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Autore: Kekkafox    29/04/2013    2 recensioni
Quante persone che si possono incontrare su Facebook, tra richieste di giochi e altro? Beh, se hai fortuna puoi trovarci la tua soulmate!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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An adorable liar

<< Non pensi che sia carino? >>. Rachel  fa capolino dalla cucina, poi viene alla mia scrivania.

<< È lui? Il ragazzo misterioso? >>. Si avvicina al monitor del mio computer mentre sgranocchia qualche biscotto. Scruta l'immagine sullo schermo, resta un attimo in silenzio, poi sentenzia: << Beh, non è che da questa fotografia si veda granché. Non si capisce se sia alto oppure basso, se abbia i capelli o se sia calvo come un polipo. E il look? Andiamo Kurt, sii obiettivo: il tuo "ragazzo della rete" non è proprio un modello di eleganza! >>.

"Parla quella che al liceo portava maglioni con le renne" penso. Guardo di nuovo la foto. Ritrae un ragazzo sui 20 anni, con un cappello di lana, una sciarpa multicolore e, sul viso, un paio d'occhiali dalla montatura marcata. Indossa un piumino blu, dal quale fuoriesce il colletto di una camicia chiara. Di più non si riesce a vedere, perché è ritratto di tre quarti e mezzo busto. Noto un paio di fossette ai lati folle guance: ha l'aria del bravo ragazzo. O, forse, sono io che mi sto facendo trasportare dall'entusiasmo.

Si, perché in realtà quel ragazzo io non l'ho mai incontrato in vita mia. Non posso affermare nemmeno che sia un completo sconosciuto, dal momento che ci frequentiamo da quasi sei mesi, anche se solo in maniera "virtuale".

Si chiama Blaine, o almeno credo. Secondo Rachel potrebbe benissimo essere un nome fittizio; sempre secondo Rachel, potrebbe anche essere un truffatore, un serial killer, un settantenne e perfino una donna...

<< Mai fidarsi della rete. Lo insegnano anche ai ragazzini delle scuole >>. Rachel me lo ripete come una mantra ogni giorno, da quando ho intrapreso questo "rapporto a distanza". Anche ora, che sta guardando in faccia Blaine, sembra che lo voglia incenerire con lo sguardo.

Quando l'ho "conosciuto”, mi stavo riprendendo da una storia finita decisamente male. Anche quando le storie arrivano al capolinea e si trascinano per l'inerzia, da sempre male sapere di essere stati lasciati per un altro. Forse avrei preferito lasciare io Adam, ma lui mi ha battuto sul tempo. Archiviato il suo nome nella mia personale "Enciclopedia degli Ex", dimezzati gli amici e rivoluzionato le mie abitudini, ho iniziato a trascorrere le mie serate tra tv e computer. Per distrarmi, mi sono iscritto al sito internet Facebook e, su consiglio di Rachel, ho pubblicato sul mio profilo le foto in cui sono venuto meglio, incluso un servizio fotografico di qualche anno fa, fattomi per gioco da Mercedes durante un fine settimana "terapeutico". In definitiva, posso affermare che la mia solitudine di quel periodo è stata colmata dal meraviglioso mondo d’internet. Finché, tra le tante proposte di giochi, adesioni a gruppi e richieste d'amicizia, non è arrivato lui, Blaine. Ha esordito mandandomi un messaggio privato, chiedendomi gentilmente se poteva aggiungermi ai suoi contatti, dal momento che i miei interessi erano simili ai suoi. Come me, lui ama il teatro, il cinema, la buona lettura e la musica. Mi è sembrato una persona gentile. Non avevo motivo per non interagire con lui. Mi ha detto subito che si chiamava Blaine, che viveva a Washington e lavorava come impiegato in uno studio di commercialisti. << È un mestiere che può sembrare noioso >>, mi aveva confessato, << ma a me piace. E poi ho un sacco di colleghe e colleghi simpatici >>.

