Capitolo 18
Ad un occhio esterno, quella scena non avrebbe fatto altro che riportare una comitiva di amici diretti in campeggio, se non fosse stato per i lamenti di Elena, Klaus giurò a se stesso che se avesse sbuffato malinconica un’altra volta le avrebbe rotto l’osso del collo. Si era trattenuto solo per una ragione,non voleva dare motivo alla bionda di arrabbiarsi nuovamente con lui, odiava che lei fosse la sua debolezza ed odiava che fosse cosi evidente per tutti.
Dopo un'altra ora di cammino una mano forte gli si posò sulle spalle, si girò stizzito, quel cavernicolo d’uomo semifidanzato della sorella, della SUA sorellina, lo stavo fermando. In un gesto di stizza lo prese per il collo infastidito, non si aspettava che questi, con un abile gioco di mani, potesse liberarsi dalla sua presa, cosi infatti fu, ed una volta liberato, si rivolse a lui in maniera decisamente poco consona.
“Non vedi il muschio che nasce sotto quegli abeti e la luce che filtra a destra? È un chiaro segno che il nord sia di qua- ed indicò mesto davanti a loro nella strada ricoperta di massi- e che l’ovest sia di qua – rivolgendosi alla loro sinistra indicando un fiume.- E secondo la traduzione della mappa è chiaro come il sole che la direzione che dobbiamo prendere è verso est nella foresta.” Rebekah,orgogliosa,sorrise soddisfatta tirando una gomitata a Caroline che ridacchiava di gusto, era raro vedere qualsiasi persona,un semplice umano, tener testa a Niklaus, e per di più contraddirlo davanti ad altre persone.
Senza aggiungere altro Galen sorpassò l’originario lasciandolo di stucco e a bocca aperta, prendendo il comando del gruppo, pronto a controllare la situazione. Un occhiata furibonda passò per gli occhi dell’originario quando Damon, che lo superava, gli ghignò addosso divertito sussurrando ‘Perdiamo punti Alpha-man’
“Non è colpa sua” Tutte le teste si voltarono verso Stefan incuriosite e il ragazzo si spiegò meglio togliendo ogni dubbio. “E’ una magia che ho già visto praticare, la nebbia, la pioggia, non sono naturali e quel masso lo avevamo incontrato per più di due volte, fa perdere l’orientamento stiamo girando in tondo, forse Bonnie ha già ceduto a Shane e la sta praticando per rallentarci.”
“Non lo farebbe mai!” Protestò Elena convinta, in modo aggressivo, dalla notizia del suo rapimento era stata scontrosa con tutti, perfino con Damon.
“Non voleva dire questo” le sussurrò il moro provando ad accarezzarle dolcemente i fianchi, carezza che lei evitò “Forse Shane la minaccia tramite Jeremy, o forse..è possibile che Shane possa praticare magie? Spiegherebbe la sua evasione e l’aver catturato un forte cacciatore.” Molti finirono per essere d’accordo con la sua teoria, solo Elijah, che teneva per mano saldamente Katherine, pareva preoccupato e non esitò a rivelare i suoi dubbi.
“Se cosi fosse, può solo significare che Silas è diventato più potente, sarebbe l’unico tramite cui Shane potrebbe attingere per praticare la magia, cosi non si va da nessuna parte, dobbiamo accamparci e attendere il sorgere del sole, l’oscurità può essere una buona alleata, ma la notte porta consiglio e abbiamo tutti bisogno di riposo per affrontare ciò che ci parerà davanti una volta arrivati alla fonte delle nostre preoccupazioni.”
Dopo varie discussioni in cui Elena
strepitava contro l’amico originale
presero la decisione di restare, così la mora se ne
andò per una passeggiata
per rischiarirsi la mente, seguita da Damon, ed i vampiri iniziarono a
piantare
le tende.
Caroline era in evidente difficoltà, non era mai stata una
boy scout e aveva
evitato qualsiasi contatto con la natura fin da bambina, le facevano
male i
piedi e lo smalto si era tutto rovinato, ed aveva fame, dopo vari
rovinosi
tentativi, riuscì solamente a rompere la tenda che, ruppe
violentemente in
seguito ad una crisi isterica.
Klaus dietro di lei aveva finito da un pezzo e la guardava affascinato,
fece di
tutto per non ridere e la vampira,con il suo senso acuto,
sentì che l’originale
tratteneva il respiro, e quando si girò per chiedere aiuto e
vide che la sua
tenda sembrava una reggia,l’irritazione prese il sopravvento
e si mise in cerca
dei paletti che aveva scaraventato in aria, furiosa,poteva benissimo
fare a
meno di lui.
