Fanfic su attori > Josh Hutcherson
Segui la storia  |       
Autore: Crypbeast14    30/04/2013    1 recensioni
Una storia fin troppo complicata, così complicata da sudarsi il lieto fine.
La storia di una ragazza, Sarah Murray e Josh Hutcherson nel Kentucky.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
< Ci sentiremo ogni giorno, vero? >
< Impegni tuoi permettendo. >
< Qualsiasi cosa mi chiamerai? >
< Ma non dovrei essere io a fare queste domande a te? > Sbuffo.
< Beh, scusami se mi preoccupo. >
< Che dolce pulcino biondo sei. > Gli getto le braccia al collo, riempendo di baci il mio Hutcherson prima che vada a casa per passare il Natale in famiglia.
< Tu non sai nemmeno quanto ti sto amando. Ogni giorno di piu'. > Sorrido. < Credo che questa volta impazzirò ad averti lontano. >
< Nah. >
< Si invece. > Mi mordo il labbro inferiore, mentre lo scruto attentamente. Accarezza lentamente il viso. 
< Nessuno sa quanto mi costa lasciarti. > so che una parte di lui non vuole andarsene. Ma non ha altra scelta.
Cerco di godermi gli ultimi istanti perche' sarà molto dura. Se possibile ancora più delle altre volte. < Allora mi raccomando, fai il bravo. >
< Come sempre, babe. >
 
< Sara? Sara che hai? > Chiudo gli occhi per cercare di sentire meno il dolore. Apro la bocca per dire qualcosa ma non ne esce nessun suono.
Così la richiudo, impotente. Non sapevo facesse così male. Sento la mia migliore amica urlare a destra e manca.
Qualcuno mi prende in braccio, nonostante il peso. < Sarah respira ti stiamo portando in ospedale. >
Una voce che non riconosco subito chiede che succede.  < Non lo so, penso sia la bimba! > Eh, grazie. Questo lo sapevo anche io. 
< Susu, respira. > Faccio un lungo sospiro. < Ancora! > Apro nuovamente la bocca ma ancora una volta non succede nulla.
< Bisogna chiamare il padre. > 
Appena odo questa frase riapro gli occhi, sgranandoli. < J-Josh. > Ohhh finalmente la mia voce. < Voglio Josh. Dov' è? 
< Non è qui ora. Non parlare, respira. > Mi fanno sedere su un sedile di una macchina, credo sia quella del padre di Cassie. 
La mia amica mi tira a se e mi accarezza, dolcemente. < Sta per nascere, ti rendi conto? >
Mi prende un altra fitta alla pancia, seguita da un mio gemito. < Deve far molto male. >
< Mi ha.. Mi ha.. mollato un calcio assurdo! > La sento ridere. < Doloree >
< Eh ci credo! >
Anche se e' in anticipo la voglio.  Voglio la mia bambina, con tutta me stessa.
Diventa tutto piu' caotico quando arriviamo all'ospedale.
Mi chiudono in una stanza e incominciano a spogliarmi freneticamente. Ma succede così, all'improvviso?
Io pensavo si dovesse stare almeno uno o due giorni sotto controllo.  Il dottore mi sta dicendo qualcosa che non riesco a sentire. Ho le orecchie tappate.
Un'inferimera mi tiene la mano. Mi misurano la pressione e la temperatura mentre qualcuno attacca il cardiotocografo, che permette di controllare
in permanenza lo stato di salute della mia bambina. Mi attaccano una flebo che non so a cosa serve.
Forse per far diminuire il dolore. Mi porto una mano sulla pancia, quasi meccanicamente.
E' qui, vuole uscire. E come dargli torto?

Chiudo gli occhi, cerco di rilassarmi. E' tutto finito, la stanno asciugando.
Non ci posso credere, fra poco l'avrò fra le mie braccia. La mia piccolina.
Penso a Josh che ricevuta la notizia sarà alquanto scioccato.  < Eccola qui, la tua mamma. >
< Dammela, ti prego. > Ormai le lacrime scorrono veloci sulle mie guance. Reazione naturale per me.
La donna si avvicina, con un fagotto in braccio. <  E' una bambina stupenda ed il parto è andato benissimo. >
Me la da in braccio. Ha gli occhi chiusi e muove appena la boccuccia. Che meraviglia.  I capelli castano scuro, pelle chiara come la mia.
Però ha il viso tale e quale a quello di Hutch senior.  Mi viene da piangere ancora di piu'.
L'inferiera mi guarda interita per qualche istante. < Vi lascio sole. > Rimango a fissarla per un infinità di tempo.
Quando apre gli occhioni poi, lentamente, non posso fare a meno di sorridere. Li ha verdissimi e lucidi. < Ciao amore! > Mi asciugo una lacrima.
< Presto vedrai anche il tuo papà e ti assicuro che non ci sarà nessuna scena piu' bella. >
 
