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Autore: ary_gg    26/04/2013    1 recensioni
Allison è la figlia dei protagonisti di Through. Ovviamente le due storie sono separate e possono essere lette indipendentemente. Allison vedrà molti rapporti cambiare nel nuovo arco della sua vita, farà molte esperienze che prima non aveva mai pensato di fare e probabilmente le apriranno gli occhi. Con lei Rebekah la sua migliore amica da sempre. Lucas che lei definisce migliore amico e una nuova conoscenza Daniel. Probabilmente i triangoli sono spesso utilizzati, ma d'altronde sono anche i più interessanti. Spero che ci darete un'occhiata. Ari.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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CAPITOLO DIANNOVESIMO

Allison era a casa di Daniel che sistemava qua e la. La casa era un po’ un disastro, ma non le pesava molto mettere in ordine ciò che poteva. In effetti si trovava molto a suo agio a farlo, come se fosse ordinaria amministrazione, era una strana sensazione.
“Ehi!”
Daniel rientrò in casa, si tolse la giacca e la appese all’appendiabiti, Allison gli sorrise e si lasciò abbracciare quando sentì le braccia del ragazzo circondarle la vita mentre riponeva dei libri nello scaffale.
“Mi mancherai”
Disse il ragazzo dandole un bacio sulla testa, Allison continuò a sorridere ad occhi chiusi, poi assunse un’aria perplessa quando iniziò a riflettere sulle parole del ragazzo.
“In che senso?”
La ragazza aprì gli occhi continuando ad avere un’aria perplessa che si accentuò quando notò una piccola valigia alla soglia della porta. E quella da dove è sbucata?
“Che mi mancherai, tutto qui”
Allison notò una cornice su uno dei ripiani della libreria. Daniel non aveva foto in casa. Si staccò dal ragazzo e la prese in mano, c’erano loro nella foto, lei aveva la toga e la pergamena rappresentante la laurea in mano.
“Ali tutto ok?”
La ragazza si guardò intorno.
“Non lo so”
“Non mi sembra che tu stia bene, riprendi le valige, chiamo Sasha, le dico di rimandare a domani..”
“Cosa? Chi?”
Il ragazzo la guardò perplesso, lei ancora di più.
“Le valige sono mie? Perché..perché sono lì. La domanda giusta è perché io sono qui in realtà. E questa?”
Disse indicando la foto che aveva in mano.
“No decisamente non stai bene”
Il ragazzo prese in mano il telefono, ma lei lo fermò.
“Non chiamarla, che cosa c’entra ora.”
“Ehi avete deciso voi, io non c’entro nulla”
“Deciso cosa?”
Disse confusa la ragazza.
“Che vi sareste alternate nella mia vita”
“Stai scherzando spero!”
Allison era sempre più shoccata.
“Io te l’ho detto”
Allison si voltò e seduta sul divano c’era Rebekah che arrotolava una ciocca di capelli intorno all’indice e intanto la guardava scettica.
“Ti avevo detto di mettere in chiaro le cose, ma non mi hai ascoltato”
Allison si voltò ancora e si ritrovò di fronte Sasha e Daniel che si baciavano, la ragazza fece una smorfia e si avvicinò arrabbiata, spinse la ragazza malamente.
“Sta lontana dal mio ragazzo!”
Allison fu svegliata dal suono irritante della sveglia, non c’era stato giorno in cui avesse ringraziato la sveglia, fino a quel momento ovviamente. Si stropicciò gli occhi avvilita e prese il telefono. Aveva diverse chiamate di Daniel. Dopo lo scontro con Sasha lo aveva evitato per tutta la sera, gli aveva semplicemente mandato un messaggio chiedendogli di poter stare sola per un po’, aveva fatto lo stesso con Rebekah che aveva provato a chiamarla. Dopo poco le arrivò l’ennesimo messaggio di Daniel. Lo stava facendo impazzire di sicuro, ma quella che si sentiva certamente peggio era lei. Nonostante stesse cercando di uscire dal letto, la prospettiva di andare a lezione era alquanto fastidiosa, perciò decise bene che la sua carriera universitaria poteva prendersi un giorno libero. Daniel si sarebbe arrabbiato molto. Scosse la testa a quel pensiero, era lei a dover essere arrabbiata, non certo lui. Se solo sapesse perché. Ricacciò via la sua stupida coscienza e si infilò nuovamente sotto le coperte. A metà mattina, Daniel provò a chiamarla ancora, Allison decise di rispondere.
“Dio, Allison vuoi farmi impazzire o cosa? Che è successo?”
Allison sospirò, nonostante sentisse il tono di voce arrabbiato e preoccupato al tempo stesso del ragazzo, non ce la faceva a parlargli.
“Daniel, ho solo bisogno di qualche giorno di tranquillità, tutto qui”
“Perché?”
“Solo questo”
“Allison, odio le prese in giro”
“Oh, ma guarda un po’, anche io..eppure questo non ti ha fermato”
“Cosa?”
“Perché non ti fai un esame di coscienza?”
“Davvero non so di cosa stai parlando”
Allison sbuffò.
“Chissà perché non avevo dubbi a riguardo”
“Allison perché non mi dici cosa ho fatto così la finiamo?”
“Non adesso. Non mi va di parlarne. Oggi non verrò a lezione quindi puoi fare a meno di cercarmi”
Allison riattaccò e spense il telefono. Anche per quel giorno aveva evitato sia Daniel che Rebekah, voleva solo pensare a cosa fare e al perché Daniel non fosse stato sincero con lei fino in fondo. Inoltre non riusciva a capire perché le avesse permesso di far parte ancora della sua vita in modo così assiduo nonostante stessero insieme. Il giorno successivo, la ragazza non aveva nessuna voglia di partecipare all’evento né tanto meno di vestirsi elegante, ma lo aveva promesso a suo padre e lo avrebbe fatto. Non aveva nemmeno un vestito, ma decise di indossare quello che Rebekah aveva fatto per la fiera. Dopo aver preso un ottimo voto in accademia, l’amica glielo aveva regalato. Pensò al commento di Daniel al riguardo e si incupì ulteriormente.

