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Autore: purplelight    29/04/2013    2 recensioni
Parlo del dottore umano. E se cadesse in depressione dopo essersi lasciato con Rose per non volerle dire
tutti i suoi segreti....magari per vergogna?
Un dottore tutto umano, fin troppo.....
( dovrei inserirla nelle Originali ma...i personaggi sono quelli di doctor who...certo...estremizzati...buona serata!!!)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 10 (human)
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Senza eta'
il vento soffia la
sua immagine
nel vetro
dietro il bar
gocce di pioggia
bufere d'amore
ogni cosa passa e lascia



La tazza di caffè si stava raffreddando.
Mescolò lentamente il cucchiaino dentro. Ci buttò due zollette di zucchero.
Dentro, nel cuore... sentiva il gelo.
Tremava.
Si lasciò cadere lentamente sul tavolo,poggiando la testa sul legno freddo.
Strinse in mano il ciondolo che le aveva regalato lui...dopo Bad Wolf Bay...
Faceva fatica a respirare. Le immagini si susseguivano nella mente, stracciando ogni possibile pensiero logico.
La vista le si annebbiò per un istante.
...non mangiava quasi niente ormai da giorni. Stava incominciando ad indebolirsi.
Ispirò profondamente.
Perchè era scappata?
Aveva paura?.....si...aveva una paura tremenda....
Paura di non potersi più fidare di lui, paura di perderlo...
Ogni volta che lui usciva il suo cuore batteva all'impazzata in preda al panico...restava in ansia per tutto il tempo...
Ormai era sempre così...si era ritrovata persa in un labirinto di emozioni e di paure...e  aveva perso l'orientamento. La vita per lei era come un vagare in una distesa immensa, buia...dove non riusciva più a riconoscere niente.
Sentiva la colpa pesarle come un macigno mese dopo mese . Per aver scelto di aspettare...di darsi tempo...strinse i denti....quel tempo che li aveva traditi così tante volte. Quel tempo che era stato come una giostra nel Tardis...questo perchè nel Tardis poteva essere compreso, addomesticato...fermato.
Adesso, si era allontanato, abbandonandoli entrambi nella sua natura precaria...nel suo continuo scorrere, inesorabile. Il tempo.
Si era imposta di stare meglio. Di riuscire a riadattarsi a quel modo di percepire le cose.
Strinse di nuovo la mano in un pugno. Stretto.
Dagli occhi gli scesero delle lacrime.
Cercò di soffocare quell' angoscia. Ma non ce la faceva.
Sentiva il gelo salire nel petto e ridurle in frantumi il cuore.
Si portò le mani al volto.
Era sola.
Una ragazza sola in un bar...fuori gli alberi radiosi, tinti di colore abbagliante verde le illuminavano il volto contratto dal pianto.
-Dimmi come posso...dimmi come posso fare? per raggiungerti adesso?- bisbigliò...i suoi occhi guardavano fuori. Gonfi di lacrime.



Canzoni e poesie
pugnali e parole
i tuoi ricordi
sono vecchi ormai
e i sogni di notte
che chiedono amore
cadono al mattino
senza te





Lui era seduto.
Le mani sulle ginocchia. Dritto.
Gli occhi intensi...troppo, troppo profondi fissavano il vuoto.
Si era ritrovato ancora lì. In quel parco.
Quel parco che era d'inverno gelato e buio e d'estate così calmo e radioso.
Contrasse le dita....nervoso.. anche in quell'accecante luce lui non riusciva a sentirsi bene.
La pace era per lui un illusione, un utopia...un essere in bilico tra continui, chiassosi e dolorosi cambiamenti.
Si continuava a mordere le labbra, in preda a dei tic nervosi.
Il tempo. Il tempo lo stava consumando.
Sorrise, tendendo le guance, forzatamente.
Sorrideva sempre a quell'osservazione.
Lui...prima...il Signore del Tempo.
Lui...il tempo non era mai riuscito a domarlo.
Si era illuso.
Non era riuscito mai a vederlo scorrere, lentamente.
Non ad accettarlo totalmente.
Ne aveva sempre avuto paura. Ed era sempre scappato. Cercando di raggiungerlo quel tempo.
Correndo.
E ora.
Uomo.
Sentiva la sua anima così pesante, bloccata in delle catene di ferro in una prigione immensa, infinita...priva di ogni confine. Stretta nella presa soffocante della realtà.
Impotente.
Schioccò la lingua sul palato.
Prese la bottiglia e se la portò alla bocca.
Il sapore amaro e forte del whisky gli pungeva la gola.
Rose.
Era inevitabile non pensarci.
Strinse gli occhi in una smorfia di dolore. Si guardò la mano...quella mano che aveva usato contro di lei.
Adesso, quella mano, tremava ancora.
Rose.
Si morse di nuovo le labbra. Incominciò a grattarsi freneticamente la tempia. Il nervosismo lo stava divorando.
Provò a nascondere il pensiero, buttarlo in un angolo remoto ma come sempre accadeva gli esplose dentro facendo vacillare ogni possibile certezza.
Non era riuscito a trattenerla.
Rise, una risata folle.
-io...sono...il dottore.- sussurrò.

Mi piange negli occhi
l'arte di star
seduto nell'ombra
nessuno mai
passa di qua
su questa strada che
non porta a me
ma fa rumore




Si guardava sempre allo specchio.
Provava a ritrovarvisi...ma più il tempo passava e più notava che quel velo di tristezza e di disperazione che lo aveva accompagnato in tutti quei mesi lontani da lei si stava impossessando anche della sua anima. Stava entrando dentro, scivolando in fondo...imprimendosi nel suo essere.
Lo poteva vedere dagli occhi. Dalle pupille che si contraevano, sempre più freneticamente ad ogni cambiamento di luce.
Sentiva piano la disperazione trasformarsi in qualcos'altro..in terrore...in apatia. In quella più nera.
Non usciva più.
Non ne aveva voglia.
Sedeva sul divano con un viso neutro. Gli occhi coperti dall'indifferenza.
Nel corso della giornata vedeva le ombre spostarsi, inclinandosi a seconda delle ore. La luce, dalla gialla e luminosa del mattino scurirsi in un rosso sangue e in viola scuro, infine al calare della notte.
Camminava sul parquet a piedi nudi.
In mano una bottiglia. Vagava tra le stanze vuote, silenziose dell'appartamento che un tempo era stato il loro.
A volte si metteva davanti alla finestra. In attesa
Guardava la strada, l'angolo.
L'aspettava. L'avrebbe aspettata per sempre.
Gli occhi tristi e il viso pallido spaventato.

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.--.-.-.-.-.-.-.--.-.-.--.-.-.-.-.-.-.

su questa strada che
non porta a me
ma fa rumore





Ciaooo!!!!
Sono ritornata con questa OOC Strappa lacrime!!! ....oggi ero sadica e  malinconica....
Penso però nel prossimo capitolo di renderla più allegra e fare un finale finalmente felice!

Ringrazio le persone che hanno recensito questa storia e ai lettori che si limitano a leggere e basta!!! Baci!
        
  
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