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Autore: Deep_Strife    15/11/2007    4 recensioni
Prima del caso Kira, un altro caso ha cambiato L... forse siste un collega quasi alla sua altezza?
Genere: Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L







Un altro caso, con un altro detective. Possibile?

Eppure mi avevano assicurato che questo famoso detective, conosciuto al mondo con il nome di Bones, era un maniaco dell’anonimato quasi quanto me, e aveva un sorprendente QI. Nonché un’insana abitudine di risolvere i casi ascoltando musica rock o heavy metal.

Esistevano davvero delle persone al mondo che erano praticamente identiche a te? Al momento non lo sapevo, ma aspettavo un contatto con questo famoso Bones… tramite computer, ovviamente.

Per questo mi stupii, quando Watari entrò nella stanza con il computer portatile sotto un braccio e un’aria pressoché perplessa.

- Cosa succede, Watari?

- Il detective… si è rifiutato di farsi vedere da me. Dice che se vuoi avere un contatto, dovrete essere anonimi entrambi. Ha già collegato la TV, vai sul canale 60.-

Premetti i pulsanti finchè non arrivai al canale 60, dove la schermata era bianca. Niente scritte. Niente di niente.

- Salve, Detective.

Mi salutò una voce metallica, tuttavia dal timbro decisamente brioso. Avvicinai le labbra al microfono, e dissi

- Salve. Parlo con il detective Bones?

- Esatto.

Bones…Bones, come Ossa…interessante…

- Immagino che voglia parlare del caso.

Suggerì la voce. Io annuii, quindi presi un cioccolatino e cominciai a masticarlo.

- Già. Da quello che abbiamo scoperto…-

Andammo avanti per diverse ore. Bones aveva opinioni nette, un’intelligenza affilata… un bel tipo.
Ero sempre più tenato di chiedere un contatto diretto. Il detective sembrava avere un’intelligenza pari quasi alla mia, e una mentalità molto simile… sarebbe stato un incontro interessante.

IL caso da risolvere, in sé, non era particolarmente difficile, solo molto, molto inquietante: un kiler che, dopo avere violentato le vittime, le crocifiggeva. Ma non prima di aver disegnato loro una stella sul dorso della mano sinistra: il chiodo passava esattamente al centro della stella.

- Una mania

- Forse una compulsione.- asserì il mio collega con voce distratta. Sentii un leggero fruscio. Stava probabilmente controllando delle cartelle.

- Posso fare una domanda al di fuori del caso?

- Prego.- rispose. Sentii di nuovo quel fruscio. Forse proveniva da una stanza delle mie, però.

- Perché Bones, Ossa? Ci sono milioni di altri nome meno inquietanti di questo.-

- Perché L?... O forse devo dire Coil? O Deneveu? Sei tutti e tre i migliori detective al mondo. Complimenti, collega. – anche se la voce era protetta dall’alterazione metallica, sentii comunque che il tono brioso era sparito, sostituito da uno asciutto.

- Scusa.- dissi, alzando le spalle come se avesse potuto vedermi.

- Mi dispiace, ma ora devo chiudere il collegamento. Tenterò di cavare qualcosa dai dati che mi hai dato. Ci sentiamo.-

CLICK. La schermata biaca, ora, era solo bianca. Un senso di vuoto nell’anima. Un’empatia sprecata.

- ^^^ -









Bones







Spensi il microfono e mi tirai giù le maniche della maglia. Quando lasciai cadere la testa in avanti, ciuffi neri mi finirono sul viso, al che li spostai e mi guardai le mani.

Non avevo mai incontrato una persona con la pelle chiara e fredda come la mia. In estate era utile, ma quel continuo freddo mi intristiva; era come aver sempre le mani nel ghiaccio.

Sul palmo delle mani avevo delle cicatrici… degli stigmi. Forse è più corretto chiamarli stigmi. Chi mi aveva piantato dei chiodi nelle mani non lo aveva fatto con garbo.

… Diciamo che, se avevo preso quel caso, era più per vendetta personale che per vendetta alle vittime.
Orribile? Forse.

Ovviamente l’assassino non era lo stesso ma… chi si contenta gode.

Ma mandare una persona in galera, vedere il suo viso mentre si rende conto che per il resto della vita non avrà più libertà, una degna punizione ai crimini commessi… io vivo per quei momenti.

Misi nello stereo un disco dei System of a Down, seguito a ruota da uno dei Nightwish, e mentre mi stendevo sul divano con una cartella zeppa di documenti fra le mani, pensai al mio collega.

Gli avevo risposto male, vero. Mi dispiaceva.

Avevo troncato la discussione. Mi dispiaceva anche questo.

Chissà, pensai, mentre Methin mi portava un dolce tipico dell’India, il cui profumo si espandeva ormai da tutta la cucina, chissà se, anche con la voce meccanizzata, ha capito che sono una donna.
.
Sorpresa! La mia prima ficcy di DN… Bones è un personaggio che voglio caratterizzare bene, mi piace molto, per il momento… anche perché non ho la più pallida idea di come sarà più avanti!! Voi che ne pensate? Lasciatemi almeno qualche recensioncina…pliiiiiiis!!!! …Al massimo per dirmi che la fanfic fa schifo ;)
  
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