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Autore: Magikgio96    25/04/2013    2 recensioni
Marco e Alessia.
Due ragazzi normali. Lui giocatore di calcio nella sua scuola, lei studentessa modello innamorata di Marco.
Marco è il classico ragazzo facile, da una ogni sera.
Alessia invece ha voglia di amare per davvero. Un viaggio a Londra cambierà totalmente le vite dei due ragazzi.. Amore, lacrime e tanto tanto divertimento!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Cicatrici.

Non so per quanto tempo piansi e urlai, per quanto mi disperai.
I miei ricordi precisi sono le lenzuola bianche sporche del sangue di una come me.
Ricordai che da piccola avevo visto un film, in cui un vampiro aggrediva una ragazza.
Il mio vampiro era la mia coscienza.
Mi rannicchiai e guardandomi i piedi sussurrai “Vieni a prendermi vampiro... aspetto solo te”.
Raccolsi le ultime forze e poi crollai in un sonno profondo.
Il giorno dopo mia madre non oso’ svegliarmi, non sapevo cio’ che fosse accaduto, non ero abituata a parlarle.
Non mi sveglio’ perché ritenne fossi stanca.
Ero stanca si.
Ma di tutto e tutti però.
-Ah, vaffanculo-
Pensai raccogliendo quell’ultima rabbia che mi era rimasta in corpo, quando osservai lo specchio di fronte a me.
Avevo delle cicatrici.
Ero stata una grandissima sciocca.
Decisi di uscire, tanto per svagare.
Ma nel momento stesso in cui stavo per scegliere i vestiti, mi squillò il telefono.
“So che non hai voglia di parlare. Ma si tratta di Marina. Corri a scuola è urgente”
Era Marco.
Ma cosa era successo?
Comunque sia, decisi di non andarci.
Non uscii nemmeno.
Marina poteva cavarsela da sola, cosa era successo? Benjamin l’aveva beccata con Marco, o le si era spezzata un’altra unghia?
Accennai una risata malvagia mentre un senso d’odio si fece strada dentro me.
Li odiavo.
Mi odiavo.
La giornata passò cosi.
L’indomani a scuola sentii qualcuno afferrarmi per un polso.
Era Marco.
Mi incastrò i suoi occhi nei miei.
“Marina è in ospedale. Cosa cazzo ti è preso ieri?? E’ la tua migliore amica cazzo! Non hai sensi di colpa?”
Mi urlò con tutto il fiato che avevo in gola.
No. Si sbagliava.
  
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