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Autore: Mirax96    26/04/2013    2 recensioni
Ogni pony cerca di andare avanti, quando quella risata gli è stata strappata via.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Pinkie Pie, Twilight Sparkle
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Pretty in Pink


Mirax96, per voi lettori, ha deciso di pubblicare anche un tema che possa accompagnare la lettura. Se volete sentirlo, cliccate al video a destra.



Era Inverno, ma qualsiasi festeggiamento natalizio sarebbe stato disastrosamente fuori luogo. Non c'era nulla di cui essere felici.

C'era qualcosa che mancava. Una sfaccettatura della vita a Ponyville, qualcosa che ho sempre dato per scontato. Qualcosa che non avrei mai pensato di rimanere senza, un giorno. Questa sfaccettatura aveva la forma di una puledra appassionata e spumeggiante che aveva sempre il sorriso sulla bocca, e faceva di tutto pur di poter spargere quel sorriso sulla faccia di tutti.

Ma ora non aveva più quel sorriso. I suoi occhi erano chiusi e quasi accigliati. Non era naturale per lei, e quando ci pensai su, non mi piacquero le conclusioni a cui ero giunta.

Non ci sarebbero più state feste.

Non ci sarebbero più state risate.

Infatti, a Ponyville, sarebbe stata una fortuna se, da quel punto in avanti, qualcuno avrebbe mai trovato un motivo di sorridere

* * *

Il mio cuore rannuvolato dalla tempesta di emozioni.

* * *

Dopo la processione, mi sedetti nella libreria. Rimasi semplicemente seduta lì. Per qualcosa che sembravano ore. A guardare il pavimento, cercando di evitare a qualunque costo di pensare. A quel punto, ogni pensiero sarebbe stato abbastanza masochista, se non suicida. C'erano fin troppe cose a cui pensare, e nessuna di quelle avrebbe potuto portare a qualcosa di buono. Rainbow Dash non poté nemmeno pulire il cielo di Ponyville dalle nuvole.

Ma per quanto mi sforzassi di liberare la mia mente da ogni tipo di pensiero, non potevo far smettere agli ingranaggi di girare. La mia mente non è mai stata del tipo che si faceva mancare i pensieri, così mi arresi e cominciai a elaborare il tutto.

Il primo pensiero che entrò inevitabilmente nella mia mente era: Fu tutto così improvviso. Poi continuai. Fino a un giorno prima lei era lo stesso spensierato batuffolo di divertimento con cui avevo speso quasi ogni giorno della mia vita a Ponyville. Il giorno dopo, lei era...

Non riuscii a pensare oltre. Tolsi nuovamente via tutti i pensieri e le lacrime cominciarono a scendere. Mi sdraiai sul pavimento, a denti stretti, singhiozzando.

Rimasi lì per il resto della serata, a mala pena cosciente.  Quando Spike sollevò gentilmente la mia testa per metterci sotto un cuscino, lo notai appena. Notai ancora di meno quando un minuto dopo distese una coperta sopra di me.

Me ne sarei dovuta accorgere prima, fu l'ultimo pensiero nella mia mente, prima che il sonno mi assalì...

La mattina seguente mi svegliai sentendomi morta dentro.

* * *

Il gelo dell'Inverno ha penetrato il mio cuore.

* * *

Rimasi sdraiata nello stesso punto per svariate ore, quella mattina. Il mio corpo sembrava pensare che se non avessi fatto nulla quel giorno, forse quel giorno non ci sarebbe stato affatto.

Ma era soltanto un'illusione; mi accorsi di questo quando bussarono lievemente alla porta. Dopo seguì una voce.

"Twi? Posso entra'?"

Rimasi dov'ero per mancanza di energia, forza di volontà o qualsiasi altro tipo di motivazione, perciò, al mio posto, Spike aprì la porta. Applejack entrò e si sedette accanto a me.

"Volevo solo parla', tutto qui. Non riuscivo a riposa', così pensai di veni' qua, parlare 'n po' farà bene a entrambe."

Grugnii come risposta.

"È solo che... Nessuno s'ò aspettò. Probabilmente lo sapeva, ma non lo disse a nessuno. Me posso solo chie'e perché..."

