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Autore: Magikgio96    29/04/2013    4 recensioni
Marco e Alessia.
Due ragazzi normali. Lui giocatore di calcio nella sua scuola, lei studentessa modello innamorata di Marco.
Marco è il classico ragazzo facile, da una ogni sera.
Alessia invece ha voglia di amare per davvero. Un viaggio a Londra cambierà totalmente le vite dei due ragazzi.. Amore, lacrime e tanto tanto divertimento!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Eccoci qui. 
La fine di tutto.
Marco,Alessia,Marina e tutto il resto.
Mi è presa una stretta allo stomaco cliccando 'completa'. mi ci ero affezionata.
Ringrazio tutti coloro i quali mi hanno seguita,recensita,adorata e (speriamo di no eheheeh) criticata.
Sappiate che domani ci sarà la mia nuova storia,soprannaturale stavolta.
Spero di ritrovarvi tutti di nuovo qui, a lasciare recensioni fantastiche sotto i miei capitoli.

   SIETE STATI SPECIALI!
G R A Z I E !
Da giovy,marco,alessia,marina e Jhon.

Come siamo arrivati ad odiare?

Arrivati in ospedale, Jhon restò fuori dalla camera.
Era una cosa egoista, ma pensai che Marina sarebbe stata capace di portarmi via anche lui.
Entrai nella sua camera, e notai il cuscino pieno di capelli.
“La chemio me li porta via” disse fissandomi negli occhi e con un sorriso malinconico.
L’abbracciai, e le sussurrai “Resisti. Ti portera’ via anche questo brutto male”
Interruppi quel momento cosi doloroso per entrambe, mostrandole il libro che le avevo portato.
“L’hai portato, sii!” esclamò tenendolo stretto per le mani e fissandolo, cosi gioiosa che la invidiai.
Marco entrò sbattendo la porta, salutò con il solito bacio Marina, e come sempre mi si rivoltò lo stomaco.
Si voltò e dopo avermi sbattuta al muro mi urlò “Cosa cazzo ci fa lui qui?!?!”
“Non ti interessa” dissi staccandolo da me.
Marina chiamo’ un’infermiera per farsi accompagnare un po’ in giro per l’ospedale, quella era la sua piccola citta’.
Restammo io e Marco.
Marco e io.

“Come abbiamo potuto rovinare un cosi bel rapporto?”
“Non so” risposi.
Era la stessa domanda che mi facevo io da due mesi.
E in quei due mesi non l’ho mai trovata una risposta valida.
Sorrise. Ma un sorriso malinconico.
“Ti ricordi quando abbiamo fatto l’amore?” Al solo ricordo un vortice di emozioni, superò per un attimo il disgusto di tutta quella strana situazione.
“Certo che mi ricordo.” Risposi deglutendo il groppo che mi si era formato in gola.
“Quando io ti dicevo che tu eri la mia principessa e che ogni volta che facevamo l’amore, era come se fosse la prima.. non scherzavo.”

Interruppi quel vortice di emozioni.

Perché?

“Perché mi hai tradita?” chiesi fredda.
“Tu perché lo hai fatto?”
Mi aveva colpita in pieno petto. Non avrei saputo che rispondere.
Scavai per cinque minuti nei meandri della mia testa, del mio essere cosi contorto.
Perché lo avevo fatto?
“Per amore”
“Io amo Marina.”
“Io amo Jhon” dissi chiudendo i pugni, e ricordandomi con quanta facilità gli avevo confessato di amarlo.
“Resteremo sempre buon amici”
“Gia’.”

Ne e’ passato di tempo da quell’avvenimento, io continuavo a visitare la mia cara amica Marina.
Fino al 1O Giugno di 30 anni fa.
Il funerale di Marina.
Anche lei mi aveva abbandonata, era andata via anche lei.
Jhon era ripartito, l’avevo beccato in un bagno pubblico e scopare con una biondina.
L’avevo cacciato, senza esitazioni.
Nel frattempo ripresi anche i rapporti con Marco.
Lo aiuti, lo sorressi, dopo la morta di Marina era rimasto scioccato.
Non siamo mai piu’ tornati insieme.
Ma una cosa è rimasta uguale.
Io la solita ragazza timida, e lui il solito stronzo.
Mi sento tirare il vestito, mi volto ed è mio figlio di 4 anni. “Mamma mamma! Papa’ non è tornato ancora.. noi quando andiamo dallo zio Marco?”
“Un attimino ,finisco di raccontare una favola ai miei amici”
“Poi la racconti anche a me?”
Mi è saltato in braccio, facendo finta di saper leggere cio’ che vi sto scrivendo.
Squilla il telefono, io e mio marito siamo invitati a cena da Marco e sua moglie.
Una bella coppia davvero.

Siamo stati un amore impossibile.
Di quelli che si consuma in una notte.
Ma io, avrei fatto piu’ scintille di quella mora che ora si ritrova come moglie.
E penso che la ragazzina timida che continua a vivere in me, amera’ sempre quel ragazzo stronzo che a suo tempo l
e rubo’ il cuore.
  
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