Erano le 17 mancava poco all’arrivo di Harry , avevano un’appuntamento romantico. Louis si era messo per l’occasione il suo abito di D&G nero ,la camicia bianca e le immancabili(?) bretelle blu.Aveva anche preparato tutti i piatti preferiti di Harry. Sistemò le ultime candele profumate: si respirava un’aria magica proprio come piaceva a loro. Mentre lo aspettava con ansia si mise nel divano rosso di pelle che avevano comprato insieme la scorsa settimana,accese la tv ma non dava molta importanza a quello che passavano,ripensava a tutti quei bei momenti trascorsi da quel lontano 9 luglio di 3 anni fa. Arrivarono le 19, ormai Harry doveva essere li a minuti , e l’ansia si sentiva ancora di più!!

Furono le 20 e non c’era nessuna traccia di Harry,allora louis preoccupato lo chiamò.Il telefono squillava ma non rispose nessuno…Decise di non farsi prendere dal panico ,prese il telecomando e “continuava a cambiare canale senza metà finché non trovò un tg: allora mise il tg :’’ Abbiamo una notizia che ci è appena arrivata in redazione ,Harry styles il componente dei One Direction ha avuto un tragico incidente nella Green Street.Le sue condizioni sono gravi,ora è in prognosi riservata,appena avremo notizie più ufficiali vi faremo sapere.’’Louis spense il televisore :’’pff! Saranno le solite cavolate che dicono i giornalisti per fare notizia’’disse, prese il cellulare e provò a richiamare Harry: squillò due volte. questa volta qualcuno rispose:non era la voce calda e profonda di Harry ,ma quella di una donna.’’Eeemh! Pronto chi parla? Dov’è Harry??’’ chiese louis innervosendosi ’’ Salve purtroppo il signor Harry ha avuto un bruttiss…’’ non lasciò alla sconosciuta nemme il tempo per finire di parlare ‘’dov’è ora??’’chiese

D:’’all’ospedale è in progn…’’Louis le  chiuse il telefono in faccia e si precipitò di corsa all’ospedale. Arrivato lì chiese alla signora della reception dov’era la stanza ,era nella stanza 69 salì le scale, come non le aveva mai salite in vita sua. Si ritrovò davanti alla porta. Aveva paura di entrare ,non voleva vedere il suo amato in quelle condizioni ,gli faceva male.Si fece coraggio ed entrò: appena lo vide in quel letto così anonimo non riuscì a trattenere le lacrime. Si avvicinò: Harry aveva la faccia completamente tumefatta,entrambe le gambe erano ingessate ed era intubato.Non era bello da vedere… Piangeva disperatamente,prese la mano di harry ,era cosi fragile e indifeso ,si sentiva in colpa e inutile perché non poteva fare niente per aiutare il suo angelo dai bei ricci. Passavano le settimane ma Harry sembrava non riprendersi; intanto ogni giorno gli andavano a far visita amici,parenti e i ragazzi della Band…Louis rimaneva sempre lì con lui giorno e notte,i dottori gli avevano dato un lettino cosi da poter rimanere sempre con lui. Era una bella giornata,il sole splendeva.Ma in quella stanza di ospedale il sole sembrava che non ci fosse,Louis aveva gli occhi gonfi aveva, pianto tutta la notte. Mise la sedia a fianco il lettino,prese le mani di harry e cominciò a cantare ‘’They don’t know about us’’. Arrivò alla strofa ‘’They don’t know how special you are ,They don’t know what you’ve done to my heart’’ e le lacrime per l’ennesima volta iniziarono a scorrere sul suo ormai pallido viso,ma non lasciò nemmeno per un secondo le mani di Harry, anzi le strinse ancora di più e le baciò.

 Poi continuò a cantare ‘’ They can say anything they want cause they don’t know about us ,They don’t know what we do best that’s between me and you I’ll little secretbut I wanna tell em i wanna tell the world that your mine boy’’ mentre continuava a cantare non si accorse che harry aveva aperto gli occhi e che lo stava ascoltando mentre una lacrima gli rigava il volto, ‘’ They don’t know about the things we do

They don’t know about the I love you’s

But I bet you if they only knew
They will just be jealous of us
They don’t know about the up all night’s’’ e con quel poco di voce che aveva cantò pure Harry. Appena  Louis se ne accorse si interrupe e lo guardò incredulo,dopo aver realizzato che Harry si era risvegliato urlò dalla felicità. I medici entrarono di corsa per vedere cosa fosse accaduto.
Lo abbracciò fortissimo e poi si mise a correre per tutta la stanza mentre chiamava tutti i familiari e amici.

Fu il giorno più bello della sua vita.