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Autore: callmemavy    29/04/2013    3 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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Dedico questo capitolo alla mia fidanzata ed a tutti quelli che mi seguono e commentano! Un saluto speciale alla nuova follower Lallyary_Jackson :-D


CAPITOLO 16 - Attraverso lo specchio

Whaaaa! Whaaa!

Il vagare disperato dei pensieri di Dracula venne interrotto bruscamente dallo squillo del suo telefono.

Tonk!

Dracula si alzò cosi rapidamente che batté violentemente la testa sul coperchio della bara, per poi farlo volare via dalla foga di uscire dal macabro letto e si precipitò a rispondere.

-Dottor Jekyll?- Chiese speranzoso il vampiro.

Rispose una voce roca:

-No, sono Hyde... il dottore ora non c' è... ma ha lasciato un biglietto, dice:

Caro Dracula, sua figlia sta bene e si riprenderà in tempi non troppo lunghi. Ho ripulito le ferite dall'argento, ma avranno comunque una velocità di rigenerazione più lenta del normale e temo che lasceranno delle cicatrici, inoltre la punta della freccia conteneva del nitrato d'argento che le è entrato in circolo danneggiandole molti organi interni, fra cui il cuore. Per quanto riguarda il ragazzo lo tengo sedato in osservazione, ma il sangue sintetico che gli sto somministrando sembra non placare la sua sete.-

-Ma che diavolo è il "nitrato d'argento"?- Chiese Dracula.

-Dal nome sembrerebbe un composto chimico a base di argento, ma io sono solo un architetto, non uno scienziato!- ribatté il signor Hyde.

-Lei è sveglia? Come sta?-

-È sveglia, ma è rannicchiata alla finestra a guardare la pioggia che scende, da quando sono arrivato non ha aperto bocca, non risponde nemmeno alle mie domande.-

-Rimani con lei fino al mio arrivo- Ordinò il vampiro che subito dopo riagganciò con foga la cornetta per correre a tutta velocità verso i sotterranei.

Percorse il corridoio di corsa ma frenò d'un tratto quando una porta di fronte a lui si aprì per far uscire una mumminfermiera con un carrello pieno di coltelli, seghe, pinze, tenaglie ed altri arnesi rugginosi e gocciolanti di sangue.

Lungo la schiena del vampiro scese un brivido di preoccupazione, poi si fece coraggio ed alzò lo sguardo verso la stanza, ma appena riconobbe la sagoma di Jonathan disteso sul letto distolse rapidamente lo sguardo altrove, non aveva il coraggio di vederlo in quelle condizioni, infine si rivolse alla Mumminfermiera:

-Dov'è mia figlia?-

-Sala operatoria, salite le scale in fondo al corridoio.- Rispose voltandosi ed indicando le scale poco lontane.

Dracula ringraziò con un cenno della testa e si incamminò, non riusciva a correre da quanto era agitato.

Arrivato al portone, strinse di denti e fece un grosso respiro, cercava di farsi coraggio, la realtà era troppo dura da affrontare. Aprì il portone con gli occhi pieni di lacrime e subito lo raggiunse il Sig. Hyde, che lo guardò, ma capì che non c' era nulla che potesse dire per tranquillizzare il conte, così uscì stando zitto lasciando padre e figlia da soli.

-M-Mavis?- chiese il vampiro con voce flebile ed insicura, ma non ottenne risposta, quindi si addentrò nella stanza in cerca della figlia. Superò molti strumenti di tortura, quando ad un tratto un lampo illuminò per un attimo tutta la stanza facendo comparire un'ombra umana sulla finestra, a cui Dracula si avvicinò timorosamente.

- Tesoro? Sei tu? -

Non ebbe risposta, così si avvicinò fino ad appoggiarle una mano alla spalla, ma la vampira sembrò continuare a dormire ad occhi aperti.

-Lo so che non un buon momento, ma devo parlarti di alcune cose importanti.

Non voglio parlare di quel bastardo che vi ha fatto questo, ma di quello che hai fatto a Jonathan... -

Mavis continuò a non dire nulla, il suo sguardo era impassibile anche ai fulmini che ogni tanto le illuminavano il volto fasciato e che facevano vibrare la finestra.

Le gocce di pioggia scivolavano lungo il vetro come lacrime su un volto, sembrava che il castello stesso stesse piangendo per lei.

-Mordere Jonny è stato un gesto irresponsabile, ti avevo avvertita che sarebbe stato pericoloso...-

-Se non lo avessi fatto Jonny sarebbe morto.- Mavis finalmente aprì bocca e si voltò verso il padre.

-Credi che si salverà?- Aggiunse preoccupata.

-Non lo so, è per questo che ti devo parlare. Trasformare un umano in vampiro è difficile e pericoloso, un semplice morso fa solo "infettare" una persona, ma se la morte non sopraggiunge in breve tempo il corpo la debella. Inoltre per potersi trasformare, un umano deve avere in se un po' di energia magica che gli può essere trasmessa facendogli bere del sangue di vampiro. Ma la cosa che più mi spaventa è la sua anima, non so quanto tu ti sia saputa controllare, essa è contenuta nel sangue e se lo hai succhiato tutto Jonathan tornerebbe in vita come un mostro senza anima, incapace di amare e spietato come ero io tanto tempo fa ed in questo caso sarei costretto ad abbatterlo.-

Mavis rifletté un attimo poi rispose:

-Sentivo quella odiosa voce in testa che mi diceva di morderlo e...- Si bloccò un attimo.

-Cosa c'è artigliuccia?-

Mavis sorrise, le piacevano quei nomignoli ed ancora si pentiva di quello che aveva detto a suo padre in quel sogno.

