Eccoli là.Sicuri,attenti,incapaci di distogliere lo sguardo l'uno dall'altro,di guardare il mondo e accettarlo per quel che è;il luogo delle incertezze e delle ansie notturne,degli abbracci proibiti e delle carezze rubate soffiate via come nubi di speranza,come la brezza del disgelo in primavera aspettando le gemme in fiore e i nuovi crepuscoli dorati estivi e malinconici fatti a misura;come un sogno a lungo sospirato,come un'emozione senza fine.
Si cercano a vicenda,vogliosi e passionali,inebriati dal respiro del compagno,con guizzi delle labbra e gesti tanto attesi,senza pensare a nulla,rievocare il passato,immaginare il domani vivendo solo di queli attimi eterni di presente.
Nel loro limbo personale nell'infinito di mille sguardi sentono se stessi,la passione e l'incombenza scorrere e pulsare nelle vene pari ad adrenalina pura,viva,che si prova sulla pelle quanto nei recessi dell'anima.
Eccoli,soli e più vivi che mai,due amanti al tramonto su una spiaggia di ricordi arenati come conchiglie ben levigatedi sensazioni, troppo eteree per il mare e per l'infinito del suo cielo e per questo esiliate via,riposte e sacre,intoccabili e inviolate nell'attesa di svegliarsi ancora,mille e mille alba,provare il calore dell'anima e la dolcezza dei sensi come la prima volta e approfittandone dolorosamente come fosse l'ultima.
Bella sedeva lì,scrutando nella vastità dell'oceano, e perdendosi nei suoi occhi così familiari e sospirati,con il maestrale della sera a scompigliarle i capelli corvini ,ricomponendoli e slegandoli come in un gioco di memoria,ogni tassello unito e disgiunto per ogni ciocca persa nel vento,i riflessi d'arancio dell'indolente sole d'estate sul volto.
Da quando lei ed Edward erano fuggiti,stanchi di tutto e di tutti,non si era pentita una sola volta del suo gesto,errando felice con il suo angelo maledetto,esplorando mondi e dimensioni terrene,nessuna troppo lontana,nessuna troppo scontata.Era passato molto tempo da quando aveva visto il volto di Charlie,allegro e spensierato che partiva per una delle sue giornate di pesca.Era sceso in cucina di buon umore,aveva preso la canna e il cestino preparatogli da Bella la sera prima,le aveva augurato buona giornata e le aveva fatto le solite raccomandazioni;lei non le avrebbe mai ascoltate sul serio se non avesse saputo che ra l'ultima volta che sentiva la voce del padre.Assimilò ogni parola detta,si lasciò cullare dal timbro mite e ruvido della voce del padre ed era stata colta dai dubbi;è proprio giusto che me ne vada?Come farà senza di me?Come farò a svegliarmi ogni mattina senza sentire il rumore tranquillizzante dei suoi passi lenti sul pianerottolo o senza la solita litania di saluti mattutini all'insegna di un nuovo giorno?
Ma poi pensò ce presto avrebbe avuto qualcun'altro che l'avrebbe svegliata ogni giorno,qualcuno di così incredibile e meraviglioso che non lo aveva immaginato tale neanche nei suoi sogni più remoti;era lui.Si,Edward.Al suo solo pensiero si rilassò e si preparò mentalmente a dire addio a quell'incostante figura paterna con cui aveva vissuto per 2 lunghi anni.
Gli sorrise amorevolmente,gli porse la giacca e lo guardò sparire all'angolo della strada sull'auto di servizio;era fatta,aveva reciso quell'ultimo legame che la separava dal suo sogno e che la teneva unita a Forks.
Era passato del tempo da quella fresca mattina d'Aprile;troppo per stare male al suo ricordo,troppo poco per essere dimenticata.
Per fortuna Edward era con lei;avevano trascorso 6 mesi magnifici ed era certa che quelli seguenti non sarebbero stati da meno..C'era solo un piccolo neo che la assillava e  che le toglieva il sonno;aveva saputo che da quando lei e il suo amore erano partiti Jacob non si era fatto più vedere a La Push nè nella cittadina,facendo perdere le sue tracce.
Non si erano lasciati molto bene.Anzi,si erano lasciati malissimo;lui aveva intuito della sua fuga clandestina e non poteva sopportare che quel vampiro da strapazzo sparisse con lei..Fortunatamente almeno Victoria era un capitolo chiuso;dopo quella terribile battaglia non li avrebbe più cercati nè avrebbe seminato terrore in ogni luogo con tracce del loro passaggio..Rabbrividiva pensando alla malvagità di quella donna ogni volta che le scorrevano in testa le immagini di quel volto altero deformato dall'odio..Odio per lei..

Per il momento non voleva pensarci;si accoccolò più a fondo fra le braccia del suo amato sospirando lievemente;lui la osservò schiudendo le labbra in un sorriso e la baciò dolcemente.Lasciare Carlisle,Esme,Alice e tutti gli altri non era stato facile,ma da quando loro due erano insieme non passava istante senza che pensasse che ne era valsa la pena.Sbattè le palpebre felice e socchiuse gli occhi assorto;da quando era una creatura della notte il paradiso gli era stato negato..Ma se quello era l'inferno,beh,se ne sarebbe accontentato volentieri.
Cullati da questi pensieri giaquero immobili mentre anche gli ultimi riflessi del  tramonto lasciavano spazio al crepuscolo in un gioco di luci e ombre danzanti e meravigliose,divino spettacolo nella vastità della terra.



Olà,ciao a tt!!
Cm state?Io solita deprexione skolastica,nnt d nuovo..
Avete letto Eclipse?è stupendo!!A me è piaciuto veramente,forse anke + d New Moon..
vbb,fatemi sapere ke ne pensate e se v va d discutere 1n pò sul libro
se v va skrivetemi,bacini a tt!!