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Autore: liyn    27/04/2013    2 recensioni
Ero la ragazza più popolare di tutta la scuola.
No, scherzo.
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Cause I'm just a teenage dirtbag baby
Yeah I'm just a teenage dirtbag baby
Listen to Iron Maiden baby with me
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TEENAGE DIRTBAG


her name is Noel
I have a dream about her
she rings my bell
I got gym class in half an hour
oh how she rocks
in Keds and tube socks
but she doesn't know who I am
and she doesn't give a damn about me


La sveglia era già suonata da cinque minuti ma io ero ancora stesa sul letto della mia rigorosamente disordinata camera tappezzata con poster dei Paramore, Oasis, Green Day e.. perché diavolo avevo una foto di Gigi d’Alessio sul mio comodino?
Ecco io lo sapevo che sarebbe successo, mia madre e la sua stupida passione per la musica neomelodica.
Un giorno magari gliel’avrei fatta pagare. Si un giorno perché in quel momento non ero capace di fare un discorso di senso compiuto tanto meno con mia madre ma soprattutto perché ero in ritardo.
Mi scaraventai giù dal letto atterrando su una delle costruzioni di mia sorella. Maledetta! 
Strisciai verso il bagno inciampando sul tappeto e cadendo direttamente sulla tazza del water. Era stato facile alla fine.
Mi alzai e mi buttai letteralmente nella doccia non procurandomi nessun tipo di frattura fortunatamente.
Finita la doccia raggiunsi l’armadio e buttai fuori le prime cose che mi capitarono sotto tiro: un reggiseno di noci di cocco e un gonnellino di paglia. Magari avrei ritentato. Dopo venti minuti di estrazioni casuali nel mio mistico armadio, che non faceva altro che fornirmi indumenti mai visti prima e che non avrei mai utilizzato, riuscii a vestirmi. Scesi le scale, salutai mia madre e mio padre e mi affrettai ad uscire fuori.
Benissimo, solo cinque minuti di ritardo. Che vuoi che siano per una come me abituata ad arrivare a scuola mezz’ora dopo l’inizio delle lezioni.
Eh, la scuola. Ero la ragazza più popolare della St. Mary High School. No scherzavo, cancellate l’ultima frase.
Diciamo che nemmeno i miei professori ricordavano il mio nome e se lo facevano era solo per dirmi che rischiavo il debito. Avrei recuperato negli ultimi giorni di scuola, come sempre. Non avevo amici. Oltre il bidello Joe e Kevin del club degli scacchi. Insomma nessuno mi si filava.
Forse era il mio immenso fascino che metteva a disagio i miei coetanei? Non credo. Molto probabilmente era perché dicevo continuamente cose senza senso, mangiavo tanto e combinavo guai a destra e a manca.
Ecco si forse Olly e Florida mi definirebbero una ‘troublemaker’, ma tutti gli altri usano chiamarmi sfigata asociale che non fa altro che inciampare nei suoi stessi piedi.
Pff figuriamoci, non ero così maldestra. Credo. Su, ero solo una quindicenne piena di vitalità che amava abbracciare il pavimento. Niente di più comune.
Riemersi dai miei pensieri ritornando alla realtà non appena scivolai sul marciapiede difronte la scuola, non cadendo quasi per miracolo.
Attraversai correndo la strada cercando di non farmi investire, arrivando al portone rosso dell’entrata con il fiatone. 
Presi fiato cercando di regolarizzare il respiro per non sembrare una stupida disperata a cui avevano sgonfiato le ruote della bici.
Non ci riuscii perché mi spuntò in mente Justin Bieber tutto sudato che mi incitava a battere le mani a tempo mentre mi dava della one less lonely girl.
Oh fanculo, stupido Justin.
Tirai il maniglione di ferro e nel momento in cui non riuscii ad aprire sperai che la scuola fosse stata occupata dallo gnomo con l’ascia in mano e i suoi fratelli.
Solo dopo mi accorsi però che c’era scritto spingere. Imprecando a bassa voce entrai.
Che i cavalieri dello zodiaco e anche quelli della tavola rotonda siano con me. 

cause I'm just a teenage dirtbag baby
yeah I'm just a teenage dirtbag baby
listen to Iron Maiden baby with me



