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Autore: Fiery    17/11/2007    11 recensioni
Alla East High School, in New Mexico, era ovvio distinguere le persone secondo la loro importanza e le loro attitudini naturali. Tra quelle più importanti spiccavano certamente giovani di differenti caratteri e di differenti opinioni. Per non dire del gruppo di cui facevano parte: tanti, troppi. E la loro vita veniva spiattellata per ogni corridoio, per ogni aula, per ogni ripostiglio delle scope! Si sa, i pettegolezzi piacciono a tutti.[...]
Nuova long-ficcy, buona lettura ^^
Genere: Romantico, Science-fiction, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7:

Capitolo 7: Poteva andare peggio

Il campo da baseball della East High stava nel retro, affacciandosi sulle montagne. Gli spalti (formati da alcune panchine lunghe e grigie) erano piene degli studenti sia di quella scuola che di quella avversaria. La squadra della Oleandra High era già scesa in campo, mentre quella della East High era ancora negli spogliatoi.

Taylor si sedette accanto alle ragazze. I ragazzi erano andati a prendere da mangiare e lei si era ritrovata a sedere sullo spalto più basso, quello che dava alla panchina della loro squadra.

-Come hai fatto a convincere i tuoi genitori?- le domandò gentilmente Gabriella.

-Ho detto che venivo a casa tua a studiare, quindi vedi di non farmi fare brutte figure.-

Sharpay e Kelsi la guardarono stranite, -Hai detto una bugia?- le domandò la prima.

-Beh, sì.- si strinse nelle spalle Taylor, -Voi non l’avete mai fatto coi vostri genitori?-

-Certo, ma…- Kelsi parve rifletterci un momento, -Tu sei Taylor McKessie.- evidentemente quel nome e quel cognome le sembravano abbastanza per descrivere la ragazza seduta accanto a lei.

-Di che parlavate?- Troy arrivò con in mano due coca cola e un pacchetto di patatine.

-Della bugia che ha raccontato Taylor ai suoi genitori.- rispose Sharpay accettando l’aranciata che le offrì Ryan.

Taylor si spostò di un posto, per permettere a Ryan di sedersi accanto a Kelsi. Sharpay scalò di un posto per far sedere invece Troy vicino a Gabriella, che accettò la coca-cola di buon grado.

-Tieni.- Troy passò la seconda coca-cola a Taylor.

-Grazie.- ringraziò un po’ stupita. Chi l’avrebbe mai detto che mi sarei trovata a vedere una partita di baseball con delle persone che non ho mai considerato amiche prima d’ora? Pensò lasciando da parte Gabriella, che ovviamente non era inclusa nel suo discorso mentale.

-Siete venuti!- Chad appoggiò le braccia alla rete di ferro. Zeke fece lo stesso.

Ryan sorrise, -Certo.-

Lo sguardo di Chad vagò alla ricerca dell’unica ragazza che non era sicuro che sarebbe venuta, -Taylor…- salutò con un sorriso.

Lei ricambiò, -Non ci speravi, eh?- scherzò.

Lui scosse la testa, -Invece speravo che tu venissi.- si allontanò dalla rete, -Ci vediamo dopo.- corse verso il centro del campo.

Zeke sorrise, -Ci vediamo fuori dagli spogliatoi.- si voltò e fece per andarsene, ma all’ultimo ci ripensò, -Oh, dimenticavo! Steven ci ha fatto delle foto di nascosto.- disse prima di correre verso il centro del campo.

Gabriella sorrise diabolica, -Io quello lo strozzo.- si voltò cercando Steven con lo sguardo. Lo trovò seduto vicino ad una ragazza dai capelli rossi con la frangetta, -STEVEN MARTYRIN!- urlò alzandosi di scatto, -Cosa ti avevo detto a proposito delle foto?-

Steven cominciò a tossire, -Accidenti…- imprecò ingoiando le patatine. Il pubblico scoppiò a ridere.

