Fumetti/Cartoni americani > Transformers
Segui la storia  |       
Autore: _Cthylla_    28/04/2013    2 recensioni
[ COMPLETA ]
Se i decepticon decidessero di intervenire per fermare una ragazza per loro potenzialmente pericolosa e rapissero lei e due amiche...che succederebbe?
E se la ragazza in questione avesse una mente deviata e fosse in grado di modellare a suo piacimento la realtà?
"Alzò gli occhi e guardò il cielo, pensando che quello spettacolo se non altro ripagasse la sua “insonnia estiva”.
[...]
Solo a quel punto si accorse che c’era qualcosa che non andava.
E quel “qualcosa” era precisamente un robot gigante nero, con le cromature viola e senza faccia che se ne stava lì immobile a fissarla."

(Avviso del 15/11/2018: sono presenti self insertion -letteralmente! Ci siamo io e qualche amica deviata- elefanti rosa, dialetto perugino, immani str-ehm, avete compreso. Non so cosa mi passasse per la testa nel 2013, la tengo qui solo in memoria del disagio. Per il bene della vostra salute mentale, sconsiglio la lettura. Nel caso non vogliate darmi retta, sarà un problema vostro.)
Genere: Avventura, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- io ti odio. Ti detesto. Non ti sopporto! Tu sei la rovina della mia vita! Torna da dove sei venuta!
- peccato, che tu me se’ simpatico.
Soundwave sentiva di non poterne più, di essere arrivato al limite. Fiamma gli aveva invaso la vita in tutti i sensi, e non sembrava avere la minima intenzione di lasciarlo in pace.
- o, ma poi gli elefanti ti hanno beccato si o no?
Soundwave diede un pugno contro la parete e non le rispose. Ovvio che alla fine l’avessero beccato, ovunque era andato se li era trovati davanti, erano ovunque, dentro i mobili, nei motori dell’astronave, nella vasca d’olio!
- …che poi Spectra la devi a me, quindi io non capisco di che diavlo ti lamenti. È bellina, è cotta persa di te, è nobile, è pure vergine, che vuoi di più?
- Spectra è l’unica cosa buona che hai fatto! - esclamò Soundwave - per il resto, non finirò mai di dirlo, sei la mia rovina!!!
- e allora Arcee che dovrebbe di’? ho fatto peggio a lei che a te, eh. Non è che non mi piaccia, mi piace abbastanza, è solo che si crede troppo l’centro dell’Universo. Ogni cosa che succede è sempre colpa sua, e se nn’è così nn’è contenta. Tra un po’ si da’ la colpa anche dell’uragano Katrina e dell’effetto serra - commentò spietatamente - o, comunque tra un po’faccio arrivare su un’amica mia, che per lei adesso ho scritto che il tempo scorre.
- scordatelo! - protestò Soundwave, ma Fiamma lo ignorò e fece partire una chiamata proprio mentre Adriana e Chiara entravano nella stanza.
- chi chiami? - chiese subito la bionda, abbracciando Fiamma.
- la Francesca…io penso che ce divertimo sul serio se viene su.
Adriana si mise le mani nei capelli. - oddio…
Il fatto era che, quando quelle due erano insieme, non si reggevano proprio. Era come avere a che fare con due Fiamma, o due Francesca, dipendeva dai punti di vista: stessa identica mente deviata! Dicevano cose che capivano solo loro, facevano battute per cui morivano dal ridere solo loro, facevano cose del tutto senza senso e sparavano cazzate a non finire. A Budapest l’avevano fatta impazzire, povera Adriana!
- ommadonna - disse Chiara. Soundwave stava iniziando a preoccuparsi. E parecchio.
- com’è questa…Francesca?
- è come lei - Adriana indicò Fiamma - sono uguali!
Soundwave si sentì gelare. - Fiamma, non ti azzardare a portarla qui. Hai sentito quel che ti ho detto?!
