Un viaggio nel passato, nei ricordi dolorosi, nel perduto rapporto con il padre
La testa mi doleva, il mondo oscillava, confuso. Davanti a me, unico punto nel vorticante nulla che mi circondava, vedevo un albero ondeggiare dolcemente sotto un vento che non sentivo. La sua ombra cresceva, strisciava sul terreno riarso facendosi densa e melmosa, camminò lenta fino a riversarsi sulla secca ombra della roccia al suo fianco.
Mio padre era lì, seduto contro il masso, onde d'ombra che gli lambivano miti i piedi nudi per poi tornare indietro. Rideva, roco, gli occhi contornati da poche oneste rughe.