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Autore: rea90    14/11/2007    1 recensioni
Il grande masso di roccia cadde alle loro spalle, seppellendo i due ragazzi sotto la caverna. L’aria era fredda,invernale e,d’altronde nessuno poteva sentirli gridare aiuto. Ma i ragazzi non sapevano cosa gli sarebbe successo in quel momento, Hanna camminò lentamente verso l’interno della grotta scura… I due si sarebbero inoltrati con cautela nell’abisso oscuro,quando il loro tratto Fu intralciato da un potente fascio di luce arancione…. “Chiudi gli occhi e apri la tua mente”
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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L’ ingresso per Femulth

 

Prologo
Il grande masso di roccia cadde alle loro spalle,
seppellendo i due ragazzi sotto la caverna. L’aria era fredda,invernale
e,d’altronde nessuno poteva sentirli gridare aiuto.
Ma i ragazzi non sapevano cosa gli sarebbe successo in quel momento,
Leasly camminò lentamente verso l’interno della grotta scura…
I due si sarebbero inoltrati con cautela nell’abisso oscuro,quando il loro tratto
Fu intralciato da un potente fascio di luce arancione….

 “Chiudi gli occhi e apri la tua mente”

 

 

Latte e Cereali
Il pianto della piccola Samara suonò come sveglia a tutti i componenti di famiglia Dintlon.
Il ragazzo moro giaceva a terra accanto il suo letto,avvolto fra le lenzuola invernali. Un raggio
luminoso del sole penetrò dalla finestra delle stanza dove,oltre a lui,dormiva anche la sorella Victoria di otto anni. La luce risaltò i profili della stanza,dei letti,dei mobili e della casa delle bambole. James spalancò gli occhi,spalancandoli per lo stress che aveva ogni mattina quando si svegliava con il pianto della sorellina appena nata. Inoltre egli era l’unico maschietto della famiglia,fra tre sorelle:Victoria,Samara e Lorinda che ha 17 anni. La stanza era rivestita da una carta da parati celeste,molto invecchiata:i genitori non potevano permettersi più del mangiare.
Intanto anche l’altra sorella si stava sbadigliando in attesa che il padre la venisse a chiamare per andare a scuola. La piccola doveva frequentare la quarta elementare,mentre James ora era pronto per la terza media.
Il ragazzo si rese conto di essere a terra,come al solito. La notte era talmente stanco che non riusciva ad arrivare al letto,così cascava sul pavimento e la mattina si svegliava con dolori alla schiena.
Si alzò lentamente aiutandosi mettendo le mani sul pomelo di legno del letto e,una volta preso la posizione eretta,si strofinò i capelli per poi avvicinarsi alla porta della stanza. Ogni mattina sembrava uno zombie uscito dalla sua tomba: urtava contro a tutto e quando camminava socchiudeva gli occhi,una volta scendendo dalle scale,gli venne un colpo di sonno e si dovette ingessare un braccio.
All’alba c’era il solito odore di alberi e campi coltivati,la sua casa ed un’altra erano le uniche che c’erano in quel posto pieno di verde. L’altra casa era stata da poco venduta e da un giorno all’altro sarebbe venuta una nuova famiglia.
Nel frattempo James era in cucina con la mamma che stava facendo succhiare il latte a Samara dal petto. Prese la confezione di cereali nel mobiletto in alto e dopo averlo poggiato sul tavolo,non poteva mancare il latte. Mise latte e cereali nella scodella da colazione e subito inghiotti quella prelibatezza mattutina. Lo scuolabus sarebbe arrivato a minuti e lui non poteva di certo tardare al primo giorno,così fini in fretta la sua colazione e si vestì in pochi secondi. Salutò la madre e il padre che si preparava per andare nell’officina dove lavora,e si avviò verso la fermata attraversando il largo sentiero di alberi alti. Mentre camminava con passo svelto si rese conto che avrebbero avuto una nuova vicina,il cartello indicava “Famiglia Enghlinton”. Non fece molto caso agli altri particolari poiché il bus stava alla fermata.
Salì sul scuolabus che pullulava di ragazzi e ragazze fra i quali bulli e prepotenti. Edward Histranc era seduto al suo solito posto,circondato dai suoi amici scagnozzi. Da quelle parti era lui che comandava a scuola,era prepotente e picchiava ogni ragazzo che gli rispondesse ad un suo atto di bullismo. Camminava fra le due file di sedili fino a che non ne trovò uno libero tutto per lui.
James era stato per due anni calpestato dai più grandi,ma lui non se ne infischiava e continuava il suo corso di scuola. Sempre solo,senza amici. Guardava da fuori al finestrino che non si apriva perfettamente a causa delle gomme da masticare spiaccicate sul vetro.