- si ma non me ne frega niente sinceramente …- e comunque era troppo tardi, perché Francesca aveva risposto - o Frà? Eri sveglia? Booono…senti, adè davanti a te compare una luce. Tu entraci dentro…no, non è ‘na cazzata, so’seria. La vedi? - nell’alloggio di Soundwave si aprì un Ponte - ecco, se entri arrivi dove sto io! Anche la Chiara e l’Adriana so’ di qui…
Dal Ponte uscì una bella ragazza con capelli ed occhi scuri, alta e ben piazzata, che si guardò in giro.
- ma che è ‘sto posto? - poi vide Soundwave e lo indicò - ma che cavolo è?!
- te ricordi quando dicevo dei robot giganti che parlano? Lui è uno, ma non ti preoccupà, che li abbiamo fregati e…insomma facciamo quello che ci pare, poi ti dico. Ma ieri ti sei persa una cosa…
- ha fatto invadere tutto dagli elefanti rosa! Ma dovevi vedere, una cosa assurda, hanno messo su un casino che non aveva più fine - raccontò Chiara, e sia Fiamma che Francesca attaccarono a ridere senza riuscire a smettere.
- ma ‘ste cazzate giusto noi! - rise Francesca.
- ma infatti ti ho fatta venire su apposta, pensa quanto ce divertimo! Che per oggi non ho previsto niente, tra che è sera e tutto, e poi volevo sentire te…magari tiriamo fuori qualcosa di ancora peggio che gli elefanti rosa!
Questo era poco ma sicuro. Adriana scosse la testa ed alzò le mani. - qualunque cosa sia io non ne voglio sapere, me ne resto nella suite, ne ho già abbastanza di queste pazzie!
- ok A, come ti pare…Chià?
- dipende quel che tirate fuori, partecipo solo se posso farlo con stile - affermò Chiara - Soundwave, potresti abbassarti un attimo?
- perché dovrei? - disse il mech, seccato.
- te l’ha chiesto senza fa’scene, e abbassati no? - intervenne Fiamma - guarda che è una gran cosa.
- non ti intromettere! - sbottò Soundwave.
- mettemola così, o lo fai o lo fai, perché sennò la prossima volta che scrivo lascerò che la mia testa bacata vaghi liberamente con tutte le conseguenze del caso…- lo minacciò la ragazza, con un sorrisetto che Soundwave trovò assolutamente irritante.
“ come se non avessi intenzione di farlo comunque, di lasciar vagare liberamente la testa bacata! Poveraccio ” pensò Fiamma. Alla fine l’ex gladiatore si costrinse ad esaudire la richiesta di Chiara ed abbassarsi. La bionda utilizzò il suo schermo visivo come uno specchio, sistemandosi i capelli.
- fatto…me ne torno nella suite, fatemi sapere ok? - disse, voltandosi ed uscendo senza nemmeno ringraziare lo strumentalizzatissimo Soundwave che a vedersi usare come specchio stava montando su una certa furia che però poteva solo contenere. Vide che Francesca stava osservando la maglia di
Fiamma, che aveva una civetta disegnata sopra, con uno strano sorriso.
- no eh…o Fra’…- Fiamma sospirò - e vabbè, come te pare, ormai…
- OGNI CIVETTA HA LA SUA CASA! UN ALBERO-O! - attaccò a cantare, ben presto seguita da Fiamma.
- MA IL BARBAGIANNI INVECE NO, NO, NO!!! - urlarono a squarciagola, prendendosi a braccetto e dirigendosi verso i letti che con l’arrivo di Francesca erano diventati due. poco dopo le ragazze sentirono diversi rumori di metallo che si scontrava con altro metallo, e videro Soundwave che prendeva a testate il muro.
- ma che ho fatto di tanto male per meritarmi questo eh?! Ditemelo!!! Che…
- che diavlo ho fatto di tanto male? - concluse Fiamma, causando a Francesca un attacco di risate irrefrenabile, l’ennesimo della serie.
