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Autore: lynn12    14/11/2007    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Kaori, dopo l'episodio di Kaibara e dopo aver ritrovato la memoria, non avesse fatto finta di niente?
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5

La mattina dopo, Kaori, assonnata e stravolta, entrò in cucina e cominciò a fare il caffè. Non era riuscita a dormire per niente quella notte…Tutta colpa di Ryo! Come faceva a dormire sapendo che lui si trovava nella camera di fronte alla sua? Accidenti a lui! Mentre aspettava che il caffè fosse pronto, cercò di pettinare con le dita la massa intricata che erano i suoi capelli alla mattina. In quei due anni li aveva fatti crescere e ora li portava lunghi fino ad oltre le spalle, ma visto che erano mossi non era facile tenerli. Ma non se li sarebbe tagliati di nuovo, le piacevano così. Di solito, dopo una delusione d’amore, molte donne decidevano di tagliarsi i capelli, ma visto che lei li aveva già corti se li era fatti crescere…Logico!

Strofinandosi gli occhi, circumnavigò il bancone della cucina e passò nella zona soggiorno. Accese il televisore e cercò il canale dove sapeva che a quell’ora trasmettevano la replica di una puntata dell’A-team. Era appena cominciata e il colonnello Hannibal Smith era alle prese con uno dei suoi magici travestimenti. Alzò un po’ il volume e tornò in cucina, dove trovò il caffè ormai pronto. Se ne versò una tazza abbondante e si appoggiò al bancone mentre lo sorseggiava.

Qualche secondo dopo, vide comparire dal corridoio che portava alle camere un Ryo non meno assonnato di lei, vestito unicamente di un paio di boxer. Per poco Kaori non si strozzò con il caffè vedendolo. Ok, non era la prima volta che lo vedeva così, ma erano passati due anni, accidenti! E poi era già scombussolata di suo per tutta quella situazione, non occorreva che ci si mettesse pure lui con il suo fisico da infarto!

-Buongiorno- borbottò Ryo strofinandosi gli occhi

-Potresti anche evitare di girare per casa mia mezzo nudo!- lo aggredì quasi Kaori

Lui alzò un sopracciglio con fare interrogativo.

-Io dormo sempre così, lo sai bene- rispose

-Sì, ma…la situazione ora è diversa- replicò lei a disagio

-Non dirmi che ti metto in imbarazzo…-

Sembrava molto felice del suo nervosismo, quel maledetto! Accidenti a lui e al fatto che ancora sapeva capire i suoi comportamenti meglio di chiunque altro!

-Vuoi una tazza di caffè?- gli chiese per sviare l’argomento

Ryo sorrise soddisfatto. Vedere che poteva ancora turbarla gli piacque enormemente. D’altro canto, doveva ammettere che anche Kaori sapeva ancora fargli mancare il respiro al solo vederla. Indossava un pigiama di seta rosa, sottile e impalpabile, con una fila di bottoncini sul davanti che gli faceva venir voglia di aprirli uno ad uno, lentamente, per scoprire piano piano quello che c’era sotto…Oppure, al contrario, strapparli tutti in un colpo solo e saziarsi di lei. Alt! Terreno pericoloso, Saeba!

-Sì, grazie. Un bel caffè forte è proprio quello che ci vuole- rispose

Kaori gli porse la tazza e lui prese a sorseggiarla, guardandosi intorno.

-Mi piace il tuo appartamento. È molto accogliente- le disse dopo qualche secondo

Era molto spazioso, la zona giorno era formata dal soggiorno, nei toni del beige, e dalla cucina in legno chiaro,  ampie vetrate donavano una vista mozzafiato sul fiume Hudson e sulla parte ovest di New York. Un corridoio portava alle camere da letto, ognuna dotata di un bagno privato. Dalla posizione, intuiva che quella di Kaori era affacciata sul fiume come il soggiorno, mentre quella degli ospiti dava sui grattacieli di Manhattan. 

-Grazie. Anche io lo adoro, appena l’ho visto mi sono innamorata della magnifica vista sull’Hudson e ho deciso che questa doveva diventare la mia nuova casa-

Ryo cercò di ignorare la fitta di dolore che provò la pensiero che lei non considerasse più Tokyo come la sua casa.

-E da quando ti piacciono questo genere di telefilm?- le chiese accennando alla tv accesa dove l’A-team stava trasformando un vecchio furgone in un mezzo blindato con qualche tubo e qualche lastra di metallo

-Ho iniziato a guardarli per migliorare il mio inglese…- rispose lei alzando una spalla con noncuranza –E alla fine mi ci sono appassionata-

La loro conversazione fu interrotta dallo squillo del campanello. Kaori andò alla porta e dallo spioncino vide che si trattava di Aidan. Immaginava che sarebbe passato dopo la telefonata della notte prima…Non riuscendo a dormire e sentendo il bisogno di parlare con qualcuno, lo aveva chiamato e gli aveva raccontato tutto quello che era successo. Se fosse stato per lui sarebbe venuto immediatamente, ma Kaori lo aveva dissuaso. Sapeva quanto potesse essere protettivo nei suoi confronti e una complicazione in più non era proprio ciò che le  serviva.