- Ciao Neo!- borbottò Edward dall’ultima fila di sedili. Quello era il soprannome che avevano dato a James per la sua carnagione bruna,e i suoi capelli neri corvino. James era irritato da questo soprannome ridicolo,come lo prendevano in giro dicendo “ragazzi guardate…ho un neo sotto le ascelle” oppure “ragazzi,questo neo fra le dita dei piedi è davvero orrendo!” e tutti ridevano mentre il povero ragazzo si sentiva ridicolo e infuriato. Voleva tanto rispondergli o dargli un bel cazzotto sul naso,ma dopo lo avrebbe fatto estinguere dalla faccia della Terra.
Le risate colmavano la testa di James. Si alzò di scatto e proprio nel momento che stava per parlare una mano delicata gli tappò la bocca.
-Non ti conviene- La ragazza gli consigliò.
James rimase impallidito….si risedette.
-è libero?- disse indicando il posto affianco a James. Egli accennò arrabbiato scostando lo zaino dal sedile. Lui rimase in silenzio,ma subito fu rotto dalla voce di Hanna Enghlinton.
-Sai mi sarei aspettata un grazie per lo meno…bhè fa niente,mi basterà una presentazione.
Piacere Hanna!- allungò la sua mano con le unghia colorate di smalto ad arcobaleno.
James la guardò in modo strano…non aveva mai visto qualche ragazza avvicinarsi a lui e chiedergli il nome.
-Se sei qui per ridere su di me…meglio che te ne vai- Rispose James girandosi di nuovo verso il lato opposto. Hanna lo guardò incuriosito:
-E perché mai ti dovrei prendere in giro?!...-
-hmmm…..forse perché sono il ragazzo più ridicolo della classe?.. –
-Bhè per me no…-Hanna vide i suoi occhi brillare di gioia. Il ragazzo le rispose con simpatia
-piacere James…James Dintlon!- Hanna sorrise mentre il bus stava raggiungendo la scuola.
I due scesero dal bus quando arrivò a destinazione.
-Allora ci si vede James!-
-Certo!- Il ragazzo la sorrise con simpatia e i due si divisero.
Attraversò tutta la folla di ragazzi di primo anno che dovevano essere smistati nelle rispettive classi. Corse per i corridoi e arrivò alla classe. La lezione di fisica era già iniziata,quindi in classe non c’era nessuno,erano andati tutti in palestra con la signorina Druch. Corse negli spogliatoi e indossò la tuta per poi raggiungere con una corsa frenetica la palestra.
-Scusi per il ritardo Ms Druch- Si giustificò James
-Non preoccuparti caro….su,posizionati nella fila di ragazzi-Rispose dolcemente l’insegnate.
Si sistemò in riga come gli altri,ma notò una chioma di capelli biondi fra le tante teste. Sì,era lei,Hanna. Non poteva credere che stava nella sua classe…la salutò con la un segno di mano,e lei strabiliato,ricambiò.
-Bene ragazzi,ora,il vostro compito sarà quello di arrampicarvi su questa lunga corda. Ci sono 5 corde,quindi farete quattro sfide,ognuna da cinque di voi. Chi si offre per primo?- Dichiarò l’insegnante. Una mano sbucò fra la riga di teste.
-Ah bene…Hanna Enghlinton lei è nuova…spero mi sedurrà con la sua agilità.- Ms Druch prese altri quattro ragazzi fra cui James. Hanna fece un occhiolino di incoraggiamento a lui,mentre i cinque si posizionavano davanti alle corde.
-Siete pronti?!...Allora VIA!!!- Urlò la signorina Druch
James e Hanna si arrampicarono per primi seguiti da Edward Histranc,Catherin Fulviett e Selena Corti. La signorina guardava interessata come Hanna e James stessero andando più veloci del previsto.
-La vittoria è in mano mia!- pensò fra se e se James mentre saliva senza smettere. Era quasi vicino alla fine della corda quando un suono distrusse tutta la sua eccitazione.
-Congratulazioni Signorina Enghlinton!Sappi che ha acquistato la mia stima con questa gara!-Disse Ms Druch con entusiasmo. La ragazza sorrise soddisfatta e i quattro scesero dalle corde lentamente.
Le ore di scuola passarono in fretta,intanto James non credeva avesse perso contro una ragazza.
Il suono della campanella fece felici tutti i ragazzi nell’aula che erano già pronti per andare a casa e tornare dalle loro famiglie. Il bus come al solito aspettava fuori alla scuola,e James seguito da Hanna,si sedettero dentro ai loro soliti posti.
-Sei stata brava…davvero!- Replicò il ragazzo.
-Ho bhè grazie…ma anche tu sei stato formidabile!-Hanna spostò il ciuffo biondo da sopra gli occhi scuri  -ora ho solo fame!!- aggiunse la ragazza con uno sguardo buffo. James sorrise e capì al volo che fra loro sarebbe nata una nuova amicizia stretta.
Lo scuolabus partì e dopo dieci minuti di chiacchiere continue,il bus fermò davanti casa di James.
-Io scendo qua!-
-anche io!!- Rispose la ragazza sorpresa…poi James gli domandò:
-Aspetta un secondo…allora sei tu che ti sei trasferita qui!?...come ho fatto a non pensarci,stamattina ho letto il tuo cognome sul cartello!- Era stranamente felice.
Hanna annuì e insieme scesero dallo scuolabus e si avviarono vero le loro case.
-Allora ci sentiamo?-Chiese James imbarazzato
-Bhè oggi sono libera…se vuoi andiamo a fare un giro per la foresta in fondo al viale…sai non sono esperta del posto!- Hanna era a qualche metro di distanza da lui.
-Va bene!!- E i due si separarono.
-Evviva ho un appuntamento!....è un appuntamento??-

  
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