Frank P.O.V.
(All’università)
-Ciao Frank!-
-Hmm, ciao!-
Com’è che si chiama quella tipa?! Welma, Vicky, Wanda, Walter….boh. Che ne so io?! Sono due anni che ogni mattina mi saluta, con quella faccia perlacea, le cuffie appese al collo, i capelli lucidi e poco curati che le cadono lungo la felpa. Se ne sta sempre su quel muretto con i libroni di chimica lì affianco, i jeans strappati e una sigaretta tra le dita. Si dice che non rivolga mai la parola alla gente che frequenta i suoi stessi corsi. Beh, ma in fondo quante se ne dicono in questo posto; su tutti si dice qualcosa. Spesso succede che prima ancora che arrivi qualcuno di nuovogià si sappia tutto di lui/lei, se è raccomandato, se fuma erba, se nella valigia avrà cose firmate, intimo nuovo o vintage… si piazzano subito scommesse su quanto tempo resisterà agli scherzi delle “confraternite” prima di scoppiare a piangere in pubblico.
Intanto attraverso il cortile interno dell’uni, passando con aria distratta tra siepi fiorite, fontane artistiche, colonne e panchine affollate, giungendo al corridoio del piano terra dove tra un mare di gente che andava su e giù per l’intero edificio intravedo Bob e Ray (batterista e prima chitarra della band) vicini al bagno e mi avvicinai.
Nel vedermi Ray il cespuglione mi salutò e non perse tempo a toccare il tasto dolente
-Sai dopo l’altra sera che ci desti buca al provino i fratellini Way (Gerard e Mikey) non fanno mai il tuo nome, non parlano mai della band, né delle prove. Noi andammo via subito dopo i primi 20 minuti quella sera e non sappiamo come sia finita la storia e nessuno qui, sembra voglia parlarne. Ti dispiace spiegarci un po’ che ci siam persi? Che avete combinato?-
-Scusa Ray, te lo spiegherei volentieri ma vedi…-
La porta del bagno si aprì e ne uscì Mikey che procedeva verso i ragazzi con lo sguardo basso sui ganci della tracolla che stava chiudendo, senza accorgersi del fatto che io fossi lì.
-Ragazzi andiamo? La prof sarà già in sala-
Vomitai un -Ciao Mikey- nel modo più ridicolo del mondo e lui
-Bene ragazzi se voi rimanete io allora vado ok? Ci si becca dopo…-
-Aspetta Mikey!- lo afferrai per il braccio
-Hey!- mi guardò la mano con cui l’avevo afferrato come per dire “mollami”
-Senti dobbiamo parlare!-
-Certo! Va bene!- sbattè le palpebre e alzoò le ciglia puntandomi contro gli occhi/fucile -Ti ascolto!-
Mi sentivo sotto un riflettore. Stavo lì lì per raccogliere coraggio e parole per parlargli delle mie (inutili) scuse quando….
--shaaaaalve popolo :3 come promesso, ho aggiornato! Volevo dirvi che mi piacerebbe anche per chi legge la storia da fuori, nel senso chi non fa parte del sito, ricevere dei commenti quindi magari vi iscrivete un attimo…ci vuole pochissimo e in più avete accesso a piu generi di fanfiction su questo sito *_* in ogni modo, questo capitolo ha una seconda parte…che però vedremo descritta da Chris….baci--