian, di nuovo. “Dovrebbe imparare da lui come essere così meraviglioso.”
 
Nonostante il pessimo umore, Sebastian non poté fare a meno di sorridere un po’ a quelle parole. Era già solitamente piacevole essere lodato da Kurt dopo anni passati solo ed unicamente ad insultarsi – accadeva ancora ma finivano sempre per ridere -, ma il fatto che lo stesse elogiando davanti ad un ragazzo che chiaramente aveva cattive intenzioni, lo fece sorridere più luminoso del sole.
 
Il ragazzo in questione fece una smorfia, anche se tentò di mascherarla con un sorriso, e Sebastian ghignò piuttosto compiaciuto di quel fallimento.
 
Allora, Kurt cominciò a passare alla praticità, come amava fare con le persone che non gli piacevano troppo, soprattutto in campo lavorativo. Cominciarono a parlare di chissà quale collezione, in maniera decisamente più professionale rispetto alla chiacchierata alla quale aveva appena assistito.
 
Dopo un paio di minuti, però, Phil sollevò la guancia sul suo grembo per alzare il mento e guardare Sebastian negli occhi.
 
“Psss, papi.” Lo chiamò a bassissima voce, come se volesse condividere con lui un piccolo segreto. Immediatamente, Sebastian abbassò lo sguardo per guardarlo, con le sopracciglia arcuate. “Chi è quello?” Chiese, battendo le palpebre con finta innocenza e Sebastian poteva chiaramente vedere il suo visino un po’ imbronciato, anche se non era ancora riuscito a capire da cosa derivasse esattamente quell’espressione, visto che era stato allegro per buona parte della mattinata.
 
“E’ un signore che lavora con papà.” Rispose, guardandolo con uno sguardo rassicurante. Sperava di riuscire a mettere un po’ a suo agio il suo bambino, visto che lui era ancora nervoso. “Perché me lo stai chiedendo?” Domandò, mostrandosi ingenuo e spontaneo (Ah, i corsi che lui e Kurt hanno seguito; mai avrebbe detto che quelle stupide lezioni su come essere genitori potessero davvero servire a qualcosa).
 
“Non mi piace come parla con papà.” Disse a bassa voce, incapace di trattenere il suo dissenso per la visione e Sebastian rise un po’. A quanto pare non era l’unico geloso di Kurt in quella stanza. “E’ troppo appiccicoso, come la colla!” Sebastian spalancò le palpebre, sollevando per un secondo lo sguardo verso Kurt e il ragazzo, che li stavano guardando.
 
Tornarono a parlare tranquillamente un istante dopo e Sebastian si voltò nuovamente verso Phil.
 
“Shh.” Gli fece subito, sollevando un indice e portandoglielo sulle labbra. “Non vuoi che papà faccia brutta figura con un collega per colpa nostra, vero?” Chiese e Phil scosse la testa.
 
“No ma non mi piace che continui a parlargli così …” Arricciò le labbra in un broncio. “Papà è tuo …” Mormorò a bassa voce e Sebastian gli sorrise.
 
“Oh sì,” Sussurrò, conscio del fatto che il bimbo non avrebbe potuto coglierne la malizia, “tutto mio.” Gli fece e vide un sorrisetto sbocciare sulle sue labbra sottili, proprio come le sue.
 
“Se dico a zia Tana di questo signore, lo picchierà.” Disse a bassa voce, incrociando le braccia al petto, fiero. “Gli farà taaanto male.”
 
“Già, non dubitarne mai.” Ridacchiò Sebastian, visto che Santana sembrava essere diventata la prima fan girl della loro coppia, ancora di più da quando Brittany si era offerta come surrogato del loro bambino. “Magari glielo diremmo, che ne pensi?” Domandò a Phil che sembrò entusiasta all’idea.
 
Con la coda dell’occhio, Sebastian vide che l’ospite indesiderato si stava alzando per prendere la mano di Kurt e stringerla, prima di andare via.
 
Avrebbe voluto mozzargliela quella mano.
 
“Sì, sì!” Esclamò Phil, mentre la porta si chiudeva alle sue spalle. “Glielo dico stasera, andiamo a mangiare da Tana e Bri?” Chiese, guardandolo con una lucina negli occhi. “Così glielo dico!”
 
“Che cosa state facendo voi due?” Chiese Kurt, facendo ruotare la sedia per guardarli. “State organizzando qualcosa alle mie spalle?”
 
