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Autore: purepura    27/04/2013    1 recensioni
“Ciao, Rogue” mi aveva accolto Tempesta, mentre Logan non accennava a voltarsi. “Entra pure. Logan mi stava dicendo che ha intenzione di andare via per un po’”[...]
“Di nuovo?” mi ritrovai a dire[...]

Non è una Logan/Marie. Non credo sia nata per questo, anche se non ci metterei la mano sul fuoco. Non mi ha ancora detto che cos'è... E' ambientata dopo la fine del terzo film - sui quali questa storia è interamente basata.
Spero di non essere andata troppo OOC. In tal caso, sarò pronta a mettere l'avvertimento, o direttamente a cancellarla....
Buona lettura!!!!
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marie D'Ancanto/Rogue
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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LE COSE CAMBIANO

CAPITOLO XXVII

Bobby è seduto sul cofano, e sta fumando. Non ha assistito al nostro scambio di opinioni, e non alza nemmeno lo sguardo quando ci avviciniamo.

“Bobby?” lo richiamo, perché mi sembra totalmente assente.

Si riscuote, fissandomi, per poi guardarsi attorno. Aggrotta le sopracciglia, ma non chiede nulla. Si limita ad allungarsi verso Logan e a porgergli le chiavi.

Wolverine ghigna, per poi scrutarmi. “A qualcuno sta bene la nostra compagnia”

Sbuffo.

“Guida più veloce di me” tira corto Bobby. “Sali”

Mystica è già seduta, e mi fa spazio quando mi sistemo su uno dei sedili posteriori. Logan mette in moto, mentre Bobby chiude il bagagliaio dopo aver caricato l’ultimo borsone.

Per qualche minuto restiamo in silenzio, mentre Logan fa manovra. Mi volto, dando un’ultima occhiata alla scuola, per poi riportare la mia attenzione sull’ultima frase che Logan ha pronunciato.

“Hai parlato di una pista” gli faccio notare.

Lui annuisce. “Ma anche tu ne hai una” mi fa notare. “O non staremmo tutti qui”

“Prima dimmi quello che hai pensato tu” chiedo.

C’è un attimo di silenzio. Bobby lo scruta, mentre ci lasciamo alle spalle strade di periferia. Molto presto incontreremo la città, ma non ci fermeremo, non ancora. So esattamente da dove iniziare. Sempre che le fonti di Logan non si rivelino più attendibili delle mie.

“Parla liberamente” dice improvvisamente Mystica, le gambe accavallate e il mento poggiato a una mano. I suoi occhi incontrano quelli di Logan nello specchietto, e poi scrutano me.    

“Non è possibile che siano entrati, senza essere visti, senza un qualche tipo di aiuto” dice infine Wolverine.

“Aiuto?” chiede Bobby. “Dall’interno?”

“Esatto”

“Di chi sospetti?”

Logan resta in silenzio. Bobby si gira di scatto verso Mystica che al mio fianco sbuffa, senza smettere di fissarmi.

“Che villain originale!” esclama sarcastica. “Perché mi sarei aggiunta a questo gruppo di disorganizzati?”

“Per depistarci”

“Cristallino. Non fa una grinza. Adesso, spiegami in che modo io vi sto depistando”

Logan resta in silenzio. Bobby sposta lo sguardo dall’uno all’altra.

“Punto per Mystica!” continua lei. “Sospetti anche di Rogue, o di Bobby? Anche di te stesso, siccome ti trovi in questa macchina? Non potresti cercare di estendere il cerchio a qualcun altro? Non sono solo io, quella che vorrebbe vederti morto”

“Avevate promesso” ricordo loro.

“Wolverine aveva promesso che si sarebbe comportato bene ed eccolo a puntare il dito su di me. È lui che ha cominciato”

“E tu finiscila, no?” insisto. Non sospetto di Mystica. A suo alibi, ero con lei quando avrebbe dovuto aiutare i rapitori. “Questa è la tua idea, Logan. Ma hai anche parlato di una pista, che, a casa mia, è qualcosa di più che un’idea”

“Tu di chi sospetti?” mi chiede invece.

“Ecco…”

“Ma sono finite le persone presenti in macchina” mi interrompe Mystica. “A meno che non ci sia qualcuno nel bagagliaio” aggiunge dubbiosa, voltandosi persino indietro. Ride. La guardo malissimo.

