...And still the dark.
Era circondata da pareti scure, tende scure, coperte scure; perfino i suoi occhi erano scuri. Il suo respiro continuava a farsi piu' rumoroso, far entrare e uscire l'aria dalle narici ormai stava diventando un lavoro sempre piu' faticoso e stranamente inutile.
Scorreva sangue freddo nelle sue vene, e l'unica cosa che ormai riusciva a percepire sulla sua ruvida pelle erano le lacrime che ogni notte le rigavano il pallido volto, marcando i solchi delle sue magre guance. Intanto un minuto passo' e con lui un battito' venne a mancare. Attraverso l'immensa finestra un cielo stellato faceva da quadro alla lucubre stanza, un cielo di cui una maestosa e brillante luna ne era la regina. Sembravano tutti felici in quel momento, perche' tutti dormivano sonni tranquilli, e ogni volta che lei rimboccava le coperte si chiedeva perche' non facesse parte dei "tutti". Fissava quell'infinita distesa blu, cosi' bella, grande e importante da farla sentire inutile il doppio. Voleva sospirare, ma ormai anche quello le riusciva difficile. Con un gesto lento e silenzioso, apri' il cassetto accanto a lei, estraendone un oggetto freddo e duro come il ghiaccio. Per la prima volta in tutta la sua vita, la mano le tremava, il respiro diventava sempre piu' corto e, non appena infilo' l'imponente lama perfettamente affilata nel suo flebile e freddo corpo, si vide passare tutta la sua vita avanti agli occhi. Solo lacrime e rosso in quei ricordi, solo lame, pillole, specchi e sofferenze riusciva a vedere, perche' erano quelli gli ingredienti principali della sua vita. E poi, ancora scuro.
Commenti autrice.
Abbastanza depressa, lo so, LOL. Ma era inutile farla invecchiare nel computer. Se vi va, seguite la mia ff: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1138655&i=1