- stai zitta!!! - Soundwave non sapeva se essere arrabbiato o disperato, o entrambi - almeno lasciami imprecare in pace maledizione!
Lei fece spallucce. - ok. Fra’, guardaaaa…
- una candela! - Francesca tirò subito fuori l’accendino e diede fuoco allo stoppino, per poi iniziare ad accarezzare la fiamma (della candela). Fiamma (quella deviata) poco dopo iniziò a fare lo stesso.
- ma sai se diamo fuoco all’energon nel magazzino,,,l’energon è quello che mangiano questi qua praticamente…
- eh, che succede?
- ka- boom!!! - rispose Fiamma, con un gesto esplicativo - esplode tutto! Ma se scrivo che noi ci salviamo chissenefrega.
- non ci provate nemmeno! - gridò Soundwave, ora veramente sull’orlo dell’isteria.
- oddio, anche i robot sono isterici?
- psicotici isterici nevroticheggianti con tendenze schizomaniacali sublimate nonché…boh. Comunque sono alieni - fece spallucce - lo sai come sono gli alieni. Abbiamo esperienza noi, con gli alieni! - disse Fiamma. Soundwave non capì perché attaccarono di nuovo a ridere, ma decise che non se ne sarebbe curato. Le avrebbe ignorate. Avrebbe fatto di tutto per ignorarle.
Si sdraiò sulla cuccetta e si impose di andare in ricarica. Forse avrebbe fatto meglio a restare sveglio: non avrebbe cambiato nulla, ma se non altro avrebbe saputo cosa lo attendeva…

***



Soundwave si sentiva strano quella mattina.
Volgendo lo sguardo verso i letti delle due psicotiche con cui si trovava forzatamente a condividere l’alloggio al “sentirsi strano” si aggiunse una momentanea esplosione di gioia, seguita da una di panico ancora più grande. I motivi erano rispettivamente:
a) i letti erano vuoti e non trovarsele lì a scocciargli era un sollievo
b) i due letti erano vuoti, quindi Primus soltanto poteva immaginare cosa stessero facendo quelle due.
Oltretutto la sensazione di stranezza era in continua crescita. Non capiva proprio cosa avesse.
- ma che diamine…?- a sentire il suono della propria voce trasalì, si guardò il petto e quel che vide gli fece emettere uno strozzato gemito di sorpresa.
Pensando che fosse impossibile, un’allucinazione, Soundwave andò ad osservare la propria immagine riflessa su una superficie lucida, e con sommo orrore vide che era diventato…una femme!
Una femme con presa riproduttiva e tutto!
- DANNATISSIME PSICOTICHE!!! - grido lo (la) spymaster. Basta. Quello era veramente, veramente troppo! Non poteva fargliela passare liscia, in qualche modo doveva fargliela pagare, o almeno provarci!
Esitò a lungo, ma alla fine inviò un messaggio agli autobots spiegando loro tutto quel che era successo. Aiutarli sarebbe stato conveniente anche per loro, dato che a Fiamma Ratchet stava antipatico e di conseguenza chissà cosa aveva in mente per quel poveretto!
Fatto ciò, volendo comunque fare un bel discorsetto a quella vipera, aprì la porta del suo alloggio con l’intento di andarla a cercare.
Per poco non andò in standby. La Nemesis non era più la Nemesis.
Al posto dei familiari corridoi, magazzini e stanze, c’era nientemeno che il circolo polare artico. E non era finita, perché quelli che avevano davanti erano pinguini giganti mezzi androidi ed armati fino ai denti, assurdità che si aggiungeva all’assurdità anche solo perché dimensioni ed armi a parte…i pinguini vivono in Antartide!
Per di più gli (le) rivolsero uno sguardo decisamente…affamato.
Oh no. dopo gli elefanti maniaci anche i pinguini no!
- prendetela e portatela nel pinguinharem! - ordinò uno di loro, e cinque pinguini le furono addosso.
