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Autore: MissCappuccino    28/04/2013    8 recensioni
Stavo correndo.
Era una giornata di primavera stupenda ed ero felicissima per le nuove calze che le mia mamma mi aveva comprato.
Fino a quando,mentre correvo per il prato della mia scuola elementare,inciampai e caddi rovinosamente a terra,strappandomi le mie adorate calze e sbucciandomi le ginocchia .
Stavo piangendo sia per il dolore,per il sangue che fuoriusciva dai tagli sulle mie gambe ma soprattutto per le mie bellissime calze nuove completamente strappate.
Fino a quando, un mio compagnetto di classe, mi prese in braccio come una sposa,mi asciugò le lacrime e mi portò in infermeria stendendomi sul lettino e tenendomi la mano mentre aspettavamo la maestra di ginnastica che venisse a controllarmi.
-Come ti senti?Stai bene?? .-mi chiese con voce triste e preoccupata il bambino.
-Le mie calze- riuscii a sussurrare tra le lacrime.
-Tranquilla, ti prometto che te ne comprerò un paio nuove,comunque io sono Liam e tu Julie giusto??- mi chiese sorridente.
-Si,grazie per avermi aiutato, sei stato davvero gentile.-conclusi felice.
FF IN FASE DI CORREZIONE.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 2- Altri ricordi…
 

Ero seduta sul divano, incredula che fosse passato più di un anno da quel compleanno, girai pagina e continuai a leggere …
 
20 Marzo 2010

Camminavo indisturbata per i corridoi vuoti della scuola . Non c’era nessuno in giro, d’altra parte dovevano trovarsi tutti in aula a fare lezione,a parte io che avevo chiesto alla prof di Inglese di uscire per andare in bagno. Infatti non doveva esserci nessuno,ma,mentre mi dirigevo nel corridoio dove si trovavano i bagni,riuscii a vedere il capitano della squadra di football seguito a ruota dagli amici stronzi uscire dal bagno dei ragazzi. Avevo capito cosa stava succedendo. Non era un buon segno quando uscivano a gruppo dal bagno. Appena li vidi scomparire dalla mia visuale, entrai nel bagno dei ragazzi e ciò che vidi non fu una bella visione. Liam era disteso a terra con il labbro spaccato,la mano che teneva lo stomaco e un taglio all’altezza dello zigomo. Quegli stronzi, li avrei uccisi con le mie mani. Da qualche mese avevo intuito che picchiassero Liam per la questione di X-Factor e perché lo consideravano gay ma non lo avevo mai visto così, infatti, pensavo che ero io che mi facevo flash mentali.

Decisi di farlo alzare e appoggiare a me.

- E’ inutile che usciamo,adesso mi riprendo e torno in classe.- disse a malapena.

- Assolutamente no,adesso tu vai  a casa e chiami i tuoi.- dissi decisa.

-I miei sono fuori città per lavoro,non ci sono in casa e mi hanno lasciato da solo visto che so badare a me stesso!- insisté convinto.

-Allora chiamo mia sorella e vieni con me,tanto oggi esco prima perché un prof è in malattia.- conclusi.

Chiamai alla svelta mia sorella che non tardò ad arrivare,raccontò la situazione alla preside che ci fece uscire.

*In macchina*

-Grazie-mi sussurrò all’orecchio mentre gli accarezzavo i ricci. Era disteso con la testa sulle mie gambe perché aveva forti dolori alla spalla causati da un alone viola
che,in teoria doveva essere un livido,anche se sembrava più grave, ma non mi preoccupavo più di tanto perché appena saremmo arrivati a casa di mia sorella, lei lo
avrebbe visitato, dato che  era laureata in medicina, ed adesso praticava in ospedale. Appena arrivammo davanti casa aiutai Liam a scendere e poi lo feci sdraiare sul
divano. Arrivò Katie con la sua valigetta da cui uscì lo stetoscopio e iniziò a visitare Liam. Dopo di che mi chiamò in cucina.

-Che stronzi-esordì- Comunque ha qualche livido e la spalla lussata,adesso gliela fascio dopo di che lo porti nella stanza dove dormi tu di solito e gli disinfetti i tagli
mentre io preparo il pranzo.- concluse spiegandomi il tutto.

