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Autore: Kat Luna89    26/04/2013    2 recensioni
(Premetto che questa fic è frutto di una traduzione autorizzata dall'autrice orginale)
Si diresse verso il portone principale quando avvertì un brivido percorrerle la schiena. Sentì delle voci pronunciare il suo nome tra le tavolate degli studenti.
"Quella è la ex moglie di Crouch Jr."
"E' una Mangiamorte."
"E' la nipote di Grindelwald."
Indispettita, si voltò verso il gruppetto dei ragazzi che la fissavano e lanciò un'occhiata glaciale che partì dai suoi occhi cristallini. Dopodichè riprese il passo e uscì dal castello.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bartemius Crouch junior, Igor Karkaroff, Nuovo personaggio, Severus Piton, Sirius Black
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Sveta Prologo

PROLOGO

L’aria gelida penetrava dalle finestre chiuse, il tempo fuori era sempre uguale: freddo, nevoso e buio. Nonostante questo Svetlana faceva lezione indossando un tailleur succinto.

Era l’ultima lezione prima che gli studenti partissero per Hogwarts in Inghilterra.

Insegnava a Durmstrang, era la prediletta di Karkaroff e la nipote del mago oscuro Gellert Grindelwald. La madre di Svetlana, Helga, figlia di Gellert, l’aveva cresciuta lontano dal nome del nonno per circa due anni fino a quando non morì per mano di Voldemort.

“E questo è tutto!” esclamò concludendo la lezione.

“Professoressa!” esordì uno studente all’ultimo banco. “Chi ci accompagnerà a Hogwarts per il Torneo di voi professori?”

Sveta si voltò di scatto, sospettando che l’alunno ne sapesse più di lei.

“Il preside Karkaroff ovviamente. E’ in ottimi rapporti con  il preside di Hogwarts.” Rispose lei stizzita.

“Il preside ci ha comunicato circa un paio di ore fa che pure lei sarebbe stata presente.”

Dopo qualche attimo d’imbarazzante silenzio sussurrò “Tutto ciò è oltraggioso!”

Sbatté con forza un pugno contro la cattedra che fece sobbalzare i presenti.

“Andatevene. Domani dovrete alzarvi all’alba.”

Nessuno degli alunni ci pensò su per più di un nanosecondo. Presero alla bell’e meglio i libri e le bacchette e si volatilizzarono fuori dall’aula.

Quando se ne andarono tutti, lei si sedette svogliatamente sulla poltrona e iniziò a rimuginare.

Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dall’arrivo di Karkaroff.

Scattò in piedi arrabbiata: “Igor, ora tu mi devi una bella spiegazione!”

“Calmati cara, la mai scelta è stata puramente casuale. Almeno un professore avrebbe dovuto accompagnarmi.”

“Igor, io non voglio assolutamente andare in Inghilterra!” s’impuntò lei.

“E perché? Per Crouch? Per Silente?”

“Non solo! Hai visto  della Coppa di Quidditch? Sono tornai in azione! Siamo due traditori! Se ci prendono? Che ne sarà di Klaus?”

Lui le poggiò le grandi mani sulle spalle.

“Io sono un traditore, tu una cellula dormiente. Non ti succederà nulla.”

“Non voglio più avere niente a che fare con loto.” Sussurrò la bella Sveta.

“Ti prometto che non ti torceranno neanche un capello. Non una parola con nessuno, né Piton, né Malfoy, né nessun altro. Tu NON sei una Mangiamorte!”

“Per gli altri, certo! Ma per lui no! Lui lo sa, Igor, lui mi verrà a cercare! Lui ucciderà mio figlio!”

Lui le mise una mano sulla bocca.

“Ora calmati e vai a riposare, domani sarà una giornata impegnativa.” Impose con un tono che non ammetteva repliche.

 ***

Quando ormai fu nelle sue stanze, trovò il figlio ancora sveglio.

“Niklaus! Ora mi spieghi perché non stai dormendo.” Esclamò lei.

“Non riesco. Sono agitato per domani. E poi ho dodici anni, sono grande  e posso rimanere sveglio fino a tardi.”

Lei gli rimboccò le coperte. Pure il figlio sapeva che andavano in Inghilterra. E addirittura lo sapeva prima di lei. Si sedette accanto a lui e gli stampò un bacio in fronte che prontamente fu cancellato dalla manica del pigiama del figlio.

“vuoi che ti racconti qualcosa?” chiese lei.

“Mi parli del nonno?”

Si schiarì la voce e iniziò a raccontare.

“Era il lontano 1909 e tuo nonno Nikolaj nasceva in un palazzo della Siberia. Era figlio di una Veela, una francese bellissima di nome Eloise e di un ricco commerciante di nome Ivan. Il nonno crebbe forte e vigoroso fino a quando il bisnonno Ivan lo avvisa che, in pochi giorni, sarebbe nata la sua futura moglie. Il nonno aveva circa 17 anni quando lo seppe e così crebbe lui la sua futura moglie. La faceva giocare, le insegnava le lingue e la matematica fino a quando la nonna Helga ebbe l’età di sposarsi con nonno Nik.”

Ma Klaus non voleva saperne di addormentarsi.

“Mi parli di papà? Ti prego, non mi hai mai detto nulla di lui” esclamò concitato.

“Tesoro è ora di dormire, un’altra volta.” Rispose secca.

“Ma mamma..”

“Niente ma, ora dormi o chiamo il custode e ti faccio dormire nel giardino con gli orsi!”  minacciò lei.

Klaus sbuffò, sapeva che la madre non l’avrebbe mai fatto ma la voce di Svetlana  lo spaventava al punto di credere a qualsiasi cose lei dicesse.

 ***

La mattina dopo fu svegliata da un fracasso inimmaginabile. Gli studenti avevano i dormitori al piano di sopra e quella mattina avevano deciso di scatenare l’inferno.

Nonostante tutto, Klaus stava ancora sognando. Sveta gli scompigliò i capelli scuri e si alzò per cambiarsi.

Dopo pochi attimi entrò Karkaroff nella stanza.

“Non ti hanno mai insegnato a bussare?” disse lei rivestendosi in fretta.

“In questo caso non è necessario bussare. Ti ho già vista senza vestiti, Lana. Non mi scandalizzo per così poco.”

Indispettita, infilò il cappotto elegante con il collo di volpe, legò i lunghi capelli biondi in una treccia ed infilò gli orecchini di perle, di nonna Eloise, ai lobi.

Nel frattempo Igor aveva già svegliato Klaus e lo aveva fatto preparare.

“Non riesco a capire perché a te risponde sempre di si e io devo metterci una vita per farlo preparare.” Esclamò lei evocando i bagagli.

Indossò il suo colbacco e fece fare lo stesso a Klaus, dopodiché scesero giu per le scale seguiti da Karkaroff e dall’elfa domestica di fiducia.

Radunarono tutti gli studenti nel cortile e salirono sul veliero che li avrebbe portati ad Hogwarts.

  
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