Dalla parte di Josh -
Apro gli occhi, lentamente. Oddio, ma quanto ho dormito?  Sembra un eternita'.
Tra l'altro con i vestiti di ieri e senza coperte. Ma che bravo Josh, complimenti. Per fortuna questa mattina è libera.
Noto il mio telefono, poggiato su un mobile di fronte al mio letto. Dopo aver trovato quella forza e pazienza di alzarmi lo afferro.
Sgrano gli occhi. Ventidue chiamate senza risposta? Possibile che non mi sia accorto di nulla? Eppure non ho un sonno pesante. 
Un numero sconosciuto, tantissime di mia madre, due di mio padre e un altra di un numero privato.
Okay, devo richiamare la mamma. Forse ci sono novita' sulla bambina.
< JOOOOSH > Mi perfora un timpano per cui sono costretto ad allontanare per qualche secondo il telefono dall'orecchio.
< Ciao anche a te. > Dico ancora con la voce impastata di sonno.
< Perchè. Non. Mi. Hai. Risposto. Maledizione? >
< Perchè stavo dormendo? >
< Comunque amore, siediti. Devo dirti una cosa. > Oddio, questo tono mi preoccupa.
< Cioè ? >
< Sei bello comodo su una poltrona? >
< Dai mamma non la fare tragica! Dimmi che è successo. >
< Sarah- > Ecco, lo sapevo. Spero per tutti che non le sia successo niente. Altrimenti faccio un casino. < Sarah ha partorito ieri sera. >
Okay, forse era meglio se mi sedevo. Le gambe non mi reggono piu'. Cado con le ginocchia sul pavimento.
< Hutch? Sei ancora tutto intero? >
< S-si, ma c-cioè, oddio. >
< Il parto è andato benissimo per fortuna, stanno bene e la piccola reagisce come dovrebbe, essendo nata due settimane d' anticipo. >
< Devo tornare. Per stasera dovrei farcela. >
< No! Tu hai Peeta da interpretare, la vedrai quando finisci. >
< No mamma, Sarah ha bisogno di me. > Non risponde. E' ovvio, sa che nel profondo ho ragione io.
< Come farai? >
< Non lo so, in qualche modo. Ti faccio sapere mamma, ciao. > E chiudo la chiamata.  Corro in bagno a sistemarmi i capelli e a spruzzarmi un pò di profumo.
Metto la sciarpa, gli occhiali da sole ed esco dalla roulotte lasciando lì quasi tutte le mie cose. 
Devo trovare il regista, ORA.  Lo vedo in lontananza, sta parlando con Sam (Finnick ).  Mi avvicino. 
< Ciao Josh! Non hai scene questa mattina, come mai sul set? >
< Devo tornare a Union. > Dico un pò sconvolto. Alza un sopracciglio e mi afferra per un gomito.
Mi tira un pò piu' in la, per far si che possiamo sentirci solo noi due. < Sei impazzito? >
< So che rallenterò tutto, che è una follia ma ti prego. Devo andare. >
Riduce gli occhi in fessure. Possibile che non capisce? < E' nata mia figlia. > Dico con un mezzo sorriso.
Lui apre la bocca. < Chiudi! Che ti entrano i moscerini! >
< Ma sei serio? >
< Serissimo. Posso andare ora? > Mi stringe la mano e poi mi abbraccia. Un abbraccio sincero, per fortuna.
< Josh.. >
< Ti prego! Ti prego! Non farai in tempo ad avvisare gli altri che sarò di ritorno. >
< Va bene, va bene! Però ragazzo mio poi ti assumi le tue responsabilità okay? Io girerò qualche altra scena senza di te per non perdere tempo. > 
Annuisco e faccio per uscire dall'edificio, poi torno indietro. < Ho lasciato tutti i miei affetti in roulotte. Dì a Margot di darci un occhiata. >
< Lo farò. > Gli tiro le chiavi che afferra al volo.
< Grazie per avermi capito. >
< Corri, prima che cambio idea. > Gli mando un bacio, scherzoso. Fermo un taxi e arrivo all'aereoporto in tempo per prendere un biglietto pagando quasi il doppio.
Due ore di attesa per di piu'. Ne approfitto per mandare un messaggio a Jen. 
"La bimba è nata. Sto tornando a Union ma tornerò presto. Ti voglio bene, tanto." Non lo rileggo nemmeno, lo invio e basta.
Non ci posso credere, e' nata. E non si è fatta di certo attendere.
Durante il viaggio in aereo, cerco di immaginarmela in tutti i modi. Il tempo intanto sembra non voler passare piu'.
Alle sei e mezza di sera e arrivo nel Kentucky trionfante e salvo anche se parecchio stanco. 
Trovo suo padre ad aspettarmi con la macchina un pò piu' in la. Appena salgo, accende il motore e si dirige verso l'ospedale.