- LASCIATEMI SUBITO! - gridò, riuscendo a divincolarsi e a fuggire via, bestemmiando pesantemente in cybertroniano. Doveva trovare gli altri, Megatron e Knock Out, cui probabilmente era accaduto quel che era accaduto a lui (lei).
Donne! erano diventati donne! E c’erano dei pinguini semi robotici giganti che davano loro la caccia e volevano portarle tutte nell’harem! Soundwave voltandosi e vedendo i pinguini inseguirlo, anzi inseguirla, su dei cingolati alle bestemmie aggiunse le preghiere. Non aveva più armi. Non poteva trasformarsi e volare via. Non poteva lasciare l’astronave. Poteva solo correre!
E la maledetta, Fiamma, con le sue degne amiche deviate, non si era ancora vista. La cosa non prometteva affatto bene.
- Soundwave! sei tu…?!
Quella robottina rossa che sgambettava verso di lui ed aveva a sua volta dei pinguini alle calcagna poteva essere solo Knock Out.
- hai visto cosa ha fatto quella…!
- CORRI, che anche io ho dietro i pinguini! - strillò Soundwave, a cui veniva quasi da piangere dal grande stress nemmeno fosse preda di una sindrome premestruale alla massima potenza. Si sentì un’esplosione, e le sue transformer furono quasi colpite da un’enorme…
Bistecca. Con tanto di osso.
- MA CHE COS’È?! - grido Knock Out, pestando i piedi e piangendo in preda ad una crisi isterica. Lui, e Chiara la notte in cui l’aveva rapita, si somigliavano moltissimo in quel momento.
- CARICAAAARE IL CANNONEEE!!!...3!...2!...1!...FUOCO!
Un’altra esplosione, e Soundwave per sua fortuna riuscì ad evitare un’altra bistecca. Questa però colpì Knock Out di striscio, facendole dare una gran sederata contro il ghiaccio. Le due femme stavolta, se non altro, videro da dov’era partito il colpo…
- Fra’! fa’ un po’ portare qua dai cloni quei missili salame per piacere…
Fiamma e Francesca erano a bordo di una nave che aveva la forma di una caramella alla menta incartata, e presumibilmente era anche fatta con lo stesso materiale. Gli enormi cannoni che si trovavano su ogni lato della nave venivano caricati con un’assurda quantità di bistecche, salami, prosciutti e polli arrosto, tutti di dimensioni spropositate. Ma la cosa più spaventosa era che a governare la Santa Mania, così si chiamava la caravella - anzi, la caramella- e caricare i cannoni erano le due ragazze e i loro cloni.
Due erano già troppe, e adesso c’erano una trentina di Fiamma ed una trentina di Francesca; praticamente un incubo.
- li abbiamo quasi presi! - esclamò Francesca mentre dirigeva i cloni con i missili salame - i pinguini si vedono?
- pinguini a ore sette! - gridarono dei cloni di Fiamma.
- caricate i cannoni a babordo!!! Abbattiamo quei volatili che ‘n volano!!! Corpo di mille balene! - esclamò Fiamma, fingendo di zoppicare e chiudendosi un occhio con una mano.
Quel che avevano concepito le due ragazze era una battaglia navale contro pinguini robotici e decepticon donne, in un tutti contro tutti senza precedenti a colpi di bistecche e salumi vari, almeno per quanto riguardava Fiamma e Francesca sulla nave ammiraglia.
- TACCO A SPILLO IN ARRIVO! - gridò Knock Out, ed un’enorme decolleté nera si abbatté sulla calotta ghiacciata dove si trovavano spezzandola e facendoli, anzi facendole, cadere nell’acque gelida.
- colpiti ! - esclamò un clone di Chiara. La vera Chiara sorrise.
- ma quanto mi sta bene quel vestito bianco?
- come quello rosso! - esclamò un altro clone, con indosso il suddetto.
- e quello blu! - sorrise un altro clone ancora.
Chiara ed i suoi cloni governavano da sole un’altra “caramella”, rosa fragola, al sapore di fragola e tutta luccicante. La bandiera, come quella della Santa Mania, raffigurava un elefante rosa.