Ora, una delle prime cose che una persona fa quando ne conosce un'altra su Facebook è sbirciarne il profilo. Ed è proprio quello che ho fatto io. Solo che, sulla pagina personale di Blaine non c'era proprio nulla! O, meglio, nulla di quello che avrei voluto trovarvi per soddisfare la mia curiosità: i dati personali erano pochissimi, c'era qualche aforisma, che da tanto "intellettuale chic", e bellissime foto di paesaggi. E poi quadri. Sopratutto non c'erano fotografie di Blaine. Al posto del suo tipo c'era invece il muso di un simpatico beagle.

"In fondo mica me lo devo sposare", mi sono detto. "Sarà uno di quei rapporti fugaci che si perderanno presto nel web. Si vede che è un tipo riservato. E anche misterioso".

Come si suol dire: mai fare giudizi affrettati. Perché da quel primo contatto, il mio rapporto con Blaine è diventato quotidiano. Non c'era paura pranzo o dopo cena che non vedersi l'ora di accendere il computer per leggere i suoi messaggi, per scrivergli confrontandoci sull'ultimo libro letto o sull'ultimo film visto al cinema. Alla fine ho dovuto vuotare il sacco anche a Rachel, dal momento che mi incalzava con le sue domande riguardo al perché avessi sempre quell'aria sognante e un tantino rimbambita.

<< Uno spasimante virtuale?! Ma stai scherzando? Potrebbe essere chiunque. Non vedi che profilo scarno, non dice nulla di lui. Al contrario, sul tuo c'è quasi tutta la tua vita >>.

<< Andiamo, non è proprio così scarno: ci sono i suoi interessi. È una persona che ama l'arte, che ha anche un certo talento per la pittura e la fotografia >>.

<>.

<< L'aspetto fisico non è tutto... >>, cercavo di giustificarmi.

Così, a Rachel, è venuto un colpo quando avevo accettato l'invito di Blaine a incontrarci, dopo sei mesi di frequentazioni virtuali, fatti chiacchierati alla tastiera, regali incorporei pubblicati sulle reciproche pagine e scambi di opinioni su quanto accadeva nel mondo.

L'appuntamento era per una domenica mattina. Sarei andato io da lui a Washington.

<< Sei un pazzo avventato >>, aveva tuonato Rachel, << sarebbe dovuto venire lui da te >>.

<< Andiamo, non sono un adolescente sprovveduto. E poi Washington è una bella città >>.

La mia amica brontolona aveva scosso la testa. Poi Blaine mi aveva finalmente mandato una sua foto, affinché io potessi riconoscerlo al mio arrivo alla stazione.

<< Ascolta >>, mi ha detto Rachel prima che partissi e regalandomi il suo spray al peperoncino, << nonostante tutti i film d'amore che tu possa aver visto, non gettarti tra le sue braccia appena sceso dal treno. Ricorda che lui conosce te, ma tu non conosci affatto lui. Guardati intorno e non abbassare mai la guardia! >>.

Così eccomi alla stazione. Alla fine, deve ammettere che Rachel ha avuto una certa influenza su di me. Sono combattuto tra un sentimento di curiosità e il timore di rimanere delusa. Ieri sera, per la prima volta, ho sentito la voce di Blaine: mi ha dato il suo numero di telefono e mi ha chiesto se volevo lasciargli il mio, nel caso ci fossero stati problemi con il viaggio. Mi ha chiamato per gli ultimi accordi. Ha una bella voce, calda e cristallina. E la risata facile. O, forse, è stavo un modo per togliermi dall'imbarazzo, dal momento che io sono stato di poche parole.

Mi guardo intorno: nella mia mente mi sembra di sentire la voce di Rachel << Non ti fidare, Kurt. Tieni sempre a portata di mano lo spray a peperoncino e, se te la doversi vedere brutta, mira ai piani bassi! >>.

Per essere uno che va a un appuntamento al buio, non mi sono messo affatto in ghingheri: ho i jeans e una camicia blu.

Anche perché non vorrei mettere Blaine in imbarazzo, dal momento che il suo look, a giudicare dalla fotografia che ho stampato e messo in borsa per essere sicuro di riconoscerlo, non sembra proprio all'ultima moda. Ma del resto io sono uno che guarda alla sostanza.

