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Autore: annejane    29/04/2013    6 recensioni
Dal capitolo 2
La strega furente si liberò dalla presa grazie ad un forte aneurisma che fece piegare l originario.
- Sei disgustoso! E.NON.CHIAMARMI.AMORE. sottolineando ogni parola con un aneurisma consecutivo che lasciò spiazzato e sofferente il bel vampiro.
Detto questo Bonnie si avviò verso la casa a passo sostenuto,non voleva che la raggiungesse, ma non voleva che il vampiro fraintendesse la corsa come un sintomo di paura.
Vedendola allontanarsi il vampiro non poté fare a meno di ridere fragorosamente. Quella ragazza aveva fegato, e che caratterino.
- CI RIVEDIAMO AMORE, AMO LE SFIDE! L’originario tornò sui suoi passi, magari quel capriolo era ancora in giro, non potè fare a meno di pensare, scompigliandosi i capelli, che aveva avuto ragione fin dal primo momento.
- Deliziosa!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Klaus, Kol Mikaelson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18

Klaus era furioso, scocciato e , la cosa peggiore, disorientato. Erano arrivati ormai da varie ore su quell’ isola dimenticata da Dio e pensare che lui di posti sperduti ne aveva visitati molti. La nebbia e la pioggerellina fastidiosa non aiutavano la sua concentrazione e come se tutto ciò non fosse bastato, Caroline non gli aveva ancora rivolto la parola se non qualche sbuffo di rabbia, sembrava che girassero intorno, lui il vampiro più vecchio e temuto di tutti tempi si era perso. E ovviamente era troppo orgoglioso per farne una confessione.
Ad un occhio esterno, quella scena non avrebbe fatto altro che riportare una comitiva di amici diretti in campeggio, se non fosse stato per i lamenti di Elena, Klaus giurò a se stesso che se avesse sbuffato malinconica un’altra volta le avrebbe rotto l’osso del collo. Si era trattenuto solo per una ragione,non voleva dare motivo alla bionda di arrabbiarsi nuovamente con lui, odiava che lei fosse la sua debolezza ed odiava che fosse cosi evidente per tutti.
Dopo un'altra ora di cammino una mano forte gli si posò sulle spalle, si girò stizzito, quel cavernicolo d’uomo semifidanzato della sorella, della SUA sorellina, lo stavo fermando. In un gesto di stizza lo prese per il collo infastidito, non si aspettava che questi, con un abile gioco di mani, potesse liberarsi dalla sua presa, cosi infatti fu, ed una volta liberato, si rivolse a lui in maniera decisamente poco consona.
“Non vedi il muschio che nasce sotto quegli abeti e la luce che filtra a destra? È un chiaro segno che il nord sia di qua- ed indicò mesto davanti a loro nella strada ricoperta di massi- e che l’ovest sia di qua – rivolgendosi alla loro sinistra indicando un fiume.- E secondo la traduzione della mappa è chiaro come il sole che la direzione che dobbiamo prendere è verso est nella foresta.” Rebekah,orgogliosa,sorrise soddisfatta tirando una gomitata a Caroline che ridacchiava di gusto, era raro vedere qualsiasi persona,un semplice umano, tener testa a Niklaus, e per di più contraddirlo davanti ad altre persone.
Senza aggiungere altro Galen sorpassò l’originario lasciandolo di stucco e a bocca aperta, prendendo il comando del gruppo, pronto a controllare la situazione. Un occhiata furibonda passò per gli occhi dell’originario quando Damon, che lo superava, gli ghignò addosso divertito sussurrando ‘Perdiamo punti Alpha-man’
“Non è colpa sua” Tutte le teste si voltarono verso Stefan incuriosite e il ragazzo si spiegò meglio togliendo ogni dubbio. “E’ una magia che ho già visto praticare, la nebbia, la pioggia, non sono naturali e quel masso lo avevamo incontrato per più di due volte, fa perdere l’orientamento stiamo girando in tondo, forse Bonnie ha già ceduto a Shane e la sta praticando per rallentarci.”
