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Autore: rihanna_21    27/04/2013    2 recensioni
Immaginate il giornale che vostro padre legge la mattina,toglietegli tutte le cose noiose,aggiungetegli una dose abbondante di divertimento e Percy Jackson ed otterrete La gazzetta dell'olimpo! Avremo come giornalista Rachel Elizabeth Dare e...leggete
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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LA GAZZETTA DELL’OLIMPO

Per mille fulmini!!

Buon giorno a tutti voi, o cari miei lettori. Prima di parlarvi della nuova intervista, vorrei dirvi che noi della Gazzetta non siamo sprofondati nell’Ade, dato che non siamo molto puntuali a pubblicare i nostri articoli. Ma vogliamo impegnarci a garantirvi un giornale interessante, libero e divino. Quindi se ci mettiamo molto a pubblicare i nostri articoli, lo facciamo solo per voi. Ora vorrei cominciare a parlarvi della nuova intervista…
Ero al campo, pronta a sorprendere qualcuno e interrogarlo (come sono brutale, lo so). Nessuno era disposto a essere sottoposto a essere intervistato così ho preso il cellulare ed ho chiamato l’unica persona che mi avrebbe potuto aiutare: il mio fantastico braccio destro Apollo!
-We, che c’è?- mi chiese rispondendo al telefono.
-Qui al campo non trovo nessuno da intervistare ed io ho assolutamente bisogno di fare un’intervista. AIUTAMI!!!- urlai quasi disperata. Un ragazzo si girò e mi guardò strana.
-Mhh, fammi pensare… Ci sono: lampo di genio!-
-Parla!-
-Visto che ti manca qualche dio da intervistare, che ne dici se ti porto sull’Olimpo?-
Mi si illuminarono gli occhi.
-Sull’Olimpo?????? Ma io sono una mortale e non penso che…- mi interruppe.
-Ricordo che hai un pass e puoi andare d’ovunque tu voglia: gli dei amano i pettegolezzi e quindi i giornalisti sono accettati, quelli fidati naturalmente.-
-Ohhh, sei un grande!! Ti adoro sei il migliore! Vieni tu a prendermi qui al campo?-
-Sono già qui-
Mi guardai in giro e vidi una Maserati rosso fiammeggiante che stava atterrando.
Aprii lo sportello e salii in macchina.
-Che tempismo perfetto!- e gli stampai un bacio sulla fronte. Ehi, care lettrici, non siate gelose!
-Destinazione Olimpo!-  Apollo schiacciò l’acceleratore e ci trovammo in cielo.
-Quando saremo lì cosa dovrei fare.- Ero agitata ed elettrizzata all’idea di andare sull’Olimpo.
-Hei, bellezza, calma. Non andare troppo in fibrillazione. Non è che poi sia un granchè…
-Ma è una visione paradisiaca e tu dici che non è una cosa così bella? Vabbè, ma comunque tu ci vai tutti i giorni!-
-Mh, sarà. Ecco lì l’Empire.- Atterrammo e parcheggiammo proprio davanti all’entrata.
Entrammo nell’atrio e Apollo salutò il portiere che tirò dalla tasca una scheda.
-No no, non si preoccupi: ho già la mia.-
-Anche la mortale viene con lei?- chiese indicandomi.
-Sisi, non si preoccupi le ho detto- e gli diede una dracma d’oro.
-Che dio vi benedica!- disse l’uomo stringendo la moneta nella mano destra.
-Si…-
Entrammo in ascensore e Apollo infilò la scheda nella serratura e apparve un pulsante rosso con su scritto 600. Lo premette e cominciammo a salire. Come musica di sottofondo c’era Thrift Shop e Apollo si mise a canticchiare finché non sentimmo un ding: eravamo arrivati. Ci trovammo su un vialetto di pietra sospeso sopra Manhattan: la vista era favolosa e allo stesso tempo mi metteva le vertigini.
-Se pensi che quello sia favoloso, aspetta di entrare dentro- mi disse Apollo.
 Era come se mi avesse letto nella mente o cosa? E va bene, devo ricordarmi che Apollo è un dio!
Cominciammo a salire le scale che salivano, salivano e salivano. E finalmente lo potei vedere alla perfezione: il monte Olimpo. Era una sorta di piccola cittadina in versione antica Grecia ma non era in rovina. Più in alto c’era un grande palazzo e splendeva più di tutti. E in giro c’erano un sacco di persone o meglio di creature. Naiadi che camminavano allegramente, muse che accordavano gli strumenti, satiri che suonavano il flauto e divinità minori che sfoggiavano la loro bellezza e i loro poteri.
Che visione idilliaca! Non era nemmeno come melo immaginavo: era meglio!
-AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH- sentimmo qualcuno urlare di rabbia e io sperai che non fosse qualche creatura strana o altro.
-Qualcuno sta facendo i capricci… come al solito.- Mi disse Apollo dirigendosi verso il grande palazzo. Arrivati ci trovammo nella sala con i troni degli dei. E su uno di essi vi trovammo Zeus in persona che stava discutendo con un satiro.
-Ti ho detto che volevo un panino con tonno, insalata, ketchup, maionese, salsa e formaggio. Dove la vedi la senape??? Dov’è la mia SENAPE!! E ti avevo detto anche di portarmi un’aranciata non una diet coke!!!!!!!!!!!!!!- Era pazzo furioso e il povero satiro lo guardava dal basso nella sua piccola stazza rispetto a quella del dio del cielo che era immensa.
-Mi perdoni, sua folgorosità, corro e torno in un lampo.
-Ed è meglio che sia così, altrimenti ti colpisco io con un lampo!- Il povero satiro trotterellò via.
-Hem mi scusi signor Zeus!- lo chiamai io.
Apollo mi sussurrò:- Vacci piano con lui: ti ricordo che non è me.
Zeus mi guardò e si avvicinò a noi mentre decresceva e si fermò davanti a noi con l’altezza normale.
-Tu sei Rachel Elizabeth Dare, Vero? Quella della Gazzetta dell’Olimpo, vero?- disse con tono torvo.
-In persona, signore.-
Tutto a un tratto mi prese la mano e la strinse con foga sorridendomi.
-Era ora che tu venissi anche a intervistare me! Finalmente finirò sulla Gazzetta! E meno male, non potevo più aspettare, altrimenti chissà cosa avrei fatto. Magari avrei bombardato la redazione con i miei fulmini… chi lo sa.- Rimasi un po’… scossa.
-Bene, allora cominciamo l’intervista prima che lei mi folgori.- E cacciai block notes e penna.
-Apollo, ma ciao. Da quanto tempo non ci vediamo eh, ragazzo mio?- Gli diede una pacca sulla spalla.
-Si, padre.-
-E allora, cominciamo questa intervista…