-No, nulla... sentivo che stavamo morendo, quindi ho fatto l'unica cosa che potevo fare per salvarci entrambi. L'ho morso, ho provato una sensazione incredibile e non riuscivo a smettere. Avevo il viso pieno del mio sangue, ne sentivo il sapore anche in bocca, quindi credo di avergliene trasmesso almeno un po'. Spero di essere tornata in me in tempo per non bergli tutto il sangue. Quando il suo cuore ha smesso di battere mi sono spaventata e l'ho lasciato...-

Il volto di Dracula si fece ancora più preoccupato.

-Vorresti dire che Jonny ti è morto tra le mani mentre lo mordevi?-

-Si... credo di si...- Mavis si preoccupò vedendo suo padre agitarsi.

-Accidenti... piccola mia, ti devo fare una domanda un po' personale... be'... tu e Jonny... avete... cioè... vi baciate e... vorrei sapere se siete mai andati oltre...- Dracula tergiversava molto, era in imbarazzo a farle una domanda di questo tipo.

Mavis arrossì e distolse lo sguardo dal padre, si aggiustò una ciocca di capelli dietro le orecchie e rispose insicura:

-Si...-

Questa risposta fece sospirare il vampiro, che sembrava triste, ma comunque sollevato, poi Mavis continuò a parlare:

-Ci siamo baciati con la lingua... è stato troppo forte!- Disse euforicamente, poi continuò con aria più cucciolosa:

-Te lo volevo dire prima, ma mi vergognavo...-

-Be'... ho capito... sono contento che tu abbia fatto qualche nuova piacevole esperienza... ma quello che ti volevo chiedere era... se voi due siete arrivati a qualcosa di più... profondo...- Il vampiro continuava a blaterare senza arrivare al dunque.

-Più profondo di così non posso!- Rispose Mavis tirando fuori la piccola lingua in tutta la sua lunghezza.

-No, quello che sto cercando di chiederti è se sei... vergine...-

La ragazza guardò perplessa il padre, poi rispose con sicurezza:

-Ovvio che no...-

Il vampiro strabuzzò gli occhi, poi lei concluse il discorso:

-Lo sai che il 28 settembre cade nel segno della bilancia!-

Dracula si batté il palmo sul viso per la disperazione, così si fece coraggio:

-Continui a non capire piccola mia... Tu e Jonathan avete mai avuto rapporti sessuali o no?!-

Mavis guardò impietrita a bocca aperta il padre.

-Ma sei scemo? Lo amo, ma lo conosco solo da pochi giorni, per chi mi hai presa?-

Il vampiro non rispose, così la ragazza riprese ad attaccare con un tono molto disprezzante:

-Forse credi che io sia una sgualdrina?!-

Mavis si alzò in piedi e si avvicinò faccia a faccia al padre, era arrabbiatissima. Dracula avrebbe voluto volentieri sparire, ma fece ciò che la figlia non si sarebbe mai aspettata, la abbracciò forte stringendola nel suo mantello.

-Mi dispiace per quello che ti ho detto figlia mia. Non so cosa mi sia preso e non mi perdonerò mai per il dolore che ti ho fatto. Ma ora sono veramente preoccupato per te, quello che hai fatto è stato molto pericoloso. L'anima di cui ti sei nutrita era troppo potente per te e non so cosa potrebbe succederti.-

Mavis alzò la testa e guardò il padre con dolcezza ricambiando l'abbraccio:

-Non ce la faccio a rimanere arrabbiata con te, ma cosa intendi dire con "l'anima di Jonny è troppo potente"?-

-L'anima dagli esseri viventi può essere più o meno energetica a seconda di vari fattori, la più forte è senza dubbio quella umana, se poi si sommano sentimenti come il primo amore, la paura della morte propria e del proprio compagno, la determinazione nel trovare una via di salvezza, essere una persona buona e generosa disposta a sacrificarsi per il bene degli altri e soprattutto essere vergine e pura la rende potentissima ed entrambi voi soddisfate tutti questi requisiti. Inoltre Jonathan è morto mentre lo mordevi, quindi hai assaporato la sua anima fino alla fine.

Io ho cercato di ottenere quello che hai fatto tu senza mai riuscirci per centinaia di anni quando cercavo il potere assoluto, a cosa credi servano i miei poteri di controllo psichico? Per obbligare le ragazze ad innamorarsi di me, ma era comunque un amore mentale e non dell'anima. Ho il terrore che tu diventi quello che io cercavo di diventare nel mio oscuro passato.-

Mavis si allontanò di qualche passo, si vergognava del passato del padre e non ce la faceva a stargli vicino quando lui ne parlava. Ma si fermò quasi subito, come imbambolata in mezzo alla stanza, allungò una mano di fronte a se e poi riprese a camminare fino a toccare uno specchio con il palmo della mano.

Un brivido le attraversò la schiena.

-Sangue di blatta...- La voce di Mavis era strozzata dall'emozione.

-Papà, è normale questa cosa?-

Dracula voltò lo sguardo verso la figlia e rimase impietrito.

-No, tesoro, non è affatto normale...- Disse Dracula preoccupato alzandosi.

Il riflesso di Mavis sullo specchio era nitido ed il lampo di un fulmine lo rese ancora più visibile, cosa impossibile per un vampiro.

-Papà, ho paura... che mi sta succedendo?- Mavis iniziò ad agitarsi.

-Non lo so piccola mia, non lo so...-


Dopo tanto ecco un capitolo meno angosciante e con un po' di ironismo, ovviamente non potevo chiudere il capitolo senza un cliffhanger, ormai avrete capito che mi piace farne un uso spropositato...

Un saluto ed alla prossima!

Ps: tanto per la cronaca adesso sto finendo di scrivere il capitolo 21

  
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