“Non lo farebbe mai!” Protestò Elena convinta, in modo aggressivo, dalla notizia del suo rapimento era stata scontrosa con tutti, perfino con Damon.
“Non voleva dire questo” le sussurrò il moro provando ad accarezzarle dolcemente i fianchi, carezza che lei evitò “Forse Shane la minaccia tramite Jeremy, o forse..è possibile che Shane possa praticare magie? Spiegherebbe la sua evasione e l’aver catturato un forte cacciatore.” Molti finirono per essere d’accordo con la sua teoria, solo Elijah, che teneva per mano saldamente Katherine, pareva preoccupato e non esitò a rivelare i suoi dubbi.
“Se cosi fosse, può solo significare che Silas è diventato più potente, sarebbe l’unico tramite cui Shane potrebbe attingere per praticare la magia, cosi non si va da nessuna parte, dobbiamo accamparci e attendere il sorgere del sole, l’oscurità può essere una buona alleata, ma la notte porta consiglio e abbiamo tutti bisogno di riposo per affrontare ciò che ci parerà davanti una volta arrivati alla fonte delle nostre preoccupazioni.”

Dopo varie discussioni in cui Elena strepitava contro l’amico originale presero la decisione di restare, così la mora se ne andò per una passeggiata per rischiarirsi la mente, seguita da Damon, ed i vampiri iniziarono a piantare le tende.
Caroline era in evidente difficoltà, non era mai stata una boy scout e aveva evitato qualsiasi contatto con la natura fin da bambina, le facevano male i piedi e lo smalto si era tutto rovinato, ed aveva fame, dopo vari rovinosi tentativi, riuscì solamente a rompere la tenda che, ruppe violentemente in seguito ad una crisi isterica.
Klaus dietro di lei aveva finito da un pezzo e la guardava affascinato, fece di tutto per non ridere e la vampira,con il suo senso acuto, sentì che l’originale tratteneva il respiro, e quando si girò per chiedere aiuto e vide che la sua tenda sembrava una reggia,l’irritazione prese il sopravvento e si mise in cerca dei paletti che aveva scaraventato in aria, furiosa,poteva benissimo fare a meno di lui.
Niklaus capì l’antifona e la lasciò stare girando a largo, e sotto sotto la bionda,ne fu dispiaciuta. Nemmeno le offerte di aiuto di Rebekah e Stefan per montare la tenda la smossero, e continuò imperterrita il suo lavoro.
In tarda serata, quando ormai ci si preparava per dormire era riuscita a malapena a farla stare in piedi, e con sguardo rassegnato sospirò, non era molto focalizzata su quell’orribile riparo verde, ma su Katherine. Sedeva vicina al fuoco, guardando incantata le fiamme, stringendo la mano di Elijah, che ogni tanto le dava un bacio velato sui capelli per poi sussurrarle qualcosa. L’impulso era quello di ucciderla, di farla soffrire, si stava convincendo ad avvicinarsi quatta quatta sorpassando la sorveglianza di Elijah, quando la Petrova la sorprese. Sorrise geinuamente ridendo con una voce che equivaleva al suono di mille campane in una giornata di festa, era una risata lieve a bassa voce, probabilmente un essere umano non l’avrebbe neanche captata, ma in quel momento Caroline si ritrovò con una gelosia roderle dentro, il modo in cui Elijah la fece alzare per appoggiare lievemente un braccio alla sua schiena per condurla alla tenda. Le fece venire i brividi.
