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Autore: styles syndrome    25/04/2013    2 recensioni
L'amore a volte deve vincere sopra tutto e tutti.
Le avevi promesso di starle accanto ma ti sei spaventato, sei sparito ed ora sei incazzato con lei perchè si è appoggiata a me? Non hai il potere di farle tutto questo. Lei ti ama da impazzire e so che anche tu provi la stessa cosa. Questo amore, tu, non riuscirai a rovinarla. cit. presa dal testo
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Agito nervosamente le gambe, quella destra per precisione, la muovo su e giù mentre mi guardo intorno spazientita.
Vi spiego di che sto parlando: allora io mi chiamo Arianna e sono seduta sulle seggiole dell'aeroporto, abito a Londra e sto aspettando che atterri la mia migliore amica. Lei abita in Italia ma dopo aver provato per vari mesi, siamo riusciti a convincere i suoi a passare qualche giorno qui. Io mi sono trasferita da alcuni mesi, finita la scuola a giugno, siamo partiti e siamo arrivati qua; ho già iniziato la scuola e sono al quarto anno. 
É il primo gennaio di questo 2013, spera quest'anno mi porti migliori novità! 
-Mongolaaaa!- mi volto di scatto e con un balzo le salto in braccio 
-Oddioo finalmente! Ti rendi conto che sei a Londra?- la guardo negli occhi mentre le stringo nervosamente le mani. 
-Oddio si c'è sono troppo felice! Ah ma tantissimi auguri di felice anno nuovoo!- mi stringe di sorpresa, io rimango qualche istante basita ma subito ricambio l'abbraccio
-Bè adesso pensiamo solo a divertirci, abbiamo solo pochi giorni prima del tuo ritorno- i suoi occhi si spengono, io le alzo il viso finché i nostri occhi si incrociano
-Ehi stella non intristirti, troveremo il modo di stare insieme- le sorrido e riesco a strapparne uno anche a lei, forse per via del solletico che le sto tentando di fare. 
-Sei riuscita a vedere almeno uno dei ragazzi poi?- mi volto a guardarla mentre stringe il suo caffè -Guarda che loro mica stanno in giro per Londra tutti i giorni eh! E poi sono a New York in questi giorni- la faccio l'occhiolino mentre le rubo un sorso di caffè 
-Si è vero ma magari eri riuscita. Come sei noiosa ultimamente uff- sbuffa riprendendosi e allungandosi dalla sedia per riprendersi il suo bicchiere 
-Dovresti lasciargli il bicchiere, sembra assetata- mi volto per guardare lo sconosciuto che mi sta rivolgendo la parola 
-Dico sul serio, se non glielo dai tu gliene compro uno io- io lo guardo imbambolata, da sotto la sciarpa riesco a scorgere un sorriso 
-Quegli occhi, sono verde smeraldo, e sotto la sciarpa, il tuo sorriso, è inconfondibile. Ti riconoscerei tra mille persone e non potrei sbagliarmi- abbozzo un sorriso e lui dal canto suo abbassa la sciarpa. 
-Mi hai scoperto, pensavo di essere irriconoscibile con questa sciarpa ma evidentemente non lo ero- sorride ancora, cavoli quanto è bello 
-Oh no tu eri irriconoscibile ma io ho un sesto senso- alzo il mio sorriso più di prima 
-É sempre stata innamorata di te da quando ti ha visto la prima volta, per questo ti ha riconosciuto mi volto di scatto e mollo una sberla sulla spalla di Mary, subito torno a guardare Harry, sorride sempre più imbarazzato 
-Bè ora dovrei andare, non vorrei che mi riconoscesse qualcuno. Tieni, prendi questo e ricorda se mi cerchi sono sotto il nome 'Signor Riccipasticci'- sorrido mentre allungo la mano per prendere un bigliettino che sta sporgendo dalla sua mano
-Ma un nome migliore no? Comunque ti cercherò se ne avrò voglia- lui sorride mentre si tira su la sciarpa -Il nome è stata una idea di Louis e non mia! Comunque aspetterò con impazienza la tua telefonata per scoprire qualcosa su te e la tua amica- gli sorrido e lo guardo allontanarsi. 
-Mi chiamo Arianna comunque- lui si volta e mi fissa un istante
-Me ne ricorderò- gli sorrido e mi volto, Mary si alza e mi raggiunge in un baleno
-Hai appena parlato con Harry Styles e ti ha dato il suo numero!- sussurra sottovoce per non farsi sentire dal resto della gente 
-É il numero dell'albergo per inciso, comunque devo ancora rendermene conto ok- sorrido ancora come una cretina 
-Allora andiamo Signora Riccipasticci, tua madre ci aspetta- ridendo mi prende per il braccio e mi trascina fuori mentre guardo nella sua direzione imbambolata con un sorriso stampato in faccia.
  
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