AMICIZIA
Partirono
all’alba, e dal momento che Wyrda non dava segni
di ripresa, fu tenuta in sella da Eragon, che la teneva tra le braccia, inerte.
Per due
giorni la ragazza non si mosse, nonostante i grandi sforzi che faceva il cavaliere per raggiungerla col pensiero
nell’oblio in cui era caduta.
Solo il
terzo giorno riuscì a entrare in contatto con
lei e a riportarla alla realtà: c’era andata molto vicino, a consumare la
sua vita nell’incantesimo.
Quando riaprì gli occhi erano passate
poche ore dal tramonto, e cominciavano a sorgere le prime stelle. Si erano
accampati in una radura non lontano dal confine con il
surda.
La prima
immagine fu due figure appannate che si rivelarono
essere Eragon e Aster. Subito la sua mente toccò quella del drago, che
sprizzava felicità e sollievo, ma la ragazza avvampò per il cavaliere, che,
chino su di lei, le teneva la mano con la sua, decisamente
sudaticcia.
-co...cosa è
successo? Mi sento stanchissima, gli urgali… la luce … la mia mano.. cosa ho fatto?-
Eragon le
porse un pezzo di pane, e improvvisamente la ragazza si rese conto di avere
fame (bella forza, erano 3 giorni che non toccava cibo!!NdYavy)
e mentre mangiava cominciò a spiegare:
-hai usato
la magia! Essa è nella natura dell’antica lingua, perché questa chiama le
cose nel loro vero nome, e per questo esse eseguono ciò che il mago dice..... con l’antica lingua pieghi la natura al tuo
volere, ma ciò costa fatica…è complicato da spiegare. -
Wyrda
replicò –no, nei limiti del possibile credo di aver capito... alla fine
tutto ciò non è poi molto diverso dalle lezioni del Maestro sulle leggi e
sull’equilibrio della natura… ma tutti i cavalieri sanno usare la
magia?-
-sì ma tu
non avresti dovuto...è troppo presto! Io stesso sono
stato precoce, sotto quel punto di vista, ma Saphira
aveva già quattro mesi! (che sborone! NdYavy) Il mio
maestro di allora mi disse che era decisamente strano,
senza preparazione, e ipotizzò che dipendesse dalla pressione alla quale ero
sottoposto...direi che se si parla di essere sotto pressione sei messa bene.-
risero entrambi, ma cautamente, per non
svegliare i due innamorati che dormivano poco distante abbracciati.
- comunque penso che sia un bene... se tu lo desideri, potrei
iniziare ad insegnarti qualcosa...non sono un buon maestro ma se ti accontenti
di quel che passa il convento...-
ridacchiarono ancora un poco, ma dopo Wyrda disse
che ne sarebbe stata felice, inciso però che non tralasciassero la scherma.
Dopo qualche minuto di silenzio il ragazzo disse, serio:
-potrei
farti una domanda piuttosto personale?perdona la mia insaziabile curiosità-
-capisco, il
mio maestro diceva sempre che anche le mie domande
erano come le stelle: infinite! Comunque, se posso
risponderti...volentieri-
- la stessa
cosa mi è stata ripetuta numerose volte... comunque
volevo chiederti... sei un elfo?-
-no, o
almeno, non credo...non lo so... suppongo di non esserlo, o almeno non
completamente...-
-come è
possibile che tu non lo sappia?-
-beh...non
ho idea di chi fossero i miei genitori, non li ho mai
conosciuti... quando ero poco più di una neonata quando il Maestro mi prese con
se, mi ha narrato di avermi trovata nel bosco vicino alla sua abitazione. Disse che era stato attratto da un boato, come di una grande
esplosione, infatti quando giunse a me la radura era bruciata.-
Wyrda
sussurrò -deve essere l’opera di una magia... a proposito… bella
parola”magia”…ne sono convinta, comunque
mi ha cresciuta tutto il villaggio, ma colui che mi fu più vicino è stato
Isire. Era un uomo solo, anche perché mal visto per il suo passato
misterioso… ed è stato la persona più simile ad un padre che io abbia mai avuto. Gli volevo bene… e anche lui
era legato a me… Ha acconsentito ai miei desideri e mi ha insegnato
l’arte del combattimento, iniziandomi all’uso delle armi… ma
non solo quello! Le sue erano lezioni di vita, per anni è stato tutto per me!-
arrivarono al fronte nel giro di quattro
giorni. Ormai Aster superava in altezza Wyrda, e il suo pensiero nel conversare
con Wyrda era ormai nitido e cristallino.
La ragazza apprezzò il fatto che Eragon non cercasse di
comunicare con Aster direttamente, ma al contrario Saphira passava ore a
parlare con lui, e anche se le era difficile ammetterlo era gelosa: non
riusciva a sopportarlo, e involontariamente voleva avere le esclusive
attenzioni di Aster, e per questo si trovava spregevole. Se non fosse stato per
Eragon si sarebbe sentita la persona più sola al mondo.
