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Autore: cloe_30stm    27/04/2013    3 recensioni
Nonostante abbia una FF in corso (Enemy Of Mine), ho deciso di pubblicare una nuova storia, sperando che torni l'ispirazione per l'altra.
E' nata da un racconto scritto da me all'età di 15 anni e che ho ritrovato casualmente tra i miei vecchi libri del liceo.
Sarebbe dovuta essere una OS ma è venuto fuori qualcosa di decisamente troppo lungo per esserlo.
Vi invito comunque a considerare il fatto che nasce come OS.
Mi piace pensare che qui non si parta nè dalla fine nè dall'inizio, ma da una fine che è un pò l'inizio.
La vicenda è ambientata nel 2007 e copre un periodo che va dall'aprile del 2006 al settembre dell'anno successivo
(in questa mia invenzione ho cercato di rispettare il più possibile le date del tour per cui, se avete dubbi su tempi o luoghi, o chiedete a me o controllate su qualsiasi sito dedicato alla band).
Parlerò di una storia d'amore che la cinica logica dei più non considerebbe possibile, ma che l'assurda logica del destino rende attuabile.
Nella flebile speranza che amori così esistano davvero in questo mondo...
Buona lettura!
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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TA DAAAAAAAAAAAAAAN! Rieccomi qui con la seconda parte! 

Non sono buonissima?? Dite la verità *sfodera lo sguardo da cerbiatta*

Avrei voluto aspettare un pò, ma poi mi sono messa nei panni di voi lettori e ho immaginato il senso di insoddisfazione tipico delle cose lasciate a metà. Tratta il prossimo tuo come te stesso, giusto? ;)

Vorrei dedicare questo capitolo ad una persona per me molto speciale, un'autrice di FF ineccepibile che con la sua creatività e sagacia mi ha travolta diventando un punto fermo della mia vita. Questo è per te, Sssoru <3

Era diventato tutto così veloce, come se qualcuno avesse premuto il tasto di avanzamento e portato quello strano film in cui si era trasformato il loro amore vicino all’epilogo.

Il cantante si rese conto di non essere pronto ad affrontare un altro addio, non prima di aver chiarito la sua posizione e di aver lasciato almeno un’impronta nel cuore di Kate, attorno al quale sembravano esserci mura inespugnabili.

Doveva darle delle ragioni per non lasciarlo andare via.

 “Sono venuto qui semplicemente perché ti amo, Kate. Ti amo più di qualsiasi cosa, e pensare al modo in cui ti ho persa mi uccide. Puoi anche non credermi, ma non è passato un solo giorno, o una notte, in cui i fantasmi di ciò che ho fatto non siano venuti a tormentarti. Mi sono trasformato in una maschera di sicurezza e carisma, che da un momento all’altro può cadere ed infrangersi in mille pezzi, rivelando ciò che sono veramente: una nullità. È così che mi sento senza di te: vuoto ed inutile. Non meritavi il mio tradimento, né di essere umiliata da una donna che non ha nemmeno la metà del tuo valore, eppure ho permesso che la parte peggiore di me realizzasse tutto questo. Sarei dovuto rimanere con te e tentare in mille modi di rimediare, invece di nascondermi dietro l’alibi che mi avevi fornito concedendomi una libertà che non meritavo. Non riesco più a vivere con il rimorso di non aver nemmeno provato a fermarti. Non riesco più a vivere senza di te. Sono tornato perchè sento di essere l’unico che possa cancellare le tue sofferenze.”

Disse quelle parole tutte di un fiato, perso com’era nelle sue paure e nelle sue speranze.

 “Come?”

La voce carezzevole della ragazza gli arrivò come un sussurro. Jared sembrò ridestarsi e solo in quel momento si accorse delle lacrime che solcavano il volto di Kate.

“Cosa?”

“Come pensi di riuscirci?”

Il cantante capì a cosa si riferiva. Si avvicinò a lei e le asciugò le lacrime con una mano.

“Diventando l’uomo che meriti di avere accanto: un uomo che sappia amarti e sacrificare se stesso per renderti felice. Un uomo che sappia mantenere le sue promesse e che non ti deluda mai.”

“Io voglio un uomo che posso vedere e toccare quando ne ho bisogno, Jared. Un uomo con cui possa condividere le mie gioie e i miei successi, e che possa asciugare le mie lacrime nei momenti di sconforto. Voglio TE in carne ed ossa, anima e cuore. Non voglio l’attore e il cantante che entra ed esce dalla mia vita. Non voglio la rockstar che mi concede un po’ di sé stesso tra una pausa e l’altra dalla sua frenetica routine. L’ho già provato una volta, e ne sono uscita devastata.”

Jared prese il volto di Kate tra le mani.

“Lo so, lo so, ma stavolta sarà diverso.”

La ragazza scosse il capo.

“No, Jay, non sarà diverso. Non può essere diverso perché non ti priverei mai di ciò di cui hai più bisogno.”

“È solo di te che ho bisogno.”

