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Autore: JuliaSnape    27/04/2013    2 recensioni
A volte è davvero troppo tardi per tornare indietro sui propri passi, decisioni e scelte, ma non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta. 'Mai sottovalutare il potere di una lettera ben scritta', soprattutto se può essere l'occasione per chiarire certe situazioni fraintese, lasciate a marcire troppo a lungo...Una lettera a Sirius da parte del fratello, Regulus, per fargli capire cosa è successo davvero e che lui, nonostante tutto, non gli ha mai voltato le spalle. Una lettera che non si sa se verrà mai aperta dal destinatario, ma che esiste e per questo merita considerazione.
"Nomi, ricordi, pezzi di vita e d’inchiostro, quasi stinto, su pergamena che mi sono giunti troppo tardi. E ai quali rispondo solo ora...però alla fine sono qui, è davvero troppo tardi?"
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regulus Black, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Caro Sirius

I fratelli sono dei doni speciali, ma i miei poi, sono meravigliosi.
 Non posso quindi che dedicare
questa storia a Paolo e Adriano,
vi voglio un mondo di bene.
Ringrazio di cuore che siete
i miei di fratelli nonché vittime ,e  di nessun altro.
Non sarò una sorella maggiore perfetta,
ma anche se non lo dimostro a pieno vi adoro.
Grazie di esistere.

Una dedica speciale però,
anche a Claudia, 
la mia Felpato <3 

 

Caro Sirius,
è assurdo il pensiero di scriverti una lettera che forse non leggerai mai ma è il mio unico modo per farti sapere determinate cose e sentirti vicino per quanto tu ora possa essere lontano.
Chi l’avrebbe detto che saremmo finiti così… Noi due che eravamo inseparabili in tutto ciò che facevamo, nonostante fossimo e siamo completamente diversi nel carattere: tu determinato, bello e orgoglioso mentre io più timido e riservato, ci completavamo. Quando combinavamo una marachella e magari venivamo scoperti per causa mia, tu ti prendevi la responsabilità di tutto, anche di quello che avevo fatto io, pur di proteggermi.

Ci sei sempre stato quando avevo bisogno di te, anche se spesso ti disturbavo dai tuoi impegni eri sempre pronto a darmi una mano, eri lì per me.

Perché sebbene ci sia solo un anno di differenza a dividerci, tu sei sempre stato più grande in tutto. Eri la mia guida, su di te potevo sempre contare e stare certo che mi avresti aiutato qualunque cosa fosse successa, perché, del resto, eravamo Regi e Siry e ci eravamo promessi a vicenda di restare uniti qualunque cosa fosse capitata. Promessa di due bambini di otto e sette anni… magari il mondo rimanesse com’é quando si ha quell’età, le cose più importanti sono gli amici e la famiglia e si vive spensierati incuranti di quello che succede “fuori”.

Tu sei sempre stato il preferito di mamma e papà, in te loro ponevano le loro più grandi ambizioni e promesse per il futuro. Eri quello che avrebbe continuato il processo di grandezza della dinastia dei Black, avresti sposato una purosangue, avuto un lavoro rispettabile e una grande reputazione sociale, come sempre ti ripetevano. In effetti loro hanno sempre voluto il meglio,ovvero  il loro meglio per te. Dopo arrivavo io,certo mi volevano bene, ma tu eri quello che avresti continuato a portare il prestigio sulla nostra famiglia. Perché tu eri il maggiore e quindi, per loro, il migliore. Che io ricordi non ti ho mai invidiato questo carico di aspettative e responsabilità, poi tu non eri un tipo che me lo faceva pesare, a questo ci pensavano i nostri genitori, ma al contrario di me eri sempre pronto a rispondere quando loro si figuravano il tuo futuro, dicendo che comunque era il tuo  futuro e quindi la tua vita e che l’avresti spesa come meglio avresti reputato.

Non ti dicevano niente allora, credevano che, per quanto potessi essere brillante, eri ancora un ragazzino e che crescendo avresti capito, quindi era inutile dannarsi a rispondere alla tua rivendicazione di libertà. Anche questa è una cosa che ti ho sempre ammirato: la tua forza di rispondergli. L’ardore con cui andavi contro i loro ideali e quello che progettavano per te, il vigore con cui ti battevi perla tua libertà.

