-Introduzione-
Come anticipato, mi sono ritrovata a scrivere per sfogarmi. Vi racconterò in breve ciò che mi ha spinto a farlo: la causa di tutto è stato il mio primo amore, che decise di prendersi la mia "purezza", la mia "ingenuità" e mi ha lasciato vuota e sola... Lui era più grande di me, stava facendo la quinta superiore e quindi dedicava molto tempo per la scuola e gli studi. Io lo capivo: non gli avrei mai chiesto di trascurare una cosa così importante come la scuola, che avrebbe costruito il suo futuro, per me. Ma lui cambiò. Iniziò a darmi meno attenzioni del solito, e attribuivo il suo comportamento allo stress scolastico... Finché non mi ritrovai a scendere nel buio turbinio di emozioni in cui mi aveva spinto trattandomi in quella maniera. Rabbia, dolore, la mia infelicità e vari agenti esterni lo spinsero a lasciarmi... Ecco ciò che scrissi nella manciata di giorni precedenti alla "disgrazia". Di questa lunga serie di poesie malinconiche sto scrivendo ora un felice seguito. Vi prego di darci un occhiata :)
12 Febbraio- 9 giorni prima della fine
Penso. Penso perché non c'è nient altro da fare, quando l'animo è spento e la mente vaga in lochi che l'occhio non avrebbe potuto immaginare mai.Bruciano. Bruciano le tue parole impresse a fuoco nella mia mente, che non vogliono essere lavate via dai fiumi di pensieri che mi attraversano.Nonostante tu mi abbia fornito spiegazioni più e più volte il mio animo fragile cade sempre nelle stesse buche, e si lascia andare con il suo fievole peso nel baratro della disperazione che tu consoci bene.Cosa potrei fornirti come risposta alla tue considerazioni? Tutti ció che idealizzo viene spazzato via da altre tue parole, e nonostante tu faccia ciò riconosco che tu abbia ragione.