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Autore: ChibiRida94    29/04/2013    2 recensioni
[Darren Criss][Darren Criss]Dal prologo: "Cos’è successo? Non capisco.. Chris era davanti a me, stavo per dirgli che lo amo, che sto male senza lui, stavo per dirgli che era lui la persona di cui sono profondamente innamorato. Ero lì, eravamo lì entrambi, e poi? Cos’è stato a colpire Chris?"
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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“Giorno 22 Febbraio 1983, ore 20:40. Oggi, sono tornata nel Maine. Mia madre è molto malata e temo  che stia per morire. Quando sono entrata nella sua camera mi ha guardato sgranando gli occhi. Non ci siamo viste per anni e sicuramente avrà notato qualche cambiamento. Poi però mentre parlavamo, mi ha stretto la mano d’un tratto e mi ha sussurrato di stare attenta a ciò che mi porto dietro, che non sempre si è al sicuro solo perché il male non si vede. Mentre parlava, continuava a guardare un punto indistinto dietro di me, così mi sono girata a guardare ma non ho visto nulla… Lei ha continuato a dire che certe cose fatte in passato, hanno conseguenze nel futuro. Ma non so a cosa si stesse riferendo, forse alle liti con i miei fratelli, forse alla mia fuga con Joe… Non so proprio… Poi ha aggiunto di proteggere i miei figli, di depurare i pensieri e i ricordi, così il primo capirà, ha detto, ma non temerlo mai, di non avere paura, che lei ci sarebbe sempre stata a proteggermi. Prima che la badante mi mandasse nell’altra camera ha aggiunto che il primo è con me, che non può lasciarmi se non lo lascio andare io… Ammetto che mi ha un po’ spaventata.”

“Giorno 22 Febbraio 1983, ore 2:22. Sono stata svegliata bruscamente da un rumore strano. Vado a vedere cos’è stato… Forse mia madre ha bisogno di me.”

“Giorno 22 Febbraio 1983, ore 3.52. Sono andata in giro a controllare e quando sono arrivata in camera di mia madre l’ho trovata sveglia, era seduta sul letto, io ero dietro la porta socchiusa, e lei non poteva vedermi. L’ho sentita.. l’ho sentita bisbigliare qualcosa a qualcuno, ma dalla mia postazione non riuscivo a capire chi fosse. Ho provato a guardare poco più il la, per capire chi fosse l’interessato, ma non vedendo nessuno ho portato il mio sguardo di nuovo su mia madre. Adesso lei mi guardava fissa, mi aveva vista, e stava spalancando gli occhi. Ho visto tante volte la paura negli occhi di mia madre, ma mai fino ad ora avevo visto il terrore, il terrore puro. Stava per parlarmi, quando improvvisamente la porta si è chiusa sola sbattendo forte, come se qualcuno l’avesse spinta apposta, affinché io non sentissi ciò che stava per dirmi mia madre. Sono rimasta dietro la porta, ho provato ad aprirla nuovamente, ma sembrava chiusa a chiave, mi sono allarmata un po’, ma poi ho sentito mia madre parlare ancora. – Lascia in pace lei! – diceva. – Sono io quella che devi prendere. – non capivo di cosa stesse parlando, ne con chi, ma rimasi li a sentire. – Questa cosa risale al passato, suo figlio maschio primo genito non è nato, te lo sei già preso, come da patto. – Non capivo a quale primo figlio si riferisse. Non ho mai avuto un figlio maschio, o almeno non come primo genito, le prime figlie che ho avuto sono El e Jade, solo più tardi ho avuto Carl, e non l’ho mai perso… - Non puoi prenderti lei! – ha esclamato mia madre ad un certo punto. – No! Fermo! Mi offro io! Mi offro io.. Prendi me, ma non lei! – Dopo di che ho sentito una risata profonda, maligna, non molto rumorosa, non era una risata forte, ma era abbastanza forte da essere percepita nel profondo della notte. Dopo un momento di paura ho cercato di sentire altro, mia madre non parlava più, allora mi sono fatta coraggio ed ho aperto. Ho trovato mia madre distesa a letto, con gli occhi sbarrati e le labbra piegate in una piccola smorfia di tristezza. Credo che sia stato allora, il momento in cui ho cominciato a urlare intendo. Adesso sono qui, non sono più le 3:52. Quello è stato l’orario in cui mia madre è morta. In questo momento sono le 5 del mattino. Tutti ormai sono svegli, lo sono tutti dal momento in cui ho urlato … Non ho ancora pianto però. I miei fratelli hanno pianto, mia sorella più grande ha pianto disperatamente, io no. Io sono rimasta impassibile. Penso ancora al discorso avvenuto tra me e mia madre proprio ieri e alle cose che ha detto questa notte. Devo capire a cosa si stesse riferendo. Adesso però devo chiamare Joe e dare la cattiva notizia.. Ho bisogno che lui venga qui..”