Niklaus capì l’antifona e la lasciò
stare girando a largo, e sotto sotto la
bionda,ne fu dispiaciuta. Nemmeno le offerte di aiuto di Rebekah e
Stefan per
montare la tenda la smossero, e continuò imperterrita il suo
lavoro.
In tarda serata, quando ormai ci si preparava per dormire era riuscita
a
malapena a farla stare in piedi, e con sguardo rassegnato
sospirò, non era
molto focalizzata su quell’orribile riparo verde, ma su
Katherine. Sedeva
vicina al fuoco, guardando incantata le fiamme, stringendo la mano di
Elijah,
che ogni tanto le dava un bacio velato sui capelli per poi sussurrarle
qualcosa. L’impulso era quello di ucciderla, di farla
soffrire, si stava
convincendo ad avvicinarsi quatta quatta sorpassando la sorveglianza di
Elijah,
quando la Petrova la sorprese. Sorrise geinuamente ridendo con una voce
che
equivaleva al suono di mille campane in una giornata di festa, era una
risata
lieve a bassa voce, probabilmente un essere umano non
l’avrebbe neanche
captata, ma in quel momento Caroline si ritrovò con una
gelosia roderle dentro,
il modo in cui Elijah la fece alzare per appoggiare lievemente un
braccio alla
sua schiena per condurla alla tenda. Le fece venire i brividi.
“Non sono così delicata”
sbottò la Petrova entrando alzando gli occhi al cielo
seguita dall’originario,tirandogli una manata sul braccio, e
a questi si formò
un flebile sorriso malizioso. Quando udì le battute
successive dei due amanti,
le guance le si imporporarono e decise di andare a cercare Elena o
Rebekah.
L’amica mora se ne stava da sola sopra una roccia, Damon in
piedi vicino a lei,
probabilmente un discorso privato, si girò in cerca della
amica originaria ma
realizzò che doveva trovarsi con Galen. ‘Possibile
ci siano solo fottutissime
coppie in quell’isola maledetta?ci manca solo che Stefan
inizi ad amoreggiare
con Klaus’ pensò lei divertita guardando i due
amici ridere di gusto vicini al
fiume, chissà di cosa parlavano. Loro sentirono la sua
risata e si voltarono,
la luce della luna rischiarava la pelle di lei-pensò Klaus-
e la pioggia
incessante faceva arrivare il suo profumo direttamente dentro al suo
petto.
“Buonanotte” Disse la bionda acida e giratosi se ne
andò, Niklaus diede una
pacca sul ginocchio all’amico e la raggiunse in quello che
ormai era diventato
il loro campo di ritrovo, si soffermò sul rifugio che lei
con tanto impegno
aveva costruito e si proibì di ridere, lei come leggendogli
nel pensiero fece
per girarsi, ma una folata di vento troppo forte fece cadere quella
‘fortezza
impenetrabile’.
Klaus scoppiò in una fragorosa risata, iniziò a
tenersi la pancia dall’ilarità
della situazione, senza curarsi di Caroline, che guardandolo ridere in
modo
così sguaiato era scoppiata pure lei ed ora si ritrovavano a
zittirsi a vicenda
per non svegliare le altre persone continuando a ridere più
forte ogni volta che
l’altro provava a dire di abbassare la voce. Dopo parecchi
minuti Caroline
ancora rideva e si accorse solo dopo che Klaus la guardava sereno e
sorridente
e compiaciuto,amava vederlo così, i suoi occhi magnetici la
fissavano e lei non
poté che sentirsi un pochino a disagio, doveva ricordarsi di
rimanere
arrabbiata eppure..
“Dai- disse lui interrompendo il silenzio- Dormi nella mia
tenda, ci metto un
secondo a rifare questa, dovresti riposare.”
“Non se ne parla, è la tua tenda.” Disse
lei orgogliosa, e poi non voleva avere
motivi per essere gentile.
“Non farmelo ripetere Caroline!” Un po’
per evitare il suo sguardo, un po’
perché voleva finalmente stare in un luogo asciutto e un
po’ perché non sapeva
montare la tenda, si avviò senza fissarlo ed una volta al
caldo nella SUA
tenda, si tolse la felpa e si legò i capelli, stendendosi
sulla brandina calda,
ma non riusciva proprio a prendere sonno.
Lo odiava. Lo odiava. Lo odiava.
