Aspettava quel momento dal primo giorno delle superiori. Cinque lunghi anni ad attendere la consegna del diploma, ad aspettare di diventare ufficialmente grande, una donna.

Aveva scelto da mesi l’abito da indossare sotto la toga blu, un abito celeste che le lasciava la schiena scoperta. I capelli lasciati liberi sulle spalle, e infine il suo accessorio migliore, il suo sorriso.

Il discorso degli alunni durante la cerimonia lo aveva scritto chiaramente lei. Chi meglio di Caroline Forbes avrebbe potuto scrivere il discorso e organizzare la consegna dei diplomi?

Aveva organizzato tutto nei minimi dettagli: la disposizione delle sedie, le decorazioni. Aveva fatto fare ai suoi compagni lunghe prove per spiegargli l’ordine con cui sarebbero dovuti salire sul palco a ritirare il diploma. E chiaramente aveva organizzato anche la festa che si sarebbe tenuta la sera a casa Lockwood.

Tutto perfetto. Escludendo che suo padre non sarebbe stato li, come la metà delle persone care, sia sue, che dei suoi amici, Silas non aveva fatto ancora la sua mossa, e il pensiero che avrebbe potuto rovinarle la cerimonia la faceva andare completamente fuori di testa! Elena aveva appena premuto off nella sua parte stronza e premuto on nella sua parte umana, e ora faceva i conti con la perdita di Jeremy, altro grande assente della giornata. Tyler era chi sa dove a scappare da Klaus e non sarebbe potuto essere lì con lei a festeggiare. Sì, proprio tutto perfetto.

Aveva sempre creduto che dopo il diploma lei e Tyler sarebbero andati via insieme. Ma come in pratica ogni suo piano era andato a monte.

Ed era arrivata li, bellissima e sorridente davanti a tutta la scuola a enunciare il suo splendido discorso. Doveva ammetterlo alcune parti le aveva rubate da qualche film romantico sui liceali e da internet perché niente di quello che le veniva in mente, le sembrava abbastanza perfetto. E anche ora tutte le parole scritte su quel foglio non le sembravano adeguate. I suoi amici e lei meritavano ben altro di due frasette prese da Eclipse. Ne avevano passate troppe in quelle mura.

-Salve, sono Caroline Forbes ma credo che questo lo sappiate tutti. Penso di essere stata il tormento di molti di voi per tutti questi anni, soprattutto nell’ultimo periodo. I miei amici mi ripetono che sono una maniaca del controllo, e credo proprio che abbiano ragione.-

Fece una pausa cercando con lo sguardo i suoi amici, erano tutti li, Elena, Bonnie, Matt, Stefan, c’era persino Damon più in fondo che la guardava incuriosito. Vide Matt sorriderle e dirle un silenzioso sei fantastica.

-Sono mesi che mi preparo un discorso memorabile e assolutamente perfetto da dire, ma non credo sia abbastanza. E sono sicura che voi ne sarete contenti, il discorso originale vi avrebbe tenuto incollati qui almeno una mezzora.- Tutti i suoi compagni risero, infondendole nuova fiducia.

-Sono sempre stata convinta che arrivato questo giorno, avrei avuto davanti a me il mio solito programma dettagliato per sapere cosa fare, college, trovare un bravo ragazzo, sistemarmi, avere una famiglia tutta mia. O diventare una donna d’affari famosa e ricca. Invece sono qui senza la minima idea di cosa farò appena varcata la porta della scuola con quel diploma in mano, almeno come la metà di voi, che probabilmente si sta imbarcando in situazioni che non gli appartengono.
Un giorno però una persona mi ha detto che dalla vita avrei potuto avere tutto quello che desideravo, perché ero forte e avevo un  bellissimo futuro davanti a me. Avrei potuto girare il mondo, andare in posti come Roma, Parigi, Tokyo. Posti dove avrei trovato la vera bellezza, musica, arte, cultura, e sarei stata libera. L’unica cosa che dovevo fare era chiedere.
Chiedete a voi stessa cosa volete fare, cosa volete essere, la risposta è dentro di voi.
Congratulazioni a tutti, questo diploma ce lo siamo meritato.- Tutti si alzarono in piedi ad applaudirla, era stato un successo.
 
