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Autore: sesshy86    14/11/2007    10 recensioni
Mi è venuto in mente tutto l’altra sera, e così oggi eccomi qui a scrivere la mia prima fanfiction su Naruto, i personaggi, beh neanche a chiederlo! , sono quella serpe pedofila di Orochimaru soprannominato da tutti il Micheal Jackson dei manga e l’altro è quel pervertito donnaiolo (ancora per poco…) di Jiraiya… Bene ma bando alle ciance che si va a cominciare….
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jiraya, Orochimaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi è venuto in mente tutto l’altra sera, e così oggi eccomi qui a scrivere la mia prima fanfiction su Naruto, i personaggi, beh neanche a chiederlo! , sono quella serpe pedofila di Orochimaru soprannominato da tutti il Micheal Jackson dei manga e l’altro è quel pervertito donnaiolo (ancora per poco…) di Jiraiya… Bene ma bando alle ciance che si va a cominciare….

Era una giornata bellissima al villaggio della foglia, il sole splendeva alto nel cielo, i ciliegi erano in fiore sprigionando un intenso e dolce profumo, gli uccellini cinguettavano spensierati da un ramo all’altro, insomma un altro splendido giorno era iniziato.

Tra tutti i ningia del villaggio della foglia ce n’erano 3 che spiccavano per intelletto, astuzia, furbizia e capacità, il team del maestro Sarutobi, futuro terzo Hokage. .

Avevano appena finito l’allenamento e come al solito il povero ragazzino dai capelli bianchi era finito legato al tronco come un salame, ormai era abituato succedeva tutte le volte che non si impegnava abbastanza, e non riusciva a completare l’incarico che gli era stato assegnato dal suo maestro..

Tra tutti i suoi compagni era forse il meno dotato, sempre ad attaccar briga ad ogni minima cosa, in perenne lotta con Orochimaru, già Orochimaru il cocco del maestro. Sarutobi diceva sempre con Jiraiya: -Vedi com’è bravo Orochimaru, dovresti imparare da lui, è così che si deve comportare un vero ninja!!-.

Jiraiya non riusciva proprio a sopportare Orochimaru, quegli occhi ambrati dalle iridi strette gli avevano sempre incuto timore, i capelli neri come la notte e quella pelle così diafana da non farlo sembrare neanche umano, con quell’aria di superiorità stampata sempre in faccia, distaccato da tutti e da tutto, se ne stava sempre in un angolo a fissare il vuoto o a studiare era inavvicinabile, anche per questo lo detestava non sapeva mai come prenderlo, ogni possibile tentativo di conversazione con lui era una causa persa in partenza. Ogni volta che gli si avvicinava sentiva un brivido corrergli lungo la schiena anche se non si era mai chiesto veramente il perché, anche se qualche volta gli faceva paura e la sua presenza lo irritava costantemente, sentirselo vicino gli dava la forza di dare il meglio di sé, di andare avanti, voleva superarlo a tutti i costi ed avere finalmente un po’ di rispetto anche dal suo maestro..

L’unica cosa che lo rendeva felice era la presenza di Tsunade, la ragazza del gruppo, tentava sempre di fare colpo su di lei ma non c’era stata ancora una volta in cui ci era riuscito, era veramente carina con i suoi capelli biondi e quel viso dolce, ma quando si arrabbiava dovevi stargli a decine di metri di distanza per non rischiare la vita..

Sembrava che la vita di Jiraiya fosse destinata a essere sempre la ruota del carro, quello che rimane sempre indietro e che non è importante ai fini della missione, e questo a lui non andava affatto giù. .

-Bene ragazzi, per oggi abbiamo finito! Potete andare a casa, tranne tu Jiraiya, tu rimarrai attaccato a quel tronco ancora per un po’! Hai ancora tanto da imparare e riflettere un po’ su quello che hai combinato oggi ti sarà da lezione! – disse il maestro Sarutobi – ah! mi stavo dimenticando oggi è il compleanno di Orochimaru! Auguri ragazzo, tu si che sai dare delle soddisfazioni al tuo maestro, non come qualcuno di nostra conoscenza!!..

