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Autore: Daphne_L    28/04/2013    3 recensioni
King’s Cross, il primo di settembre.
Un luogo e un giorno che nella mia vita hanno sempre avuto un’importanza immensa.
In particolare, però, ci sono tre “primo settembre a King’s Cross” che ricorderò per sempre...
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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King’s Cross, il primo di settembre.
Un luogo e un giorno che nella mia vita hanno sempre avuto un’importanza immensa.
Per anni li ho quasi odiati, perché i miei fratelli mi lasciavano sola per andare a Hogwarts. In realtà il mio non era tanto odio, quanto invidia profonda e voglia di partire con loro per quel luogo che descrivevano con tanto entusiasmo nelle lettere e durante le vacanze.
Poi, quando ho iniziato a frequentare la scuola anche io, quel luogo e quella data hanno iniziato a diventare motivo di trepidante attesa. Significavano che avrei rivisto i miei amici, sarei salita sul treno e avrei iniziato un nuovo meraviglioso anno a scuola.
In particolare, però, ci sono tre “primo settembre a King’s Cross” che ricorderò per sempre.
Uno, quello del 1991, lo ricorderò per sempre perché è proprio quella volta che ho incontrato per la prima volta Harry.
Mi basta pensarci e torno ad essere la ragazzina curiosa che voleva salire sul treno per vederlo meglio. Non sono mai stata una grande fan del colpo di fulmine, ma non saprei come spiegare altrimenti la sensazione che ho provato quando ho incrociato i suoi occhi per la prima volta. Lui forse non si era neppure accorto di me, era preoccupato di non riuscire a raggiungere il binario e aveva parlato con mia madre, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo. In quel momento avevo pensato che fosse carino e lo avevo osservato con curiosità mentre saliva sul treno con i miei fratelli. Quando poi avevo saputo chi era, non ero più riuscita a trattenermi: Harry Potter, il bambino più famoso del mondo magico, era solo a pochi passi da me. Ed era tremendamente carino. Quanto ero sciocca a dieci anni.
Il primo settembre del 1997, invece, lo ricorderò per sempre come il peggiore della mia vita.
Per la prima volta in sedici anni non capivo cosa diamine ci facessi su quel binario. Ero sola, diretta in luogo che non era più nemmeno un pallido riflesso di quello che Hogwarts era stata prima della morte di Silente. Nessuno dei miei fratelli sarebbe stato al mio fianco, Ron era sparito nel nulla dopo l’attacco dei Mangiamorte al matrimonio di Bill e sapevo che non avrei avuto sue notizie fino alla fine della guerra.
Nemmeno Harry sarebbe stato con me. Le sue maledettissime nobiltà d’animo e cavalleria lo avevano spinto a lasciarmi per non mettermi in pericolo. Quel giorno salii sul treno sperando ardentemente che la guerra finisse presto. E che Harry non dimenticasse il mio regalo per il suo compleanno.
E ora è il primo settembre 1998 e siamo a King’s Cross.
Sono sul binario 9 e ¾, pronta a salire sul treno, e non riesco a non sorridere guardando il ragazzo nervoso di fronte a me.
I miei genitori mi hanno salutata e si sono allontanati perché a papà è sembrato di vedere qualcuno che lui e mamma devono assolutamente salutare ora. Quanto amo mio padre.
Finora Harry si è limitato a guardarmi sorridendo e a tenermi per mano. Ha paura di mia madre molto più che di tutti i pericoli che ha affrontato in guerra. Adesso che siamo soli, però, mi stringe a sé e affonda il viso nei miei capelli. Chiudo gli occhi e respiro il suo profumo, vorrei che questo momento durasse il più possibile.
Lo sento ridacchiare e mi allontano da lui, guardandolo incuriosita. Harry continua a cingermi con le braccia mentre fa un cenno verso la sua sinistra e nel fumo scorgo le sagome di Ron e Hermione. Stanno battibeccando come sempre, ma dopo ogni frase si scambiano un bacio.
Rido e torno a guardare Harry, che mi accarezza la schiena dolcemente.
«Sai, volevo farti un regalo» mi dice.
«E per cosa?» chiedo stupita.
Lui si stringe nelle spalle «Per il tuo ultimo anno»
«Ma non mi serve un regalo» rispondo. Che razza di idea.
Lui mi ignora «Solo che non sapevo cosa potesse servirti»
Sospiro e faccio per rispondere, ma lui è più veloce e mi anticipa «Quindi ho pensato che mi piacerebbe che tu avessi qualcosa che ti ricordi di me» dice con un sorriso furbo.
Il mio cuore salta un battito. Io conosco questa frase.
«Al contrario di me l’anno scorso, per te le occasioni di avere appuntamenti saranno parecchie durante quest’anno» prosegue lui.
Scuoto la testa «Mi dispiace, sono impegnata e anche piuttosto fedele»
«Ottima risposta, ma intendo lasciarti un promemoria» mormora prima di baciarmi.
Prima che il bacio e le carezze di Harry annientino ogni mio pensiero, rifletto sul fatto che questo primo di settembre a King’s Cross sta diventando il mio preferito.
 

  
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