Grugnii ancora per rispondere. Applejack sembrò frustata di questo.

"Beh, potresti aiuta', sai, zuccheri'? Onestamente, tutto ciò che volevo fa' era parla', ma tu non pari manco 'n grado de metté 'n croce du' parole!"

Applejack si alzò e uscì. Un secondo dopo udii la voce di Rarity. Le due parlarono. Un po' dopo entrò Rarity.

"Andiamo. Alzati."

"Perché?" Borbottai a mala pena.

"Non ti permetteremo di rimanere qui a marcire nella tua depressione. Un po' di aria fresca ti farà bene, cara."

Mi rifiutai ancora di alzarmi, perciò Rarity fece un incantesimo di levitazione.

"Andiamo. Si esce."

Fui portata fuori contro la mia volontà.

"Dove mi stai portando?" Borbottai di nuovo. Rarity, prima di rispondere, sospirò.

"Ti sono ancora rimasti degli amici, Twilight. Averne una in meno non è una giustificazione per trascurare le altre. Abbiamo tutti bisogno di andare avanti, ma se dobbiamo farlo, abbiamo bisogno che tu stia con noi. E sai che cos'altro, Twilight?"

"Cosa?" Chiesi, con non troppo interesse.

"Tu hai bisogno che noi stiamo con te, cara. È un dato di fatto."

Rimasi zitta per il resto del viaggio.

* * *

La fredda solitudine mi accecò dal vedere gli altri.

* * *

Il Sugarcube Corner era un posto agrodolce. Ancora più agrodolce era il fatto che il resto delle mie amiche era lì, ma la saltellante macchia di rosa dalla criniera gommosa non era con loro. Chiusi gli occhi come per provare a far finire tutto.

"Twilight, devi alzarti. Ora," Mi diceva la voce di Rarity. Mi rifiutai silenziosamente. Ci si poteva aspettare di sentire qualcosa di simile da quella indipendente.

"Zuccherino, te posso di' 'n tutta sincerità che non m'aspettavo fossi così fragile," ovviamente la campagnola sapeva come tirare su di morale qualcuno.

"Twilight, andiamo. Lei avrebbe voluto che fossimo andati avanti. Lei non avrebbe voluto vederci soffrire così per lei," pfft, già, Rainbow Dash. Quella che non si lasciava abbattere da nulla. Lei avrebbe detto qualcosa di simile.

"Sii forte, Twilight."

I miei occhi si spalancarono. L'ultima era Fluttershy.

Persino Fluttershy, la pony più sentimentalmente fragile che io abbia mai conosciuto, era in piedi a testa alta. Persino Fluttershy, il fragile e tenero pegaso che aveva paura di tutto stava cercando di sopprimere le emozioni negative, per impedire loro di consumarla.

Persino Fluttershy.

Realizzai allora che ero un assoluto disastro.

Chiusi pesantemente gli occhi e strinsi nuovamente i denti, preparandomi alle lacrime. Rarity rilasciò l'incantesimo di levitazione e caddi sul terreno con un lieve tonfo. Così, dimenticai per un secondo ciò che stavo provando per ciò che sentivo intorno a me.

Il terreno.

Non l'avevo notato prima, ma c'era della soffice neve sul terreno.

È ovvio, pensai, è Inverno.

Inverno. Quel pensiero fu elaborato per un momento, subito dopo presi un profondo respiro e mi alzai, con le lacrime agli occhi ma anche un debole sorriso sulla mia faccia.

"Chi vuole andare a pattinare?"

* * *

Nel mezzo di una gelida disperazione, il mio cuore ha cominciato a sciogliersi.

* * *

Trovammo tutte dei pattini e andammo al lago, che era totalmente ghiacciato.

Rarity aveva assolutamente ragione. L'aria fresca... Sembrava di respirare adrenalina allo stato puro. Ero sveglia. Mi sentivo conscia. Le lacrime erano andate da tempo e i miei occhi erano ora asciutti. Mi sentivo come se tutto sarebbe andato bene, e che colei che non poteva essere lì con noi ci stesse sorridendo dall'alto sapendo che facevamo ciò che lei aveva sempre voluto: divertirsi l'una con l'altra.