Affrontò
l’argomento con il suo drago solo quando ormai
erano ad un giorno dalla meta. Aster la rincuorò affermandole che il loro
legame superava qualsiasi cosa, e che le voleva bene, e gli dispiaceva d averla
trascurata… era rimasto talmente felice di
incontrare un altro drago che qualsiasi altro pensiero era passato in
secondo piano… e poi Saphira aveva così tanto da insegnargli...- Wyrda
sapeva che era la verità, e non solo perché utilizzavano l’antico idioma,
ma perché se riusciva ad accantonare la gelosia il suo stesso cuore glielo
diceva. Cercò di essere felice per Aster, anche se un
tantino di astio nei confronti della dragonessa rimaneva. Capì che come lei anche eragon era geloso, e il pensiero la fece sorridere…
Durante il
viaggio erano incappati in diverse pattuglie, ma
Eragon le aveva distrutte con l’ausilio della magia, e per il resto avere
due draghi con loro dava un discreto vantaggio…
Nel
frattempo i due cavalieri non mancavano di duellare, e Wyrda cominciava a far
progressi con la magia.
Era appunto
la notte che precedeva l’arrivo dai Varden, quando Wyrda si svegliò nel
bel mezzo della notte e vide Eragon assorto, intento a fissare le fiamme
azzurrine che aveva acceso lui stesso con la magia. I baluginii del fuoco
creavano sul suo viso ombre spettrali, che lo facevano
parer più vecchio.
Le si accostò e attese in silenzio per qualche
istante, prima di mormorare
-Eragon...non
vorrei essere insensibile, e tantomeno invasiva ma ti vedo teso e triste...mi
chiedo la ragione del tuo sconforto.-
- voglio
essere completamente sincero con te...penso che tu mi possa capire, dal momento che la nostra situazione non differisce più di
tanto.- sospirò, prima di riprendere il discorso -hai mai sentito parlare dei
rinnegati?-
-ovviamente,
Isire me ne parlò spesso di quei subdoli traditori del loro stesso ordine...-
-ebbene, per un certo periodo ho viaggiato con Murtagh, il
figlio di Morzan; non sapevo chi fosse suo padre, ancora. Siamo
diventati amici... sai ogni sera duellavamo come
stiamo facendo in questi giorni... come facevo con il mio primo maestro, Brom.
Sai...in queste sere mi sembra di rivederli... ti prego, non giudicarmi
debole, o troppo sentimentale... anche se in effetti
lo sono.-
-non penso
che tu lo sia... dovevi essere molto attaccato a loro, e io so bene quanto possa essere doloroso perdere le persone che si amano.-
-più tardi ho scoperto di essere il fratello di Murtagh... lui è il
cavaliere dal drago rosso.-
Wyrda rimase
attonita per qualche momento
-quindi tu
sei...-
-il figlio
di Morzan, e mio fratello, uno dei pochi amici che ho avuto, è
legato al re nell’antica lingua e deve uccidermi,anche se non lo
vorrebbe.-
-mi dispiace
davvero tanto! Mi hai detto che Murtagh non può farci
nulla...quando questa guerra sarà finita vi rappacificherete, ne sono sicura!-
Eragon
continuava a tacere, ma malgrado tutto le sembrava un
po’ più disteso, quindi continuò:
-comunque
vadano le cose non sarai mai solo del tutto... Roran ci sarà sempre, anche se
si sposerà-
Eragon sospirò, poi si decise a parlare
-è da quando ho lasciato Carvahall che le cose sono cambiate...
Roran non mi ha perdonato del tutto per quello che è successo a Garrow...e mi
sento solo! Certo, con me ho Saphira, ma avere un amico è diverso. Ti chiedo
scusa per averti tediato con i miei problemi, dal momento che
anche tu ne hai tanti... ma ho davvero bisogno di parlare con qualcuno, oppure
impazzirò sul serio!-
- davvero
non mi hai annoiato, e non ti devi assolutamente scusare per nulla! Anche io mi sono sentita sola... mi sento sola! anche io ho perso il mio maestro, era tutto quello che
avevo! So cosa vuol dire perdere il proprio mondo. Rasserenati, sono sicura che
le cose si sistemeranno.-
sul volto di Eragon si allargò a poco a
poco un pallido sorriso
-Wyrda...
grazie davvero!-
-non
scherzare neanche! Se hai bisogno di parlare, nel
limite del possibile, ci sono! Adesso è tardi, ti auguro la buonanotte, e che
le stelle ti proteggano!-
ringraziamenti:
herm90: non avevo dubbi che aspettassi
Murty… ma non diventarmi dark! Scusa per la “piccola”
rivelazione ma ce ne saranno talmente tante…non ti preoccupare! Poi non
sai minimamente… ihihih la smetto o mi uccidi
stefy_81: ma graaazie! Ovvio che vi lascio
sul più bello! Altrimenti smettereste di leggere no?!
Ihihihi sono perfida!!!
Roby88: sto
cominciando a leggere…ma sono tanti
capitoli… lunghi… ce la farò!!! Sono contenta che ti piaccia!!
Lovva_chan: ciao a te
e velis, Aster fa ciao ciao con la zampina (sìsì
proprio zampina) Aster *ringhia* Yavanna *glom* oooooobè visto?! Non dovevi
preoccuparti x Wyrda… ma ne
succederanno…ihihihi che le stelle ti proteggano!!!
Alce:tesoro!!! NdA vuol dire nota
dell’autrice!!! Cioè quando la mia mente malata fa capolino
direttamente… mwahahah
Dreamgirl91:grazie grazie grazie!!!!mi fa piacere che
ti appassiona!!! Murty arriverà ma aspetta un po’…
Atra esternì
ono thelduin
CIIIIIIIAAAAAAAAAAAAOOOOOOOOOOO
TORNERò PRESTO A TORMENTARVI!!!!!!!!!!!!!!!!
VOSTRA
☺♥☻