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Autore: Olsen Twins    27/04/2013    0 recensioni
"Ma il freddo che c’era all’esterno, nell’aria carica dell’attesa per una tempesta, non poteva eguagliare il gelo che le intorpidiva l’anima, che le attanagliava il cuore.
Fissava un punto impreciso della distesa infinita e indefinita di fronte a lei, ma una parte di lei rimaneva legata al fievole baluginio che luccicava ai margini del suo campo visivo."
Leah e Colin, una notte che cambierà le loro vite per sempre.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Collin Littlesea, Leah Clearweater
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Il vento gonfiava i flutti che si abbattevano sugli scogli con la violenza tipica di una tempesta, il mare ribolliva come lava incandescente, nero  come una notte senza luna.                                                                     
L’acqua ogni tanto sembrava raggiungere il punto più alto della scogliera, lambendole i piedi e facendola rabbrividire.                                                                                                                                                                                
Ma il freddo che c’era all’esterno, nell’aria carica dell’attesa per una tempesta, non poteva eguagliare il gelo che le intorpidiva l’anima, che le attanagliava il cuore.                                                                                                
Fissava un punto impreciso della distesa infinita e indefinita di fronte a lei, ma una parte di lei rimaneva  legata al fievole baluginio che luccicava ai margini del suo campo visivo.                                                                        
Lì, lei lo sapeva , tutte le stucchevoli  coppiette festeggiavano  l’arrivo di un altro dei bambinetti che si atteggiavano a licantropi che faceva il suo ingresso nell’adolescenza e nel branco.                                                           
Li odiava. Tutti. Indistintamente.                                                                                                                                                
Avevano rovinato la sua vita. Ma a loro non importava.                                                                                                                 
A chi interessa della vita della povera Leah ?                                                                                                                        
A nessuno.  Nemmeno a Sam, il grande amore della sua vita o a Jacob che era la cosa più vicina ad un amico che avesse mai trovato in quell’accozzaglia insensata di persone.                                                                                     
Qualcuno alle sue spalle si schiarì la gola, distogliendola dai suoi pensieri.                                                                          
Non voltò  nemmeno il capo per controllare chi fosse, ma si affidò ai suoi sensi super affinati.                                  
Colin.                                                                                                                                                                                                    
Fantastico. Lei era  nota per essere dolce e gentile con i bambini. Un prototipo di Emily, insomma.                                  
Sbuffò pesantemente .                                                                                                                                                             
La sua presenza era più che sgradita.                                                                                                                                      
Lui le sedette accanto, ignorando volutamente la sua espressione tutt’altro che amichevole.                                            
 “ Dovresti coprirti!” le consigliò in tono serio.                                                                                                                          
“ Sparisci, Littlesea!” fu il commento aspro della giovane.                                                                                          
 Lui scrollò le spalle, guardando la furia del mare attraverso i suoi occhi.                                                                              
Leah  lo ignorò ostinatamente, ma le attenzioni del bambinetto la imbarazzavano alquanto.                                  
Non che fisicamente fosse più un bambino:  il suo metro e ottanta era molto al di sopra della media per qualsiasi sedicenne, inoltre aveva il fisico asciutto di ogni altro muta forma.                                                                    
Lei lo scrutò, immergendosi nel buio dei suoi occhi. Era come annegare, ma avere la certezza che mai morte sarebbe stata più dolce.                                                                                                                                                      
 Le guance di lui si imporporarono, mentre imbarazzatissimo ruotava il capo dall’altra parte; anche lei era piuttosto a disagio con i suoi pensieri, ma non lasciò che nulla trasparisse dai suoi gesti.                                                     
Colin si alzò, indeciso sul da farsi.                                                                                                                                                  
Leah pensò che finalmente si sarebbe liberata della sua presenza, ma lui non sembrava della stessa idea.            
Infatti, sotto lo sguardo perplesso e attonito della ragazza, cominciò a spogliarsi, rimanendo solo in pantaloncini.
Decisamente non era più un bambino.
Colin era alto, non robusto, ma con i muscoli guizzanti ben visibili sotto la pelle bronzea, inoltre il sedere scolpito e ben disegnato ti invogliava a morderlo e…
Basta!
Leah si accigliò, non sapendo se essere più infuriata o stupita. Mai lei era capitato di fare certi pensieri su nessuno, tanto meno su un bambino.
“Beh non è più un bambino” le ricordò la parte più maligna di sé “ quindi magari un pensierino…”
Tentò di scacciarla, mentre ammirava il corpo perfetto del ragazzo che si preparava al tuffo: ogni muscolo teso e pronto al lancio.
Ma prima che lui potesse anche solo provarci, lei colta da qualche incontrollabile languore gli afferrò il polso.
Lui incrociò il suo sguardo, annerito dal desiderio e si sporse verso  di lei, inebriandosi del profumo dei suoi capelli.
Ma lei, impaziente e preda della passione, lo spinse verso di sé facendo scontrare le loro bocche.
Fu un bacio ruvido, violento, impaziente che non bastò a soddisfare nessuno dei due.
Lei lo trattenne ancora, aggrappandosi  al suo polso come ad un’ancora di salvezza, mentre lui la sovrastava, impedendole la vista di qualsiasi cosa non fosse lui.
Si spogliarono frettolosamente, strappando via i vestiti con furia animale; lui baciò ogni centimetro del suo corpo, ammirandone la consistenza e  pregando che quella notte non finisse mai.
Si possederono più volte, con furia prima e con dolcezza poi, finchè il tenero candore dell’alba li trovò addormentati sul terreno duro e freddo.
Leah fu la prima ad aprire gli occhi e ad accogliere il nuovo giorno.
Il volto di Colin era stanco, ma soddisfatto; sulle sue labbra danzava un’espressione di così quieta beatitudine che Leah non ebbe cuore di svegliarlo.
Così  lasciò che il suo sguardo seguisse i progressi del sole, che si levava indolente, riflettendosi nel mare, acquietatosi durante la notte.
Le sue braccia la avvolsero da dietro, riscaldandola e facendole sentire la durezza dei suoi addominali, mentre lasciava una scia di baci che partivano dal collo fino all’incavo dei seni.
Lei rimase stoica e impassibile, ma le fu impossibile lenire il languore al bassoventre che la stava mandando a fuoco.
Ma anche lui non sembrava averne avuto abbastanza della notte precedente, perché avvertì una sua prepotente erezione che le batteva contro la schiena.
Ma prima che la situazione degenerasse ancora, Leah si alzò di scatto, lo aggirò e fece per andarsene.
Ma prima di intraprendere la strada che portava giù dalla scogliera, si abbassò soffiandogli dentro l’orecchio:
“ Stasera, mamma rimane da Charlie, Seth è di ronda. La porta è aperta.”
Toccò le sue labbra, succhiandole quasi fossero un frutto succoso, ma impedendogli di approfondire il bacio, poi come se niente fosse successo si avviò verso la spiaggia.
Lui fissò la sua figura finchè non scomparve oltre gli altri, poi si concesse un sorriso trionfante.
Leah era proprio straordinaria.
 

Scusate la nostra assenza degli ultimi due anni. Per farci perdonare abbiamo postato questa piccola one-shot, mentre stavamo preparando l'interrogazione di filosofia :P Speriamo che il risultato vi piaccia e che recensiate in tante. Alla prossima un bacio. Olsen Twins
  
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