- o Chià?! L’hai beccati si! - urlò Fiamma.
- ovviamente! Ma io ve l’avevo detto che i tacchi a spillo erano più efficaci delle bistecche…io ho sempre ragione, c’è poco da fare - gongolò la bionda - ma quell’amore di tua sorella dov’è?
- da’addosso a Megatonto co’ la su’ nave - replicò Fiamma.
- ALTRI PINGUINI! - esclamò Francesca, sparando loro file e file di salsicce - Soundwave e Knock Out? Dove so’?
- tu butta in acqua due polli bomba, che se so’sott’acqua li becchiamo - disse Fiamma - già, ma la Laura non mi sta facendo sapere niente…O LAAAÀ’!!! - urlò la ragazza - l’hai beccato?!
Una risata maniacale precedette una sfilza di esplosioni di palle di cannone vere e proprie, che si avvicinavano sempre di più ad una povera femme argentata con gli occhi rossi e piena di cicatrici che correva come una pazza.
- AIUTATEMIII!!!
- dai, ferma, fatti distruggere! - esclamarono contemporaneamente Laura ed i suoi cloni, per poi tornare a chiacchierare tra loro.
- pareva tanto carina e dolce tua sorella! - commentò Francesca.
- dicono tutti così, ma solo perché non ce l’hanno intorno tutto il giorno! è la bimba di Satana, damme retta. C’ha solo dieci anni, ma è più fuori di me che ne ho diciotto - ribatté Fiamma.
Da un iceberg che una volta evidentemente era stato una porta sbucarono fuori gli autobots.
- ma che…?- si stupì Arcee.
- ma cosa…?! - si guardò intorno Bulkhead.
- non è possibile, ma che succede? - allibì Prime.
- LAURAAAA SPARA A QUELLI TU CHE HAI I CANNONI FATTI BENE! - urlò Fiamma, e con un’altra risata da psicotica sua sorella eseguì, colpendo in pieno il povero Ratchet…neanche a farlo apposta, eh?
- oh no, Ratchet! - lo soccorse Smokescreen.
- bella botta - disse Francesca gettando in mare quattro polli bomba. Stavolta riuscì a stanare Soundwave e Knock Out, che vennero gettati da un’onda su un’altra calotta di ghiaccio.
- BISTECCAAAA!!! - strillò Fiamma, sparando e colpendo quattro pinguini che stavano per tuffarsi e tentare un attacco sottomarino. Optimus era scioccato, quando aveva letto la richiesta d’aiuto di Soundwave aveva pensato che fosse diventato matto, e invece…!
Quindi quella che sparava bistecche era la stessa che aveva creato Spectrus, fatto si che Delta gli strappasse la Matrice e soprattutto fatto tanti danni ad Arcee! E la guerriera autobot infatti stava per attaccarla, ma venne colpita da uno stivale di venti e passa metri. Evidentemente Chiara aveva deciso che quella gente non aveva un minimo di stile, perché lei ed i suoi cloni da quel momento in poi iniziarono a sparare contro gli autobots ogni genere di scarpa, borsa, cintura…
Prime era indeciso. Lasciare che quelle pazze continuassero a fare tali disastri non era bello, anche se si trattava dei suoi nemici, ma…”meglio non svegliare il can che dorme”, diceva il proverbio. Né lui né gli altri avevano voglia di farsi trasformare in donne, braccare con i cannoni, e portare nell’harem da dei pinguini e Ratchet aveva bisogno d’aiuto…
Così se ne andarono, lasciandoli al loro destino. Se l’erano cercata.
Intanto nella suite Adriana e Dreadwing bevevano tranquillamente dell’energon e del succo di frutta. Adriana non aveva partecipato, e Dreadwing era stato risparmiato anche stavolta.
Per fortuna che non si era messo in mezzo…
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Transformers / Vai alla pagina dell'autore: _Cthylla_