Shaman King
Lin
Ricordi in una notte stellata…
Questo
capitolo è un misto di ricordi di Yoh e delle sue
paure più remote…
Comincia
con un sogno…
Spero che
vi piaccia…
Recensite!!!
Lin
Dei piccoli spiritelli
danzavano attorno a un bambino…
Il bambino non aveva più di 4 anni, una buffa cuffia gli teneva i lunghi
capelli neri in ordine.
Il corpicino
era scosso da tremiti e le mani gli coprivano il viso.
Lacrime amare bagnavano
le paffute gote…
Un samurai con due
grandi spade al fianco stava dietro al bambino, era un
immagine sfuocata…
L’immagine cambiò.
Il bambino che piangeva
seduto in un angolo venne sostituito dall’immagine di
un ragazzo più grande, che teneva tra le mani un’antica spada che racchiudeva
il suo spirito.
L’Over soul…
Al suo fianco disteso per
terra con una grossa ferita all’addome stava un ragazzino biondo non tanto alto
e paffutello che lottava per la sua vita…
Era in un cimitero, non
era il solito cimitero, aveva qualcosa di diverso…
Era un cimitero per
occidentali…
Sotto la nuda terra c’erano
migliaia di corpi, questo particolare sembrava piacere molto al suo avversario
che utilizzava i cadaveri come dei burattini.
Aveva profonde occhiaie
che gli circondavano gli occhi e un’espressione da indiavolato.
Parlava con amore allo
scheletro che gli stava al fianco ricoprendolo di mille attenzioni…
Un grido di dolore si
levò dal punto in cui il ragazzino aperto a metà lottava per la sua vita.
Un altro grido si
sovrappose a quello, un grido di dolore, rabbia…
“ NON TI PERDONERO’
MAI!
TI UCCIDERO’!
DOVESSE COSTARMI LA VITA!
NON AVRESTI MAI DOVUTO
RIDURRE IN QUELLO STATO MANTA!”
Il ragazzo ansimava per
la rabbia.
Un pensiero si Silva…
<< Ma quello è
veramente quel indolente di Yoh?
Da dove viene tutto
quel coraggio?>>
Una ragazza raggiungeva
il campo di battaglia, con tutta la calma possibile dicendo una verità troppo
crudele da poter credere…
“ Perché
ha un amico…”
“ANNA STA’ ZITTA, NON
INTROMETTERTI!”
Ma la giovane Itako parve non farci
caso e continuò a raccontare…
“ Lo chiamavano figlio
degli oni…
Solo perché fa parte di
una rispettabile famiglia di sciamani…
È sempre stato solo…”
“ SOLO, SOLO…”
Le ultime parole
riecheggiarono nella mente del ragazzo…
Si svegliò di
soprassalto con un doloroso pensiero…
<< Sono solo, sono sempre stato solo…>>
Poi fece vagare il suo
sguardo sulla stanza…
I suoi amici dormivano
beati ignari delle profonde preoccupazioni del giovane Yoh…
<<…Ero solo.
Ora ho loro…>>
Si alzò, consapevole
che il sonno non sarebbe più tornato, e andò a guardare le stelle.
A Osaka erano davvero belle…
Prese la tavoletta di
legno con inciso il nome del suo amico spirito…
“Amidamaru…”
Sussurrò, la risposta
non venne dalla tavoletta ma da
dietro le sue spalle…
“ Dimmi Yoh…”
“ Da quanto sei qui?”
“ Da
abbastanza…”
Yoh continuò a guardare le stelle.
Un’altra persona si era
svegliata, rimaneva sul uscio non volendolo
disturbare, ma Amidamaru gli aveva fatto segno di
avvicinarsi.
Lui se ne andò e rimasero da soli…
Si sedette al suo
fianco senza dire una parola.
Lo sguardo altero e
duro tipico della ragazza si modificò in uno sguardo più dolce e tenero.
Yoh invece tremava e non dal freddo ma dalla paura.
Lo sguardo perso e
l’espressione tipica del ragazzo era svanita.
Paura e smarrimento
erano i sentimenti che si potevano leggere sul suo volto.
Anna se ne accorse e gli strine la mano sperando di poter far
sparire un po’ di quella paura…
Lui ricambiò a quella
stretta…
“ Anna ma ci pensi tra
meno di una settimana l’ Oracle
bell che porto al polso mi dirà con chi dovrei
cambiare la mia vita.
