Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: ubibi    15/11/2007    9 recensioni
L’albergo dove alloggiavamo era ancora molto lontano e non avendo la macchina dovevamo arrivarci a piedi, cosa molto complicata visto che Tom era ubriaco e non riusciva a tenersi in piedi, ma non dovevamo dare nell’occhio perché eravamo lì di nascosto mentre la stampa ci cercava in tutt’altra città. è la mia prima ff... spero vi piaccia
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ToKiO my life

ToKiO my life

Capitolo 21

 

=Ginevra=

 

 Sento qualcuno che mi muove per svegliarmi “Ginevra svegliati! Virginia ti aspetta tra mezz’ora in piazza…” “apro gli occhi e mi trovo davanti mia madre, ma sono costretta a richiuderli a causa della luce che filtra dalla finestra “e tu come lo sai?” “veramente ieri sera mi hai detto tu di svegliarti… adesso alzati che sennò fai tardi” “ma che giorno è oggi? Non mi risulta che io debba uscire con Virginia…” “va bene che ti sei appena svegliata ma addirittura non ricordarti che oggi è l’anniversario di matrimonio dei tuoi genitori…” “cosa?! Ma è già passato da un mese il vostro anniversario!! Di che parli?” “scusami tanto ma lo saprò che il mio anniversario di matrimonio è il 19 agosto!” “ma oggi non è l’8 settembre??” “no… come ti ho già detto è il 19 agosto… ma ci sei con la testa?!” tutto d’un tratto quella scottante verità mi travolse… era stato tutto un sogno… tutte le avventure con le mie amiche, i Tokio Hotel e via dicendo erano state solo e soltanto un sogno… ma com’era possibile?? Sembrava tutto così reale… tutti i baci, i sorrisi, le lacrime… e invece no… solo un’assurda finzione durata una sola notte… ma perché succedono tutte a me?? Con mia madre faccio finta di niente, mi alzo e vado al bagno mi lavo, mi vesto e prendo al volo una brioches per colazione ripensando ancora amaramente al sogno di stanotte… prendo il motorino e arrivo presto nel solito posto… Virginia è già lì ad aspettarmi… sta già guardando i giornalini… mi ricordo che nel sogno addirittura su “cioè” Loro parlavano di noi… che immaginazione che ho… d’istinto appena arrivo lì lo cerco… lo trovo e lo compro con la speranza che mia madre mi abbia voluto fare solo un brutto scherzo… ma già la data sul giornalino mi scoraggia… non ho ancora salutato Virginia che in effetti mi sta guardando male… allora la saluto “ciao Virgi… senti… sai che giorno è oggi?” purtroppo non riesco ancora a crederci che è stato tutto frutto della mia immaginazione… “è il 19 agosto se non sbaglio…” un altro pugno… provo il tutto per tutto e prendo il mio cellulare… scorro tutta la rubrica fino alla lettera T… manca qualcosa… manca quel nome che mi teneva collegata a quel sogno così reale… manca Tom… quelle 3 lettere che se erano presenti mi avrebbero reso la persona più felice del mondo e invece la realtà è entrata senza chiedere il permesso… forse sapeva che gli sarebbe stato negato… mi siedo per assimilare la notizia che ormai deve per forza essere reale… per fortuna Virginia si accorge che c’è qualcosa che non va “è successo qualcosa?” “in un certo senso… in realtà solo in sogno…” “scusa ma non capisco…” “stanotte ho fatto un sogno…” allora mi metto a raccontarle tutto il sogno e la vedo più che interessata soprattutto nella parte tra lei e Bill… alla fine mi dice “magari fosse vero… in teoria se è un sogno premonitore dovrebbe avvenire tutto stasera… chi lo sa… magari succede…” “sì vabbè… se succede ti faccio i compiti finché non finiamo la scuola…” “non vale c’è rimasto solo un anno…” “appunto… però almeno per quest’anno ti faccio sempre i compiti… comunque non ci contare… non succederà mai…” “chi te lo dice?” “io!!” “sempre modesta eh?? Comunque che facciamo stamattina?” “non dobbiamo prendere il regalo per Deby?” “giusto!” “che cosa hai sognato che le regalavamo?” “il solito bagnoschiuma…” “allora andiamo… passiamo da Ale dopo?” “perché scusa?” “perché dobbiamo dirgli di non fare casini al compleanno di Deborah… sai con la storia di Tom eccetera…” “ma la smetti di prendermi in giro con questo sogno?!” “ok… comunque volevo passare da Ale perché magari ci offriva il gelato lì allo chalet…” “non possiamo prenderlo al solito posto?” “perché?” “sai il sogno mi ha… lasciato un po’ di timore nei confronti di Ale…” “lo sapevo io… ok dai… non ci andiamo…” “grazie…” continuiamo a camminare per le vie della città con Virginia che continua a prendermi in giro sul sogno e io che cerco di placare i miei istinti omicidi… a pranzo torno a casa e mi tocca cucinarmi da sola perché a casa non c’è nessuno… dopo pranzo come è mio solito fare sto un po’ al computer poi esco di nuovo… ma stavolta da sola… ho voglia di stare fuori casa per conto mio… per poter sentire il vento sulla pelle decido di andare in bici così