Si voltarono entrambi verso di lui, mostrandogli dei visini innocenti quasi identici.
 
“Nulla.” Dissero all’unisono e Kurt sollevò un sopracciglio per fargli capire che non ci credeva per nulla.
 
Si alzò dalla sedia, camminando immediatamente verso di loro e sorridendo raggiante alle loro dolci smorfiette. Poggiò una mano dietro la schiena di Phil e si piegò in avanti, baciando prima sulle labbra suo marito e poi sollevandosi per stampare un bacetto sulla fronte di Phil che sembrava già molto più felice all’idea di avere di nuovo il suo papà per sé.
 
“Di cosa stavate chiacchierando così a bassa voce?” Domandò, sollevando un sopracciglio verso l’uno e poi l’altro. “Mi stavate facendo fare una pessima figura.”
 
“Ma tu parli con un signore!” Rispose immediatamente Phil, con un adorabile broncio in viso. “Devi sorridere solo a papi!”
 
Kurt lo guardò per qualche secondo incerto, poi ridacchiò, passando lo sguardo al viso di Sebastian.
 
“Oh, è proprio come te, vero?” Chiese, allegro e divertito dal siparietto, molto più di quanto non lo fosse Sebastian. “Un gelosone …”
 
“Che significa …” Domandò immediatamente Phil, curioso.
 
“Nulla.” Rispose immediatamente Sebastian. “Sei troppo piccolo per provare gelosia, è una cosa brutta.”
 
“Tu la provi?” Chiese Phil, guardandolo e collegando le parole dei suoi papà.
 
“Mmmh.” Sebastian temporeggiò, guardando Kurt senza sapere cosa dire. “Forse un po’.”
 
“Un po’?” Chiese Kurt incredulo, ridacchiando. “Il tuo papi non vuole neanche che mi si avvicini un altro uomo.” Scherzò, verso Phil che però sembrò molto serio.
 
“Ha ragione!” Saltellò sul grembo di Sebastian. “Tu sei di papi!”
 
“Te l’ha insegnato lui?” Chiese Kurt, allungando una mano dietro il collo di Sebastian. Istintivamente, suo marito si preparò a ricevere uno schiaffetto che però non arrivò. Le dita di Kurt si poggiarono tra i capelli più corti alla base del retro del suo collo e cominciò ad accarezzarlo. “Così Phil comincerà a picchiare chiunque mi si avvicini, Bas.” Gli fece mentre Phil annuiva fiero. “Vedi?”
 
Sebastian contemplò il piccolo per qualche secondo, con il broncio di chi sa di aver fatto qualcosa di male, dipinto in viso.
 
“Phil …” Mormorò a bassa voce, osservando il bambino annuire. “Non devi preoccuparti degli altri, sai perché?”
 
“Perché?” Chiese immediatamente Phil curioso.
 
“Perché il tuo papà non va da nessuna parte.” Gli rispose subito, sollevando lo sguardo verso Kurt che annuì, e poi tornando a guardare il bimbo sul suo grembo. “Non importa con quanti uomini parli, lui ama solo il tuo papi, sai?”
 
Phil sorrise subito allora, felice.
 
“Lo so, ma mi piace tanto quando vuoi picchiare quei signori perché parlano con papà!” Rise, saltellando quasi involontariamente e Sebastian sospirò, pronto alla ramanzina.
 
“Niente più Tekken per voi.” Commentò infatti subito Kurt. “Troppo violenza in quel videogioco.”
 
“Giochiamo a Tekken, vero?” Phil domandò subito, con il broncio, a Sebastian che guardò un attimo Kurt. Alla fine, Kurt sospirò, arrendevole.
 
“Certo che ci giocate.” Mormorò mentre suo marito e suo figlio esultavano felici.
 
Era come badare a due bambini, sul serio.
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A/N: Hellos, pian piano Edy cerca di rispettare i suoi calendario *si commuove* Questo era un prompt dolcissimo *w* Immagino che Phil abbia preso la gelosia da Sebby ahah gli insegna tante cose negative, ma che pessimo che. Detto questo, boh, torno ad aggiornare anche le altre cose che devo aggiornare. Grazie per essere così fluff :3 Siete voi che mi fate venire voglia di scrivere queste cose caramellose - A presto, xoxo RenoLover <3
- grazie ad Elis per il betaggio <3

 
   
 
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