Mi giro e mi rigiro nel letto, aspettando ansiosa l'alba.
Il buio regna durante la notte
Si sentono degli scricchiolii e il russare di mio padre proveniente dalla camera accanto.
Mi si contorce tutto lo stomaco, mi viene da vomitare.
L'ansia sta possedendo il mio corpo.
Ad un certo punto provo a calmarmi, faccio in modo che la calma possa domare questa maledetta ansia.
Finalmente mi sento meglio, ma ancora non riesco a dormire, l'orologio che si trova sulla mia scrivania segna le 4.23 ma va indietro di un'ora.
Finalmente mancano pochi minuti che il sole sorgerà e io mi potrò alzare da questo maledetto letto; per poi andare via, salutare tutti e scappare da questo posto, andare nella mia città, la città che sognavo da quando avevo 5 anni.
Londra.
Sento mio padre che si alza, faccio uno scatto per alzarmi, ma cado per terra, ormai mi ero abituata a stare sdraiata che avevo perso la capacità di tenermi in piedi; ma faccio uno sforzo per poi riuscire a rialzarmi.
Vedo la luce accesa in cucina, mi affaccio e vedo mio padre che prepara il solito cappuccino per mia madre e il latte con i cereali per me che ancora non mi sono abituata al gusto amaro del caffè.
:-Goodmorning Daddy.
:-Buongiorno Eleonora, sei pronta ?
:-Certo è da 7 anni che aspettavo questo momento
:-Bene, scusa puoi accompagnarmi a portare il cappuccino a tua madre
:-Ma per..- Non mi fece finire la frase che disse:- Vieni su !
:- Vaa bè
Andai con lui, mio padre non si era mai comportato così, forse vuole passare più tempo con me visto che tra un ora devo andare all'aeroporto.
:-Guarda!. Mi indicò il computer dove sulla schermata c'era raffigurata una casa meravigliosa
:-Che bella papà, ma perché me l'hai fatta vedere?
:- Questa è la tua nuova casa, te l'abbiamo fatta io e tua madre con i soldi che abbiamo risparmiato per tutti questi anni, volevamo che qualcosa di noi ci fosse con te..
:-O cavolo, papà, mamma, si-si-siete unici, è bellissima!- Diedi un bacio a papà poi saltai sul letto e lo diedi anche a mamma.
:-Ora vai a cambiarti e poi, Bhè ci salutiamo-
:-Corro!
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Mentre cantavo sotto la doccia, sentii la botta principale aprirsi e poi richiudersi e sentivo mia madre e mio padre che salutavano qualcuno uscii tutta bagnata, mi misi il mio accappatoio rosso e andai in camera per cambiarmi, mi misi una maglietta/giacca jeans con dei pantacollant rossi a vita alta e come scarpe: TACCHI neri a stivaletto, amavo quella combinazione, poi per il sole mi misi degli occhiali rotondi neri.
Aprii la porta della camera e vidi le mie migliori amiche, era bellissimo sapere che tra poco io dovevo andare a Londra con loro, questa è stata una promessa che abbiamo fatto all'incirca a tredici anni e l'abbiamo mantenuta.
Le saluto eravamo felicissime poi papà mi fa:-Ricordati che poi devi andare alle poste, che ti ho portato il motorino, ricordatelo!.
:-Si capitano.
:-Bravo soldato!
Salutammo tutti poi presi la macchina di mio padre e iniziammo ad andare verso l'aeroporto, eravamo eccitatissime.
Arrivammo, e alle 8.00 salimmo sull'aereo.
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London.
Sono uscita dall'aeroporto stavo per fare il mio primo passo a Londra,
 chiusi gli occhi, fu un momento magico,appena toccai il suolo riaprii velocemente gli occhi sperando che non sia stato un bellissimo sogno, ma non lo era, stavo a Londra, la mia città; finalmente il mio desiderio si era avverato, ero là con le mie migliori amiche, ma la cosa più bella è che non mi trovavo più a 1792 km dai miei idoli, Gli One Direction.
Io sono Eleonora Matta, e questo è l'inizio della mia nuova vita a Londra con le mie tre migliori amiche:
Tina, Ilaria, Alessia.
 

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