Anna non penso che ci
saranno più momenti come questo in cui tu ed io potremo
guardare le stelle…”
“ Non ci pensare”
Era un sussurro che si
perse tra il vento, non era da lei comportarsi in questo modo, e neanche lui avrebbe dovuto dire certe cose…
“ Yoh
devo dirti una cosa…”
” Anna non lasciamo che delle parole importanti
vengano raccolte dal vento e portate via.
Restiamo così e
guardiamo le piccole luci della notte.”
Amidamaru assisteva in silenzio salvando più di una volta la
situazione, non voleva che quel momento fosse distrutto da un agente esterno…
Rimasero così per un
periodo indecifrabile , poi fu retto dalle parole
malinconiche di Yoh…
“ Ti ricordi Anna
quando dieci aanni fa la nonna ti portò qui?”
” Sì, mi ricordo…”
” Eri entrata da quella porta…”
Indicò una porta
scorrevole che stava proprio davanti a loro…
“Oggi è l’anniversario
di quel giorno…
Me l’ho ricordo come se
fosse passata solo una settimana…
Eri avvolta in un
vestito bianco un po’ troppo grande per te.
Eri vestita da
sacerdotessa.
In quel momento mi eri
sembrata una piccola dea...
Avevi un’aria impaurita
ma i tuoi occhi luccicavano di quella luce che è il
tuo carattere…
I tuoi capelli biondi
sono proprio come allora, sciolti, quel rosario che
ora porti al collo in due giri, allora ti copriva gran parte del collo.
Avevi un coropicino esile, troppo piccolo…
Pensavo che se fosse arrivato il vento ti avrebbe piegato a metà.
Ma mi sbagliavo sei sempre stata tu a mettermi in riga, a
piegarmi a metà…
Quel giorno mi sono innamorato di te…”
La ragazza ebbe un sulsulto.
Yoh non era mai stato così aperto con lei, ma non era il
momento di farsi prendere dai sentimentalismi.
Un ricordo da tempo scacciato era apparso nella mente della giovane Itako…
Flashback…
I suoi genitori
l’avevano appena lasciata alle cure della famiglia Asakura
in modo che potesse diventare una grande Itako e
magari anche la moglie del primogenito.
“ Ciao
piccola, ti verremo a trovare.”
La binba
muoveva la sua piccola manina in segno di saluto, correndo dietro a quella dura
anziana signora.
Presero il treno e
questo la eccitò, e gli fece dimenticare della separazione…
Quando arrivarono alla
sua nuova casa era spaventata a morte ma cercava in
tutti i modi di essere forte.
Poi vide quel bambino.
La osservava come se
fosse la prima persona al mondo a vedere.
Più lo guardava, più sentiva
qualcosa di strano formicolargli dentro…
Si era innamorata.
In seguito seppe che si
chiamava Yoh e che sarebbe diventato suo marito…
Fine Flashback.
<< Perché me ne sono dimenticata? Mi
ricordo che subito dopo che i miei genitori erano morti,
avevo deciso che Yoh sarebbe stata la mia famiglia…>>
Poi contemporaneamente
si misero a ricordare del recente combattimento contro Faust
VIII.
Anna aveva dichiarato di amare Yoh e la paura che
potesse morire la faceva stare male…
Yoh invece, tutte le volte che un colpo di Faust
andava a segno pensava ad Anna e a Manta.
Loro erano la sua
famiglia, come avrebbe fatto senza di loro?
Entrambi alzarono lo sguardo e i loro occhi si incrociarono e per un
attimo tutto sembrò più semplice, entrambi avevano finalmente capito di tenere
all’altro come si può tenere alla propria vita…
Un rumore forte e acuto
interruppe quel momento magico, il giorno e l’ora dell’ultima sfida erano stati decisi…
Yoh avrebbe
nuovamente combattuto contro Faust la notte di due
giorni dopo…
Anna era preoccupata,
ma avrebbe comunque sostenuto Yoh
fino alla fine.
Quella stessa notte si
fecero una promessa…
Allora come vi è
sembrata?
Ho fatto capire troppo
presto l’amore che correva tra i due?
Vabbè che già nel manga si capiva…
Cosa sarà la misteriosa promessa?
Cosa succederà contro Faust?
Riuscirà Yoh a tenergli testa, anche se già una volta è stato
sconfitto e ridotto in fin di vita?
Chi diventerà Shaman King?
Vi ho messo abbastanza
dubbi in testa da costringervi quanto meno a finirla!
IH IH
IH, come sono crudele…
Recensite!!!