-Steven, rispondi!-

Lui alzò gli occhi al cielo, -Oh, avanti! Non potevo perdermi questo scoop! Ryan Evans si è fidanzato con la compositrice della scuola Kelsi Nielsen.- cominciò ad elencare sulle dita della mano, -Zeke Baylor si è messo con la sua migliore amica Sharpay Evans. Chad Danforth sta con Taylor McKessie e tu ti sei messa insieme a Troy Bolton. Non puoi dirmi che non è uno scoop.-

Troy sollevò un sopraciglio, -Non credo siano affari tuoi quello che facciamo nella nostra vita privata.- si voltò verso tutti gli altri studenti, -E quel sito non ci descrive come siamo nella realtà. Non potete sapere cosa proviamo o cosa pensiamo.- li rimproverò, -E’ meglio che l’amministratore esca fuori, perché altrimenti scoprirò da solo chi è stato.- detto questo si voltò verso il campo, dove le due squadre osservavano stupiti il capitano della squadra di basket.

Gabriella sorrise, -Steven…- allungò una mano.

Steven sospirò, lanciandole la macchina fotografica digitale nuova di zecca. Gabriella la prese al volo, cancellò le foto e la rilanciò a Steven.

-Non è giusto però…- borbottò mentre i due capitani mettevano le mani intorno a una sola mazza da baseball, così da scegliere chi avrebbe iniziato.

-Niente è giusto in questo mondo.- disse tranquillamente la mora sedendosi, così da far scoppiare a ridere ancora una volta tutti, -Bravo, Troy.- disse all’indirizzo del ragazzo.

Troy la guardò, -Ho preso spunto dalla maestra.- disse facendola ridere.

La partita durò un paio d’ore, con la vittoria della East High. Il gruppo aspettò che Chad e Zeke uscissero dagli spogliatoi. I due li raggiunsero e decisero di fare un giro per la città. Intorno ad un tavolo di un bar cominciarono a parlare. In molti li guardarono perplessi e incuriositi, ma loro fecero finta di non notare quegli sguardi. Il piano doveva continuare senza intoppi di alcun genere.

Taylor sollevò la manica, rilevando un orologio da polso nero, -Accidenti! Sono le undici e mezza!- scattò in piedi recuperando il giubbotto di jeans, -Avevo detto ai miei che tornavo al massimo per le undici.-

-Tranquilla, Tay.- cercò di farla calmare Gabriella, -Puoi sempre dire che ci siamo messe a chiacchierare.-

-Devo tornare a casa.- lasciò qualche banconota per pagare ciò che aveva ordinato e si catapultò fuori dal bar.

-Taylor, aspetta!- questa si bloccò, -Ti riaccompagno a casa.- Chad si infilò le mani in tasca e i due cominciarono a camminare velocemente per la strada deserta.

-Pensavo scherzassi quando ti sei offerto di riaccompagnarmi a casa.-

Chad rise, -E invece dicevo sul serio.- si fermò, -Scusa, ma tu dove abiti?-

Taylor rise alzando gli occhi al cielo, -Muoviti, stupido.- e si incamminarono.

Dopo alcune vie svoltate arrivarono davanti ad una bella villetta dai toni eleganti, -E’ questa casa tua?-

-Sì, grazie per avermi accompagnata.- Taylor alzò una mano in segno di saluto, -Ci vediamo domani a scuola.- fece per superare il cancelletto nero, quando una mano le trattenne il polso destro.

-Grazie per essere venuta alla partita.- Chad le baciò una guancia, per poi sparire oltre la via scura.

Taylor entrò in casa col sorriso sulle labbra, -Dove diavolo sei stata, signorina?- domandò severamente il padre.

-Mi sono messa a chiacchierare con Gabriella e non ci siamo accorte che il tempo passava.- mentì con una dote innaturale.

-Balle! Ho chiamato a casa sua e i suoi genitori mi hanno detto che era alla partita di baseball.-

 

-Vuoi spiegarmi perché i genitori di Taylor pensavano che fosse a casa nostra?- domandò la signora Montez alla figlia appena rincasata.

