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Autore: elyxyz    17/11/2007    33 recensioni
Un’interpretazione alternativa al finale dell’episodio n°13, ‘Fuoco contro Acciaio’.
“Cos’è?! Oggi piovono cani e gatti?” ipotizzò, tra il polemico e il divertito. “E’ la Giornata del Randagio e nessuno me l’ha detto?!”
(Roy x Ed)
Storia partecipante al Contest 100 Prompts! indetto da Fanfiction Contest ~ {Collection of Starlight since 01.06.08}
Dopo quasi 5 mesi d’attesa, ecco postato il nuovo capitolo. Avviso comunque i lettori che i futuri aggiornamenti saranno più frequenti ma ancora irregolari.
Genere: Romantico, Malinconico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: What if? (E se ...), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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27

Note: il seguente scritto contiene riferimenti yaoi.

Per ulteriori spiegazioni, vi rimando alla conclusione della fic.

 

 

Dedicato a chi ha commentato i precedenti capitoli della raccolta.

Grazie.

 

 

 

Da cane a cane: abbaio ufficioso

 

by elyxyz

 

 

 

 

“Colonnello! COLONNELLO HUGHES!” un cadetto, fresco d’Accademia, accedette nell’ufficio di Maes, senza quasi bussare e, di sicuro, prima di ottenere il permesso d’entrare.

 

L’uomo sollevò gli occhi dal dispaccio che stava controllando, per prestargli curiosa attenzione.

 

“Mi scusi, signore!” si discolpò il soldato, tutto trafelato. “Ma è appena giunto un telegramma urgente da East City, per lei!” anticipò, fremente d’eccitazione. “Dicono sia criptato…” squittì quasi, con fare cospiratore.

 

Hughes allungò una mano, per ottenere il fascicolo che la recluta gli porse con così tanta solennità, che sembrava quasi dovesse incoronarlo a momenti con medaglia al valore.

 

“Ti ringrazio, Asami-kun, suggerirò il tuo nome per una promozione. Scherzò, con fare paterno. Ma l’altro lo squadrò in adorante gratitudine, senza comprendere l’ironia di sottofondo. “Grazie, signore!”

 

Maes sbuffò, scotendo il capo semirassegnato. L’Accademia non sfornava più giovani svegli come un tempo!

 

“Sei congedato, soldato.” Lo avvisò, tagliando corto. E l’altro scattò sull’attenti, compiendo un impettito saluto militare.

 

Attese che fosse uscito e, non prima di aver mandato un bacetto alla foto della sua adorata Elycia, si dedicò all’esame del file che aveva davanti a sé.

La cartellina color crema, con su stampato il suo nome Maes Hughes, SSI – Servizi Segreti Investigativi. E poi un intimorente timbro rosso, nel bel mezzo del frontespizio: CONFIDENTIAL

 

Urgente. Importante e Riservato.

Che fossero finalmente arrivate le informazioni su quell’Homunculus mutaforma, che stava mettendo nel sacco tutto l’esercito?

 

Aprì il dossier, di carta bianca, stavolta.

 

Scorse le poche parole, rileggendole un paio di volte, per raccapezzarsi.

 

“Volpe entrata tana coniglio W STOP Entrambi vivi et sani W STOP Festeggiamo W STOP RM”

 

“La volpe è finalmente entrata nella tana del coniglio. Evviva. Siamo entrambi ancora vivi e sani e quindi non mi ha ucciso. Evviva. Festeggiamo il momento storico. Evviva. Roy Mustang.”

 

Hughes scoppiò in una grossa risata divertita, sbattendosi una manona in fronte.

 

Il suo zelante leccapiedi di guardia rientrò una seconda volta senza chiedere, ma si ricompose davanti alla sua scrivania.

“Colonnello? E’ successo qualcosa d’importante?”

 

Maes sorrise a tuttotondo. “Sì, una svolta epocale per la pace e la stabilità del nostro Paese!” esclamò. “Prendi carta e penna e rispondi con rapidità: “Felicitazioni STOP Buon pranzo volpe et coniglio STOP”

 

Il giovane si eccitò per quel compito importantissimo e segretissimo.

“Volo, signore!”

 

“Non dimenticare: è questione di vita o di morte!” lo ammonì.

 

“Signorsì, signore!”

 

Quando fu nuovamente solo, si concesse di gioire per quei due testoni, che alla fine si erano decisi al grande passo.

Beh, di sicuro ammirava la costanza di Roy. Questa sua tenacia era lodevole.

Da quanti anni sognava di scoparsi Ed?

 

Probabilmente Havoc stava raccogliendo le vincite delle scommesse nella sua bisca clandestina.

Accidenti! Gli doveva la sua parte…

Che fosse il caso di mandar loro una scatola di fuochi d’artificio e champagne?

