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Autore: Izanami efp    29/04/2013    1 recensioni
Twilight è solo un libro. IL libro per eccellenza, secondo Azzurra. Ma se qualcosa cambiasse? Se realtà e fantasia si incontrassero?
Dal terzo capitolo:
"Ciao" disse una voce rauca. Una voce che per mesi mi ero immaginata nella testa, ma che mai avrei pensato così profonda e particolare. Occhi intensi e neri come la pece mi incatenarono in uno sguardo magnetico. Labbra carnose e pelle ramata. Capelli scuri e corti. Mostruosamente alto e muscoloso. Mi girò forte la testa quando il mio cervellò collegò la mia visione con una persona: Jacob Black. Mi sorrise e non capii più nulla. Una mano che mi sfiorò le dita fu l'ultimà cosa che sentiì, prima del freddo pavimento sotto di me.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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STARDUST  










"Il mio cuore è come se ora, il mio petto non lo potesse più contenere, e come se... Come se ormai non appartenesse più a me ma fosse tuo... E se tu lo volessi in cambio io non ti chiederei niente... Niente preziosi, niente doni o manifestazioni di grande devozione... Niente vorrei solo sapere che mi ami...
E il tuo cuore in cambio del mio."

dal film "Stardust"

da PensieriParole                                                                             


Capitolo 1 - Ragione di vita




Il buio invadeva ogni angolo della casa.Vedevo uno spiraglio di luce fioca nell’oscurità. Una luce accogliente, ma lontana.
Poi un paio di occhi.Intensi, profondi e neri come la pece .
Uno sguardo famigliare, curioso.
Uno sguardo che mi fece sussultare. Una risata che riecheggiava nel buio. Dolce, infantile, quella di un bambino di pochi anni.
Poi la voce argentina di una donna, che urlava a gran voce il mio nome.
E la visione sparì nella luce di una lampada.

Il chiarore mi abbagliò e mi trovai un viso sospeso sopra il mio.
Il viso paonazzo, irritato di mia madre.
Tornai alla realtà bruscamente e mi ritrovai nel mio letto. .
Balzai in piedi e corsi verso la cucina.
Immersi due biscotti nel latte e li divorai con due grossi bocconi. Infilai i jeans e il maglione e sgattaiolai fuori dalla porta di casa.
L’autobus era sulla soglia di casa, pronto a partire. Mi dimenai per farmi vedere dall’autista che, con mio grande sollievo, aprii la portiera.

-Appena in tempo- pensai.

Mi misi al mio posto abituale, in prima fila vicino al conducente e tirai fuori dallo zaino il libro di letteratura.

-Mio caro Dante, grazie di aver afflitto a tutti i tuoi posteri la dolorosa pena della tua cara Commedia-.


Come al solito, quando salì Ilaria, le feci posto accanto a me. Era la mia migliore amica dai tempi delle elementari.
Abitava a due isolati dalla mia casa ed era sempre allegra. Dai suoi occhi castani non trapelava mai un minimo velo di tristezza né di dolore e il suo viso era sempre disteso in un inconfondibile sorriso incorniciato da due fossette profonde. 

"Buongiorno"disse felice.
Mi  limitai a fare un cenno con il capo e a concentrarmi per mostrargli un volto contento.  

Poi le passai il libro e cominciammo a ripassare insieme.
Le ore di scuola passarono lentamente.
Non riuscii a concentrarmi granché. 

Avevo in testa solo  quel riso infantile e quello sguardo ammaliante , che impediva alla mia concentrazione di venir fuori.
Mi penetravano nel cervello come tanti piccoli aghi che premevano dalle tempie.
Quel sogno mi creava una fitta di dolore assurda, insensata. Non capivo bene il perché.
Era solo una voragine che mi trascinava nell’abisso. 

Tornai a casa impaziente. Lasciai la borsa sulla sedia distrattamente. Mi avvicinai al tavolo e notai un post-it incollato alla tovaglia di plastica

Ci risiamo era di nuovo andata a cena dai vicini.
I nostri vicini, i signori Gerrinetti, adoravano la dolce e adorabile Claire Matthews.
Dopotutto chi non lo faceva?  Mia madre era  una deliziosa signora inglese dai lunghi boccoli e gli occhi azzurri grandi e limpidi.
E aveva il fatale potere di ammaliare con uno sguardo. Era capace di quell’effetto sulle persone. Io invece avevo ereditato tutto da mio padre.
Capelli biondi, ma non color miele come Claire.  

Una sfumatura di cenere intrisa di marrone con qualche meches naturale più scura.  Gli occhi nocciola tali a quelli di nonna Giulia. Labbra sottili e naso pronunciato.
Sapevo di non essere bellissima e risultavo goffissima  anche per la mia statura spropositata per una sedicenne. Il metro segnava 177 centimetri per solamente 52 chili.
Non che fossi anoressica, ma qualunque cosa mangiavo tanto non ingrassavo. Odiavo gli sport, soprattutto quelli di squadra.
Ero una frana.Per questo  adoravo stare da sola a leggere.
Leggevo e rileggevo ogni genere di libro. Mi ero fatta una cultura di 360° su tutti i volumi che avevano in biblioteca.  

Amavo 
soprattutto i libri della saga di “Twilight”.Li avevo letti tutti quattro volte in solo un anno.
Non potevo vivere senza “New Moon” infilato nello zaino o “Breaking Dawn” sul comodino. 


In un anno avevo maturato un sentimento nuovo, sconosciuto che mi aveva riempito il cuore e svuotato il cervello.
Mi ero innamorata. Un amore irrazionale, intensissimo, che mi aveva conciato peggio di un groviera, scavando voragini nel mio petto.
Perché qualcosa nella mia vita mancava. Era come se il mio puzzle non fosse completo. 

Anche quella sera andai a dormire presto, con un vuoto incolmabile nell’anima. No.
Il mio puzzle non poteva essere completato mai.
Perché mancava lui, la ragione di vita che non avrei mai potuto avere.
Jacob Black. Jacob Black, il lupo quielutes, il ragazzo sprezzante, impulsivo, forte, sfrontato e senza peli sulla lingua.
 
L’uomo che amava la sua Bella, che soffriva tanto, che affrontava le sfide, che… che…. Non esisteva.
L’uomo che amavo, il solo e l’unico, non esisteva.

Mi addormentai in preda agli incubi, urlando e tremando. Come avrei voluto entrare in quel libro!
Come avrei voluto stringermi fra le sue braccia e coccolarlo.
Non potevo.
 E mai avrei potuto. 









 



Angolo autrice

Ciao a tutti! Questa è la mia prima fan fiction, sfornata essenzialmente dal mio immenso amore per Jacob e per Twilight in generale. Volevo evadere un po' dalla normalità e così mi sono ritrovata qui, a torturarvi con le mie pazzie da adolescente in piena crisi (XD). Spero che apprezzerete la mia storia e ricordatevi che vi ho messo cuore e anima! Speriamo bene! Se non vi è troppa fatica potete anche lasciare una recensioncina, giusto per fare un piacere a quest' autrice un po' folle! Il prossimo capitolo lo posterò o Domenica o Lunedì prossimo! Non mancate e un bacione
     
Stone

  
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