M’incuriosisce conoscerlo come persona, perché mi sono piaciute le nostre "chiacchierate" di questi mesi, perché ci troviamo d'accordo su tante cose. E chi se ne importa se non è un Adone. Se non scoccherà la scintilla, posso sempre dire di aver trovato un buon amico (<< O un serial killer! >>, mi ricorda ancora la vocina di Rachel nella mia testa).

Continuo a guardarmi intorno, alla ricerca di uomini sulla ventina con addosso cappellini di lana, sciarpe colorate e piumini scuri. Vuoi vedere che non si presenta? Oppure, mi ha vita ed è scappato a gambe levate. Dopotutto sul mio profilo ho messo le foto in cui sono venuto particolarmente bene e sono pure un po' datate.

<< Kurt? >>.

Mi volto piano. Di fronte a me c'è un giovane sorridente, con i capelli ricci, corti e ordinati. Ha gli occhi di un colore indefinito. Indossa un completo grigio, che porta in maniera piuttosto sportiva, con la camicia fuori fai pantaloni e i bottoni della giacca aperti. E poco più basso di me, ma ha un fisico da urlo.

"E questo chi è?", mi chiedo era me mentre sento le guance avvampare.

Mi sorride ed io riconosco le fossette della fotografia.

<< Blaine? >>.

Lui annuisce e sorride ancora.

<< Spero che tu non sia rimasto deluso nel vedermi... >>.

"Deluso? Benedetto uomo, sei così bello che sta per venirmi un infarto!", penso. Ma poi ricambio il suo sorriso con un altro che, dal mio punto di vista, deve sembrare molto ebete.

<< Mmmm sai che piaceri conoscerti di persona, finalmente. Sei più carino di quanto immaginassi >>.

Usciamo dalla stazione.

<< Vieni, Kurt >>, mi dice, << ho parcheggiato qui vicino >>.

Ci avviciniamo a un deposito di biciclette: lì accanto c'è una vespa rossa. Blaine estrae dal baule due caschi identici.

<< Tieni, indossalo >>, mi dice allungandomene uno, << ti voglio mostrare un'inedita Washington >>.

Rachel è la mia migliore amica e non vorrei mai deluderla. Ma come faccio a dirle che ho trascorso la domenica più bella della mia vita? Come faccio a raccontarle che Blaine si chiama proprio così, che non è un artista trasandato ma un ragazzo affascinante, colto, ironico e di una simpatia che conquista?

Forse posso darle una piccola soddisfazione confessandole che è un bugiardo. Perché, se devo dirla tutta, una piccola bugia me l'ha raccontata. Anzi, due: a parte avermi spedito una foto che davvero non gli rende giustizia, Blaine non è affatto un impiegato presso uno studio di commercialisti, ne è il titolare. Lo studio si trova in uno splendido palazzo nel centro di Washington, proprio sotto all’appartamento dove vive. Ha anche un coinquilino, un beagle di nome Oliver, lo stesso musetto che compare nell’immagine del suo profilo.

Rachel obietterà che tutto questo è troppo bello vero per essere vero perché lei è diffidente per natura. Ma sono sicura che il prossimo fine settimana, quando sarà Blaine a venire da me, la mia amica si ricrederà. Ah, dimenticavo: prima o poi dovrò dire a Rachel che ci stiamo innamorando.

 

Angolo della tizia senza neuroni ragazza che scrive ciò

Ehilà!! Sono ancora io quella senza neuroni che continua a scrivere cose senza senso.
Oggi, ve ne presento un’altra! Ho preso ispirazione dal nuovo video di doyouknowellie (se non avete mai visto i suoi video, correte su Youtube ora!). Diciamo che lei dice che i social network sono alla base della nostra vita oggi e non so perché, ma mi è venuta in mente questa storia (collegamenti impossibili).
Se avete avuto il coraggio di arrivare fino a qui, vi regalo un biscotto e se volete lanciarmi qualcosa, dirmi cosa ne pensate, ricordate che una vostra recensione allunga la vita di dieci minuti al mio ultimo neurone.

Alla prossima
xoxo KekkaFox

   
 
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