 

 

 

****

 

 

 

Dillo, dai! Dillo, che per un istante hai pensato che saresti stato fottuto.

Sì, ti sei visto fottuto. In senso figurato e anche letterale.

 

Edward è collassato, languidamente sopraffatto dalla stanchezza.

Tu invece sei lì. Con l’adrenalina così alta che respiri a denti stretti, per paura che il cuore schizzi via.

 

E’ che hai atteso quasi tre anni – era geologica in più, secolo in meno - ma ne è valsa la pena.

 

L’amore è una brutta bestia, Roy Mustang, e tu sei già stato mangiato. Finito dritto dritto nella sua pancia!

 

Accarezzi la sua cute, i peli radi, le cicatrici. E ti rendi conto che nessuna pelle liscia, nessun seno sodo era mai così bello.

Hai perso il conto delle donne con cui sei stato. E neanche una è riuscita a portarti così in alto come quel Fagiolino che tieni stretto. Hai paura che scappi via?

 

E’ quasi l’alba. Ma non riesci a dormire.

Ed invece è crollato, esausto, tra le tue braccia. Nudo.

Voleva rivestirsi.

E tu hai minacciato di dar fuoco a quella sua dannata maglia.

 

E ripensi che, mentre raggiungeva l’apice, chiamava te. Sì, ma.

La prima volta, è stato un mugolio indistinto. La seconda, un gemito strozzato.

Al terzo orgasmo, però, ne sei stato sicuro. Lo hai sentito gridare.

Ma niente “Roy”, “Amore mio”, “Mustang-san” o “Dannato vecchio bastardo muoviti!”

 

Ti ha chiamato “Taisa”.

Se non ne fossi stato così sorpreso,  - e beh, anche impegnato, sii onesto! – saresti scoppiato a ridergli in faccia.

 

Il tuo vecchio grado.

Ha invocato il tuo vecchio grado di Colonnello!

 

Ti sfiora il dubbio che subisca il fascino della divisa. E non puoi fare a meno di ghignare sornione, mentre ti gratti distrattamente un fianco.

Hai la schiena sfregiata. Peggio delle unghie laccate delle tue gattine, quell’auto-mail!

E senti male in posti che non credevi neanche d’avere.

 

Forse sei fuori allenamento. Ti riduci a pensare persino questo, nella carrellata senza senso delle riflessioni che invadono la tua testa. Sono ore che non riesci a mettere in fila un pensiero decente. Figurarsi a parlare.

Ma di dormire non se ne parla. Hai lo stomaco così leggero che potresti decollare a momenti.

E non ti resta altro che spararti nel cervello quel filmino hard, che ti ha eccitato tanto, e riviverlo e rivederlo, da ogni angolazione possibile e impossibile.

 

Ti viene il dubbio che fosse lotta libera anziché sesso.

Sesso. Che brutta parola...

Tu lo sai che non è stato solo quello.

Sì, splendido sesso. Ma non solo.

Non puoi. Non vuoi ridurre l’incontro di due anime ad un semplice scambio di fluidi.

 

Sesso è non ricordare il nome della tizia con cui hai scopato la sera prima.

Invece, di lui, tu sai… tu sai.

Sai quanti minuti vuole il the in infusione.

Sai quanti biscotti mangerà a colazione.

Sai come gli piace l’insalata di pollo.

E del neo che ha dietro l’orecchio.

O qual è la sua maglia preferita.

Sai cosa lo fa arrabbiare. Sai cosa lo rende felice.

Sai delle tacche in cantina, su cui segna di nascosto la sua bassezza. Ops! Pardon. La sua altezza.

Sai che a diciott’anni suonati spera ancora di crescere…

Sai che rimarrà per sempre un bambino. Forse perché non ha mai potuto esserlo davvero.

E sai che gli affideresti la tua vita, in ogni momento.

E lui farebbe lo stesso.

 

No. Non mentirti. Questo non è sesso. E’ amore.

 

…un amore nato per colpa di un gatto… beh, per merito di un gatto.

 

Ad un tratto realizzi una variante che ti era sfuggita.

Tora aveva miagolato fuori dalla porta, forse attirato dai vostri gemiti.

Per fortuna che Mame-chan non se n’era accorto, altrimenti sarebbe stato capacissimo di piantarti lì – sul più bello – per andare a rassicurare il vostro micio.

 

Pure adesso, forse è lì.

Manca poco all’ora del risveglio, anche se quel tuo ghiro personale dormirebbe in eterno.

 

Gli fai il solletico, consapevole che stai rischiando la vita.

Ma, del resto, hai appena messo un piede in paradiso, di che ti penti?

 

Ed mugugna, strofinando il musetto contro la tua spalla. Poi apre gli occhi.