Intanto a casa Ross anche Rebekah si stava preparando. La ragazza sentì bussare alla porta.
“Arrivo, arrivo!”
La porta si aprì.
“Papà..sono pronta lo giuro”
“Si, però se magari liquidi anche il ragazzo al piano di sotto te ne sarei grato, siamo in ritardo”
Rebekah corrucciò la fronte perplessa.
“Cosa?”
“C’è un ragazzo di sotto che vorrebbe parlare con te a quanto pare. Ha detto di chiamarsi Daniel. Non è il nome del ragazzo..
Sottolineò la parola mimando delle virgolette con le mani
“..di Ali?”
“Dannazione. Si infatti”
Rebekah prese la giacca pesante e la borsa uscendo dalla sua stanza e tirando con sé suo padre. La ragazza fasciata in un lungo abito rosa pallido scese con difficoltà le scale, poi intravide la figura di Daniel che era intrattenuto da sua madre. La ragazza sospirò.
“Ci metto due minuti davvero”
Disse la ragazza eloquentemente facendo capire ai genitori che potevano iniziare ad uscire.
“Ti aspettiamo in macchina”
Disse la madre sorridendole e uscendo con il marito.
“Ho davvero solo centoventi secondi non di più”
Disse Rebekah lasciando la sua borsa nelle mani del ragazzo  mentre indossava il cappotto. Daniel guardò la borsetta corrucciando la fronte, poi Rebekah la riprese.
“Sessanta secondi Daniel, così non va bene”
“Che diavolo è preso alla tua amica?”
Rebekah sospirò.
“Non lo so, non la sento dall’altro giorno”
Daniel restò spiazzato dalla notizia non si aspettava che non si fosse fatta viva anche con lei.
“Ma ho intenzione di scoprirlo stasera visto che la vedrò”
“Non posso aspettare”
“Mi dispiace, non credo di poterti fare entrare”
“No, non intendevo questo. Possibile che tu non sappia nulla? Nessun sospetto, perché credimi io mi sono sforzato davvero molto, ma non so di cosa stesse parlando”
Rebekah si avvicinò alla porta e l’aprì.
“Daniel devo davvero andare. Comunque, l’ultima persona con cui ha parlato prima che si stranisse è stata Sasha, magari dovresti chiedere a lei”
La ragazza richiuse la porta alle loro spalle.
“Non so dirti di più, mi dispiace”
Rebekah alzò le spalle e appoggiò una mano sul braccio del ragazzo in segno di conforto.
“Le parlerò promesso”
La ragazza si dileguò entrando nell’auto lasciando Daniel perplesso e smarrito. Quando Rebekah arrivò nella sala dove si sarebbe tenuta la cena di beneficenza, cercò di adocchiare l’amica e nel momento in cui la notò assorta a fissare il pavimento in un angolo si precipitò verso di lei con il passo di una furia.
“Come hai potuto ignorarmi per due giorni?”
Allison alzò lo sguardo su di lei e, nel momento in cui i loro occhi si incrociarono, Rebekah capì che la situazione era davvero grave.
“Andiamo in bagno dai”
Rebekah prese per mano l’amica trascinandola in bagno.
“Mi vuoi dire cosa è successo?”
“A quanto pare Daniel e Sasha sono stati molto più intimi di quello che lui mi abbia detto o fatto capire”
Disse la ragazza seccata.
“Te l’ha detto lei?”
“Si, di certo non me l’ha detto lui”
“E le hai creduto?”
Allison guardò l’amica sconcertata.
“Beky che domande sono?”
