Capitolo 21
=Ginevra=
Sento qualcuno che mi muove per
svegliarmi “Ginevra svegliati! Virginia ti aspetta tra mezz’ora in piazza…”
“apro gli occhi e mi trovo davanti mia madre, ma sono costretta a richiuderli a
causa della luce che filtra dalla finestra “e tu come lo sai?” “veramente ieri
sera mi hai detto tu di svegliarti… adesso alzati che sennò fai tardi” “ma che
giorno è oggi? Non mi risulta che io debba uscire con Virginia…” “va bene che ti
sei appena svegliata ma addirittura non ricordarti che oggi è l’anniversario di
matrimonio dei tuoi genitori…” “cosa?! Ma è già passato da un mese il vostro
anniversario!! Di che parli?” “scusami tanto ma lo saprò che il mio anniversario
di matrimonio è il 19 agosto!” “ma oggi non è l’8 settembre??” “no… come ti ho
già detto è il 19 agosto… ma ci sei con la testa?!” tutto d’un tratto quella
scottante verità mi travolse… era stato tutto un sogno… tutte le avventure con
le mie amiche, i Tokio Hotel e via dicendo erano state solo e soltanto un sogno…
ma com’era possibile?? Sembrava tutto così reale… tutti i baci, i sorrisi, le
lacrime… e invece no… solo un’assurda finzione durata una sola notte… ma perché
succedono tutte a me?? Con mia madre faccio finta di niente, mi alzo e vado al
bagno mi lavo, mi vesto e prendo al volo una brioches per colazione ripensando
ancora amaramente al sogno di stanotte… prendo il motorino e arrivo presto nel
solito posto… Virginia è già lì ad aspettarmi… sta già guardando i giornalini…
mi ricordo che nel sogno addirittura su “cioè” Loro parlavano di noi… che
immaginazione che ho… d’istinto appena arrivo lì lo cerco… lo trovo e lo compro
con la speranza che mia madre mi abbia voluto fare solo un brutto scherzo… ma
già la data sul giornalino mi scoraggia… non ho ancora salutato Virginia che in
effetti mi sta guardando male… allora la saluto “ciao Virgi… senti… sai che
giorno è oggi?” purtroppo non riesco ancora a crederci che è stato tutto frutto
della mia immaginazione… “è il 19 agosto se non sbaglio…” un altro pugno… provo
il tutto per tutto e prendo il mio cellulare… scorro tutta la rubrica fino alla
lettera T… manca qualcosa… manca quel nome che mi teneva collegata a quel sogno
così reale… manca Tom… quelle 3 lettere che se erano presenti mi avrebbero reso
la persona più felice del mondo e invece la realtà è entrata senza chiedere il
permesso… forse sapeva che gli sarebbe stato negato… mi siedo per assimilare la
notizia che ormai deve per forza essere reale… per fortuna Virginia si accorge
che c’è qualcosa che non va “è successo qualcosa?” “in un certo senso… in realtà
solo in sogno…” “scusa ma non capisco…” “stanotte ho fatto un sogno…” allora mi
metto a raccontarle tutto il sogno e la vedo più che interessata soprattutto
nella parte tra lei e Bill… alla fine mi dice “magari fosse vero… in teoria se è
un sogno premonitore dovrebbe avvenire tutto stasera… chi lo sa… magari
succede…” “sì vabbè… se succede ti faccio i compiti finché non finiamo la
scuola…” “non vale c’è rimasto solo un anno…” “appunto… però almeno per
quest’anno ti faccio sempre i compiti… comunque non ci contare… non succederà
mai…” “chi te lo dice?” “io!!” “sempre modesta eh?? Comunque che facciamo
stamattina?” “non dobbiamo prendere il regalo per Deby?” “giusto!” “che cosa hai