Ok, signore. Vorrei cominciare chiedendole questo: cosa le piace di più dei suoi superpoteri?

Oh, la mia passione è lanciare fulmini e saette agli scocciatori. Mi piace un mondo scatenare i temporali: non hai idea di quanto sia elettrizzante. E poi posso fare qualunque cosa, basta che schiocchi le dita e tutti sono ai miei piedi e al mio servizio. Non so come voi poveri comuni mortali facciate a vivere senza poteri: è impensabile!

E’ una questione di abitudine, penso. Passiamo alla prossima domanda… Lei non è solo uno dei tre pezzi grossi, ma è anche il padre degli dei, il re dell’Olimpo… Come ci si sente a tenere tra le mani tutto questo potere?

Una favola! Non giudicarmi come un dittatore, non lo sono per niente. Anche se sono io il re dell’Olimpo, condivido comunque le decisioni con gli altri dei, anche se alla fine ognuno vuole fare di testa sua…

Nei miti e nelle leggende antiche che ci sono state tramandate nei secoli fin dai tempi degli antichi Greci, lei diciamo che si è dato molto da fare con le donne mortali e non, tradendo sua moglie Era e…

Ehi ragazzina, io sono un dio! Posso fare qualunque cosa e anche io vorrei soddisfare i miei piaceri. D'altronde non sono nemmeno l’unico: guarda tutti gli altri compreso questo che ti sta vicino ( indica Apollo). E poi se tutti noi non avessimo fatto nulla, a quest’ora non esisterebbe il Campo Mezzo Sangue.

Signore, io non avevo finito la domanda, ma non si preoccupi: la finisco di formulare ora. Sua moglie cosa ne pensa di tutte le sue scappatelle?