Aprì gli occhi di scatto e si
rialzò,percorrendo la distanza fra l’uscita e la
brandina due o tre volte. Poi
si diresse fuori in modo agitato e frenetico, voleva affrontarlo ed
insultarlo,
dirgli ciò che pensava; lui aveva quasi finito di montare
l’obbrobrio verde che
un tempo era appartenuto a Bill Forbes. Perché lui dopo
trenta secondi aveva
costruita una tenda magnifica e lei in una giornata aveva incastrato al
massimo
due o tre pali fra di loro?! Questa constatazione non fece che
aumentare la sua
rabbia. Lui si accorse dei suoi passi veloci e si girò con
aria interrogativa
“Sei esattamente come tutti, hai saputo solo
abbandonarmi.”
La forza dello schiaffo riecheggiava nella sua mano,era diventata rossa
e
incredula se la guardava,alzò lentamente il suo sguardo
sulla faccia attonita e
stupita di Klaus che si toccava la guancia, Caroline pensava che in
meno di un
secondo lui le sarebbe saltato addosso per staccargli il braccio dal
corpo.
“oh mio dio” uscì flebile dalla sua
bocca mentre il suo corpo e la sua mente
passava dalla rabbia alla tristezza,voleva reagire, la sua presenza
lì la destabilizzava,era
anche infastidita lui era ritornato dopo settimane pretendendo
chissà cosa dopo
averla lasciata lì sul suo divano con una scusa stupida e
senza senso,voleva
viaggiare il mondo diceva e invece era lì a ridere di lei
che non sapeva
montare una tenda. Era infastidita e ferita da lui,dalle sue azioni e
da quegli
occhi blu che le scrutavano l’anima. Scosse la sua testa per
riprendersi dallo
scorrere dei suoi pensieri e impettita si girò e a passo
svelto scappò
via,inciampando ripetutamente e maledicendo l’isola e la sua
inesperienza nei
boschi. Klaus l’aveva seguita e non capiva esattamente
perché si comportava
così,d’altronde l’aveva lasciata libera
di vivere la sua vita con Tyler cosa
voleva che facesse di più?
“Caroline!” la prese per la spalla e la fece girare
“adesso mi spieghi cosa
diavolo è successo pochi minuti fa, perché io non
lo capisco!” gridò stufo.
“Tu!Tu!Basta!Lasciami stare” i suoi occhi da forti
e intensi passarono ad una
supplica.
“Io non capisco” disse Klaus paziente e calmo, ma
con la voce velata da rabbia
e comando “cosa ho fatto per farti arrabbiare così
tanto?”
“mpff” disse scrollando le sue mani dalle spalle
incrociando le braccia sotto
al seno guardando da tutte le parti tranne che nei suoi occhi
“Ma cosa vuoi da me,Caroline?” urlò
alzando le mani al cielo “Ti ho lasciato
con Tyler,l’uomo che ami,io Niklaus Mikealson ho lasciato
stare la donna di cui
sono invaghito per un ibrido di quarta categoria! Io Niklaus Mikealson
che nel
tempo in cui sono stato via non ho fatto solo che pensare ad una bionda
ingrata,che mi schiaffeggia e mi fa sembrare un cretino! Io Niklaus
Mikealson,l’ibrido più forte,il vampiro originario
ridotto a bere da delle
stupide sacche di sangue perché ogni volta che provo a bere
da una vena la
faccia della vittima si trasforma in quella di una piccola vampira
appena nata
dai biondi capelli! Dio faccio ridere,mi faccio pena da
solo!” disse ad alta
voce in,sfogandosi e dando vita ai suoi pensieri.
Caroline era interdetta,non sapeva nulla di lei e Tyler
d’altronde chi
gliel’avrebbe potuto dire? In qualche modo aveva pensato che
Rebekah l’avesse
informato di ciò che le era successo nelle settimane in cui
non era lì ma a
quanto pare non era così.
“Vuoi sapere cosa mi hai fatto? Vuoi sapere come ho passato
queste due
settimane? Sono stata uno schifo! Hai avuto la brillante idea di
lasciarmi
perché sei stato troppo egoista per combattere per il mio
amore,tu come Tyler
sei un ibrido di quarta categoria,tu come lui sei un codardo!Per la
cronaca ha
preferito vagare con quella puttanella di Hayley per rimanere e
riconquistarmi.