“Non sono così delicata” sbottò la Petrova entrando alzando gli occhi al cielo seguita dall’originario,tirandogli una manata sul braccio, e a questi si formò un flebile sorriso malizioso. Quando udì le battute successive dei due amanti, le guance le si imporporarono e decise di andare a cercare Elena o Rebekah. L’amica mora se ne stava da sola sopra una roccia, Damon in piedi vicino a lei, probabilmente un discorso privato, si girò in cerca della amica originaria ma realizzò che doveva trovarsi con Galen. ‘Possibile ci siano solo fottutissime coppie in quell’isola maledetta?ci manca solo che Stefan inizi ad amoreggiare con Klaus’ pensò lei divertita guardando i due amici ridere di gusto vicini al fiume, chissà di cosa parlavano. Loro sentirono la sua risata e si voltarono, la luce della luna rischiarava la pelle di lei-pensò Klaus- e la pioggia incessante faceva arrivare il suo profumo direttamente dentro al suo petto.
“Buonanotte” Disse la bionda acida e giratosi se ne andò, Niklaus diede una pacca sul ginocchio all’amico e la raggiunse in quello che ormai era diventato il loro campo di ritrovo, si soffermò sul rifugio che lei con tanto impegno aveva costruito e si proibì di ridere, lei come leggendogli nel pensiero fece per girarsi, ma una folata di vento troppo forte fece cadere quella ‘fortezza impenetrabile’.
Klaus scoppiò in una fragorosa risata, iniziò a tenersi la pancia dall’ilarità della situazione, senza curarsi di Caroline, che guardandolo ridere in modo così sguaiato era scoppiata pure lei ed ora si ritrovavano a zittirsi a vicenda per non svegliare le altre persone continuando a ridere più forte ogni volta che l’altro provava a dire di abbassare la voce. Dopo parecchi minuti Caroline ancora rideva e si accorse solo dopo che Klaus la guardava sereno e sorridente e compiaciuto,amava vederlo così, i suoi occhi magnetici la fissavano e lei non poté che sentirsi un pochino a disagio, doveva ricordarsi di rimanere arrabbiata eppure..
“Dai- disse lui interrompendo il silenzio- Dormi nella mia tenda, ci metto un secondo a rifare questa, dovresti riposare.”
“Non se ne parla, è la tua tenda.” Disse lei orgogliosa, e poi non voleva avere motivi per essere gentile.
“Non farmelo ripetere Caroline!” Un po’ per evitare il suo sguardo, un po’ perché voleva finalmente stare in un luogo asciutto e un po’ perché non sapeva montare la tenda, si avviò senza fissarlo ed una volta al caldo nella SUA tenda, si tolse la felpa e si legò i capelli, stendendosi sulla brandina calda, ma non riusciva proprio a prendere sonno.

Lo odiava. Lo odiava. Lo odiava. Aprì gli occhi di scatto e si rialzò,percorrendo la distanza fra l’uscita e la brandina due o tre volte. Poi si diresse fuori in modo agitato e frenetico, voleva affrontarlo ed insultarlo, dirgli ciò che pensava; lui aveva quasi finito di montare l’obbrobrio verde che un tempo era appartenuto a Bill Forbes. Perché lui dopo trenta secondi aveva costruita una tenda magnifica e lei in una giornata aveva incastrato al massimo due o tre pali fra di loro?! Questa constatazione non fece che aumentare la sua rabbia. Lui si accorse dei suoi passi veloci e si girò con aria interrogativa
“Sei esattamente come tutti, hai saputo solo abbandonarmi.”
La forza dello schiaffo riecheggiava nella sua mano,era diventata rossa e incredula se la guardava,alzò lentamente il suo sguardo sulla faccia attonita e stupita di Klaus che si toccava la guancia, Caroline pensava che in meno di un secondo lui le sarebbe saltato addosso per staccargli il braccio dal corpo.
“oh mio dio” uscì flebile dalla sua bocca mentre il suo corpo e la sua mente passava dalla rabbia alla tristezza,voleva reagire, la sua presenza lì la destabilizzava,era anche infastidita lui era ritornato dopo settimane pretendendo chissà cosa dopo averla lasciata lì sul suo divano con una scusa stupida e senza senso,voleva viaggiare il mondo diceva e invece era lì a ridere di lei che non sapeva montare una tenda. Era infastidita e ferita da lui,dalle sue azioni e da quegli occhi blu che le scrutavano l’anima. Scosse la sua testa per riprendersi dallo scorrere dei suoi pensieri e impettita si girò e a passo svelto scappò via,inciampando ripetutamente e maledicendo l’isola e la sua inesperienza nei boschi. Klaus l’aveva seguita e non capiva esattamente perché si comportava così,d’altronde l’aveva lasciata libera di vivere la sua vita con Tyler cosa voleva che facesse di più?