Al suo discorso seguì la consegna dei diplomi. Sua madre urlò quando dissero il suo nome, tipico di Liz.
Uno dopo l’altro applaudì e festeggiò i suoi amici.
 
Dopo la cerimonia si ritrovarono tutti fuori a scattare un milione di foto. Solo sua madre ne aveva scattato un centinaio. Era raro che lei e suoi amici trovassero un momento per mettere da parte i problemi sovrannaturali ed essere semplicemente dei liceali, e questo era uno di quei rari momenti.
 
Si separarono presto però, dovevano tutti prepararsi per la festa, e Liz doveva tornare al lavoro. Non c’èra pace per lo sceriffo di Mistic Falls.
 
Si stava avvicinando rapidamente alla sua auto, aveva ancora un mucchio di cose da fare e poco tempo per farlo.
 
-Bel discorso Love.- Disse una voce alle sue spalle. La sua voce. Si girò di scatto trovandolo appoggiato ad un albero poco lontano da lei.
 
-Klaus.-
 
-Non potevo perdermi il diploma, non sembra ma Rebekah ci tiene alle foto di famiglia.- Disse l’ibrido sorridendo.
 
 Non lo vedeva dalla sera del ballo quando era andata da lui per chiederli aiuto, e lui le aveva dato quel magnifico abito. E l’ultima volta che lo aveva sentito era stato quando le aveva lasciato quello strano messaggio in segreteria. Tutti credevano se ne fosse andato per sempre.
Non lo avrebbe mai ammesso a voce alta ma c’èra rimasta male quando lo aveva saputo, non l’aveva neanche salutata.
Non era lui che diceva che ora erano amici? Per quanto sapeva lei, gli amici si salutano, no?
 
-Non eri andato via?- Rispose fin troppo acida Caroline.
 
-Non era questo che volevate tutti?-
 
-Infatti, mi chiedevo perché fossi tornato.- A quelle parole Caroline vide il volto di Klaus oscurarsi per un attimo.
 
-Credevo che ora fossimo amici.- Controbatté lui, alzando un sopraciglio guardandola.
 
-Gli amici gli si saluta quando si parte. Non si sparisce.-
 
-E di questo che si tratta? Ti sei offesa perché non ti ho salutato?- Klaus era colpito non si aspettava una simile reazione da Caroline.
 
-In questo caso ti chiedo scusa Love.- Continuò l’ibrido.
 
-Sei tornato per restare?- Caroline non riuscì a frenare questa domanda.
 
-No.- La sua risposta arrivò come vento gelido che colpì Caroline in pieno.
 
Quello che la faceva stare ancora peggio però, era la consapevolezza che quella sensazione di tristezza che provava in quel momento non ci sarebbe dovuta essere.
 
-Diciamo che le cose a New Orleans si sono complicate e richiedono la mia presenza li. Sono tornato per questo oggi, per te.-
 
-Non eri tornato per le foto?- Lo provocò la bionda. Ogni traccia di malumore era scomparsa.
 
-Oh Love, sopravaluti la mia vanità. Sono tornato per farti le mi congratulazioni e darti questo.- Sorridendo le porse un pacchetto avvolto in una carta blu.
 
Solo all’ora Caroline si accorse di quanto fossero vicini e facendo un passo indietro prese il pacchetto dalle mani di Klaus e iniziò a scartarlo. Come tolse la carta rimase colpita da quello che si trovò nelle mani. Da Klaus si sarebbe aspettata di tutto, diamanti, un attestato di proprietà di una villa in Toscana, soldi, ma non quello.
 
-Una guida turistica?- Chiese rivolta all’ibrido.
 
-“Le migliori 50 destinazioni Europee” per la precisione. La dentro ci sono alcuni dei mie posti preferiti al mondo. Mi sono permesso anche di scrivere qualche nota a margine. Ci sono dei posti fantastici che le guide non menzionano.-  Le rispose sorridendo.
 
-Wow, grazie.- Caroline era terribilmente imbarazzata non sapeva cosa dire.
 