sognato che le regalavamo?” “il solito bagnoschiuma…” “allora andiamo… passiamo
da Ale dopo?” “perché scusa?” “perché dobbiamo dirgli di non fare casini al
compleanno di Deborah… sai con la storia di Tom eccetera…” “ma la smetti di
prendermi in giro con questo sogno?!” “ok… comunque volevo passare da Ale perché
magari ci offriva il gelato lì allo chalet…” “non possiamo prenderlo al solito
posto?” “perché?” “sai il sogno mi ha… lasciato un po’ di timore nei confronti
di Ale…” “lo sapevo io… ok dai… non ci andiamo…” “grazie…” continuiamo a
camminare per le vie della città con Virginia che continua a prendermi in giro
sul sogno e io che cerco di placare i miei istinti omicidi… a pranzo torno a
casa e mi tocca cucinarmi da sola perché a casa non c’è nessuno… dopo pranzo
come è mio solito fare sto un po’ al computer poi esco di nuovo… ma stavolta da
sola… ho voglia di stare fuori casa per conto mio… per poter sentire il vento
sulla pelle decido di andare in bici così non devo portare il casco… ci metto un
po’ di più per arrivare ma alla fine ne è valsa la pena… mi siedo sulla solita
panchina, accendo l’i-pod poi prendo il libro che sto leggendo e inizio a
leggere… le ore passano velocemente così alle 7 torno a casa appena in tempo per
vedere mia madre lamentarsi perché ancora una volta mio fratello ha preso un
altro impegno… prima che riesca a prendermi scappo in camera… ma il solo
guardare le pareti mi fa male… perché sembrava così reale? Perché mi fa così
male scoprire che non è realtà? Cerco di non pensarci e mi cambio in fretta…
“dove andiamo a mangiare?” “non so… la festa è la vostra… decidete voi…” così
partiamo e per mia fortuna decidono di andare in un posto che dista più di
mezz’ora da qui, così posso estraniarmi dal mondo e ascoltare un po’ di musica…
appena arrivati ordiniamo subito la pizza tanto andiamo quasi sempre lì, quindi
sappiamo a memoria il menù… poi arriva un amico di mio padre e si mettono a
parlare dei vecchi tempi… voglio tornare a casa!!! Per fortuna a salvarmi è
mamma che mi offre un gelato… come potrei rinunciare?! Così mentre mio padre
continua a parlare di quando faceva l’elementari io inizio a gustarmi un
bicchierone di affogato al cioccolato… che delizia… finalmente la moglie di
questo tizio lo chiama per farlo tornare a casa così anche noi andiamo via…
durante il viaggio di ritorno mio padre continua a parlare ma purtroppo la mia
unica salvezza, l’i-pod, si è scaricata, quindi mi tocca sorbirmi più di
mezz’ora di chiacchiere… una volta arrivata davanti al cancello di casa vedo
l’ultima cosa che avrei mai immaginato… oh mio dio!! Non può essere vero… era
solo un sogno… faccio segno a mia madre che è alla guida di fermarsi un attimo…
abbasso il finestrino senza far notare la mia faccia sconvolta dalla stupenda
visione… “I don’t speak italian… do you speak english?” non posso crederci… il
mio sogno si avvera… “y… yes!!” il ragazzo dai capelli sparati al vento mi
spiega alla meglio la situazione allora imploro i miei genitori “vi prego fateli
entrare… poi vi spiego chi sono… vi prego! Sono le persone più importanti della
mia vita in questo momento…” “va bene… però te ne occupi tu! Ma li conosci?” “in
un certo senso… sai quelli con cui ho tappezzato la camera?? Sono loro!”