“Caroline!” la prese per la spalla e la fece girare “adesso mi spieghi cosa diavolo è successo pochi minuti fa, perché io non lo capisco!” gridò stufo.
“Tu!Tu!Basta!Lasciami stare” i suoi occhi da forti e intensi passarono ad una supplica.
“Io non capisco” disse Klaus paziente e calmo, ma con la voce velata da rabbia e comando “cosa ho fatto per farti arrabbiare così tanto?”
“mpff” disse scrollando le sue mani dalle spalle incrociando le braccia sotto al seno guardando da tutte le parti tranne che nei suoi occhi
“Ma cosa vuoi da me,Caroline?” urlò alzando le mani al cielo “Ti ho lasciato con Tyler,l’uomo che ami,io Niklaus Mikealson ho lasciato stare la donna di cui sono invaghito per un ibrido di quarta categoria! Io Niklaus Mikealson che nel tempo in cui sono stato via non ho fatto solo che pensare ad una bionda ingrata,che mi schiaffeggia e mi fa sembrare un cretino! Io Niklaus Mikealson,l’ibrido più forte,il vampiro originario ridotto a bere da delle stupide sacche di sangue perché ogni volta che provo a bere da una vena la faccia della vittima si trasforma in quella di una piccola vampira appena nata dai biondi capelli! Dio faccio ridere,mi faccio pena da solo!” disse ad alta voce in,sfogandosi e dando vita ai suoi pensieri.
Caroline era interdetta,non sapeva nulla di lei e Tyler d’altronde chi gliel’avrebbe potuto dire? In qualche modo aveva pensato che Rebekah l’avesse informato di ciò che le era successo nelle settimane in cui non era lì ma a quanto pare non era così.
“Vuoi sapere cosa mi hai fatto? Vuoi sapere come ho passato queste due settimane? Sono stata uno schifo! Hai avuto la brillante idea di lasciarmi perché sei stato troppo egoista per combattere per il mio amore,tu come Tyler sei un ibrido di quarta categoria,tu come lui sei un codardo!Per la cronaca ha preferito vagare con quella puttanella di Hayley per rimanere e riconquistarmi. E dimmi per cortesia quando ti saresti invaghito di me? Quando mi hai rifilato una scusa qualsiasi per lasciarmi lì sul mio divano come un ebete o quando ridevi divertito delle mie avventure con la tenda? Ti lamenti di non aver potuto bere da una stupida vena,tu! Tu? Tu ti lamenti? E invece io saltavo di gioia,oh si quanto mi sono divertita a stare nella mia camera immobilizzata dal dolore si,uno spasso Niklaus Mikealson!” urlò mentre piccole lacrime minacciavano di uscire. E fu tutto questione di secondi,una volta realizzato che Caroline e Tyler si erano lasciati,si l’unica cosa che aveva captato dal suo discorso era stata questa facendo due grandi passi verso di lei la baciò,un bacio disperato ma pieno di affetto,le prese la faccia tra le sue mani mentre la sua lingua chiedeva accesso alla sua bocca e lei glielo concesse,allacciando le sue braccia dietro al suo collo mentre le sue mani vagavano tra i capelli biondo cenere. Klaus si staccò velocemente da lei guardandola negli occhi “Non avrei dovuto mai lasciarti Caroline,e non lo farò mai più,voglio il tuo cuore, voglio te,anche se significa svegliarmi al mattino non avendo spazio sul materasso o passare ogni genere di difficoltà, voglio svegliarmi e rendermi conto che tu mi stai guardando, le tue mani intrecciate alle mie,ecco cosa voglio da te!” disse per poi riprenderla a baciare con più passione,baciava ogni centimetro della sua faccia,baciò i suoi occhi ancora rossi per le lacrime.