“Una domanda ovvia visto il soggetto”
Allison incrociò le braccia infastidita.
“Senti Ali sono solo sincera ok? Avresti dovuto parlare con lui prima”
“Per farmi mentire ulteriormente? La cosa che più mi fa impazzire è che abbia lasciato che fosse ancora così vicina a lui nonostante ora ci sia io”
“Non sai cosa ti avrebbe detto, non lo sai.”
“Grazie per essere dalla mia parte!”
Disse sarcastica Allison.
“La verità è che sei spaventata a morte. Sei spaventata da quello che lui ti dirà, perciò preferisci credere a lei a priori”
“No sono semplicemente stanca di essere presa in giro.”
Allison uscì in fretta dal bagno, non voleva più sentire nulla, fu seguita a ruota dall’amica e il passaggio fu bloccato da un uomo della sicurezza.
“Mi scusi signorina Thomas, fuori c’è un ragazzo che insiste per vederla. Non dovrei lo so, ma è stato davvero insistente e ci sono i paparazzi e non vorrei creare scompiglio”
“Ali, parlagli”
La incitò Rebekah alle sue spalle capendo che sicuramente era Daniel.
“Può portarlo all’altra uscita?”
Disse Allison all’uomo della sicurezza, che annuì e si dileguò. Daniel ed Allison si incontrarono lontano da occhi indiscreti.
“Si può sapere che succede?”
Allison puntò lo sguardo per terra cercando di raccogliere le idee.
“Rebekah mi ha detto che l’ultima persona con cui hai parlato è stata Sasha. Sono stato a casa sua per poterle chiedere cosa ti avesse detto, ma non c’era, quindi ho pensato di venire direttamente qui. Ti avrei comunque aspettato davanti casa tua. Credo che due giorni siano più che sufficienti per qualcosa che non so nemmeno di aver fatto”
Allison sospirò chiudendo gli occhi, poi li riaprì e lo guardò.
“Mi hai detto tutto Daniel vero?”
“Di cosa parli?”
“Di te..e di lei”
“Non ne posso più di indovinelli”
“Sei stato a letto con lei?”
Daniel la guardò sorpreso.
“Cosa? No”
“Non mentirmi”
“Non ti sto mentendo, che fai credi a lei? Sul serio Ali?”
“Io..non lo so ok?”
“No, non è ok, e sai perché? Perché io, a differenza di te, mi aspetto che la persona che amo abbia fiducia in me e mi creda, perché io ho fiducia in te e ti crederei”
Allison sgranò gli occhi alle parole del ragazzo e si sentì tremare le gambe nuovamente, come quando lui la baciò per la prima volta.
“Daniel..”
La ragazza cercò di avvicinarsi a lui, ma il ragazzo indietreggiò di un passo, da un lato perche si era reso conto delle sue parole, dall’altro perché adesso era lui ad essere arrabbiato.
“Credo che adesso sia io ad aver bisogno di un po’ di spazio”
“Daniel aspetta”
Allison cercò di fermarlo senza troppo successo. Dopo un po’ che il ragazzo se ne fu andato, Allison continuò a rimanere lì, non riusciva a rientrare, sapeva che se avesse visto qualcuno sarebbe scoppiata a piangere da un momento all’altro.
“Ali! Sei ancora qui? Prenderai freddo. Com’è andata?”
Rebekah raggiunse l’amica e nel momento in cui Allison la guardò i suoi occhi si riempirono di lacrime.
“Ho rovinato tutto”
Rebekah la guardò dispiaciuta e l’abbracciò cercando di tranquillizzarla.