E dimmi per cortesia quando ti saresti invaghito di me? Quando mi hai
rifilato
una scusa qualsiasi per lasciarmi lì sul mio divano come un
ebete o quando
ridevi divertito delle mie avventure con la tenda? Ti lamenti di non
aver
potuto bere da una stupida vena,tu! Tu? Tu ti lamenti? E invece io
saltavo di
gioia,oh si quanto mi sono divertita a stare nella mia camera
immobilizzata dal
dolore si,uno spasso Niklaus Mikealson!” urlò
mentre piccole lacrime
minacciavano di uscire. E fu tutto questione di secondi,una volta
realizzato
che Caroline e Tyler si erano lasciati,si l’unica cosa che
aveva captato dal
suo discorso era stata questa facendo due grandi passi verso di lei la
baciò,un
bacio disperato ma pieno di affetto,le prese la faccia tra le sue mani
mentre
la sua lingua chiedeva accesso alla sua bocca e lei glielo
concesse,allacciando
le sue braccia dietro al suo collo mentre le sue mani vagavano tra i
capelli
biondo cenere. Klaus si staccò velocemente da lei
guardandola negli occhi “Non
avrei dovuto mai lasciarti Caroline,e non lo farò mai
più,voglio il tuo cuore,
voglio te,anche se significa svegliarmi al mattino non avendo spazio
sul
materasso o passare ogni genere di difficoltà, voglio
svegliarmi e rendermi
conto che tu mi stai guardando, le tue mani intrecciate alle mie,ecco
cosa
voglio da te!” disse per poi riprenderla a baciare con
più passione,baciava
ogni centimetro della sua faccia,baciò i suoi occhi ancora
rossi per le
lacrime.
“Klaus” disse tra i suoi baci “Klaus
aspetta un secondo” mentre lui si
staccandosi la guardava spaventato da un suo possibile rifiuto
“è davvero
questo ciò che vuoi da me? Svegliarci insieme? Stare
insieme?”
“Si,voglio questo! Hai ragione,sono stato un codardo a
lasciarti andare via,ma
non succederà mai più ovviamente se tu me ne
darai la possibilità” I seguenti
secondi di silenzio, lasciarono Klaus in uno stato di ansia
inimmaginabile,
riuscì a respirare solo quando sentì la sua
risposta sfiorare le sue labbra.
“Voglio fare un tentativo,solo se mi prometti che ci
proverai” disse mentre le
loro labbra si incontrarono di nuovo. Klaus non aspettando altro
sorrise sulle
sue labbra baciandola di nuovo,scese lentamente sul collo lasciando una
scia di
baci focosi che facevano sospirare la vampira mentre le sue mani
vagavano tra i
suoi ricci,tirandoli a volte quando i baci di Klaus si facevano
più intensi.
Caroline gli tolse la maglia,lasciando che la pioggerellina bagnasse
quel torso
perfetto,mentre lei tracciava delle linee invisibili sulle sue braccia,
Klaus
fece lo stesso con la maglia della bionda,continuandola a baciare.
Prese la sua
gamba sinistra e la alzò per farla aderire alla sua vita,poi
allo stesso modo
prese la destra così che Caroline si reggesse a lui mentre
la spingeva contro
l’albero più vicino,con un deciso colpo le
sfilò i suoi jeans lasciandola solo
con la sua biancheria nera che contrastava con la pelle lattea della
bella
vampira e con lo stesso movimento mentre la reggeva con una mano
andò a
slacciarsi i pantaloni e a calciarli via, così che anche lui
fosse in piedi
davanti a lei con dei boxer blu.
Klaus prese a baciarle il seno,mentre una mano le carezzava la schiena
liscia a
questo contatto Caroline non poté far altro che sospirare di
piacere,l’ibrido
sapeva bene come deliziare una donna e Caroline lo lasciava vagare
sulla sua
pelle che bruciava sotto i suoi baci umidi e mentre le baciava i seni
con una
decisa mossa le strappò gli slip entrando improvvisamente in
lei, causandole un
sussulto e un urlo di piacere. Klaus iniziò lentamente ad
aumentare il passo
stringendola sempre di più a lei per poi rallentare per poi
iniziare di nuovo a
velocizzare, non ci pensava nemmeno a darle un attimo di tregua.
Caroline che
non aveva mai provato nulla di ciò gli prese i capelli e
glieli tirò
leggermente. “Klaus” mugugnò mentre le
sue braccia vagavano sulla sua schiena
graffiandola appena,eccitando l’ibrido che entrava
maggiormente in lei colto
dalla frenesia del momento. Avere Caroline che ansimava sotto di lui
gli annebbiava
la mente,voleva che dopo di lui non ci fosse nessun altro,lasciando
impresso
nella sua mente che d’ora in poi sarebbe stata sua in tutti i
sensi,fisicamente
e mentalmente.