“Giorno 22 Marzo 193, ore 3:52. E’ passato ormai un mese da quando mia madre è morta, ed è da un mese che non scrivo più questo diario. La vita ha ripreso la sua andatura regolare, ma qualcosa è cambiato. Sogno spesso mia madre, la sogno ogni notte, quasi tutte le notti il sogno è lo stesso, ma questa notte no, questa notte è stato diverso.  Mi sveglio sul freddo letto di quando ero bambina, mi guardo intorno, sono nella mia vecchia camera. Sento dei rumori, così mi alzo e vado in giro, controllo in cucina, in bagno, nel salone, lascio per ultima la camera dei miei. Arrivo davanti alla porta della camera da letto e vedo mia madre, vestita di nero, il volto pallido, bianco cadaverico, lei mi vede e allunga le sue braccia diafane verso me, io faccio per avvicinarmi, ma ad un tratto qualcuno la risucchia via, la vedo scomparire nel buio, mi avvio all’interno della camera da letto e la vedo nello specchio posto di fronte al letto. Faccio per sfiorarle il volto dallo specchio ma la sua faccia comincia a deformarsi e trasformarsi, comincia a cambiare fisionomia e diventa quella di un mostro nero orribile che indossa un sorriso inquietante. Questo si slancia verso di me ed io scappo via, mi afferra il braccio e sento che quella parte da “Lui” presa comincia a bruciare, mi libero dalla presa e scappo in cantina, mi chiudo dentro, ma dentro c’è buio, troppo buio, ed ho paura, perché so di non essere sola. Scendo le scale arrivando al centro del seminterrato. Mi guardo in torno, ma non mi accorgo che sotto di me comincia ad aprirsi una voragine dalla quale escono delle braccia, una risata malefica mi fa rabbrividire. Mi nascondo dietro un vecchio scatolo mentre degli “esseri” oscuri mi si avvicinano, uno di loro porta un bebè in braccio, capisco che è un piccolo perché ne sento i versetti, cerco di scorgere il volto del bambino e lo vedo deformato in qualcosa di demoniaco, cerco di muovermi, di scappare, ma qualcuno mi sta tenendo, sento delle braccia fredde cingermi la vita e graffiarmi con le unghie e allora comincio a urlare e dimenarmi nel tentativo di scappare. E’ stato allora che Joe mi ha svegliata, ero in preda al panico e avevo un dolore lancinante al braccio, così mi sono alzata per andare a rinfrescarmi il volto in bagno, ma guardandomi allo specchio ho visto il segno viola di una mano nel mio braccio, come se qualcuno lo avesse stretto al punto tale da avermi lasciato il segno. Mi sono alzata la maglia e ho visto i segni dei graffi. Non è stato solo un sogno, e di questo ho paura. Ho troppa paura. Adesso sono seduta sul divano, non ho sonno. Ho paura di addormentarmi e rientrare nell’incubo. In casa c’è silenzio, ma c’è un fruscio di sottofondo, proviene dalla cantina. Io però non mi muovo, ho paura anche a passarci davanti per andare in camera da letto, quelle mani potrebbero tornare a prendermi. Domani ne parlerò con la psicologa, si, perché da quando è morta mia madre ho cominciato ad fare delle sedute con questa donna, molto brava e competente nel suo lavoro, la considero una buona amica e confidente, spero che almeno lei possa capire…”




Spazio autrice

Eh si, eh si, indovinate chi torna con una settimana di ritardo a caricare??? Si io! Felici no? :D
Questo capitolo è stato cancellato e riscritto più volte, i miei sono capitoli piccoli, ma tengono più suspance no??
Comunque, carico in ritardo perché in queste settimane ho avuto problemi a casa e ovviamente anche lo studio ha rischiesto le sue attenzioni.. E poi si, lo ammetto, l'ispirazione che ho avuto in questi giorni è stata pari a zero, io scrivo solo quando mi sento particolarmente ispirata, e per ora lo sono stata poco.
BTW mi sento in dovere di dirvi che non so quando arriverà il prossimo capitolo, io vi direi che lo carico in settimana, ma sarei una bugiarda di prima categoria, perché ancora devo scriverlo, ho parecchie idee per la testa, sicuramente però (PICCOLO SPOILER) sarà basato nuovamente sul diario di Rosa ;)

Detto questo mi dedico ai ringraziamenti:
Ringrazio coccorita91, Kitty_94 e Silvers per aver messo la storia tra le PREFERITE!
Ringrazio EmmaSnix per aver messo la storia tra le RICORDATE!
Ringrazio 2ItalianBitches, Aria Writes, BlackCobra, lelagleek e SaraGleek per aver messo la storia tra le SEGUITE!
IO VI AMO, DAVVERO! GRAZIE MILLE!
Spero di non deludere le vostre aspettative con questa storia!

Vi lascio con un invito a recensire la storia, si insomma.. siamo al quarto capitolo e nessuna recensione, (ACCETTO ANCHE LE NEGATIVISSIME DI QUELLE POTENTI VA u.u), fa un po' male XD e anche con l'invito sulla mia pagina d'autrice su FB 
https://www.facebook.com/ChibiRida94 Fateci un salto, cercherò di coinvolgervi di più, anche stesso con tutti gli spoiler che ci sono stati, ce ne sono di cose di cui potremmo parlare, e ce ne sono parecchie :3 Specie per le Klainer <3 <3 <3

Bene adesso vi saluto.. anche perché temo di aver scritto più cose nello spazio d'autrice che nel capitolo D:
Non odiatemi!
Un bacione, ChibiRida94:***


P.S. Il mio cane russa.. Russa parecchio! Forse è lei che mi ispira <3

   
 
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