“Klaus” disse tra i suoi baci “Klaus aspetta un secondo” mentre lui si staccandosi la guardava spaventato da un suo possibile rifiuto “è davvero questo ciò che vuoi da me? Svegliarci insieme? Stare insieme?”
“Si,voglio questo! Hai ragione,sono stato un codardo a lasciarti andare via,ma non succederà mai più ovviamente se tu me ne darai la possibilità” I seguenti secondi di silenzio, lasciarono Klaus in uno stato di ansia inimmaginabile, riuscì a respirare solo quando sentì la sua risposta sfiorare le sue labbra.
“Voglio fare un tentativo,solo se mi prometti che ci proverai” disse mentre le loro labbra si incontrarono di nuovo. Klaus non aspettando altro sorrise sulle sue labbra baciandola di nuovo,scese lentamente sul collo lasciando una scia di baci focosi che facevano sospirare la vampira mentre le sue mani vagavano tra i suoi ricci,tirandoli a volte quando i baci di Klaus si facevano più intensi.
Caroline gli tolse la maglia,lasciando che la pioggerellina bagnasse quel torso perfetto,mentre lei tracciava delle linee invisibili sulle sue braccia, Klaus fece lo stesso con la maglia della bionda,continuandola a baciare. Prese la sua gamba sinistra e la alzò per farla aderire alla sua vita,poi allo stesso modo prese la destra così che Caroline si reggesse a lui mentre la spingeva contro l’albero più vicino,con un deciso colpo le sfilò i suoi jeans lasciandola solo con la sua biancheria nera che contrastava con la pelle lattea della bella vampira e con lo stesso movimento mentre la reggeva con una mano andò a slacciarsi i pantaloni e a calciarli via, così che anche lui fosse in piedi davanti a lei con dei boxer blu.
Klaus prese a baciarle il seno,mentre una mano le carezzava la schiena liscia a questo contatto Caroline non poté far altro che sospirare di piacere,l’ibrido sapeva bene come deliziare una donna e Caroline lo lasciava vagare sulla sua pelle che bruciava sotto i suoi baci umidi e mentre le baciava i seni con una decisa mossa le strappò gli slip entrando improvvisamente in lei, causandole un sussulto e un urlo di piacere. Klaus iniziò lentamente ad aumentare il passo stringendola sempre di più a lei per poi rallentare per poi iniziare di nuovo a velocizzare, non ci pensava nemmeno a darle un attimo di tregua. Caroline che non aveva mai provato nulla di ciò gli prese i capelli e glieli tirò leggermente. “Klaus” mugugnò mentre le sue braccia vagavano sulla sua schiena graffiandola appena,eccitando l’ibrido che entrava maggiormente in lei colto dalla frenesia del momento. Avere Caroline che ansimava sotto di lui gli annebbiava la mente,voleva che dopo di lui non ci fosse nessun altro,lasciando impresso nella sua mente che d’ora in poi sarebbe stata sua in tutti i sensi,fisicamente e mentalmente.
Non riusciva a fermarsi, una parte di lui avrebbe voluto accarezzarla,bearsi di quei momenti, ma la razionalità era scomparsa dalla sua mente al primo grido di lei, che adesso ansimava ed invocava il suo nome e gli rimaneva solo il desiderio di farla sua con tutta l’urgenza possibile. E quando il culmine raggiunse Caroline,lei affondò le unghie nella sua schiena,sopra le scapole, per aggrapparcisi ed inevitabilmente il sangue iniziò ad uscire, questo lo mandò in estasi,accelerando le sue spinte fino allo stremo sentendo il bisogno di averla completamente, l’orgasmo colse dunque anche lui.
