Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Shirubia___    29/04/2013    2 recensioni
Ciel: “Ma che diamine mi sta succedendo!?” pensò mettendosi una mano sul volto. La risposta già la sapeva in realtà, solo non voleva accettarla.
Dopo qualche minuto decise di camminare fino al retro della villa, non accorgendosi che qualcuno lo stesse seguendo. Quando si fu fermato sentì uno sparo, un forte dolore alla caviglia, e, prima che potesse voltarsi, sentì una botta alla testa e tutto divenne nero.
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Questa storia non è “rubata”! Per vari motivi non posso più entrare nel vecchio account, e mi era venuta voglia di continuarla, perciò l’ho ripubblicata qui, sperando che non ci siano problemi.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sebastian pensò che Ciel ci stesse mettendo decisamente troppo tempo. Ebbe il sospetto che gli fosse successo qualcosa. Si diresse verso l’uscita, ma si bloccò non appena tutto il chiasso delle persone fu sostituito da un’unica voce: - S-Signori, buonasera. Sono lieto che siate venuti tutti – Nigel era al centro della sala. Non sembrava, però, molto sicuro di sé.
- Purtroppo si è verificato un imprevisto, – continuò – quindi l-la serata termina qui. -
Appena finì di parlare salì immediatamente le scale. Sebastian provò a muoversi velocemente per uscire, ma le persone erano troppe e gli impedirono di muoversi come voleva. Anche dopo che la maggior parte delle persone se ne fu andata, non riuscì comunque a trovare il Conte, e i suoi sospetti aumentarono. Arrivò fin dietro la villa, e i suoi sospetti divennero certezze quando un oggetto a terra attirò la sua attenzione: l’anello di Ciel. Non avrebbe mai perso quel anello.
Iniziò a sentirsi... più preoccupato del solito.
In lontananza vide Nigel che portava una valigia. “Una valigia abbastanza grande da poter contenere il Signorino” pensò il demone raggiungendo l’uomo da dietro.
- Va da qualche parte? – gli chiese il maggiordomo, sorridendo falsamente.
Nigel sobbalzò. Non lo aveva sentito arrivare.
- N-Non sono affari vostri! -
- E quella? – chiese Sebastian, indicando con un cenno del capo la valigia.
Nigel la strinse – È solo u-una valigia! Ma cosa volete?! –
- Ho perso di vista il Conte Phantomhive, e non vorrei che stesse nelle mani sbagliate… - sentendo quel nome l’uomo sgranò gli occhi e indietreggiò. A quanto pare questo Nigel era coinvolto.
- Io non c’entro niente con il Conte!- Sebastian non lo ascoltò e gli strappò la valigia dalle mani. La sentì troppo leggera, ma la aprì ugualmente: solo panni.
- Visto?! – Nigel cercò di riprendersela, ma il maggiordomo notò una strana forma sotto una camicia. La sollevò e vi trovò una pistola. – Con questa cosa voleva farci, mhn? -
Gettò a terra la valigia e puntò la pistola contro la fronte dell’uomo.
- O mi porta dal Conte, oppure… - le sue parole erano quasi un sussurro.
- Va bene! Ma io n-non c’entro niente! – si agitò Nigel – Mi hanno co-costretto! –
 
“Sento della stoffa su entrambi gli occhi e nella bocca, quindi mi hanno bendato e imbavagliato… in più non riesco a muovermi, quindi sono anche legato. Il dolore alla testa è troppo forte per farmi concentrare sul discorso che stanno facendo degli uomini poco lontano da me. Inoltre, la ferita alla caviglia mi sta facendo impazzire Non ho idea di come uscire da questa situazione…” pensò irritato Ciel “… se solo riuscissi a chiamare Sebastian... già, Sebastian…” i pensieri del piccolo Conte si concentrarono immediatamente sul maggiordomo. In realtà sapeva benissimo cosa gli stesse accadendo in quel periodo, solo non voleva accettarlo. Non voleva accettare i sentimenti che provava verso il demone. Non voleva provare certe cose, lo facevano sentire debole… soprattutto perché considerava il suo un sentimento stupido e a senso unico. Ormai però, doveva accettare tutto quello che provava.
Si concentrò su quello che gli stava succedendo mettendo da parte i pensieri sul maggiordomo.
Provò a muovere le mani. Erano bloccate dietro la schiena, e riuscì a muovere solo le dita, e con orrore capì di non avere al pollice il suo anello.
Un uomo notò il suo gesto e gli calpestò le mani.
- Guarda, guarda! Chi si è svegliato! – gli disse, per poi tirargli un calcio alla schiena. Sentì gli altri uomini ridere.
Ciel provò a non mostrare il dolore che stava provando per quel colpo. Gli tirarono poi, un calcio in bocca e allo stomaco. Successivamente uno di loro premette il piede sulla caviglia dove gli avevano sparato. Premette finché Ciel non emise un gemito di dolore che tentava invano di trattenere. Continuarono così a torturarlo finché non sentì dire da uno di loro: - Ma dove diavolo eri finit-… ma chi è quello? -. Sentì solo dei passi veloci, poi qualcuno lo slegò e gli tolse benda e bavaglio. Alzando lo sguardo trovò Sebastian davanti a lui che lo osservava preoccupato. Si alzò faticosamente a sedere e gli afferrò la giacca, mentre il più grande gli mise una mano dietro la schiena.
- S… Sebastian… - lo chiamò il Conte, con le poche forze che aveva, tenendo lo sguardo basso, come se avesse paura che il demone, guardandolo, potesse capire quello che provava nei suoi confronti.
La vista e il tocco del maggiordomo lo fecero rilassare, per poi desiderare di stargli ancora più vicino, nonostante il suo cuore sembrava volesse scoppiargli nel petto. Sebastian alla sua vista si sentì sempre più strano (non sapeva come catalogare quelle sensazioni). Aveva detto il suo nome con un tono diverso dal solito, ma poi il Conte, riprendendo il solito carattere, lo guardò negli occhi e gli disse freddamente: - ce ne hai messo di tempo per venire. -
Sebastian stava per rispondergli ma ci fu uno scatto e tutto attorno a loro si mosse.
Erano su un treno, e gli uomini avevano approfittato di quel loro momento di distrazione per andarsene. Il più grande si alzò e controllò fuori: i binari erano stati fissati in modo che finissero dritti in un fiume, e stando al primo vagone, non mancava poi molto.


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Volevo pubblicarlo tra una settimana, ma cotninuavo a modificarlo e modificarlo, quindi, dopo l'ennesima volta, mi sono irritata e l'ho pubblicato prima del previsto. Spero che questo capitolo non sia deludente. Alla prossima e... recensite! u_u

  
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