Tu sei sempre stato più di me in ogni senso.

Poco prima che partissi per Hogwarts mi avevi fatto promettere che qualunque cosa fosse accaduta sarei dovuto rimanere fedele ai miei principi e alla mia concezione di giusto e sbagliato. Io allora non capivo tutti quei discorsi di puro e mezzo sangue, per me erano discorsi da grandi, cose di cui sapevo sommariamente e per cui  tu e i nostri genitori litigavate spesso. Io non volevo immischiarmi, non volevo schierarmi, non volevo neanche provare a capire.

Questo perché non volevo perdervi.

Insieme formavamo una famiglia e decidere da che parte stare equivaleva a contribuire alla sua separazione. So che è stato vile da parte mia non difenderti o appoggiarti,  ma ti giuro che era perché in fondo al mio cuore speravo che sarebbe tutto finito e saremmo potuti tornare hai tempi passati quando giocavamo felici, uniti, ed eravamo una famiglia. Tempi che ti confesso, mi mancano tutt’ora.
All’epoca ancora non sapevo che ‘non scegliere’ equivalesse ad una scelta.

Quando ti smistarono in Grifondoro, oltre alla mia ultima speranza di “famiglia felice” s’infranse anche tutto il progetto che i nostri genitori avevano su di te. Tu eri lontano e io ero lì, solo con loro, completamente solo, come non lo ero mai stato prima d’allora. In passato c’eri sempre stato tu a proteggermi ma in quel momento eri a Hogwarts ec eri un ”Grifondoro”, non credo dimenticherò mai il modo in cui nostra madre lo ripeteva in continuazione. Io personalmente ero felice per te, da come me ne parlavi era senza dubbio la tua Casa preferita e per quanto potesse andare contro la nostra nobile dinastia Serpeverde, ero contento della tua gioia. Fatto sta che alla fine diventai come loro. Ti chiederai perché, se ero soddisfatto del tuo smistamento e non m’importava di ciò che pensavano i nostri genitori, alla fine sono diventato quello che loro tanto desideravano? Facile, io non ero te.

Tu saresti stato capace di resistere tutta l’estate da solo con loro mentre ti ripetevano allo stremo del perché noi purosangue siamo i  migliori di tutta la popolazione magica e che bisogna comportarsi in una certa maniera per essere felici nella vita. In fondo con te lo hanno fatto sin dalla nascita, ma quando te ne sei andato, sono diventato io il prediletto, ruolo che non ho mai voluto ne ero pronto ad accettare. Alla fine, dopo tutto ciò che mi dissero io li ascoltai, gli credetti . Quello che più mi convinse e mi gettò più fumo negli occhi fu il fatto che tu non scrivevi mai ne rispondevi alle mie lettere in cui ti chiedevo come ti trovavi, se sentivi la mia mancanza (io sentivo così tanto la tua) e soprattutto quando saresti tornato. Oggi so per certo che le nostre rispettive lettere non ci sono mai arrivate, Kreacher mi ha rivelato che gli veniva ordinato di bruciare le mie missive, indirizzate a te, mentre le tue erano dirottate e poiché non potevano subire lo stesso trattamento delle mie (un incantesimo ignifugo, sei sempre stato un genio in queste cose!) venivano nascoste in soffitta.


Ultimamente non faccio altro che rileggerle, tu che mi racconti della tua conoscenza con  tre ragazzi che presto sarebbero diventati i tuoi migliori amici, facendovi chiamare in seguito “I Malandrini”, mi scrivevi assicurandomi che dall’anno successivo io sarei diventato dei vostri e quindi di non preoccuparmi troppo, oppure di una ragazza bellissima da lunghi capelli rossi e gli occhi come due smeraldi che teneva testa a James.

Nomi, ricordi, pezzi di vita e d’inchiostro, quasi stinto, su pergamena che mi sono giunti troppo tardi. E ai quali rispondo solo ora...però alla fine sono qui, è davvero troppo tardi?