Pattinavo in modo penoso come l'ultima volta, durante la mia prima Winter Wrap-up. Ma questa volta, potevo sorridere dei miei errori. Questa volta, non avevo nessun obiettivo da raggiungere.

Questa volta, provarci era tutto ciò che importava.

Ma c'era ancora un pizzico di quella sensazione in fondo al mio stomaco. Sapevo che lei sarebbe voluta essere qui. Per potermi mostrare come si pattina.

Mi fece rimanere un po' male che lei non ebbe la possibilità di farlo.

Dopo circa un'ora di pattinaggio, e varie risate per soffocare le lacrime, ci siamo dirette tutte a Sweet Apple Acres, dove Applejack accese un fuoco scoppiettante e mise in forno una torta di mele.

"Felice di vede' che sei venuta, Twi," disse Applejack mentre serviva a tutte del sidro, "ero preoccupata per te."

Sorseggiai cautamente il sidro. Il passaggio dalla fredda, gelida aria al caldo, accogliente sidro fu meraviglioso.

"Grazie, Applejack," feci una piccola pausa per un altro sorso, "È solo che... Io... È stato particolarmente sconvolgente per me... Quando ero solo una puledrina, Princess Celestia mi disse che avevo molti poteri latenti che aspettavano di essere scoperti. Uno di questi talenti sarebbe dovuta essere l'abilità di poter vedere nel futuro. Perciò per tutto questo tempo, mi sono chiesta come mai questa abilità non si è rivelata prima. Se fossi stata in grado di prevedere cosa stava per accadere, forse avrei potuto... Ok, forse non avrei potuto impedirlo, ma avrei potuto rendere le sue ultime settimane più godibili. Più divertenti. Più... Qualcosa, almeno."

"Sai, Twilight," disse Fluttershy, "se ti senti davvero male per ciò, forse c'è una cosa che potresti fare per levarti tutto questo dalla tua mente."

"Oh? E cioè?"

"Potresti parlare con Nurse Redheart e chiederle dettagli. Sono sicura che lei ti dirà ciò che vuoi sapere."

Ci pensai su. Era sembrata un buona idea... Ebbi un minimo accenno di terrore, ma lo ignorai.

Finii il mio sidro, presi un po' di torta di mele, e ringraziai Applejack di tutto prima di uscire per trovare l'ufficio di Nurse Redheart.

* * *

Nel mio cuore, il sole si insinuò tra le nuvole.

* * *

"Allora, qual è la causa?" Chiesi a Nurse Redheart. Non ero del tutto sicura che mi avesse sentito. La mia voce era secca e lieve. Sospettai che non voleva parlarmi; in un angolo della mia mente, avevo paura di quale sarebbe stata la risposta.

Tuttavia Nurse Redheart rispose un po' dopo con un sospiro.

"Lei venne qui circa due anni fa chiedendomi spiegazioni riguardo alcuni sintomi che stava riscontrando. Beh, come ora si può capire... Era gravemente malata. Le dissi che gli sarebbe rimasto un anno di vita e, non appena sentì questo, mi disse di non dire questo a nessuno finché non se ne fosse andata. Tutto ciò accadde nell'Inverno di due anni fa.

Ma l'Estate seguente, di un anno e mezzo fa, lei conobbe te, e cominciò a essere di nuovo forte. Non sono molto specializzata in psicologia, ma sospetto che la tua presenza nella sua vita le abbia dato qualcosa per cui vivere. Il suo cuore non batteva più per lei stessa, ma per qualcun altro. Twilight, penso che la tua amicizia abbia prolungato la sua vita."

Dopodiché, Nurse Redheat si fermò, e il suo umore cambiò leggermente. Quando ricominciò a parlare, si sentì l'amarezza nell'aria.

"Ma dopo sei cambiata, Twilight. Avevi cominciato a stancarti delle sue buffonate. Avevi scambiato il suo disperato grido di aiuto come iperattività e avevi cominciato a ignorarlo. Questo la turbò molto. Non riusciva più a farti sorridere. E se i suoi amici non sorridevano, nemmeno lei aveva una ragione per sorridere. Aveva perso la sua voglia di vivere perché hai ritenuto le sue azioni semplicemente come le sue solite sciocchezze.