-Ciao- lo salutò –Almeno stavolta non hai usato la chiave-

Aidan le passò un braccio intorno alla vita e le posò un bacio sulla fronte.

-Ci ho provato- disse –Ma non funziona-

-Strano…La mia funziona benissimo- fece Kaori perplessa

-Ho cambiato la serratura stanotte- intervenne una voce dietro di loro

Lei si voltò sorpresa verso Ryo.

-Hai cambiato la serratura? E perché?-

-Ne parleremo dopo. Perché ora non mi presenti il tuo amico?-

Kaori conosceva bene quel tono di voce. Ryo aveva deciso che Aidan non gli stava simpatico, il motivo solo lui lo sapeva.

-Ryo, questo è Aidan, mio caro amico e mio assistente personale- iniziò a fare le presentazioni –Aidan, questo è Ryo Saeba, la mia nuova guardia del corpo-

Ryo tentò di tenere a freno la gelosia. Quel bellimbusto era l’assistente personale di Kaori? E poi cosa significava “caro amico”?! Che stessero insieme?

Kaori percepì la tensione venire da Ryo, ma non ne capì la causa. Una strana idea le balzò in mente. Che fosse geloso di Aidan? No, non poteva essere…Decise comunque di fare una verifica…e magari di prendersi una piccola vendetta per tutti quegli anni di prese in giro. Prese per mano Aidan.

-Ora scusami, ma io e Aidan abbiamo delle cose importanti di cui parlare-

Detto questo, trascinò il suo amico in camera da letto prima che avesse anche solo il tempo di dire una parola.

Ryo strinse così tanto la tazza che teneva in mano che si stupì del fatto che non si rompesse in mille pezzi. La sua donna – sì, perché lei era sua, solo che ancora non lo sapeva - e quel bellimbusto si erano chiusi in camera da letto. Dovette frenare l’impulso di entrare in quella stanza e prendere a pugni quella bella faccia da ragazzo perbene. Quando aveva preso la decisione di venire a New York non aveva messo in conto che Kaori potesse stare insieme a qualcuno…E ora stava pagando il suo errore. Era stato così maledettamente sicuro di se stesso e dell’amore di lei che non aveva neanche pensato alla possibilità che lei non fosse sola. D’altro canto, neanche Sayuri aveva mai anche solo accennato alla presenza di un uomo nella vita della sorella. Anzi, gli aveva chiesto di venire solo a condizione che rendesse felice Kaori una volta per tutte. Forse non era a conoscenza nemmeno lei della storia…

Scuotendo la testa, confuso da tutti quegli interrogativi, Ryo si diresse verso la propria camera per farsi una doccia e schiarirsi le idee sulla prossima mossa da fare. Si fermò per un attimo davanti alla porta di Kaori. Da dentro non si sentiva provenire alcun suono. Questo poteva significare due cose: o stavano parlando a voce bassa…o non stavano parlando affatto. Con uno scatto d’ira, aprì la porta della sua camera e la richiuse con violenza.

 

Kaori fece segno ad Aidan che poteva parlare solo quando sentì la porta della camera degli ospiti richiudersi.

-Che sta succedendo?- le chiese lui perplesso

-Semplicemente non volevo che ci sentisse- rispose lei sedendosi sul letto ancora disfatto

-Stamattina sei davvero strana…Ma con un figo come quello che mi gira per casa mezzo nudo lo sarei pure io!-

-Ecco, per favore, evita questi commenti mentre sei in sua presenza-

-Perché?-

Kaori spostò lo sguardo verso la finestra senza rispondere. Aidan sorrise maliziosamente.

-Forse perché hai notato il suo sguardo omicida mentre ti abbracciavo e adesso vuoi farlo ingelosire…-

Lei si voltò di scatto verso di lui, sorpresa.

-Io non…- tentò di negare, poi però cambiò idea:-Accidenti! Sì, è vero- nascose il viso tra le mani –Tanto lo so che è tutto inutile, non capisco cosa mi è preso! Per lui sono solo la sorella del suo migliore amico, niente di più. Dovrei averlo imparato ormai-

-Tesoro, non credo che qualcuno attraverserebbe l’oceano per aiutare una persona che non vede da due anni se la considerasse solo la sorella del suo amico- replicò Aidan sedendosi affianco a lei

-Abbiamo vissuto insieme per anni…Siamo amici- fece Kaori –E lui farebbe di tutto per un amico, ma non è niente oltre a questo-

-Però ti guarda in un modo che è tutto fuorché amichevole…- ribatté lui –E poi, se la pensi così, perché stai cercando di farlo ingelosire?-

Lei abbassò le mani e lo guardò.

-Non lo so…- ammise –Non ne ho la più pallida idea! La mia capacità di ragionare va sempre a farsi un giro quando Ryo è nei paraggi!-

-Non hai pensato che forse, nel profondo del tuo cuore, tu speri che sia venuto per te?- le chiese Aidan addolcendosi

Kaori si alzò e andò alla finestra. Dopo qualche secondo, rispose:

-Se anche fosse, farei meglio a seppellire questa mia illusione. Ho già sofferto abbastanza, non so se stavolta riuscirei a sopportare un’altra delusione-

 

 

  
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