-Scusa, mamma. Taylor voleva venire alla partita e sapeva che i suoi genitori non le avrebbero dato il permesso.- Gabriella era sempre stata sincera con la madre e non avrebbe iniziato in quel momento a mentirle.

-I suoi genitori erano molto preoccupati, Gabriella.- la rimproverò indicando le scale, -Ora fila in camera tua. Domani andrai dai signori McKessie e ti scuserai per aver mentito sia a me che a loro.-

Gabriella annuì, salendo le scale di corsa. Buttò la borsa sulla poltrona, quando sentì vibrare il suo cellulare. Lo pescò e lesse il messaggio appena ricevuto.

Sono in punizione fino alla prossima settimana. Poteva andarmi peggio! Tvb

Gabriella sorrise, felice che l’amica non fosse troppo nei guai. Digitò la risposta scotendo la testa.

Io invece mi devo scusare con i tuoi genitori per aver mentito a loro e a mia madre. Hai ragione. Poteva andarci peggio. Tvb

Taylor le fece uno squillo, Gabriella capì che l’amica si era messa a ridere. Si distese sul proprio letto, fissando insistentemente in soffitto. Davanti a lei ricomparve la scena avvenuta fuori di casa. Chiuse gli occhi, passandosi le dita sulle labbra ancora umide.

Se sua madre l’avesse vista baciarsi con Troy davanti casa, probabilmente poteva andargli peggio.

E a questo punto domande di ogni genere si fecero spazio nella sua mente, ma una sola riassumeva tutto: perché? Si alzò a sedere dal letto e afferrò un quaderno posato sul comodino lì accanto. Lo aprì, tirando fuori dei fogli che aveva stampato quella mattina.

“-Smettila di dire “Lo so”!- esclamò Gabriella infastidita, -Non posso essere la tua ragazza, Troy.- disse chiamandolo, finalmente, per nome.

-Perché?- domandò il ragazzo guardandola.

-Perché tu sei Troy Bolton e io Gabriella Montez.- rispose la ragazza evitando il suo sguardo.

-Continuo a non capire.

-Non c’è niente da capire. Credi che io ti piaccia, ma non è così. La scuola si dividerebbe in due se noi ci mettessimo insieme e io soffrirò troppo quando tu mi lascerai per metterti con una cheerlader.- spiegò la mora guardandosi i piedi.

-Sono uno che accetta le sfide e questa è una sfida, la sfida più interessante che mi sia mai capitata.- disse il ragazzo alzandosi per mettersi davanti alla ragazza e cingerle il corpo con le braccia.

-Io non sono una sfida.- disse Gabriella slegando quel legame e correndo in casa.

Convivenza Recupero Debiti, capitolo 12. Scritta da Me! XD

Fece cadere i fogli sul pavimento, portando le mani tra i capelli mori mossi. La Gabriella di quella storia rinunciava all’amore per Troy. In quel capitolo Gabriella cercava di non soffrire. E lei? La vera Gabriella cosa avrebbe fatto?

L’avrebbe lasciato andare?

Beh, quella sera l’aveva praticamente attaccato. Lui l’aveva baciata, aveva confessato che a lui piaceva molto e lei gli aveva tirato uno schiaffo. Dicendo anche alcune parole, del tipo Ti avevo detto di non provarci con me!”.

Si portò un’altra volta le dita alla bocca, sfiorandole. Le labbra si incresparono in un sorriso.

Beh, si disse, A volte si può cambiare idea sulle persone… E poi cosa c’è di male nel conoscere meglio un ragazzo? Sì, ho deciso. Domani gliene parlo.

*°*°*°*°*°*°*°*

-Grazie per avermi accompagnata a casa.- ringraziò Sharpay davanti alla porta di casa, -Mio fratello si è volatilizzato con Kelsi.-

-Beh, devono fare finta di stare insieme.- mentì Zeke, che sapeva della relazione tra i due già da tempo.