Ah, mia moglie… Sinceramente è una gran rompiscatole!! I primi tempi che stavamo insieme sono stati magici e lei era la donna che chiunque avrebbe voluto avere al proprio fianco. Ma poi lei è diventata una furia! Non ha mai perso il suo fascino, ma è troppo gelosa e antipatica.
Pensa che una volta, avendomi visto con un'altra- stavo solo passeggiando eh- mi ha chiuso fuori dalle porte dell’Olimpo! Io il grande Zeus!! Ricordo benissimo che mi diede una valigia con la mia roba e mi disse che non ero più autorizzato a mettere piede in casa. Fortunatamente, l’Olimpo non poteva andare avanti senza di me, così rientrai. Il giorno dopo gli ho fatto trovale la camera piena di rose d’oro, così almeno mi tolse il broncio. Ma bastassero solo delle rose d’oro a farla calmare… A volte è così isterica che è più velenosa di una vipera. Non chiedetemi perché vado con altre donne…

Ci parli di sua figlia Talia…

La mia bambina, la mia dolce bambina. Appena entrò a far parte delle cacciatrici, pensai che forse stava facendo una stupidata ma pensandoci sono molto fiero di lei. Lo so che così è scappata dalla profezia, ma ha fatto la scelta giusta. Inizialmente pensavo che così il figlio di Pesce Lesso sarebbe stato colpito dalla profezia. Ma le cose sono andate come sono andate e non rialziamo i vecchi polveroni.
Ritornando alla mia bambina, mi è rincresciuto il cuore quando sono stato costretto a trasformarla in un pino, ma è stata la cosa più giusta da fare.

Cosa vuole dire ai nostri cari lettori?

Siate sempre forti e non fatevi mettere i piedi in faccia, soprattutto dagli scocciatori. Voi non avete la Folgore, ma in compenso potete ricorrere a una mazza da baseball o a un manico di scopa. E poi…
Ritornò il satiro con un vassoio.
-Finalmente, ma da dove doveva arrivare questo panino??- disse Zeus prendendo il panino.
-Dov’è il mio nettare????
-Ma lei mi aveva ordinato dell’aranciata.-
-CORIIIIIIII!- Il povero satiro galoppò via.
-Oh Rachel, scusami per il mio comportamento. Comunque vorrei ringraziarti per avermi fatto questa deliziosa intervista. Appenderò l’articolo vicino al mio trono.-
-Grazie a lei, signore-
Ci dirigemmo verso l’uscita.
-Ma voi dei non mangiavate solo nettare e ambrosia?- chiesi ad Apollo.
-A volte ci concediamo qualcos’altro: il cibo di oggi ci è molto gradito.- a rispondere però, non fu Apollo, ma una voce femminile alle nostre spalle: Era.
-Fermatevi un attimo: anche io voglio essere intervistata!-

Potrete leggere l’intervista di Era nel prossimo articolo, non perdetevelo!

La vostra Rachel Elizabeth Dare.


Haikulandia

Eh, lo so che vi mancavo troppo. Come fareste a vivere senza di me? E io come senza di voi che mi seguite in numerosi. Così questo haiku a voi dedico.

Tutti siete belli

Simpatici e good

Ma non god.


Apollo che combini! Sapete, cari lettori, a volte ne dice di cose senza senso, ma sopportiamolo e poi mi è utile per le interviste.

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Angolo dell’autrice:
Buon giorno a tutti e come al solito ringrazio tutti coloro che continuano a seguirmi e che mi riempiono di tanti complimenti: siete troppo buoni! So che ci metto sempre secoli per aggiornare, ma non preoccupatevi: non abbandonerò la Gazzetta. Dopo tutto mi ci sono affezionata e mi diverto molto a immedesimarmi nei vari personaggi.  Dovrete comunque aspettare un po’ per l’intervista a Era, dovrete aspettare un po’ prima del prossimo aggiornamento. Scuola, compiti e varie imprese mi fanno gli agguati ogni giorno.
Con affetto,
rihanna_21
p.s. spero che non abbia perso il mio tocco, perché ultimamente l’ispirazione è carente.
 

 
                                                                         
                  
   
 
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