Mi fisso le ginocchia, incapace di pronunciar parola.
Ma lui ancora una volta, rompe il silenzio. < Se ci sbrighiamo riuscirai a vederla in braccio alla sua mamma. La sta allattando. >
Finalmente sposto lo sguardo verso lui che di conseguenza fissa la strada.
< Stai Attento ai giornalisti, ti prego. So che si aggirano come dei cani da caccia intorno all' edificio. >
Si morde il labbro inferiore. < Non voglio succeda loro niente. >
Mi guarda con la coda dell'occhio e sorride. Io ovviamente ricambio, piu' felice di prima. < Non preoccuparti per questo. >
Arrivati a destinazione a passo svelto mi faccio guidare dall' uomo fino ad arrivare in una piccola saletta.
Riconosco sua madre, Cassie Michelle e Brandy, Avan. Quest' ultimo mi corre incontro e mi abbraccia < Ciao amico. >
< Ehy. >
< E' una bambina stupenda >
< Non avevo dubbi. > guardo la donna che adesso ho di fronte < Posso entrare? >
< Suppongo di si. >
< C' è anche la cucciola? > annuisce.  Le gambe mi tremano, la testa mi scoppia.
Sento gia' le lacrime pronte a scivolare giu'. Apro la porta lentamente. I muri sono bianchi, le lenzuola pure.
Sarah ha gli occhi chiusi, seduta con la testa appoggiata al cuscino. C'è un'altra donna nella stanza, credo sia un infermiera.
Appena mi vede, sgrana gli occhi. < Salve. S-Sono il papà. > Dico titubante.
La ragazza si scuote come se non credesse a ciò che ha appena sentito. 
Sorrido come un deficente, davanti quella scena. La piccola invece, e' dentro una culla con le ruote sotto.
Penso serva per trasportarla. Faccio qualche passo verso di lei. < Ve la lascio cinque minuti. > E sorridente esce dalla stanza.
Mi avvicino al letto e silenziosamente ci stringiamo in un forte abbraccio, pieno di amore.
Mi mordo il labbro inferiore, cercando di non piangere. < Sei qui. Non ci posso credere. >
< Scusa se non c' ero anche prima. > La mia voce trema e non poco.
< Non fa niente, saresti come minimo svenuto. > E scoppia a ridere. Si allontana e mi indica la culla. < Beh? Non vai a salutarla? >
< Dobbiamo decidere il nome. > Ci guardiamo per qualche istante negli occhi. < Michelle? >
In contemporanea. E' il nome della sua migliore amica con cui quel giorno aveva litigato. Che l' ha costretta ad andare in punitiva.
Che mi ha permesso, finalmente, di conoscerla. 
E' anche il nome di mia madre. Credo sia perfetto. 
Scoppiamo a ridere. < Non so come prenderla in braccio. > Le do un bacio a stampo e a passo svelto mi avvicino alla culla.
< Non è molto difficile. > Non riesco piu' a trattenere le lacrime che scendono giu' sulle mie guance. E' stupenda, un amore di bimba.
Gli occhi verdi e la pelle chiara.  Però ha il mio faccino, come quando ero un bebè. < Oh, ciao amore. >
Avvicino piano una mano e tocco la sua, piu' piccola. Lei mi fissa, immobile. < Sono io, sono il tuo papà. >
Con estrema lentezza apre la manina e prende il mio indice come da riflesso.  Tuffo al cuore, mentre continuo a piangere silenziosamente.
Passo la manica della camicia sui miei occhi e mi asciugo il viso.  Poi decido di prenderla.
E' leggerissima, sembra una bambola. Ed e' così delicata. 
Me la porto davanti al viso e le bacio la fronte.  < Sei la personcina piu' bella che esista al mondo. >
Un altro bacio, questa volta sul nasino microscopico.  Guardo Sarah che ha una mano sulla bocca. < Oltre tua madre, ovviamente. >


Note:
Ciaaaao. Allora comincio col dire che scrivendo e immaginando mi sono 
emozionata anche io. Quindi dovete perdonarmi qualche errore di battitura // grammaticale.
Poi volevo farvi vedere questa. Reggetevi forte  http://oi36.tinypic.com/2liyeer.jpg non è tenerissima?
Quando la piccola le stringe il dito. Ovviamente un pò meno ciccioso lol
Ultima questions: voglio tanti commentini.
La storia si volge quasi al termine e voglio sapere come  pensate debba essere il finale.
Vi amoh. Xo

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Josh Hutcherson / Vai alla pagina dell'autore: Crypbeast14