non devo portare il casco… ci metto un po’ di più per arrivare ma alla fine ne è valsa la pena… mi siedo sulla solita panchina, accendo l’i-pod poi prendo il libro che sto leggendo e inizio a leggere… le ore passano velocemente così alle 7 torno a casa appena in tempo per vedere mia madre lamentarsi perché ancora una volta mio fratello ha preso un altro impegno… prima che riesca a prendermi scappo in camera… ma il solo guardare le pareti mi fa male… perché sembrava così reale? Perché mi fa così male scoprire che non è realtà? Cerco di non pensarci e mi cambio in fretta… “dove andiamo a mangiare?” “non so… la festa è la vostra… decidete voi…” così partiamo e per mia fortuna decidono di andare in un posto che dista più di mezz’ora da qui, così posso estraniarmi dal mondo e ascoltare un po’ di musica… appena arrivati ordiniamo subito la pizza tanto andiamo quasi sempre lì, quindi sappiamo a memoria il menù… poi arriva un amico di mio padre e si mettono a parlare dei vecchi tempi… voglio tornare a casa!!! Per fortuna a salvarmi è mamma che mi offre un gelato… come potrei rinunciare?! Così mentre mio padre continua a parlare di quando faceva l’elementari io inizio a gustarmi un bicchierone di affogato al cioccolato… che delizia… finalmente la moglie di questo tizio lo chiama per farlo tornare a casa così anche noi andiamo via… durante il viaggio di ritorno mio padre continua a parlare ma purtroppo la mia unica salvezza, l’i-pod, si è scaricata, quindi mi tocca sorbirmi più di mezz’ora di chiacchiere… una volta arrivata davanti al cancello di casa vedo l’ultima cosa che avrei mai immaginato… oh mio dio!! Non può essere vero… era solo un sogno… faccio segno a mia madre che è alla guida di fermarsi un attimo… abbasso il finestrino senza far notare la mia faccia sconvolta dalla stupenda visione… “I don’t speak italian… do you speak english?” non posso crederci… il mio sogno si avvera… “y… yes!!” il ragazzo dai capelli sparati al vento mi spiega alla meglio la situazione allora imploro i miei genitori “vi prego fateli entrare… poi vi spiego chi sono… vi prego! Sono le persone più importanti della mia vita in questo momento…” “va bene… però te ne occupi tu! Ma li conosci?” “in un certo senso… sai quelli con cui ho tappezzato la camera?? Sono loro!” finalmente riesco a convincerli così li facciamo entrare… noto che il ragazzo con i rasta deve vomitare così velocemente mostro la via per il bagno a lui e al fratello che lo sorregge… devo cercare di non far vedere la mia camera sennò si accorgono che sono una loro fan… non faccio in tempo a chiudere la porta che vedo Bill uscire dal bagno e guardare in camera, poi riguardarmi con faccia alquanto preoccupata… “my name is Ginevra…” dico porgendogli la mano… sembra davvero disperato… tanto da dire “my name is Billyam and my brother is Tomas…” non ce la faccio proprio a non ridere così inizio a piegarmi dalle risate, poi quando finalmente riesco a calmarmi mi spiega, come meglio riusciamo ad esprimerci, che devo rimanere zitta sul fatto che loro sono lì… so già ciò che devo fare così accetto tutte le condizioni e chiedo se vogliono rimanere lì a dormire… acconsentono così inizio a preparare il divano-letto insieme a mia madre mentre Bill raggiunge il fratello in bagno per vedere come sta… finito di preparare il letto vado a vedere come va con Tom e come vedo che proprio in quel momento sta rimettendo, dico velocemente a Bill che per qualunque cosa mi può chiamare poi vado in camera e mi metto in pigiama… aspetto per un po’ sopra al letto ma visto che non escono mi metto a leggere uno dei giornalini che ho comprato stamattina con Virginia… senza farlo apposta sto facendo tutto uguale al mio sogno… dopo circa un’ora escono dal bagno… era ora!!! “scusa… mi daresti una mano?” “certo…” esco dal letto, prendo il braccio di Tom e lo metto dietro la mia testa… a fatica riusciamo a portarlo in sala senza far rumore, lo accasciamo sul letto e a quel punto mi venne spontaneo dire “sai Bill… ho sempre creduto che tuo fratello fosse il ragazzo perfetto… mi fa strano vederlo così…” come previsto Tom che stava già riacquistando un po’ delle sue facoltà mentali disse “mi dispiace allora che tu debba vedermi conciato così… magari domani mi faccio perdonare…” “Tom… pensa a non bere e poi domani dobbiamo fare davvero un regalone a Ginevra… se non era per lei noi eravamo ancora in mezzo alla strada di questo paesino sconosciuto…” “tanto domani mattina sarebbero venuti a cercarvi Georg e Gustav no?” “no… siamo qui da soli…” continuiamo a parlare per un sacco di tempo, fra le battutine di Tom e i rimproveri di Bill per il fratello… poi andiamo tutti a dormire… so già come andrà a finire questa storia e so già tutte le sofferenze che dovrò passare ma ne varrà la pena!!