A quelle parole Jiraiya andò su tutte le furie: - Hei! Non è stata colpa mia, è quello scemo di Orochimaru che vuole fare sempre tutto da solo non sa fare il gioco di squadra! Si crede chissà chi solo perché è più bravo a usare le tecniche e ….

- Adesso basta Jiraiya!!- gli gridò contro il maestro – Vedi di finirla subito!! Orochimaru e anche Tsunade hanno solo fatto quello che l’incarico richiedeva, sei tu che non sai distinguere come comportarsi a seconda delle situazioni in cui ci si trova!! Vedi di rifletterci su, e pensa prima di parlare e dire una marea di fesserie, se non vuoi rimanere attaccato a quel palo per tutta la notte! Sono stato abbastanza chiaro??-.

-Sì, maestro. Mi dispiace…- disse Jiraiya maledicendo nella sua mente e in tutte le lingue che conosceva Orochimaru. - Allora ragazzi, che ne dite di andare a festeggiare con una bella ciotola di ramen, offro io naturalmente!! - Si, evvai, ci voleva proprio avevo una fame da lupi!!- saltò su Tsunade – ah e a proposito tantissimi auguri di cuore Orochimaru! Buon Compleanno!! – detto questo posò un casto bacio sulla guancia di Orochimaru, facendolo arrossire un po’, a quella scena Jiraiya era diventato verde dall’invidia, persino quell’asociale di Orochimaru era riuscito a fare più colpo di lui su Tsunade. * Maledetto Orochimaru, un giorno me la pagherai… * pensò Jiraiya fra sé e sé..

I tre si allontanarono verso il centro del villaggio, lasciando Jiraiya ancora legato al tronco, mentre si allontanavano aveva visto quello stronzo del suo compagno girarsi e sghignazzare con quel suo sorriso beffardo e sadico stampato sul viso. - Maledetto! Maledetto! Maledetto! Me la pagherai lo giuro!!! – gli urlò contro Jiraiya ma ormai era già troppo lontano perché potesse sentire. .

.

Alla locanda il maestro e i suoi due allievi avevano appena finito di mangiare la quinta ciotola di ramen, erano pieni fino a scoppiare. -Grazie maestro per averci offerto il pranzo, è stato davvero gentile..- -Non ringraziarmi, è stato un piacere Orochimaru, sono davvero fiero di voi due. Siete l’orgoglio del villaggio della Foglia!!- -Grazie maestro, siamo felici di sapere che siamo utili per il nostro villaggio! – disse Tsunade – Ora però devo andare mi aspettano a casa, ciao ci vediamo domani! E ancora tanti auguri Orochi!!!- disse alzandosi dalla sedia e uscendo dalla locanda. - Vado anche io maestro, ho una cosetta da fare, ah una cosa, ha intenzione di lasciare davvero Jiraiya attaccato a quel tronco per tutta la notte??- - Eh eh! Perché ti dispiace? L’intenzione era quella ma se vuoi, prima che faccia buio puoi andare tu a liberarlo!! Ahh ahah!!!- - Ci penserò… volevo proprio fargli un bel discorsetto!!- - Bene allora è tutto tuo! Non fargli troppo male però, in fondo è un bravo ragazzo e anche se non sembra ce la mette tutta per riuscire a essere il migliore… anche se ce ne vorrà di tempo…- - D’accordo, allora io vado, e ancora grazie di averci offerto il pranzo! A domani!! –.

.

Era scesa la sera e Jiraiya era ancora legato al tronco… passavano le ore e ancora il maestro non era venuto a liberarlo, stava iniziando a pensare che avrebbe passato veramente tutta la notte attaccato a quel maledetto pezzo di legno..

La notte era calata e iniziava a fare freddo, l’aria era pungente e qualche soffio di vento gelido non poteva migliorare di certo la situazione. Non poteva immaginare che quel vento pungente era un presagio della brutta situazione in cui si sarebbe cacciato di lì a poco.
  
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