Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: Conorismyidol_    28/04/2013    0 recensioni
Mi sentivo protetta in quell’abbraccio, come non mai. Le sue braccia mi stringevano forte come se avesse paura che scivolassi via. Anche se non l’avrei mai fatto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Suonò il citofono. Eccolo. Aprii il portone e aprii subito la porta. Eccolo che saliva le scale. Ma l’ascensore non gli piaceva? Aveva il fiatone quando arrivò davanti la porta di casa.
-Amore, ma l’ascensore ti fa schifo?-
-Era… occupato..-
Mi dà un bacio con il respiro tutto affannato. Indovinate chi aveva occupato l’ascensore? Mia madre. Erano arrivati praticamente insieme.
-Oh, ciao Ale! Hi Conor!-
-Ciao mamma-
-Hi!-
Quanto avrei voluto dirle che Conor parlava italiano, ma preferivo che si impiccava a ricordarsi l’inglese per parlare con lui. Quanto sono cattiva.
-Bene Ale, sappi che non devi prenderci l’abitudine-
-Di cosa?-
-Vado a dormire da tua zia. Ma solo perché stasera è una serata speciale. Mi raccomando a te.-
Mia madre entra in casa per prepararsi le sue cose, ci saluta e se ne va.
-Si fida tanto?-
-Credo di si. Dovresti esserne fiero. Nemmeno ti conosce e già si fida.-
-Ne sono fiero. Mi sento onnipotente.-
-Non sei mica Dio.-
-Oh shit!-
Scoppiò una risata generale e si chiuse con un bellissimo bacio.
-Dove poso le mie cose?-
-In camera mia. La seconda a sinistra-
Parlavo come se avessi una reggia. Invece avevo solo un semplicissimo appartamento. Mentre Conor si sistemava e si spogliava, io iniziai a preparare la cena. Preparai una cosa semplice, giusto per mangiare qualcosa: Hot Dog. Mentre cucinavo, Conor si presentò in cucina con solo i boxer addosso. Devo dire molto arrapante.
-Hai intenzione di andare a letto così?-
-Dici che fa troppo caldo? Se vuoi mi levo anche questi.-
-Idiota! Intendevo che magari fa un po’ troppo freddo.-
-L’avevo capito, non sono così stupido. Tranquilla, sto bene così-
-Mah, se lo dici tu..-
Gli diedi un Hot Dog e lo mangiò in pochissimo tempo, a differenza mia che ci misi un po’ di più. Appena finito di mangiare mi preparai anche io per andare a letto e mi lavai i denti. Erano le 21:00 e non ero molto stanca. Però preferivo mille volte andare a letto e stare abbracciata a Conor invece che guardare la tv. Quindi andammo a letto. Lui era congelato addosso. Possibile che non aveva freddo?
-Amore, sei congelato. Sicuro che non vuoi metterti qualcosa addosso?-
-Tranquilla piccola. Sto al caldo qui sotto insieme a te.-
Stavamo appiccicati visto che avevo un letto singolo. Io cominciavo a sentire freddo solo perché era Conor che me lo trasmetteva. Ma in quel momento non mi interessava niente. L’unica cosa che mi interessava era stare affianco a lui. Iniziò a darmi piccoli baci delicati sul collo finchè non arrivò alla bocca. Mi dava dei baci bellissimi, appassionati e continuammo così, senza stancarci. Non sarei mai riuscita a stancarmi di lui. Mi addormentai cullata dal cuore di Conor che batteva così tanto forte che ormai mi aveva fatto da ninna nanna e dalle sue braccia che non mi lasciavano andare via.
Dopo due-tre orette mi risvegliai. Non ce la facevo proprio, ma ne era valsa la pena. Sbadigliavo in continuazione quella mattina.
-Piccola, sei tanto stanca?-
-No no, tranquillo.-
Che domande del cacchio, ho dormito solo due-tre ore, certo che sono stanca!
-Scusami amore.. non volevo farti rimanere tanto sveglia. Spero che oggi non sia una giornata pesante a scuola-
-No fortunatamente non ho materie pesanti oggi.-
-Menomale.. senti.. ho il volo alle 17:30 a Ciampino-
-Perfetto.. abbiamo tutto il tempo che vogliamo per stare insieme-
-Già! Allora su, forza e coraggio! Lavati e vestiti che usciamo!-
-Ma che fai, mi dai gli ordini?-
Fece una piccola risatina. Quanto lo amavo quando faceva così.