La tua ultima lettera arriva prima di Natale, quando mi scrivesti che saresti tornato a casa ma solo per non lasciarmi solo con loro. Credo che tu continuassi a scrivere anche senza una mia risposta perché pensavi che loro non mi permettevano di risponderti, ma certo non avresti mai potuto immaginare  quello che avevano in mente. Anch’io ti scrissi, ti supplicavo letteralmente di tornare, perché non resistevo più in quella casa senza di te, mi stavano provando a fare il lavaggio del cervello ma io resistevo pensando a te e a come saresti stato fiero una volta tornato, sapendo che non mi ero piegato. Inizialmente credevo che tu non mi rispondessi perché pensavi fossi passato dalla loro parte, ma dopo tutte quelle lettere dovevi aver capito che io ti sostenevo. Allora immaginai che eri carico di compiti e che non avessi tempo per me, ma continuavo a resistere.

La doccia fredda mi arrivò pochi giorni dopo aver affidato la mia lettera a Kreacher ( in ogni caso non avercela con lui, non è che un'altra vittima), che aveva il compito di affidarla al gufo di famiglia (ti ricordi di Ares, vero?) per essere spedita. Dopo tanta attesa era arrivata una “tua” risposta! Ero super felice quando me la vidi consegnare, ma quando l’aprì e lessi il contenuto mi sentì male. Nella nota dicevi di piantarla di tempestarti di gufi perché non avevi tempo per me, dovevi ‘studiare’, e di certo avresti preferito passare il Natale a Hogwarts con i tuoi amici piuttosto che tornare a casa da noi. Piansi molto quel giorno, tutto quello che mi avevano detto era vero! Avevi rinnegato la tua famiglia perché andavamo contro i tuoi ideali e di conseguenza non ci volevi più bene. Non potevo e non volevo crederci ma era lì nero su bianco con la tua firma, cosa potevo fare? Il mio eroe, il mio compagno di mille avventure, il mio fratellone mi aveva abbandonato. Avevo dieci anni Siri, non sai cosa ho passato.

So che ha te è toccata la stessa sorte, hai ricevuto una lettera scritta da “me” dove ti dicevo di piantarla di scrivere perché tanto ormai non ti consideravo più mio fratello, né tanto meno dovevi disturbarti a venire a casa per le vacanze, ormai non eri più parte della mia famiglia.

Ricordo ancora quando tornasti a fine anno scolastico. Io ormai ero diventato il tuo perfetto sostituto, ero il figlio ideale, molto più somigliante di te a quello che volevano i nostri genitori e che tu eri mai stato. Ricordo ancora il tuo ingresso in casa, eri tornato da solo, nessuno era venuto a prenderti alla stazione. Ricordo come ci siamo guardati per quello che è stato poco meno di un secondo, con quella piccola speranza che niente fosse passato o successo realmente. Poi la realtà ci piombò addosso: tu guardasti con disgusto il mio abito elegante di color verde scuro, in tinta con tutta la casa, mentre io fissavo altezzoso e quasi sdegnato la sciarpa rossooro che portavi al collo. In seguito ci siamo divisi, chiusi ognuno nella propria stanza, senza più parlarci. Due sconosciuti sarebbero stati più amichevoli.

Alla fine ce l’avevano fatta,ci hanno divisi.


L’anno dopo sono entrato anch’io ad Hogwarts e sono diventato Serpeverde, per la gioia dei nostri genitori. Da quel momento il tempo passò più in fretta, tra studio e divertimenti vari si avvicinò la guerra e tutti e due scegliemmo da che parte stare. Nel frattempo, tu eri diventato maggiorenne e  avevi chiuso definitivamente i rapporti trasferendoti dal tuo migliore amico, sebbene ormai non ci salutavamo neanche più, fu come se qualcosa si fosse rotta irrimediabilmente dentro me. In ogni caso, io mi alleai dalla parte per me giusta all’epoca, quella di Lord Voldermort.