“No e lo sappiamo entrambi: è della Musica che hai bisogno.Vivi di essa e delle sue sequele. È la condanna di ogni artista, e io non posso salvarti da questo, perché facendolo ti distruggerei…e distruggerei il sogno di molti.”

Jared allentò la presa sul suo viso.

“Non puoi credere sul serio che sia la Musica il problema. È stata Lei a farci incontrare, è stata Lei a farti innamorare di me.”

Kate sorrise.

“Sei stato TU a farmi innamorare di te, Jay, ma Le sarò sempre grata per averti messo lungo la mia strada…- gli accarezzò il viso-  Il dolore che ho provato non è nulla se confrontato alla gioia che mi hai regalato nei pochi attimi in cui sei stato mio…”

“Kate, ti prego…”

“Avrei voluto dirtelo quel giorno…- la voce era calma, nonostante le lacrime – Avrei voluto confessarti che ero stanca di dividerti col mondo, che volevo restassi con me per sempre, e consentirti di fare una scelta. Ma avevo paura che avresti fatto la scelta sbagliata…”

Il cantante sbarrò gli occhi, colto da un’illuminazione improvvisa: per mesi si era chiesto il perché della resa di Kate, nonostante si fosse dichiarata in grado di sopportare il dolore, le distanze e di tradimenti, e solo in quel momento tutto gli fu chiaro.

“E così hai scelto tu per me.”

Il cantante si allontanò di un passo, lo sguardo perso nel vuoto.

“Ti conoscevo abbastanza da sapere che non mi avresti mai fermata.”

Questa volta fu lei ad avvicinarsi.

“ Non potevo permetterti di sbagliare, Jay. Tu…tu sei quello che sogni, e ciò che sogni ti porterà sempre lontano da qui...lontano da me. Sei destinato a scontrarti con realtà diverse e a trarne insegnamento e ispirazione. Hai un’anima grande quanto l’universo e mi sentirei in debito col mondo se ti intrappolassi in una stabilità che non vuoi e non puoi darmi.”

“Non posso crederci…- disse, scuotendo il capo – Non posso crederci! Sono davvero colpevole del fardello dei miei sogni?”

“Non esiste grandezza senza sacrificio.”

“Io non la voglio più se il prezzo da pagare è la tua assenza.”

Kate sorrise mesta.

 “È troppo tardi per tornare indietro. C’è troppo in gioco e io non valgo la pena di distruggere tutto. È così che deve andare.”

“No, cazzo! Non è così che deve andare! Noi due dovremmo stare insieme, Kate! Sposarci, aver dei figli, essere felici!”

Kate riusciva a malapena a trattenere le lacrime.

“Basta, Jared! Ti prego, smettila. - respirava a fatica tra i singhiozzi - Adesso uscirai da quella porta e realizzerai il sogno per il quale lotti con tuo fratello da quando eri un ragazzino. Io non ti servo per essere felice.”

Il cantante si sentì sopraffatto da quella parole, e non seppe più cosa dire.

 “Fa male, lo so, ma sopravviveremo, Jay.”

I loro sguardi lucidi erano incatenati in un silenzio doloroso.

Poi Jared sospirò rassegnato.

“È un addio quindi?”

“Credo di sì…solo il tempo saprà dircelo.”

Il cantante chiuse gli occhi, cercando di trattenere le lacrime.

Era finita, aveva fallito.

Nulla di ciò che gli era stato detto si era rivelato vero: nessun destino, nessun lieto fine. Non c’erano binari, né stazioni.

Ciò nonostante dentro di sé trovò la forza di soddisfare un desiderio che da mesi lo tormentava con la dolcezza del ricordo.

“Ti chiedo scusa, Kate.”

“ Per cosa?” chiese confusa la ragazza.

“Per questo…”

Le prese il volto tra le mani e annullò ogni possibile distanza.

Premette le sue labbra su quelle chiuse di Kate, rigida per la sorpresa.

Si staccò per incrociare gli occhi della ragazza, che lo osservava con stupore e curiosità.

La baciò di nuovo per scatenare una qualsiasi reazione della ragazza, anche violenta.

 Ma con sua enorme sorpresa Kate dischiuse le labbra, permettendogli di approfondire il bacio.

Sentì lo sfregare delle braccia della ragazza sui suoi abiti prima di avvolgergli il collo, e istintivamente la strinse forte a sé.

Quel bacio, dolce come il miele, divenne presto passionale e intenso.

Era un bacio che trasmetteva la mancanza e la sofferenza provata in quei mesi di distanza, così come l’amore che sentivano ancora l’una per l’altra.

Era un bacio carico di sentimenti inespressi, tra i quali dominava il dolore per il passato.

Era un bacio che aveva il sapore salato delle lacrime che scendevano dai loro occhi e che non lasciava alcuna speranza per il futuro.

I loro corpi reagirono a quel contatto ancor prima delle loro menti:  con movimenti fluidi e inconsapevoli si erano liberati di buona parte dei vestiti.

Jared guardò il viso di Kate, che aveva le labbra rosse e gonfie dei suoi baci, e gli venne in mente una famosa canzone dei Queen: Too much love will kill you. Niente di più vero.