Restarono in quella posizione per svariati minuti increduli e sfiancati lasciando che i loro respiri si stabilizzarono, baciandola dolcemente sul labbro superiore,sulla guancia e poi sulla tempia Klaus la fece scendere da se prendendole la maglietta e vestirla dolcemente, baciando nel processo dell’infilarle i jeans le sue cosce teneramente. Caroline era estasiata da tanta cura,le sembrava che Klaus stesse venerando il suo corpo come se fosse una dea greca e mai un gesto così semplice le era apparso così estremamente erotico. Klaus si rivestì in pochi secondi per poi prenderle la mano intrecciandola con la sua per baciarla leggermente sulla bocca e condurla alla tenda verde,che avrebbero condiviso e che Caroline aveva appena preso in simpatia.

Bonnie lo fissava con disprezzo mentre entravano in una grotta buia con il terreno fangoso,avanzava tenendo sotto braccio Jeremy, quel posto cupo e tetro non le incuteva paura, ma qualcosa le opprimeva lo somaco con una forte morsa.
Il ragazzo si era ripreso e si era rivelato forte in un modo che la strega non avrebbe mai potuto immaginare, le era stato di grande conforto fisico e morale, si era preso cura di lei, ma tutto ciò che Bonnie riusciva a pensare quando sentiva le sue mani a sostenerla, non era gratitudine, bensì un grande rammarico sul fatto che quelle non fossero le braccia di Kol. Le mancava in un modo incredibile,e al pensiero del suo tradimento le si gelava il sangue e si rinchiudeva in se stessa, il rimpianto scavava inesorabile in lei, una fossa insanabile.
Solo dopo venti minuti riuscirono,con la guida di Shane, ad entrare in una delle tante gallerie scure ed umide della cava, collegate fra loro tramite tunnel che condividevano un aria gelida e stantia.                                                                                                                    Bonnie automaticamente si strinse il giubbotto rovinato, e Jeremy la circondò in un abbraccio, poi la sentì, distinto come un rumore acuto, la sua presenza, Silas era sepolto lì,lo sentiva. Il potere. Evidentemente sia Jeremy che Shane ne stavano sperimentando gli effetti, le sue visioni. Il professore vagava per il tunnel sospirando dolci parole d’amore e l’amico cacciatore lottava con se stesso, sembrava bramoso di uccidere, il suo istinto primordiale stava sopraffacendo l’umano.
Fu in quell’istante che la vide, la sua tomba era il suo corpo,che destino orribile.
“Non devi farlo per forza” Bonnie si girò verso Shane, supplicante. “Posso trovare un altro modo, farò tornare io tua moglie, lo sai io porto il suo sangue, riuscirei nella mia impresa”
Il professore, che un attimo prima la fissava con un ghigno, abbassò piano il fucile. Un attimo dopo lo rialzò convinto.
BANG.BANG.BANG.
L’urlo della strega squarciò l’aria.

 

 

Angolo Autrice: Salve salve salve. Lo so, è davvero passato molto dall’ultima volta che ho pubblicato e vi chiedo scusa,il fatto è che ho avuto molti problemi scolastici e di conseguenza famigliari, non è una giustificazione ma non potevo davvero utilizzare il computer. Questo capitolo si incentra di più sul gruppo lanciato al salvataggio ( chiedo scusa a tutte le mie fan forwood ma che ci devo fare, io amo il klaroline). Avevo poi una domanda da farvi, se in futuro scrivessi un seguito, a quante persone farebbe piacere leggerlo? Con la nuova puntata sugli originals mi sono venute delle buone idee che vorrei in qualche modo sfruttare, ma non so se scriverne una nuova o farne un seguito, cosa ne pensate? Settimana prossima con il nuovo capitolo, Shane non ha lasciato nulla al caso, era davvero inenzionato a sparare, cosa sarà successo?

P.s se fra le mie lettrici/autrici che seguono la storia sono in ascolto, se non ho ancora recensito è per via dei motivi sopra, vi lascio con uno stupendo video su Bonnie

http://www.youtube.com/watch?v=ZS0_lleZO9M
  
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