Solita storia. Gente che mi guarda e ride, chi mi guarda e vomita, chi mi guarda e basta. Uh c’è anche qualcuno che non mi guarda neanche.
Grazie ragazzi, amo sapere che al mondo c’è ancora qualcuno che non si diverte a rendermi ancora più insicura del solito.
Dring, chi è? No aspetta, è la campanella.
Nel giro di venti secondi i corridoi sono già vuoti e io mi ritrovo da sola. Come sempre.
Nel tentativo di raggiungere il mio armadietto inciampai tra i lacci delle mie stesse scarpe. Allora le voci che erano in giro dicevano la verità.
Mi guardai intorno e mi accorsi di essere in un serio, anzi serissimo ritardo. Corsi in classe.
‘Salve, scusate per il ritardo. Io..’
‘Io nulla signorina Evans, la lezione è già cominciata da venti minuti. Rimanga fuori.’
Beh, non era andata malissimo.
Richiusi la porta ed ebbi anche l’impulso di andare a piangere in bagno ma il briciolo di contegno che mi era rimasto prevalse.
L’ennesimo ritardo significava l’ennesima nota e l’ennesima strigliata dai miei. E una strigliata dai miei equivaleva a maggiori probabilità di un mio trasferimento a Liverpool da nonna Grace. E nonna Grace equivaleva a massaggi all’alluce del piede destro e a dentiere per casa. L’inferno.
Afflitta mi diressi con tutta la calma del mondo al mio armadietto.

her boyfriend's a dick
and he brings a gun to school
and he'd simply kick
my ass if he knew the truth
he lives on my block
and he drives an Iroc
but he doesn't know who I am
and he doesn't give a damn about me


Composi il codice. 210657.
Facile, la data di nascita di Nino d’Angelo.
Ve l’avevo detto che mia madre era fissata con queste canzoni napoletane e tutto il resto.
Per colpa sua so a memoria tutta la biografia di Gigi e Nino. Sapevate che la madre di Gigi lavo…
’Ehi’
Mi spaventai e feci cascare un’altra volta lo zaino a terra.
Sentii delle risate maschili e mi affrettai a raccogliere lo zaino.
Solo in quel momento alzai lo sguardo.
Sogno o son desta?
Louis Tomlinson del terzo anno era davanti a me.
Lui, occhi color mare, capelli ramati e bello da morire mi aveva appena rivolto la parola. 
A me, Kate Evans, un’insulsa ragazzina del secondo anno. E dietro di lui c’erano anche i suoi amici.
Era sicuramente un sogno quindi cominciai a pizzicarmi il braccio sinistro ripetutamente scatenando altre risatine.
Continuai finche qualcuno non mi pizzicò a sua volta la guancia.
‘Oh, mi hai fatto male.’
Mi girai verso destra per capire chi mi avesse martoriato la guancia e riconobbi subito la slanciata figura di Harry Styles. Anche lui bello da morire.
‘Scusa, pensavo fosse uno di quei giochi in cui bisogna pizzicarsi a vicenda’
‘Non esistono giochi così’ ribattei.
‘Io vengo dal Chesire, forse qui non esistono’
‘Oh, può darsi’
Seguì un momento di silenzio
‘No Harry secondo me non esistono neanche da te questi giochi, volevi pizzicarla e basta’ intervenne Zayn Malik, capelli color pece, carnagione olivastra e occhi profondi come pozzi.
‘No’
Tutti cominciammo a guardarlo senza sbattere un ciglio.
‘Ok, mi avete scoperto. Volevo solo pizzicarla’
‘Lo sapevo, mi sembrava una balla il fatto del Chesire, non sono stu..’
‘Non era questo il motivo per cui siamo qui’ mi interruppe Liam.
Era lunico con cui avevo parlato almeno una volta prima, in quanto figlio di amici di famiglia. Tra noi però non scorreva buon sangue.
‘Si, siamo qui perché il professor James ci ha cacciati dall’aula’ intervenne Styles.
‘Non parlavo di questo’ urlò isterico Liam.
‘Come ti chiami?’ mi chiese il biondo.
Si era trasferito qui da non so dove. O meglio, l’avevo sentito dire in giro ma non mi ricordavo proprio.
‘Mi chiamo..’
‘Oh ma che importa’ mi interruppe.
Lo fissavo con gli occhi socchiusi e le sopracciglia corrugate mentre lo ascoltavo parlare con quel fastidioso accento.
Sembrava mi stesse parlando di qualcosa, ma ero focalizzata sulla sua parlantina e non riuscivo a concentrarmi su ciò che stava dicendo.
‘Irlanda’ sbottai all’improvviso.
‘Si, vengo da lì’ mi rispose.
Lo sapevo!
‘Hai capito cosa ti ha detto?’
Questa volta era stato Louis a parlare. Mi ero dimenticata della sua presenza lì.
‘No’ risposi sincera.
Sbuffò divertito.
‘Ragazzi ci vediamo alla prossima ora, vi raggiungo io’
Liquidò i suoi amici e mi fece un cenno con la testa. Lo interpretai come un “seguimi” quindi cominciai a camminare al suo fianco.
Restammo in silenzio per un bel po’ di tempo.
Mi mise il braccio sulle spalle.
Oddio Louis Tomlinson mi sta mettendo un braccio sulle spalle, sverrò.
Ma all’istante ricomparve Justin Bieber che mi cantava una canzone e scocciata lo mandai a fanculo mentalmente.
‘Che hai contro Justin Bieber? Ha stile’
Forse avevo urlato un pochino.
Feci per rispondere ma mi bloccò, ancora. Cosa hanno contro di me questi qui?
‘Senza giri di parole ho fatto una scommessa con i miei amici, devo portarti a letto e..’
Portarmi a letto? Non avevo neanche mai baciato qualcuno.
Cominciai a sudare ma poi ricordai che Gigi d’Alessio aveva detto in un’intervista che odiava le donne che sudavano. Quindi smisi.
Dovevo avere una faccia alquanto sconvolta.
‘Ehi stai calma piccola, giuro che sarà veloce poi potrai anche far finta di non avermi mai parlato prima’
Rimasi paralizzata. Immobile. Una statua.
‘Non ho mai dato neanche il primo bacio’ sussurai.
Ora quello paralizzato, immobile, che assomigliava a una statua era lui.
‘Io pensavo lo avessi già fatto, oltre al bacio anche altro’
‘Non ho mai toccato un ragazzo se non su un braccio’
Sembrava esser diventato davvero di gesso.
‘Si può sapere quanti anni hai?’ mi chiese.
‘Quindici’ risposi.
Ora sembrava esser diventato di cemento.
‘Pensavo fossi più grande’
‘Oh anche le amiche di mia madre me lo dicono sempre. La signora Fletcher una volta mi ha anche detto che assomiglio a sua figlia trentaduenne. L’ho ringraziata ma a me sembrava più un insulto’ cominciò a ridere.
‘Sei simpatica’ ‘ Grazie’
Mi sorrise e mi guardò negli occhi.
‘Che ne dici di uscire qualche volta? Insomma come amici o magari come due ragazzi che escono e vogliono divertirsi. Non intendo divertirsi nel senso di sesso estremo o altro. Divertirsi e basta’
‘Davvero ti andrebbe? Io non esco mai con nessuno. Cioè nessuno me lo chiede mai’
‘Non hai amici?’
‘Non molti.’
Esitai. Era prudente raccontare a Louis Tomlinson quanto fosse noiosa la mia vita?
Si, tanto ormai gli avevo anche detto che ero vergine.
Mi guardò intenerito, sembrava un coniglietto della Lindt.
Io i coniglietti Lindt li mangio a colazione.
Dring, chi è? Ah, la campanella. Ma che cazzo ci casco sempre.
‘Scusami’ restò vago sulla frase e capii che il mio nome non se lo ricordava manco lui.
Era comprensibile visto che quel fottuto irlandesino dei miei stivali non mi aveva lasciato dire come mi chiamavo.
‘Kate, Kate Evans’
‘Kate, carino. Chiederò il tuo numero in giro. Per in giro intendo la segreteria, loro hanno i numeri di tutti’
‘ Hai ragione, hanno anche il numero di Kevin’
‘ Kevin del club di scacchi?’
‘Si’
‘Che caro ragazzo. Ora devo andare. Ci sentiamo.’
E detto ciò si sporse per darmi un bacio sulla guancia.
Cominciai a sentire gli unicorni nello stomaco ma mi calmai non appena pensai a Justin Bieber che ballava nudo su una giraffa. Esilarante.
Rimasi a ridere per qualche minuto ma mi ritrovai di nuovo sola nel corridoio e mi accorsi di esser in ritardo, ancora.
Stupido Justin Bieber.
   