Le accarezzò il viso, come se potesse imprimerne la bellezza nei suoi ricordi, e lasciò che la mano vagasse lungo tutto il suo corpo: la linea flessuosa del suo collo, la rotondità dei suoi seni, il ventre piatto. Raggiunse l’orlo dei pantaloncini e, mentre si inginocchiava, li tirò giù insieme alle mutandine, lasciandola completamente nuda e alla sua mercè. La sentì sussultare quando la sua lingua andò a sfiorare proprio il centro della sua femminilità. Sorrise tra sé, e approfondì la sua esplorazione mentre Kate intrecciava le dita tra i suoi capelli, in un gesto d’amore e necessità.

“Jay…”

I suoi gemiti riempirono il silenzio della stanza, rendendogli insopportabile l’attesa di possederla. Ciò nonostante, trattenne l’impulso di darsi piacere da solo, e la penetrò con due dita, muovendosi con studiata calma, per farla impazzire…ed impazzire.

“Jay…Jay, ti prego…”

Percepì la debolezza che si irradiava nelle gambe di lei, e per un attimo temette che le sarebbe rovinata addosso. Tirò fuori le dita da lei e lasciò un ultimo bacio laddove era più sensibile, prima di rimettersi in piedi. Si leccò le dita, e la baciò, lasciando che i loro sapori si mischiassero. Kate percorse sicura la linea dei suoi addominali, slacciò i pantaloni della tuta, che caddero silenziosi a terra, e liberò l’erezione dall’ingombro dei boxer. Senza staccarsi dalla sua bocca, Jared sollevò Kate da terra, lasciando che gli intrecciasse le gambe alla vita, e fece aderire la schiena di lei al muro accanto alla finestra.

Quando la penetrò gli fu chiaro che non sarebbe più riuscito ad amare di nuovo. C’era qualcosa di sacro nel modo in cui combaciavano i loro corpi: le pelli, imperlate di sudore, che aderivano fino a sembrare l’una l’espansione dell’altra; le mani intrecciate, nel tentativo di non perdersi; gli sguardi incatenati, spinti dalla necessità di condividere il momento e di viverlo nella sua interezza.

Jared si spingeva in lei seguendo il ritmo dettato dal suo cuore, che batteva forte contro la gabbia toracica, modulandolo secondo i sospiri e i gemiti e le urla di lei, accelerando quando la voce di Kate si affievoliva, e rallentando quando erano sul punto di raggiungere il limite.

La ragazza si sentiva uno strumento nelle mani del cantante, e gli fu grata per il modo in cui la stava amando. Sta creando, si disse, sta trasformando la passione e il dolore in arte. Ce la farà, vivrà il sogno…diverrà il sogno.

E arrivò. Intenso, inarrestabile, travolgente: il piacere che ti fa dimenticare chi sei, dove vivi e cos’hai fatto fino a quel momento, e che ti rivela le verità che si nascondono dietro i gesti.

Si persero insieme e si ritrovarono insieme, fronte contro fronte, i respiri affannati e le lacrime che non smettevano di scorrere sui loro visi.

Non si erano accorti di piangere.

“Jay…- sussurò Kate, lasciandogli delicati baci sulle tempie, le guance e le palpebre chiuse – Apri gli occhi.”

Il cantante obbedì, silenzioso. Kate gli sorrise, con tutta la dolcezza e l’amore di cui era capace, mentre gli asciugava le lacrime, e Jared capì che era giunta la fine.

“Ricorda che non amerò nessuno come amo te, e che non ci sarà nessuno che varrà quanto te nella mia vita. Mai, nemmeno tra mille anni. – gli diede un bacio a fior di labbra- Perdonami, se puoi.”

Jared non riuscì a proferir parola. Era qualcosa che non poteva nemmeno concepire. Il perdono. Lui non sapeva nemmeno se sarebbe mai riuscito ad odiarla. La baciò di nuovo, con trasporto, prima di sciogliersi dal suo abbraccio.

Si rivestì in silenzio, mentre Kate lo osservava immobile davanti al muro contro cui si era consumato il loro amore, completamente nuda se non per i capelli che scendevano morbidi a coprirle i seni.

Non c’era più nulla da dire, così il frontman prese le sue cose e, senza guardarsi indietro, uscì da quella casa, chiudendosi la porta alle spalle.

Sollevò il cappuccio della felpa e si allontanò dalla proprietà di Kate, che si era lasciata scivolare a terra scoppiando in un pianto disperato.

Le lacrime di lui si confondevano con la pioggia, quelle di lei impregnavano le maniche della felpa.

Avrebbe voluto seguirlo e riportarlo indietro, nonostante tutto…contro ogni logica.

Avrebbe voluto tornare indietro e supplicarla di accoglierlo nuovamente nella sua vita, nonostante tutto…mettendo a tacere gli ultimi stralci di orgoglio.

Ma nessuno dei due fece un passo verso l’altro e la loro storia venne messa nelle mani del destino per l’ennesima volta.

  
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