-Vado subito e chiamo anche mamma per dirle che resto qui oggi.- risposi.

Mia sorella annuì e sparì nell’altra stanza.

Tornai da Liam dopo aver chiamato mia madre e lo portai nella stanza dove solitamente dormivo quando i miei erano in viaggio. Lo feci stendere e andai a prendere il
disinfettante con del cotone.

-Adesso ti pulisco i tagli,se senti troppo dolore fermami.- gli dissi preoccupata.

-Grazie- disse facendomi un sorriso a 32 denti.

- Perché non mi hai raccontato che ti facevano questo?-chiesi mentre gli disinfettavo il taglio vicino l’occhio destro.

-Non sapevo che mi avresti ascoltato e non so più di chi potermi fidare-disse cercando di nascondere la tristezza.

-Io ci sarò sempre, te lo prometto.-inizia-Ti ricordi come dicevamo quando eravamo piccoli?Parola di scoiattolo-dissi con un sorriso facendo scoppiare a ridere Liam che
subito dopo,quando avvicinai il cotone imbevuto di disinfettante al taglio, smise di ridere e assunse un espressione seria.

- Ti ho fatto male?- chiesi preoccupata.

- No tranquilla, brucia un po’-disse provando a sorridere.

-Cosa dirai a tua madre? Lo deve sapere.-dissi con tono freddo per sembrare il più autorevole possibile.

-Meglio se non lo sa,ci rimarrebbe troppo male.- disse. Solo adesso mi accorsi che i nostri visi erano davvero vicini, visto che mi stavo concentrando sul taglio. Ci fu silenzio fino a quando Liam mi riscosse dai miei pensieri.

- Julie...- iniziò interrompendosi.

- Si?-alzai lo sguardo e lo guardai negli occhi troppo belli e profondi.

-Grazie ancora,non avresti dovuto fare tutto questo.-disse sostenendo il mio sguardo e avvicinandosi ancora di più. I nostri visi erano a pochi centimetri di distanza.

- E’ vero,non avrei dovuto,ma l’ho fatto perché ho voluto farlo non perché dovevo. E poi anche se fosse capitato a qualcun altro che non sopporto sai che l’avrei fatto
comunque-dissi sorridendo. Ricambiò il sorriso e avvicinò il suo viso al mio,sentivo il suo respiro sulla pelle,stavamo per baciarci, ma..

-Ragazzi il pranzo è pronto!-gridò mia sorella. ”Sempre il solito mammut in calore che rovina i momenti più belli” pensai. Arrossii e insieme a Liam andammo in cucina
per pranzare.   

 

Mentre avevamo parlato con Liam era arrivato anche mio cognato Daniel,un ragazzo sui 27 anni(due anni più grande di mia sorella) alto e moro con occhi verdi. Lo
adoravo perché mi aveva cresciuta in un certo senso. Si erano fidanzati con mia sorella quando lei aveva 18 anni e io 8,quindi non ero molto grande ed era sempre stato
per me come un fratello.

-Piacere io sono Daniel,il marito di Katie tu sei Liam giusto?- esordì mio cognato, cercando di essere amichevole.

- Si Liam James Payne,piacere di conoscerla.-disse quasi intimidito. Mi venne da ridere a quella scena perché sembrava che stesse conoscendo il padre della propria
ragazza dopo averla messa incinta,era davvero una scena divertente.

-Dammi del tu altrimenti mi sento vecchio!-disse e scoppiò a ridere.

Passammo una giornata tranquilla tra film sul divano e risate. Eravamo rimasti da soli visto che mia sorella doveva lavorare e anche mio cognato.

 
 
Ricordavo quel giorno come se fosse ieri,il nostro bacio mancato,le carezze,gli abbracci, quanto vorrei poter tornare a quei giorni,senza più lacrime e consapevole del futuro che mi spettava iniziando a non innamorarmi di lui.
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Sono tornata con un altro capitolooooooo!! YEAHHHHH!!! Ok cosa ne pensate??? Avete capito com’è la storia? Spero che in parte abbiate capito. Aspetto le vostre recensioni e come promesso risponderò a tutte!!!! :*
Spero di aggiornare presto anche se in questo periodo ho tante cose da fare…
Baci
Giulia xx
   
 
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