 

Ti svegli e ti accorgi

Che è stata tutta un’illusione,

Ci ripensi e ti fa male,

Sembrava tutto così reale…

Speri di riaddormentarti

E sognare ancora

Quel mondo immaginario

Era così straordinario…

Poi riprendi sonno

Ma a malincuore cambi sogno,

Ti accorgi che è ancora meglio

E allora dormi più contento.

 

 

Piaciuto il capitolo speciale?? Credo di no… perché è corto ed è rovinato dalla MIA poesia alla fine… comunque ho deciso di fare questo finale per 2 motivi: 1 perché avevo già la poesia… 2 perché così posso scrivere quello che voglio sul seguito… se ci sarà… dipende dal numero di recensioni che mi lasciate… se superate le 6 recensioni allora finita l’altra ff inizio a pensarci sennò niente (all’inizio volevo proporvi di riuscire ad arrivare a 100 totali ma poi mi sono resa conto che era davvero impossibile…) comunque ora passo per l’ultima volta ai ringraziamenti… mi mancherete ragazzi!!!

 

Ringrazio:

ToKiO hOtEl: come puoi vedere se arrivate a 6 recensioni in questo capitolo allora FORSE faccio il continuo… per ora continuo a fare l’altra ff e finita quella ho già un’altra idea… cercherò di non avere ff in sospeso quando partiamo perla Francia e l’Inghilterra così ne farò una alla volta da ora in poi così mi sbrigo a finirle… ma perché ti sto dicendo queste cose quando te le posso dire tutti i santi giorni?? Tatdbfafdmv6uespm (ho aggiunto 4 lettere… ihihih) ciao gemellina…

Cristy: sono sicura che ti aspettavi di tutto e di più ma non questo vero?? Comunque forse farò il continuo quindi succederà davvero qualcosa… nella vita reale e non in sogno… spero che continuerai a seguirmi nelle altre ff… spero a presto…

Alexia: anch’io sono contenta che tu abbia letto questa ff… sei stata una delle poche che ha retto fino alla fine (per quanto vedo dalle recensioni…) spero che ci sentiremo presto…

 

 

GRAZIE DAVVERO A TUTTI QUELLI CHE MI HANNO SOSTENUTO FIN DALL’INIZIO NELLA PUBBLICAZIONE DI QUESTA MIA PRIMA FF!! SPERO IN TANTE RECENSIONI… MI MANCHERETE RAGAZZI! VI VOGLIO BENE A TUTTI!!!

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: ubibi