Una volta tornati a casa, Allison rimase seduta fuori sui gradini del portico della villa stile vittoriano dei suoi. L’ennesima lacrima solitaria scese lungo la sua guancia e come sempre la asciugò con la sua mano. La porta alle sue spalle si aprì e si richiuse.
“Tesoro dovresti entrare”
Disse Jake sedendo sia accanto alla figlia.
“Fa davvero freddo e non voglio una figlia malata”
La ragazza non rispose e l’uomo sospirò e le accarezzò la schiena in un gesto di affetto.
“Cos’è che non va?”
“A quanto pare sono una campionessa nel non far funzionare nessuna delle mie relazioni”
“Avrai ereditato i geni sbagliati, speravo che prendessi da tua madre”
Allison si lasciò scappare un sorriso, ma poi le lacrime ricominciarono a scendere.
“Oh andiamo tesoro, che succede? Tu non ti lasci abbattere così.”
“Avrò qualcosa di sbagliato. Non ne faccio una giusta, non appena..”
Allison sospirò passandosi una mano sulla testa.
“Cosa? Non appena le cose si fanno serie senti l’impellente bisogno di scappare? Conosco quella sensazione Ali. A quanto pare mi assomigli più di quanto pensassi”
“Quello instabile doveva essere Josh, invece lui è in grado di avere una relazione, io no”
“Josh sta con qualcuno?”
Allison si morse la lingua rendendosi conto di aver detto qualcosa che non doveva.
“Oh no, papà non dovresti saperlo”
“No. Hai ragione, anche perché non posso preoccuparmi di due figli alle prese con l’amore contemporaneamente. Non sono bravo con queste cose”
“Papà vai benissimo così credimi”
Jake sorrise a sua figlia e le accarezzò la guancia.
“Tesoro prendi ciò che vuoi, lotta per quello che vuoi, te l’ho sempre detto. Sei giovane, bella, intelligente, il tuo futuro è nelle tue mani, che sia carriera o amore Allison non sei il tipo che si arrende, quindi va lì fuori e combatti”
“Sono già fuori e fa piuttosto freddo”
I due si misero a ridere.
“E io che volevo essere incoraggiante.”
“Grazie papà”
“Ora devi rientrare in casa, è tardi e fa freddo, andiamo”
Jake si alzò e porse la mano alla figlia per aiutarla ad alzarsi, poi rientrarono in casa.

 

ANGOLO DI ARI

 

Mi fermo solo per dire che ho cambiato copertina dato che direi che Lucas non c'entra più da un pezzo e credo sia il caso di eliminarlo :) A presto Ari

   
 
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