25/04/2013
2 recensioni“Jasmiii!!!” mi sentii chiamare, una voce familiare mi urlò. “Fermati un secondo!” mi voltai e ritrovai Niall quasi davanti a me che addentava un panino non troppo piccolo. Si avvicinò dicendomi:
“Perché sei scappata?”
“Perché non mi va di stare in mezzo a mille ragazzi euforici!”
“La solita! Comunque, vai a casa?”
“Si!” risposi.
“Bene, allora vengo con te, anche io sto rientrando!” disse prima di dare un altro morso al panino.
Io e Niall eravamo amici da tanto tempo, non ricordo esattamente quando, ma all’incirca dall’età di 5 o 6 anni, dato che giocavamo assieme ogni pomeriggio abitando attaccati. Era come un fratello, gli volevo troppo bene e mi fidavo ciecamente di lui. Arrivammo a casa in un batter d’occhio e prima che entrassi mi disse:
“Senti, ora che è finita la scuola, che facciamo per un estate intera?”
“Parliamo!” dissi ironica.
“Dai, non sto scherzando.. che ne dici se ci trasferiamo per questi tre mesi nella mia casa al mare?”
“Non lo so, devo pensarci su!”
“Va bene” disse senza ribattere la mia risposta, “però oggi voglio una risposta certa!”
“Certamente”dissi “ti chiamo oggi, ciao biondino!” risposi dandogli un leggero bacio sulla guancia.
“Ciao moretta”concluse.
Entrai in casa lanciando lo zaino sul divano ed entrando in cucina dove trovai un biglietto con su scritto:
“Siamo andati all’aeroporto a prendere una persona speciale, baci mamma!!”
Bene, i miei erano fuori quindi..
“Louis??”chiamai.
“Che c’è?”rispose a bassa voce.
Ok, mio fratello era a casa, stranamente!!
“No, no, niente, volevo solo sapere se eri a casa!!” urlai dal piano di sotto. Salii le scale per chiedergli cosa intendeva mangiare a pranzo, ma lo ritrovai sdraiato sul letto della sua stanza intento a guardare un film e a mangiare una pizza a dir poco grande!!
“Che vuoi??” mi chiese appena mi vide entrare.
“Scusai se l’ho disturbata, signorino. Volevo solo chiedere cosa desiderava mangiare per pranzo, ma vedo che ha già provveduto!” gli dissi facendo la linguaccia.
“Bene, ciao.” Rispose un po’ arrabbiato. Uscii chiedendo la porta leggermente, ero ancora un po’ turbata dall’atteggiamento di mio fratello, di solito non faceva così. Ma non mi interessai più di tanto sapendo che gli sarebbe passato. Guardai l’orologio: erano già le 14.10, quindi era meglio che mi sbrigavo a preparare qualcosa da mettere in pancia..
Dopo circa un’ora mi ritrovavo distesa sul divano del salotto a guardare un film, dato che non avevo altro passatempo; mi stavo quasi per addormentare quando sentì una mano posarsi sulla mia spalla. Aprì gli occhi e vidi Louis seduto accanto a me che mi guardava con quegli occhi dolci che utilizzava spesso per farsi perdonare. Aveva due occhi bellissimi.. color azzurro cielo, erano stupendi (e non smetterò mai di dirlo), di sicuro il suo azzurro non supererà mai il mio, che più che un azzurro è verde chiaro. Ma comunque… si scusò subito dicendo:“Scusa, sorellina, se prima mi sono rivolto male. E’ solo che.. ero annoiato e poi la giornata nonè andata del tutto bene!”
“Che cosa è successo?” chiesi.
“Solito” sbuffò “ i professori che si lamentano di me eccetera eccetera e dicono che devono parlare con mamma.”concluse.
“Figurati, diranno le stesse cose dell’altra volta e mamma ti farà lo stesso discorso dell’altra volta!” dissi per poi abbracciarlo. Lui ricambiò ancora più forte e posò un lieve bacio sulla mia fronte. E fu così che mi addormentai tra le braccia di mio fratello.. Quando mi risvegliai Louis non c’era, erano le 17 e qualcosa e subito mi ricordai di dover chiamare Niall per dargli una risposta certa, che però, non avevo. Allora rimandai la chiamata a più tardi e decisi invece di sentire mia madre. Era rimasto in sospeso il fatto su chi era quella persona speciale; forse qualche mia zia o cugina, ma quando finì di parlare al telefono per informarmi, scoprì ben poco! Ero un po’ emozionata, anzi ero curiosa di sapere chi avrebbe passato con me quest’estate, sperai qualcuna della mia stessa età o circa. Durante la telefonata chiesi a mia madre se potevo passare i tre mesi successivi nella casa a mare di Niall, fortunatamente la risposta fu affermativa ma a sola una condizione: ci sarei andata solo se avessi portato con me questa persona in arrivo. Risposi certamente di Sì, anche se non sapevo chi. Senza ripensamenti chiamai Niall e dopo aver scherzato un po’ gli dissi:
“Senti, mia mamma per quest’estate…”
“Eh sì, cosa ti ha detto?”
“Bhè…” risposi facendo la finta incerta.
“Jasmine,ti prego non mi dire che non..”disse amareggiato.
“Ha detto che posso venire!!!!!EVVAI!!!!!!!”Però..”
“Però?” chiese.
“Però devo portare con m una persona.”
“E chi è?”
“Sinceramente non lo so perché dovrebbe arrivare tra circa due orette ed è tutta una sorpresa dei miei!”
“Va benissimo, più siamo meglio è! Infatti non saremo soli: ci saranno anche Liam e mia cugina Charlotte!”disse contento.
“Meglio!!!” sorrisi tra me e me, “Senti, ma per quando è prevista la partenza?”chiesi poi.
“Per te va bene domani?”
“Si, si, super bene!”
“Ok bella, ci vediamo domani mattina verso le 10. Passo io, ora vado ciao!!”
“Ciao!!!!!!!!!!” lo salutai.
Bene, ora che avevo parlato con Niall e mi ero programmata l’estate non avevo nient’altro che fare se non annoiarmi; ma non mi andava, così mi alzai e salii in camera mia. Quando entrai, trovai un disordine che neanche la persona più disordinata al mondo poteva creare. Prima cosa da fare per non annoiarsi: RIORDINARE. In parte era noioso, ma sempre molto meglio che non fare niente. Appena finii decisi di preparare la valigia. Non ci misi molto: di sicuro mi sarei dovuta portare dei costumi, e poi magliette, pantaloni e qualche vestito elegante per la sera. Ma penso che questo a voi non interessa, quindi non mi metto a fare l’elenco delle cose che mi portai. Finita anche la valigia mi distesi sul letto e incominciai a leggere un libro che avevo posato nel cassetto del comodino tempo fa.
“Driiiiiin” suonò il campanello di casa.
“Uffa, proprio sulla parte più bella dovevano suonare??????” pensai.Aprii la porta, rimanendo sbalordita dalla persona che avevo davanti! Era proprio lui?NOO, non ci potevo credere.. guardai prima lui, poi mia mamma come per cercare una conferma e poi i miei occhi concentrarono di nuovo la mia attenzione su di lui. Gli saltai addosso pazza di gioia.