Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: Maria_Black    24/04/2013    4 recensioni
Leah Clearwater è quella forte, quella che non scappa, quella che affronta le cose a testa alta, quella dura e fredda neanche fosse ghiaccio. Ma siamo veramente sicuri che lei sia sempre stata così? Che mai, mai, si sia permessa di piangere, soffrire o scappare?
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leah Clearweater, Quileute, Sam Uley | Coppie: Leah/Sam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nickname: Maria_Black

Titolo: Odore di cannella

Genere: Angst, Malinconico,Triste

Rating: Giallo

Personaggi: Leah Clearwater, Sam Uley, Quileute.

Introduzione: Leah Clearwater è quella forte, quella che non scappa, quella che affronta le cose a testa alta, quella dura e fredda neanche fosse ghiaccio. Ma siamo veramente sicuri che lei sia sempre stata così? Che mai, mai, si sia permessa di piangere, soffrire o scappare?



 

Odore di cannella

Image and video hosting by TinyPic

Corro.

Volo tra gli alberi, un’ombra indistinta. La zampe calpestano, gli artigli affondando, il cuore batte, il respiro spezzato dal vento, il pelo umido e sporco, il muso percorso da gocce d’acqua salata.

Corro. Metri e metri che si aggiungono, distanza sempre più grande, sempre più lontano da casa, dai bei ricordi, dai brutti ricordi, da una vita distrutta.

«Lee, ti amo.» Occhi seri, pieni d’amore. Il vento che gli scompiglia i capelli neri, gli ricadono sugli occhi, mi guarda, aspetta una mia risposta, sa che arriverà.

Arriva, labbra che si incontrano, fuoco che dilaga, mani che cercano i suoi capelli e li stringono, sono l’ancora su cui mi aggrappo per rimanere al mondo e non perdermi.

Ringhio. Aumento la velocità, i muscoli contratti. Scuoto la testa, cancello il suo volto.

Corro. Alberi su alberi, rami su rami, foglie su foglie, salto un ruscello, atterro dall’altro lato, ricomincio a correre.

Non va via. Occhi scuri che mi fissano, pelle ramata, odore di cannella.

«Dai, Lee-lee, non fare la guastafeste!» Risata mia, risata sua, vibrano nell’aria. Abbraccio che sa di casa, sorrisi che sanno di famiglia, baci che sanno di amore.

Sbatto contro un albero, sento la pelle lacerarsi, brucia, qualcosa di liquido che scorre sulla spalla destra. Chiudo per un attimo gli occhi, fa male. Li riapro, continuo a correre. Fa meno male della ferita che ho dentro.

Bruciatura ancora rossa, nuovo graffio su un taglio ancora non cicatrizzato, acido buttato su una ferita ancora aperta. Decine, centinaia, migliaia di spilli che penetrano nella carne. Il respiro che si spezza, una voragine che si apre al centro del petto, buco senza fondo.

«E se venissi a conoscere i tuoi?»

«Ti conoscono da quando sei nato, Sam.»

«Sì, ma ora sono il fidanzato della loro Leah, è diverso.»

Mano invisibile che spinge le punte ancora più a fondo, lame che si aggiungono, dolore che si moltiplica, buco ancora più nero, voragine ancora più grande.

Corro.

Artigli che affondano nella terra, corpo che sfida il vento, sangue che non sgorga più, ferita che si chiude, sangue che sgorga a fiotti, ferita rimasta aperta.

«E se… dopo il diploma andassimo a vivere insieme?»

«Sam, scherzi, vero?»

«No, perché dovrei? Ti amo Lee, non basta?»

Io che grido, il lupo che ulula, dolore sempre più grande.

Corro.

Scappo. Dalla mia vita, dalla mia famiglia, dai brutti ricordi, dai bei ricordi, da te, da me.

Scappo. Dalla ferita che ho dentro, dal pelo lucido che mi ricopre, dagli occhi scuri che guardo allo specchio, dal profumo di cannella della tua pelle, dalla tomba di mio padre, dagli abbracci che non merito.

Leah, fermati.

Catene che mi trattengono, fili che mi inchiodano a terra, artigli che bloccano la mia corsa, zampe incollate sul suolo.

La sua voce.

«Lee… mi dispiace. Ti ho amato davvero, ma ora… è cambiato tutto. È meglio così, davvero.»

Chino la testa, le lacrime continuano a scorrere.

Adesso li sento, tutti. Seth che cerca aiuto, Jacob Black che pensa ad una ragazza di nome Bella mentre lo raggiunge, Jared Cameron e Paul Lahote qualche centinaia di metri dietro di me. E lui.

Cado a terra, le zampe che non reggono il peso del mio corpo. Sangue che colora il suolo di rosso- liquido viscoso che scivola tra le rocce si insinua tra i rami e i granelli scuri della terra umida- ma lo vedo solo io.

Mi raggiungono, sono ai miei lati. Di fronte a me un lupo nero, enorme. Mi guarda, lo guardo, sguardi legati da qualcosa di invisibile, capisco chi è.

Quegli occhi.

Il mio mondo, il suo mondo, il nostro mondo, sogni, desideri, lacrime, dolore, paura, sconforto, amore, dispiacere, divertimento, rabbia, amore, dolore, amore, dolore.

Fisso quelle iridi nocciola, mentre arriva la mia condanna.

Torniamo a casa.



Così il mio incubo- la mia vita- ebbe inizio.






Angolo Autrice

Ciao lupe. E vampire, se ce ne sono. Anche se, nei dintorni di Leah, dubito ce ne sia qualcuna.

Che dire? Questo piccolo- piccolissimo- attimo della vita di Leah ha partecipato al contest “Raindrops” di Hilary, classificandosi ottava. Colgo l’occasione per ringraziarla per l’opportunità di sperimentarmi nuovamente in Leah e per aver dato ad ognuna delle partecipanti un giudizio dettagliato e chiarissimo sotto tutti i punti di vista.

Se vi va di leggere un’altra Leah vi consiglio “So this is Christmas”. Merita davvero.

Vi salutiamo io e la mia Leah incazzata,

Ciao ciao

Maria_Black

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Maria_Black