finalmente riesco a convincerli così li facciamo entrare… noto che il ragazzo
con i rasta deve vomitare così velocemente mostro la via per il bagno a lui e al
fratello che lo sorregge… devo cercare di non far vedere la mia camera sennò si
accorgono che sono una loro fan… non faccio in tempo a chiudere la porta che
vedo Bill uscire dal bagno e guardare in camera, poi riguardarmi con faccia
alquanto preoccupata… “my name is Ginevra…” dico porgendogli la mano… sembra
davvero disperato… tanto da dire “my name is Billyam and my brother is Tomas…”
non ce la faccio proprio a non ridere così inizio a piegarmi dalle risate, poi
quando finalmente riesco a calmarmi mi spiega, come meglio riusciamo ad
esprimerci, che devo rimanere zitta sul fatto che loro sono lì… so già ciò che
devo fare così accetto tutte le condizioni e chiedo se vogliono rimanere lì a
dormire… acconsentono così inizio a preparare il divano-letto insieme a mia
madre mentre Bill raggiunge il fratello in bagno per vedere come sta… finito di
preparare il letto vado a vedere come va con Tom e come vedo che proprio in quel
momento sta rimettendo, dico velocemente a Bill che per qualunque cosa mi può
chiamare poi vado in camera e mi metto in pigiama… aspetto per un po’ sopra al
letto ma visto che non escono mi metto a leggere uno dei giornalini che ho
comprato stamattina con Virginia… senza farlo apposta sto facendo tutto uguale
al mio sogno… dopo circa un’ora escono dal bagno… era ora!!! “scusa… mi daresti
una mano?” “certo…” esco dal letto, prendo il braccio di Tom e lo metto dietro
la mia testa… a fatica riusciamo a portarlo in sala senza far rumore, lo
accasciamo sul letto e a quel punto mi venne spontaneo dire “sai Bill… ho sempre
creduto che tuo fratello fosse il ragazzo perfetto… mi fa strano vederlo così…”
come previsto Tom che stava già riacquistando un po’ delle sue facoltà mentali
disse “mi dispiace allora che tu debba vedermi conciato così… magari domani mi
faccio perdonare…” “Tom… pensa a non bere e poi domani dobbiamo fare davvero un
regalone a Ginevra… se non era per lei noi eravamo ancora in mezzo alla strada
di questo paesino sconosciuto…” “tanto domani mattina sarebbero venuti a
cercarvi Georg e Gustav no?” “no… siamo qui da soli…” continuiamo a parlare per
un sacco di tempo, fra le battutine di Tom e i rimproveri di Bill per il
fratello… poi andiamo tutti a dormire… so già come andrà a finire questa storia
e so già tutte le sofferenze che dovrò passare ma ne varrà la
pena!!
Ti svegli e ti
accorgi
Che è stata tutta
un’illusione,
Ci ripensi e ti fa
male,
Sembrava tutto così
reale…
Speri di
riaddormentarti
E sognare
ancora
Quel mondo
immaginario
Era così
straordinario…
Poi riprendi
sonno
Ma a malincuore cambi
sogno,
Ti accorgi che è ancora
meglio
E allora dormi più
contento.
Piaciuto il capitolo speciale??
Credo di no… perché è corto ed è rovinato dalla MIA poesia alla fine… comunque
ho deciso di fare questo finale per 2 motivi: 1 perché avevo già la poesia… 2
perché così posso scrivere quello che voglio sul seguito… se ci sarà… dipende
dal numero di recensioni che mi lasciate… se superate le 6 recensioni allora
finita l’altra ff inizio a pensarci sennò niente (all’inizio volevo proporvi di
riuscire ad arrivare a 100 totali ma poi mi sono resa conto che era davvero
impossibile…) comunque ora passo per l’ultima volta ai ringraziamenti… mi
mancherete ragazzi!!!
Ringrazio:
ToKiO hOtEl: come puoi vedere se arrivate a 6 recensioni in
questo capitolo allora FORSE faccio il continuo… per ora continuo a fare l’altra
ff e finita quella ho già un’altra idea… cercherò di non avere ff in sospeso
quando partiamo per
Cristy: sono sicura
che ti aspettavi di tutto e di più ma non questo vero?? Comunque forse farò il
continuo quindi succederà davvero qualcosa… nella vita reale e non in sogno…
spero che continuerai a seguirmi nelle altre ff… spero a
presto…
Alexia: anch’io sono
contenta che tu abbia letto questa ff… sei stata una delle poche che ha retto
fino alla fine (per quanto vedo dalle recensioni…) spero che ci sentiremo
presto…
GRAZIE DAVVERO A
TUTTI QUELLI CHE MI HANNO SOSTENUTO FIN DALL’INIZIO NELLA PUBBLICAZIONE DI
QUESTA MIA PRIMA FF!! SPERO IN TANTE RECENSIONI… MI MANCHERETE RAGAZZI! VI
VOGLIO BENE A TUTTI!!!