-Buongiorno piccola.-
-Buongiorno.-
Mentre la colazione era sul fuoco mi andai a fare una doccia per fare più svelta. Quando uscii mi misi l’accappatoio e spensi il fuoco per il latte che naturalmente Conor non aveva controllato e quindi era bollente. Dovevo aspettare che si freddava un po’, quindi andai in camera a decidere cosa mettermi. Mentre frugavo nell’armadio, Conor mi abbracciò da dietro facendomi prendere un colpo.
-Ma sei matto?-
Rise. Io mi chiedo ma che cavolo ti ridi? Boh, va bè. Lo abbracciai. Era congelato.
-Amore dai, mettiti qualcosa addosso.-
-Ma io sto tanto bene-
-Si ok, ma io sono appena uscita dalla doccia calda, per favore!-
Continuava ad abbracciarmi e io continuavo a respingerlo perché era congelato.
-Non mi vuoi abbracciare? Ok, allora non mi abbraccerai più.-
-No no, guarda che hai frainteso, io voglio abbracciarti. Ma sei congelato!-
-Non dovrebbe interessarti niente.-
-Infatti non mi interessa niente.-
-E allora perché mi respingi?-
Lo abbracciai.
-Non ti respingo più.-
Mi diede un bacio. Andai in bagno per vestirmi mentre lui metteva nelle tazze il latte. Sembrava che vivevamo insieme e questa cosa mi rendeva davvero felice. E a pensare che tra poche ore lo aspetta un volo per Brighton. Uscii dal bagno e andai verso la cucina.
-Tutto bene?-
-Si, sto bene…-
-Non è vero.-
Conor si avvicinò.
-Che hai?-
-Niente, va tutto bene.-
-Guardami negli occhi quando ti parlo.-
Come facevo a mentire a quegli occhi color cielo?
-Non voglio che parti-
-Nemmeno io..-
-Siamo così distanti..-
-Lo so. Scusami è colpa mia. Appena ti ho vista non sono riuscito a resistere.-
-No, non è vero. Non è colpa tua. A me questo va bene, è solo che ti vorrei più vicino a me-
-Non sai quanto lo vorrei anche io.-
Mi abbracciò. Oh no. Le lacrime no. Vi prego, tornate indietro! No, non se ne andarono. Scesero. E bagnai tutta la spalla di Conor.
-Non piangere. Ti prometto che ti chiamerò tutte le sere.-
Rimanemmo abbracciati per un po’ ed io mi calmai. Alle 07:15 uscimmo di casa e alle 07:45 mi ritrovai davanti scuola. Avevo ancora un quarto d’ora.
-Eccoci qua-
-Questa è la tua scuola?-
-Eh già-
-Cosa studi esattamente?-
-Al terzo anno prendo l’indirizzo informatico-
-Ah bello-
-Già.. te la ricordi la strada?-
-Si tranquilla.. a che ora devo stare qui?-
-Alle 14:50, va bene?-
-Certo… dai, entra. Senti, mi prometti una cosa?-
-Cosa?-
-Che oggi è un giorno come gli altri e pensi solo a studiare.. ok?-
-Te lo prometto-
Credo che quella sarà l’unica promessa fatta a Conor che non sarei riuscita a mantenere.
-Adesso vai, buona scuola piccola mia-
-Grazie. Ciao amore-
Gli diedi un bacio e scesi dalla macchina.
Karina e Aurora mi videro e per evitare eventuali domande spiegai loro tutta la storia. Inizialmente non ci credevano, proprio come non ci credevo io. Però poi non avevano le prove per non crederci visto che quello nella macchina era Conor. Come sembrava strano a loro, sembrava strano anche a me. Ma oltre a farci l’abitudine e a farla sembrare una relazione abbastanza normale non potevo fare nient’altro. Amavo da morire quel ragazzo, proprio come una coppia normale. L’unica cosa era che lui è famoso e io no. Era quello il fatto strano. Che una persona famosa, oltretutto il mio idolo, venga proprio da me. Ma se continuavo a pensare a questo, non mi sembrava più una cosa normale. Quindi non ci pensai più. E pensai solo a godermi quello che mi stava accadendo.
  
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