-Mi sarebbe piaciuto essere la tua guida turistica io stesso in tutti questi posti, ma sappiamo entrambi che tu non sei ancora pronta a lasciarti mostrare il mondo da me. Quindi ho pensato che per il momento ti sarebbe bastata questa.- All’improvviso Klaus era serio, nessuna ombra di malizia nel suo volto o nella sua voce.

Tante volte Caroline lo aveva visto con quell’espressione tranquilla, così umana. E tutte le volte era con lei, che fossero al ballo a casa Mikaelson, o che la chiamasse all’improvviso perché aveva bisogno d’aiuto. 

-Io non so cosa dire.- Ed’era vero, forse per la prima volta nella sua vita Caroline non sapeva cosa dire, e nemmeno cosa pensare. Dentro la sua testa c’era una tale confusione. Davanti a lei aveva il “perfido e crudele” Nicklaus Mikaelson, causa dei guai e dei lutti di mezza Mistic Falls. Persona verso la quale avrebbe dovuto provare odio e repulsione, e non gratitudine e attrazione.

Anche se ormai la scusa dell’attrazione non reggeva più. Per tanto tempo si era sforzata di credere che il suo interesse verso Klaus fosse solo dovuto al suo meraviglioso accento e al suo essere dannatamente sexy. Ma ora non poteva fare a meno di ammettere che c’èra di più, anche se non sapeva dare un nome a quella miriade di sentimenti che aveva dentro. E il sapere che lui era innamorato di lei non aiutava a fatto.

-Non devi dire niente Love- Klaus si avvicinò a lei e mise entrambe le mani sulle spalle, avvicinandosi pericolosamente.

-Ascoltami bene, in qualsiasi momento tu cambierai idea e deciderai che è arrivato il tuo momento di scoprire il mondo, tutto quello che dovrai fare, sarà dire il mio nome. In qualunque parte del mondo ci troveremo io ti sentirò e verrò da te. Questo non è un addio piccola Caroline, è solo un arrivederci. Abbiamo tutta l’eternità davanti a noi.- Questo lo disse guardandola intensamente negli occhi. Caroline non lo aveva mai visto così, lui stesso non lo aveva mai fatto.

-Arrivederci Love- Nel tempo di un battito di ciglia le posò un dolce bacio sulla fronte e scomparve, lasciando dietro di se solo una scia di vento.

Caroline rimase qualche secondo immobile, ancora stordita dalle parole dell’ibrido. Appena si riprese salì in macchina per dirigersi a casa. Poggiò il regalo di Klaus nel sedile di fianco a lei, e notò una bustina che usciva dalle pagine della guida, curiosa la prese e l’aprì.
Al suo interno trovò un biglietto e nel fondo una collana in oro con un piccolo ciondolo. La prese in mano e notò che il pendente aveva la forma di un piccolo colibrì, inevitabilmente sorrise ripensando alla loro conversazione durante Miss Mistc Falls. Indossò la collana e iniziò a leggere il biglietto.

          
        “Grazie per avermi ricordato cosa volesse dire essere umano, era da secoli che non lo provavo.
         Mi hai riportato indietro Caroline. Grazie e congratulazioni per il diploma.
         Con affetto, Klaus.”
 


Mi hai riportato indietro. Forse era stato il contrario, forse era stato lui a risvegliare la sua parte desiderosa di conoscere ed esplorare il mondo, e capace di apprezzare se stessa. Forse era lei che doveva ringraziare lui.
 
-Grazie.- Lo sussurrò al vento, stingendo tra le mani il ciondolo a forma di colibrì, sicura che lui l’avrebbe sentita.
 
Glielo aveva promesso sarebbe sempre stato con lei. 


Angolo autrice:
Ciao a tutti. Sono tornata con un'altra shot ma questa volta su Caroline e Klaus. Dopo la puntata di oggi e la conderma che The Original si farà  (RIP Klaroline), avevo bisogno di scrivere su di loro, e la sinossi della 4x23 mi ha dato la giusta ispirazione. Mi scuso per eventuali errori.
Grazie per aver letto la mia storia e se vi va lasciate una recensione :)
Alla prossima.

C.