Non riusciva a fermarsi, una parte di lui avrebbe voluto
accarezzarla,bearsi di
quei momenti, ma la razionalità era scomparsa dalla sua
mente al primo grido di
lei, che adesso ansimava ed invocava il suo nome e gli rimaneva solo il
desiderio di farla sua con tutta l’urgenza possibile. E
quando il culmine
raggiunse Caroline,lei affondò le unghie nella sua
schiena,sopra le scapole,
per aggrapparcisi ed inevitabilmente il sangue iniziò ad
uscire, questo lo
mandò in estasi,accelerando le sue spinte fino allo stremo
sentendo il bisogno
di averla completamente, l’orgasmo colse dunque anche lui.
Restarono in quella posizione per svariati minuti increduli e sfiancati
lasciando che i loro respiri si stabilizzarono, baciandola dolcemente
sul
labbro superiore,sulla guancia e poi sulla tempia Klaus la fece
scendere da se
prendendole la maglietta e vestirla dolcemente, baciando nel processo
dell’infilarle i jeans le sue cosce teneramente. Caroline era
estasiata da
tanta cura,le sembrava che Klaus stesse venerando il suo corpo come se
fosse
una dea greca e mai un gesto così semplice le era apparso
così estremamente
erotico. Klaus si rivestì in pochi secondi per poi prenderle
la mano
intrecciandola con la sua per baciarla leggermente sulla bocca e
condurla alla
tenda verde,che avrebbero condiviso e che Caroline aveva appena preso
in
simpatia.
Bonnie lo fissava con disprezzo
mentre entravano in una grotta buia con il
terreno fangoso,avanzava tenendo sotto braccio Jeremy, quel posto cupo
e tetro
non le incuteva paura, ma qualcosa le opprimeva lo somaco con una forte
morsa.
Il ragazzo si era ripreso e si era rivelato forte in un modo che la
strega non
avrebbe mai potuto immaginare, le era stato di grande conforto fisico e
morale,
si era preso cura di lei, ma tutto ciò che Bonnie riusciva a
pensare quando
sentiva le sue mani a sostenerla, non era gratitudine, bensì
un grande
rammarico sul fatto che quelle non fossero le braccia di Kol. Le
mancava in un
modo incredibile,e al pensiero del suo tradimento le si gelava il
sangue e si
rinchiudeva in se stessa, il rimpianto scavava inesorabile in lei, una
fossa
insanabile.
Solo dopo venti minuti riuscirono,con la guida di Shane, ad entrare in
una
delle tante gallerie scure ed umide della cava, collegate fra loro
tramite
tunnel che condividevano un aria gelida e stantia. Bonnie
automaticamente si strinse il
giubbotto rovinato, e Jeremy la circondò in un abbraccio,
poi la sentì,
distinto come un rumore acuto, la sua presenza, Silas era sepolto
lì,lo
sentiva. Il potere. Evidentemente sia Jeremy che Shane ne stavano
sperimentando
gli effetti, le sue visioni. Il professore vagava per il tunnel
sospirando
dolci parole d’amore e l’amico cacciatore lottava
con se stesso, sembrava
bramoso di uccidere, il suo istinto primordiale stava sopraffacendo
l’umano.
Fu in quell’istante che la vide, la sua tomba era il suo
corpo,che destino
orribile.
“Non devi farlo per forza” Bonnie si
girò verso Shane, supplicante. “Posso
trovare un altro modo, farò tornare io tua moglie, lo sai io
porto il suo
sangue, riuscirei nella mia impresa”
Il professore, che un attimo prima la fissava con un ghigno,
abbassò piano il
fucile. Un attimo dopo lo rialzò convinto.
BANG.BANG.BANG.
L’urlo della strega squarciò l’aria.
Angolo Autrice: Salve salve salve. Lo so, è davvero passato molto dall’ultima volta che ho pubblicato e vi chiedo scusa,il fatto è che ho avuto molti problemi scolastici e di conseguenza famigliari, non è una giustificazione ma non potevo davvero utilizzare il computer. Questo capitolo si incentra di più sul gruppo lanciato al salvataggio ( chiedo scusa a tutte le mie fan forwood ma che ci devo fare, io amo il klaroline). Avevo poi una domanda da farvi, se in futuro scrivessi un seguito, a quante persone farebbe piacere leggerlo? Con la nuova puntata sugli originals mi sono venute delle buone idee che vorrei in qualche modo sfruttare, ma non so se scriverne una nuova o farne un seguito, cosa ne pensate? Settimana prossima con il nuovo capitolo, Shane non ha lasciato nulla al caso, era davvero inenzionato a sparare, cosa sarà successo?
P.s se fra le mie lettrici/autrici che seguono la storia sono in ascolto, se non ho ancora recensito è per via dei motivi sopra, vi lascio con uno stupendo video su Bonnie
http://www.youtube.com/watch?v=ZS0_lleZO9M