cause I'm just a teenage dirtbag baby
yeah I'm just a teenage dirtbag baby
listen to Iron Maiden baby with me






OK, NON SO DA DOVE MI E' USCITA QUESTA COSA, SE POSSIAMO CHIAMARLA COSI'.
STAVOLTA HO PREFERITO SCRIVERE UNA ONE SHOT PERCHE' HO CAPITO CHE SCRIVERE
UNA FF INTERA E' UNA COSA DAVVERO IMPAGNATIVA E IO NON NE SONO ALL'ALTEZZA.
E' UN POMERIGGIO NOIOSISSIMO E DOMANI E' IL MIO COMPLEANNO SHALALALA 
QUINDI NON HO PRATICAMENTE NIENTE DA FARE. 
PER CHI NON L'AVESSE CAPITO (IMPROBABILE AHAHAH)
LA CANZONE CITATA SOPRA E' TEENAGE DIRTBAG DEI WHEATUS
ED E' STATO PROPRIO MENTRE ASCOLTAVO QUESTA CANZONE CHE MI E' NATA L'IDEA.
'perchè sono un'adolescente di merda' QUESTA E' LA MIA CANZONE AHAHAH
BENE SPERO VI SIA PIACIUTA E SCUSATE GLI EVENTUALI ERRORI,
NON HO RILETTO BENE.
BACI
-L

 

 

   


 

  
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