Twilight Sparkle, tu hai ucciso Pinkie Pie."

Feci un passo indietro, scioccata.

"Cosa... Che stai dicendo?"

"Tu hai messo fine alla sua vita, come se niente fosse. Trascurandola, hai smesso di prolungare la sua vita, e perciò, in essenza, tu l'hai uccisa."

"No! Io non l'ho mai trascurata! Ho sempre apprezzato il suo ottimismo e il suo comportamento spensierato!"

"L'hai data per scontata! L'hai fatta sentire incompresa e non voluta! Tutte le volte hai continuato a dirti che 'è solo il suo essere Pinkie Pie', ma non ti sei mai chiesta perché!"

Non risposi. Ero stata completamente presa alla sprovvista da quelle accuse. Ma la parte peggiore di tutto ciò... Era che era tutto vero. Ma prima che potessi raggiungere questa conclusione, Nurse Redheart continuò.

"La studente preferita di Celestia... con l'abilità latente di prevedere il futuro-"

"Come fai a sapere questo!?"

"-se solo avessi previsto questo in tempo. Avresti potuto apprezzare Pinkie Pie e prevenire ai tuoi errori prima che fosse troppo tardi."

Iniziò a tremare e a cambiare forma.

"Tu l'hai uccisa, Twilight Sparkle."

Cominciò a ingrandirsi, e la sua ombra coprì la stanza.

"Tu l'hai uccisa, Twilight Sparkle."

La sua faccia si fece più scura.

"Tu l'hai uccisa, Twilight Sparkle."

La sua voce si contorse in un lamento demoniaco.

"tU l'hAI UccIsA, twIlIght spArklE."

A quel punto, sentii una voce in lontananza. Sembrava Pinkie Pie che mi diceva svegliati! Svegliati, Twilight!

"Tu l'hAi ucciSa, TwilIght SparKle."

Svegliati, Twilight!

"Tu L'HaI uCcIsA, tWiLiGhT sPaRkLe."

Svegliati, Twilight!

"TU L'HAI UCCISA, TWILIGHT SPARKLE!"

"TWILIGHT, SVEGLIATI!"

Mi svegliai di colpo. Non era più Inverno, sembrava piuttosto metà Estate. Ero abbastanza confusa e presi un momento per orientarmi, ma fui interrotta subito quando udii bussare alla porta, subito dopo una sequenza di forme colorate di pony la varcò.

"Sveglia sveglia sveglia sveglia sveglia sveglia!"

Pinkie Pie stava rimbalzando per la stanza in modo eccitato. Mi strofinai gli occhi per scacciarne la sonnolenza e provai a capire cosa stava succedendo.

Non è mai successo, pensai, è stato tutto un sogno.

Sbadigliai, anche se con lieve difficoltà.

Un sogno, forse, ma non era affatto finzione. Ci pensai a fondo. Realizzai che non era stato inventato nulla riguardo la nostra relazione. Stavo davvero dando l'amicizia con Pinkie Pie per scontata.

Presi l'opportunità per cambiare le cose.

Ancora un pò sconvolta dal sogno, mi alzai e mi avvicinai a Pinkie. Sembrava confusa quando affondai la mia faccia nella sua criniera rosa, frizzante, la stessa criniera che era così piatta quando il suo cuore aveva smesso di battere. Sospirai.

"... Sono felice di averti conosciuta. E... Sono felice che siamo amiche."

"Twilight, che succede? Hai avuto un sogno pauroso?"

"Si... Qualcosa del genere."

Presi un profondo respiro, ma poco dopo mi sorpresi quando sentii Pinkie Pie tremare leggermente.

"Ehm... Pinkie... Ti senti bene?"

"Oh, sì! Mi sento super-duper-spettacolarmente-bene!"

"... I tuoi sensi di Pinkie ti stanno dando qualche problema?"

"No! Non si sono più fatti sentire dagli eventi a Froggy Bottom Bog. Twilight, che succede?"