Come puoi immaginare i nostri genitori erano al colmo della felicità: purificazione della razza, dominio totale per i purosangue e loro figlio che contribuiva alla causa lavorando per il mago più potente di tutta la comunità magica, erano così orgogliosi. Solo io non riuscivo a essere completamente felice, sentivo una vocina che mi arrivava da molto lontano che mi ricordava che in fondo siamo tutti uguali e che la perfezione non esiste. Era la tua voce, quella che combatteva coraggiosamente contro gli ideali dei nostri genitori fin dall’infanzia. Scacciai quella vocina, erano solo ricordi, e io di certo non volevo ricordarmi di tutti i momenti passati insieme a te. Non volevo soffrire di nuovo…


Ora fratellino, io non so se tu leggerai mai questa lettera, ma io te lo dico comunque: sono uscito dai mangiamorte, non lavoro più per Lord Voldermort. Mi sono reso conto di molte cose tra cui quello che lui era pronto a fare per raggiungere i suoi scopi e ho deciso di non volerne farne più parte. Come sai chi lo lascia non vive a lungo, così sono venuto qui in quella che un tempo era casa nostra per chiedere aiuto a Kreacher per la missione che sto andando a compiere. L’ho trovato in soffitta a pulire,e lì ho scoperto tutto lettere, bugie, ecc.

Mi dispiace per tutto Siri, tu sei stato il fratello migliore del mondo e sappi che per quanto i nostri genitori hanno gettato odio tra noi fino a separarci, io ti ho sempre continuato a volere bene, nonostante tutto.
Perché comunque vada siamo fratelli e i  fratelli rimangono sempre tali, qualunque cosa accada.

Ti voglio bene,
Regulus Arcutrus Black, Regi







L'angolo di Julia

Beh, che dire...da ieri sera ho ripreso in mano alcuni lavori risalenti al 2010 -anno in cui ho scoperto la Scrittura (grazie come sempre a Raffaella, senza la quale non sarei qui e a quel Qualcuno che mi ha fatto fare un certo sogno...)- questo progetto di 'rielaborazione e revisione', per così dire, lo devo alla mia famiglia, Raffaella (grazie,grazie,grazie) e in particolare alla mia professoressa (che saluto di cuore e che avrò modo di ringraziare meglio nella Lily-Sev che pubblicherò prossimamente) di Psicologia che mi ha detto di concludere.
Il discorso era più ampio, ma anche mirato alle mie storie. Io sono una tipa 'decisa', so quello che voglio e faccio il possibile per raggiungerlo, ma tra le possibilità e le certezze, essendo anche una sognatrice incallita spesso preferisco perdermi nelle prime...ragion per cui prima di 'terminare' una storia (anche il solo fatto di pubblicarla) mi prende tempo.

Oh, comunque, parlando d'altro (ossia sempre di questo), questa storia è stata scritta appunto, tre anni fa per un contest...non ricordo minimamente né il titolo né chi lo indisse, so solo che arrivai ultima (ma no, non è per questo che non ho pubblicato finora, si può parlare di pigrizia in quel caso), era un qualcosa riguardo ai rimpianti mi pare. Era a pacchetti, infatti fui sorpresa di trovarmi Regulus, ho dovuto fare anche una ricerca per capire quanti anni si portassero di differenza con Sirius XD ,che devo dire che di solito non mi entusiasma particolarmente come personaggio (ha bullizzato Sev con James ç_ç LI ODIO. Ma James di più...), ma anche a distanza di tempo, posso dire di essere contenta del risultato. Sicuramente è stata un'occasione per analizzare meglio la loro storia e vederla dal 'mio punto di vista', per così dire.

Ok, parlo troppo, ma una storia lasciata a morire su una pennetta usb da 3 anni, ha bisogno che ci si spenda sopra un po' di tempo e parole. Spero che vi sia piaciuta, ringrazio intanto chi ha avuto la pazienza e buona volontà di leggere fin qui, chiunque ricorderà o preferirà (se mai ci fosse qualcuno XD), ma soprattutto recensirà per dirmi, nel bene o nel male, cosa ne pensa :)

A presto con una Severus-Lily (spolier: 50 frasi solo per loro XD),
grazie ancora!

JuliaSnape


  
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