 

- Sì, non ti ha colpito. E’ un miracolo. -

 

E ti sorride con quel modo semplice e autentico che ti strizza il fiato in gola.

 

“E’ stato bellissimo.” Gli confessi, al colmo di una gratitudine che ti sta per sopraffare. “E tu sei stato fantastico.” Lo lodi, sfiorandogli le labbra con le tue.

 

Ma... per la miseria! Non era quello che dicevano tutte le tue donne a te? Da quando hai smesso di fare l’uomo?

 

Adesso lui arrossirà, imbarazzato. Ti darà del maniaco, e tu lo prenderai in giro…

 

“La verità è che ti sarebbe andato bene anche il buco della serratura, se solo fosse stato abbastanza largo.” Sbadiglia Fullmetal.

 

Ammutolisci. Non sai se dimostrarti scandalizzato per quest’improvvisa scurrilità del tuo pudico Mame-chan o se riderci su.

 

Fullmetal è anche questo, no?

Orgoglioso e indisponente. Sfacciato.

Ma se cambia pelle, e lascia lì la sua sfrontatezza, ritorna ad essere solo Edward, e vedi semplicemente un ragazzo tormentato, insicuro e sfuggente. Quello con le cicatrici fuori e dentro al cuore.

 

Osservi i vostri corpi pigramente adagiati sul letto sfatto. Poi guardi lui.


“Come ti senti?” chiedi, con una punta d’ansia.

 

“Bene.” Risponde. “Ho una tempra d’acciaio, io.” Ironizza.

 

Protendi una mano lungo il suo corpo, compiendo una lieve pressione all’altezza dei reni.

E lo senti mugugnare di dolore.

 

Ho una tempra d’acciaio, io!” lo scimmiotti, ma il sarcasmo non riesce a nascondere del tutto l’affetto che gronda dalle tue parole.    

 

Gli baci una tempia con premura, massaggiandolo un po’ ovunque.

 

Edo ti lascia fare, arrendevole. Stranamente cedevole.

 

“Puoi restare a casa, oggi.” Gli proponi, dopo l’ennesima coccola. “Io però ho una riunione importante, adesso devo prepararmi. E non sai quanto mi spiace. Rimarrei qui con te per sempre.”

 

“Due minuti, Roy… ancora due minuti!” ti supplica il giovane Elric, miagolando per il piacere di quelle attenzioni.

 

“Ed?” squittisci, d’un tratto.

 

Mmmhhsìì?” biascica lui.

 

Il tuo auto-mail dev’essere impazzito, perché sta giocando col mio inquilino del piano di sotto.”

 

Le labbra di Edward si stendono in un pigro, bellissimo sorriso malizioso.

 

“Io non c’entro. Lo giuro. Fa tutto da solo.”

 

“Se cominci così, non arriverò neppure per la fine della riunione…” protesti debolmente.

 

“Dovevi pensarci prima di insegnarmi quella cosetta carina…” ti ammonisce, suadente.

 

“Ma non sapevo che avrei risvegliato un insaziabile assetato di sesso!” ti difendi, “Mmmahhhfi-finirò per a-arrivahhhh…”

 

“Un giro solo sul cavallino, promesso! Uno solo!” frigna Ed, con lo stesso tono di un bimbo capriccioso e viziato.

 

Non hai modo di controbattere, troppo intento a respirare e a contenere l’eccitazione incipiente.

“Quasi quasi, ti preferivo prima… inesperto e virtuoso. Questa parte lussuriosa di te mi spaventa, lo sai?!

 

Il ghigno, che fiorisce sulle labbra del tuo biondino, è degno del Mustang dei tempi migliori. Non promette niente di buono.

“Non tema, Generale di Brigata Mustang. Avremo un sacco di tempo per le esercitazioni. E recupereremo il tempo perso!”

 

 

Fine



Disclaimers: I personaggi citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.

 

Note varie: Parto dal colore del titolo. Il blu richiama le divise dell’Esercito di Amestris, il rosso è il timbro di “Riservato”. Ne avete mai visto uno? E’ abbastanza intimorente, dentro a quel rettangolo rosso.

 

Scusate se non vi ho messo la noticina cronologica all’inizio, specificando che questo cap è legato al 25, ma avrei rovinato l’effetto sorpresa. Perdonata? ^__^

 

Per chi di voi che si è chiesto/a come mai Maes è qui, ricordo che l’essenza stessa delwhat if?’ è un binario che scorre parallelo alla storia originale. No?

Cerco di mescolare elementi dell’anime e del manga (sperando che non sfori nell’incoerenza>.<)
Non ho ancora deciso, per es, se dirò mai che il Comandante Supremo è un Homunculus. Se sarà utile ai fini della fic, sì. Altrimenti è un dato inutile.