"Uhm... No, niente. Sei sicura di stare bene?"

"Sì, tutto ok!"

Tremò di nuovo.

Mentiva. C'era qualcosa che non andava. Un attimo dopo, divenne tutto chiaro.

Princess Celestia mi disse che un giorno sarò capace di vedere nel futuro.

Non era affatto un sogno. Era una visione. Pinkie Pie stava davvero morendo.

Altrimenti perché avrebbe dovuto nascondere che era malata?

Tutti i tasselli si erano ricongiunti. Ho avuto una seconda chance a quel punto, un' opportunità di far andare le cose per il verso giusto, e questa volta non l'avrei sprecata.

Dedussi che la cosa importante era non dire a Pinkie Pie che sapevo tutto. Fare questo avrebbe reso il prolungamento della sua felicità molto più difficile da raggiungere. Dovevo assicurarmi che si sentisse apprezzata e questo non potevo farlo se lei avesse pensato che lo stessi facendo solo per renderla felice. Non avrebbe funzionato affatto.

"Allora, Pinkie... Cosa abbiamo in programma oggi?"

Sorrise selvaggiamente.

"Non ne ho idea! Andiamo a scoprirlo!"

Sorrisi debolmente, e sentii un senso di colpa che potevo capire solo io. Tutto ciò che faceva, lo faceva per rendere felici i suoi amici. Se loro non se la passavano bene, nemmeno lei se la passava bene.

Spendemmo quel giorno come un qualsiasi altro giorno: ci siamo divertite con le nostre altre amiche. Fluttershy e Rainbow Dash erano distese su un prato, perciò abbiamo deciso di unirci a loro per un po'. Pinkie, come c'era da aspettarsi, andò estremamente d'accordo con Angel. Non mi ero mai accorta di come potesse essere interessante una giornata su quel prato. Ogni volta che l'ho visitato, c'erano commissioni da fare, problemi da risolvere. Non c'è stato un attimo che non mi sia piaciuto di quella giornata.

Rimanemmo lì fino al calar della notte e quando Princess Luna fece apparire... Beh, la luna, rimanemmo a guardare le lucciole che illuminavano il cielo.

Dopodiché, accompagnai Pinkie al Sugarcube Corner e le augurai buona notte.

"Twilight, grazie di tutto. È stata proprio una bella giornata oggi."

"Già, anche per me!"

Pinkie fece un tremolio trattenuto. Finsi di non notarlo.

Le giornate passarono così. E ogni giorno, Pinkie sembrava sempre piena di vita come il giorno precedente.

L'Inverno arrivò, e cominciai a preoccuparmi. Era il periodo dell'anno in cui avevo vissuto il mio sogno. Prima che fosse troppo tardi, decisi di fare un ultimo tentativo. Mi fermai al Sugarcube Corner, in un fine-settimana.

"Ehi, Pinkie, avrei un favore da chiederti..."

"Si, Twilight?"

"Ti dispiacerebbe... Insegnarmi a pattinare?"

Il volto del pony rosa si illuminò.

"Ma certo, Twilight! Aspettami qui, vado a prendere i miei pattini!"

* * *

Il futuro che avevo visto si sgretolò davanti ai miei occhi.

* * *

L'Inverno arrivò e se ne andò.

Pinkie Pie, però, anche se ha continuato a mostrare dei tremolii, era ancora qui a saltellare e divertirsi.

E ogni singolo giorno che passò, con Pinkie Pie ancora viva e festaiola, lo contai come una piccola vittoria. I giorni diventarono mesi. I mesi diventarono anni. Contai ogni singola vittoria, e non ne dimenticai mai una. Ho celebrato esattamente cinquemilasettecentoventiquattro vittorie - vale a dire quindici anni, sette mesi, una settimana e due giorni - prima che Pinkie Pie organizzasse la sua festa finale e si addormentò per sempre.

Alla processione, salii sull'altare e diedi un'ultima occhiata alla mia buona amica. Versai una lacrima, ma piuttosto che mantenere l'amarezza nel cuore, sfoggiai un sorriso sul mio volto.

"Ci vediamo... E... Grazie per essere stata un'amica grandiosa."

  
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