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Autore: H i m i k o    27/04/2013    1 recensioni
Ciao a tutti :)
Un mio pensiero sulla solitudine in un momento particolare della mia vita.
E' la solitudine che ci allontana dal rumore del mondo che ci circonda, quella nella quale ci si rifugia perché impauriti. E' come una stanza spoglia e vuota dove risuonano i nostri passi. A volte è disperazione, autentica, mentre altre è solo un modo per sfuggire dalla verità di tutti i giorni.
Attenzione: one shot già precedentemente pubblicata.
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il bianco.

Tante persone credono che la solitudine sia il semplice star soli, lo stare in disparte.
Ma credo che esista una solitudine diversa, più profonda, talmente celata nei nostri animi da non esser quasi distinguibile, la solitudine che ci accompagna ovunque, pronta a non lasciarci mai. E’ una sensazione di vuoto interiore, come se ti mancasse qualcosa.
Ognuno, che lo voglia o no, ha bisogno di sentirsi amati e voluti.
Fa parte del nostro essere umani, con sentimenti ed emozioni. Col tempo ho capito che è inutile affermare che ci piace essere soli; E’ un’assurdità.
Possiamo esserci abituati ma mai saremo veramente felici.
La nostra è solo un’illusione, a cui ci appigliamo disperatamente, per non dovere ammettere la dura e fredda realtà.
Perché la realtà fa maledettamente paura. E allora preferiamo vivere in una menzogna cercando di scappare da essa.
Non si può dare un termine esatto alla solitudine. Essa è: il non essere accettati, l’essere rifiutato, l’essere abbandonato…  
La solitudine può trovarsi dappertutto. Penso inoltre che ci sia un altro diverso tipo di solitudine: quella voluta. A volte l’essere soli può rivelarsi utile.
Stare da soli con i propri pensieri aiuta a schiarirsi le idee e a pensare, cosa che diventa difficile se si sta in compagnia. 
Riguardo alla mia esperienza personale, racconterai una bugia dicendo di non aver mai sofferto la solitudine, chi infondo non si è mai sentito solo?
Il mio problema è che non riesco a dire ciò che provo veramente, cosi rimugino tutto dentro e accumulo i miei sentimenti.
Un giorno però mi sono imbattuta in questa frase: “Se qualcosa ti mangia dentro, trova il modo di usarlo”.
All’inizio non ho compreso in pieno quello che intendeva, ma ora sì.
Ho capito che posso usare quello che sento per esprimermi in un altro modo. Ora so che se sono triste, scrivendo mi sento meglio.
Riesco a dire tutto quello che voglio e questo mi aiuta. Ora comprendo che anche se non si può eliminare la solitudine, la si può combattere. Adesso so che le persone hanno paura di stare da sole. Se penso alla solitudine, mi viene in mente il bianco. Il bianco è smisurato, non ha confini.
In questi anni ho avuto il timore che il bianco mi avvolgesse e non mi lasciasse via di scampo.
Ma esistono anche i colori che portano felicità e voglia di vivere. Io non saprei dire come lo vedo il mondo, a volte è colorato, a volte è bianco.
Ma so che sarà per sempre cosi. L’unica differenza è che quando il bianco, o meglio la solitudine, tornerà ad assalirmi non mi preoccuperò.
Prenderò un foglio bianco e comincerò a scrivere.
Un bianco che non m’impaurisce più.              



Spero che vi sia piaciuta,
H i m i k o.
  
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