“Tu ti stai divertendo molto, vero?”

“Sto passando il pomeriggio in allegria”. Il ghigno è ancora al suo posto.

“È una cosa seria” ringhio. “Finiscila!”

“Finisci tu il tuo discorso, invece di aggrapparti a quel che dico io. Mi interessa”

“Da che parte vado?” domanda Logan, fissando il bivio di fronte a noi.

“Sì, Rogue, da che parte pensavi di cominciare?” chiede Bobby.

Sbuffo, infilandomi le mani nei capelli. “Non riesco a pensare, mi state facendo troppe domande!”

“Parti da quella più urgente” suggerisce Mystica. “Se non dici a Wolverine la direzione, formeremo una fila decisamente lunga”

“Vai a destra, verso l’aeroporto”

Tutti e tre mi fissano.

“Il dottore, quel McCoy. Voglio parlare con lui”

Quale aeroporto, Rogue?” Mystica mi fissa sarcastica. “Non ti possiamo ancora leggere nel pensiero”

“Dov’è il dottore, ora? Al Danbury, intanto, muoviti! Dista solo dodici chilometri da qui!”

“Hank è a Washington D.C.” Logan svolta e riprende a scorrere nel traffico. Mi lancia uno sguardo dal retrovisore. Sono stata maleducata ma in questo momento non me ne importa.

C’è un attimo di silenzio. Spero che nessuno si degni di romperlo, perché mi sta venendo l’emicrania; non potrei sopportare altre domande. Sto perdendo il controllo. Avrei voglia di prendere a sassate qualcosa.

“Allora?” È Logan a parlare. ”La tua pista?”

Sospiro, passandomi una mano sugli occhi. “Sai che cosa penso. Se siete qui, siete d’accordo, no? La tua traccia. Ho bisogno della tua traccia”

Dovrei crearmi un archivio nella testa. I miei pensieri sono troppo disordinati. Non so da dove partire. McCoy potrebbe avere le conoscenze utili per farci proseguire, ma un punto di partenza non l’ho. Spero me lo darà Logan. Ha un quarto d’ora per darmi speranza e farmi calmare.

Logan lascia una mano dal volante e tira fuori da una tasca quello che sembra un pezzo di stoffa. Lo lancia a Bobby che lo dispiega.

Mystica si avvicina al sedile di Bobby, la testa sopra la sua spalla. Io resto al mio posto, passandomi una mano sulla fronte troppo calda. Ricordo vagamente di come mi sia sentita così male già un’altra volta, subito prima che apparisse John; il mio fisico risponde ai presentimenti orrendi con sintomi precisi.

“Tutto qui?” Mystica parla lentamente, fissando Logan. “Un pezzo di stoffa?”

“Guarda meglio” Bobby continua a rigirarselo fra le mani. Sfrecciamo ormai da cinque minuti per la strada, il tachimetro aumenta. Bobby si gira e mi fissa, ansioso. “Guarda, Rogue. C’è qualcosa”

Mi costringo a farmi in avanti. Tiene in mano un semplicissimo pezzo di stoffa nero, ma con le dita indica uno stemma stampato da un lato.

“Non ho mai visto niente di simile” mormoro.

“Io sì” Logan si volta appena. “È dell’esercito, di una loro sezione segreta”

“Che si occupa di?” chiede Mystica.

“E come faccio a saperlo, è segreta!”

Lei si volta verso di me. “Alla fine avevi ragione tu”

“Non mi avevi ancora creduto?”

“No, in effetti”

“E allora perché sei venuta?”

“Per fare una gita”

Sospiro, scuotendo la testa. “Dici che Hank ne saprà di più?”

“Sicuramente. Io l’avevo lasciato in politica e in Pennsylvania l’ultima volta. Ora so solo dov’è, ma è rimasto in politica, vero?”

Bobby annuisce, negli occhi il punto di partenza ben delineato.





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Ora, lo so.
È corto, troppo; è di passaggio, assolutamente.
Perdonatemi. L’università è arrivata. L’ispirazione è scomparsa. L’università è stata mollata. L’università sarà ripresa.
Però ora sono qui. Non è un capitolo degno dei soliti, lo so. Scusatemi.
La storia verrà terminata, qualsiasi cosa accadrà e per quanto l’ispirazione possa sparire!
  
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