-Giusto.- Sharpay giocò con le chiavi di casa, -Davvero non ti crea problemi tutto questo?-

-In che senso?-

-Beh… il fatto delle coppie…- gli ricordò Sharpay, -Non voglio che la nostra amicizia si rovini.-

Zeke sentì un colpo allo stomaco, come se avesse ricevuto un pugno, -Tranquilla…- mormorò a bassa voce, -La nostra amicizia non si rovinerà…-

La bionda sorrise, -Ti voglio bene, Zeke.- gli baciò una guancia come sempre.

Zeke sorrise, -Anche io, Sharpay.-

-A proposito…- Sharpay lo fermò per una mano prima che lui andasse via, -Grazie per tutto. Ci stai aiutando e di questo te ne sono grata.-

-Lo faccio volentieri.-

-Buona notte.- Sharpay entrò in casa, chiudendo la porta con quattro giri di chiave, come era solita fare.

Sospirando salì in fretta le scale, per poi entrare nella sua stanza in punta di piedi. Ryan stava accompagnando a casa Kelsi e i loro genitori stavano dormendo beatamente nella propria camera da letto. Non voleva disturbarli. Si chiuse la porta della camera alle spalle e aprì d’istinto la finestra. Un’ondata di vento entrò nella stanza, facendola rilassare. Guardò giù in strada e si accigliò. Zeke era rimasto lì, a fissare la porta di casa. Poi abbassò il viso e le spalle e si mise le mani in tasca, avviandosi verso casa.

Sharpay si preoccupò. Non aveva mai visto Zeke triste (a parte quando in seconda elementare gli avevano rubato la merenda). Di solito era sempre forte, fiero, orgoglioso. E invece quella sera le era sembrato un po’ più avvilito del solito. Persino al bar, dopo la partita, era rimasto sempre un po’ in disparte, intromettendosi nei discorsi solo quando veniva citato.

Il giorno dopo gli avrebbe parlato per chiarire quella situazione.

 

************

Come vedete sono tornata ad aggiornare Anche loro hanno un cuore, anche perché Piccola Einstein è finita, quindi adesso mi concentro sulle tre ficcy che sto scrivendo in contemporanea.

Star_95 (Lo so che odi le Troy/Gabriella, però per questa ficcy va così. Ti dovrai accontentare XD)

mojojojo (L’ho messa in pratica XD Si tratta della one-shot Non piangere mai. Visto che tieni per Jelsy, ho voluto dedicarti una shot ^^)

live in love (L’ha scoperto e… comunque, tranquilla! ^^ A me basta che tu recensisca, non importa il quando. E non importa nemmeno se sbagli qualcosa ^^)

NewGirl (Sì, me l’hai detto che Vita da vip ti fa impazzire XD Mah, forse anche perché è dedicata anche a te XD Comunque abbasso le pene d’amore!!!! ^^)

Barbycam (Sisi, Gaia l’aveva detto che le Tropay avrebbero conquistato il mondo. Ma io non sono di parte. Mi piacciono tutti e due i parino sisi)

*Aqua Princess* (Dovrei aver recensito, vero? XD Ehh, sai com’è. Sembra sempre un po’ strano all’inizio quando Chad fa il gentile XD)

LizDream (Nooo, povero il mio puccioso Ryan XD)

Herm90 (Le ficcy su Ryan aumenteranno, ne sono sicura. E noi dobbiamo fare del nostro meglio per diffonderle, sorellina. Beh, per te non sarà difficile. Tu detesti Troy, quindi compensiamo. Io scrivo su Troy e tu su Ryan. E insieme su Chad. Ti va bene? XD)

emylee93 (Sharpay is the best ^^)

True_90 (Tranquilla, io tengo sia Troyella che Tropay ^^ Quindi continuerò a scrivere sulla prima coppia, niente paura!)

Vivy93 (XD Sono contenta che ti piaccia questa ficcy. Se mi dai il permesso inserisco un pezzetto della tua ficcy ^^)

kikka93 (G! Nooooo, cominciavo ad adorare quel megafono ^^)

live in love (Tranqui, io sono sia Troyella che Tropay ^^)

 

Grazias!! Fatemi sapere, ok?

Baci

By Titty90 ^^

  
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