Non so neppure se Al riprenderà mai un corpo. Ci devo pensare....

Di sicuro, Maes non morirà. Non in una cabina sporca e puzzolente.

 

Riguardo al telegramma… ne avevo preparato anche una versione decisamente più volgare ^__^; poi però ho scelto questa, anche perché Roy incarna l’astuzia e la pazienza tipiche della volpe, e Ed ha l’ingenuità tipica del coniglietto...

A proposito del coniglietto che è diventato mandrillo…

Non è improvvisamente impazzito. Niente border-line o bipolarismo^^' (anche se potrebbe benissimo esserlo, visti tutti i traumi della sua giovane esistenza. XD)
Il punto è che, mentre io vedo Roy coerente a livello comportamentale... (Roy è un gatto che casca sempre in piedi, qualsiasi cosa succeda); Edward ha un carattere ambivalente.
E’ testardo, orgoglioso, irriverente Fullmetal.
E’ introverso, impacciato,traumatizzato’ e impreparato come persona.

Come molta gente che reprime a lungo, ora a Edo è stato tolto il tappo. Ed è come un fiume in piena... ^______^

Bisogna capire se sta lasciando spago alla sua parte ‘Ed’, o alla parte ‘Fullmetal’... ^__=



Spendiamo due parole sul discorso emerso nel capitolo precedente.

In questi giorni, mi sono letta e riletta i vostri commenti e le vostre impressioni.

Ringrazio ognuno di voi, sia per l’eventuale sostegno, sia che abbiate trovato il tempo e la voglia di dirmi la vostra.

Non starò qui a rispondere ad uno ad uno. (Anche perché con qualcuno c’è stato modo di chiarirsi in pvt, anche se spero che le mie mail siano giunte a tutti… di alcuni non ho ricevuto neppure ricevuta di consegna. Mah.)

Quello che mi preme dire è sono rimasta sinceramente stupita a veder gente – che di solito commenta quasi sempre – chiedermi scusa. Forse le mie parole sono state fraintese, o forse volevate chiarire la vostra posizione personale, non so, ma il mio sfogo non era rivolto a voi.

In secondo luogo, c’è chi ha detto che è uno scoppio legittimo, e chi lo ha considerato un eccesso.

Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma come io non so – e non posso giudicare le vostre giornate, gli impegni e il resto – voi non potete sapere come mi sono sentita. E quanto ci abbia rimuginato su, per settimane. Se starmene zitta o parlare. Non è la scenata da ‘5 minuti storti’, per capirci. Il punto è che ho sempre creduto (correggetemi se sbaglio) di aver un buon rapporto coi miei lettori. Tengo molto in considerazione quello che mi dicono, i consigli che mi danno… sempre se compatibili con le mie idee di base.

Qualcuno dice che ho del talento. Che scrivo bene da quando metà di voi non aveva neppure il suo primo dentino da latte. Senza falsa modestia, credo sia un’esagerazione.

Forse ho un dono. Perché negarlo? Quello che so di certo è che sono migliorata, in questi anni. Grazie soprattutto alla gente che mi ha detto come e dove sbagliavo. Ecco perché i commenti sono importanti.

Io scrivo anzitutto per me stessa, per soddisfazione personale. L’ho sempre fatto. Molto prima di approdare nel 2001 in EFP, prima del tracollo famoso che cancellò tutto.

Il punto è che, se ho deciso di pubblicare in un sito in cui è possibile recensire, è perché ci tengo ad essere giudicata, lodata o ammonita, a seconda dei casi.

Se lo facessi sempre e solo per me stessa, perché perdere tempo a caricare le fic? Le manderei via mail ai miei amici, e basta.

Se qualcuno si sente ‘costretto’ a recensire, beh, la cosa in questi termini mi intristisce.

Non ho mai puntato una pistola contro nessuno, intimando di commentare. (Dea, abbassa la mano, sei quasi mio cognato, tu non fai testo!)

Io immagino le recensioni come la possibilità di votare. E’ un diritto, ma anche un dovere ‘morale’.

Non ti puoi lamentare se le cose vanno male (leggesi: l’autore si scazza), se non dai mai il tuo parere.

Attraverso le recensioni, voi esercitate un potere. Io la vedo così. A volte, riuscite addirittura a cambiare le sorti di una storia. Vi pare poco?

E con questo chiudo. Pietra sopra.
Se volete discuterne con me, in privato, mi trovate al solito divano blue navy: elyxyz@alice.it

 



Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

 

Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.

Farai felice milioni di scrittori.

(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)


Ringrazio sinceramente per le recensioni a ‘FULL METAL DETECTOR
Non mi aspettavo tutto questo entusiasmo! >////<

Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.


Grazie (_ _)

elyxyz

 

   
 
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